Con la delibera n. 300/10/CONS è stato previsto, per il multiplex di servizio pubblico,
l’utilizzo su base nazionale di due frequenze VHF e per ogni Regione una frequenza
UHF – per consentire la regionalizzazione di Rai 3 – coordinata o coordinabile nella
Regione stessa.
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Pertanto occorre preliminarmente, ai fini della pianificazione delle frequenze utilizzabili
per le reti locali nelle aree tecniche n. 11, 14 e 15 e quindi nelle Regioni Abruzzo,
Molise, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia, individuare le frequenza UHF, in ciascuna
delle suddette regioni, da assegnare al multiplex di servizio pubblico della Rai.
A tale riguardo si fa presente la necessità di individuare frequenze in banda UHF che
abbiano caratteristiche idonee a soddisfare gli obblighi di copertura e qualità previsti per
la Rai, con particolare riferimento alle Regioni nelle quali la Rai esercisce impianti
analogici in banda VHF-I e per i quali, qualora convertiti in digitale in banda VHF-III
utilizzando frequenze che non risultassero adeguatamente protette da interferenze, non
risulterebbe assicurata la corretta ricezione del servizio pubblico da parte di una
rilevante quota di utenti, tenuto altresì conto che in taluni casi si tratta di siti principali.
L’analisi approfondita di tutte le possibili soluzioni tese a massimizzare l’efficienza
dell’uso dello spettro, nel rispetto dei vincoli normativi e degli obblighi di copertura del
servizio pubblico radiotelevisivo, unitamente alle accennate problematiche legate alla
sostituzione degli impianti operanti in banda VHF-I, ha portato alla individuazione di
soluzioni di dettaglio nelle aree da digitalizzare e sono stati individuati, per il predetto
multiplex di servizio pubblico i canali seguenti:
Abruzzo - canale 35,
Molise - canale 39,
Puglia - canale 32,
Basilicata - canale 29,
Calabria - canale 35,
Sicilia - canale 27
Pertanto, i suddetti canali non possono essere pianificati per le emittenti locali
rispettivamente nelle Regioni Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia.
Le frequenze individuate per le Regioni Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, sono state
ritenute idonee dalla Concessionaria del servizio pubblico mentre per le Regioni
Abruzzo e Molise la società non ritiene soddisfatte le esigenze del servizio pubblico.
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In particolare la Rai ha obbiettato come l’ipotesi avanzata circa la pianificazione e
conseguente assegnazione da parte del Ministero dello sviluppo economico del canale
35 UHF in Abruzzo e del canale 39 UHF in Molise non soddisfi l’esigenza manifestata
nel richiedere frequenze coordinate a livello internazionale.
Sull’argomento, nel ribadire che vi è un impegno da parte del Ministero dello sviluppo
economico, con il supporto dell’Autorità, a procedere attraverso procedure di
negoziazioni internazionali al coordinamento del canale 35 UHF in Abruzzo e del
canale 39 UHF in Molise, si sottolinea che il predetto coordinamento sarà portato a
termine sulla base delle caratteristiche dei singoli impianti effettivamente eserciti dalla
Concessionaria del servizio pubblico.
Tuttavia, le tempistiche di definizione del coordinamento internazionale non coincidono
con gli impegni stringenti dettati dal calendario di switch- off .
Pertanto, a breve termine, la Rai con l’assegnazione del canale 35 UHF in Abruzzo e del
canale 39 UHF in Molise dispone comunque di risorse tali da soddisfare gli obblighi del
contratto di servizio, utilizzando rispettivamente i canali 5 VHF, 9 VHF e 35 UHF in
Abruzzo e 5 VHF, 9 VHF e 39 UHF in Molise, anche realizzando, all’occorrenza,
strutture di reti localmente k-SFN e/o MFN, tenendo conto delle eventuali irradiazioni
nocive provenienti da paesi radioelettricamente confinanti.
Occorre infine sottolineare la particolarità dell’assegnazione del canale 32 UHF nella
regione Puglia. Tale risorsa è identificata come frequenza alternativa su tutto l’arco
adriatico per il Multiplex nazionale n. 19 pianificato dalla delibera n. 300/10/CONS.
Con le precedenti pianificazioni di dettaglio adottate rispettivamente con la delibera n.
603/10/CONS e delibera n. 423/11/CONS, così come modificata dalla delibera n.
542/11/CONS, a seguito di interlocuzione del Ministero sulla coordinabilità del canale
57 UHF, il canale 32 UHF è stato pianificato per uso locale nella Regione in Emilia
Romagna e nella Regione Marche ed in quest’ultima Regione è stato successivamente
assegnato alla Concessionaria di servizio pubblico. Sulla base di coerenti
considerazioni, ravvisando sussistere nella Regione Puglia le stesse condizioni di
coordinabilità del canale 57 UHF con le utilizzazioni dei corrispondenti Paesi sulla
sponda opposta adriatica, precedentemente rilevate dal Ministero in corrispondenza
nelle Regioni Emilia Romagna e Marche, si ritiene di poter procedere, in analogia e
sulla base delle interlocuzioni con il Ministero, con la pianificazione e relativo utilizzo
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del canale 57 UHF per il Multiplex nazionale n.19 anche in Puglia, riservando il canale
32 UHF per le esigenze del multiplex di servizio pubblico.
Conseguentemente, per le medesime ragioni, si considera assegnabile al Multiplex n. 19
anche per le Regioni Abruzzo e Molise il canale 57 UHF, posto che in corrispondenza
di tale area, sulla base dell’Accordo di Ginevra GE06, si riscontrano elementi di criticità
per il coordinamento ancora più attenuate. In tal modo il Multiplex in questione
utilizzerebbe in definitiva il canale 57 UHF senza soluzione di continuità su tutto il
versante adriatico, massimizzando l’efficienza dell’uso della risorsa. Per le stesse
motivazioni di efficienza, l’uso del canale 57 UHF per il Multiplex n.19 va esteso a tutta
l’area tecnica 14, che include la Regione Basilicata e le Provincie di Cosenza e Crotone.
Si osserva inoltre che valutazioni di compatibilità con le utilizzazioni Rai nella Regione
Puglia consigliano di non utilizzare il canale alternativo per le emittenti locali nella
restante parte dell’area tecnica n.14.
Va rilevato, infine, che il canale 57 UHF, disponibile per le reti locali in Sicilia, risulta
in effetti disponibile in tutta l’area tecnica n.15, che include anche le Provincie di
Raggio Calabria, Vibo Valentia e Catanzaro