Segnali TV in Puglia, esclusa la prov. di Foggia [Switch off concluso il 25/05/12]

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
EliseO ha scritto:
sperare va bene! ma io non mi illuderei troppo.
La questione preminente per le tv locali, è avere un numero sufficiente di frequenze per tutti. La tempistica degli switch-off è una questione secondaria. Se viene risolta questa faccenda, quasi certamente il calendario proposto dal Ministero, sarà accettato da tutti.
Poi, secondo me, le dichiarazioni di personaggi secondari, fatte chissà per quali ragioni, lasciano il tempo che trovano perchè poi le decisioni ufficiali non competono a loro, né possono condizionarle davvero

Personaggi secondari??? Ma se ho letto bene c'è stata direttamente la smentita del ministro Romani!
 
Cmq ci sono troppe contraddizioni, a questo punto fino a che non si decidono a darci notizie certe ed ufficiali sopratutto sul calendario dello Switch Off c'è da prendere tutto con estrema cautela. ;)
 
Xander1987 ha scritto:
Personaggi secondari??? Ma se ho letto bene c'è stata direttamente la smentita del ministro Romani!
Ti ho già risposto altrove. Io vi dico di non illudervi, soprattutto rispetto al 1° semestre di quest'anno. E se dovesse essere 2° semestre di quest'anno (ma ci credo pochissimo e niente), sarebbe verso la fine di quest'anno.
E ribadisco che il Ministro non ha smentito niente e ufficialmente valgono gli atti pubblicati sul sito del Ministero
 
EliseO ha scritto:
Ti ho già risposto altrove. Io vi dico di non illudervi, soprattutto rispetto al 1° semestre di quest'anno. E se dovesse essere 2° semestre di quest'anno (ma ci credo pochissimo e niente), sarebbe verso la fine di quest'anno.
E ribadisco che il Ministro non ha smentito niente e ufficialmente valgono gli atti pubblicati sul sito del Ministero

Anche io ti ho già risposto altrove...cmq si spera almeno per il 2° semestre 2011...e penso di non essere il solo a sperare... ;)
 
EliseO ha scritto:

Ma diciamo che BTS come azienda di installazione e manutenzione di impianti trasmittenti, certo che è sempre pronta. Ma per le tv locali, la questione cruciale è quella di avere una loro rete di proprietà che è la questione sollevata ieri ed è la ragione principale alla base di un rinvio generalizzato. Per le tv locali, va anche bene lasciare inalterato lo status quo ancora abbastanza a lungo purché si riesca ad ottenere ciò che a loro interessa. Per quanto riguarda i test o non test, oramai la tecnologia DVB-T è stra-ultra-sperimentata e non c'è bisogno di test particolari, né per gli operatori nazionali, né per quelli locali che già un po' dappertutto hanno già fatto i loro test e spesso (come accade da noi) già trasmettono in DTT.

Questo è un concetto che sento ripetere, ma questa volta è diverso perchè se Tremonti può dire agli operatori Internet di attendere un po' per avere a disposizione le frequenze 61-69, nelle regioni che non faranno lo switch-off quest'anno, poi però l'attesa per il prossimo anno, non potrà andare oltre pochi mesi dall'inizio del 2012. Perché gli operatori che avranno assegnate le frequenze, dovranno incominciare a pagarle da subito.

Per le tv locali, se non si è ancora capito, conviene andare per le lunghe finché non avranno riconosciuti pienamente i loro diritti. Piuttosto che fare tutto in tempi rapidi, col rischio, almeno per alcuni, di restare praticamente con un pugno di mosche in mano.

I motivi alla base di tutta questa situazione non li vedi tu e tutti coloro che ragionano senza guardare oltre il loro naso.

Ma se è per questo, si può fare anche tutto più velocemente, ma evidentemente le dinamiche sono più complesse ed articolate. E poi, a mio avviso, sono stati gli stessi broadcaster nazionali, Mediaset in prima fila, a non volere uno switch-off anticipato per tutti entro la fine di quest'anno, perchè gli investimenti che sarebbe necessario fare in attrezzature di trasmissione sarebbero stati troppo concentrati in un lasso di tempo molto ristretto, mentre così con tempi lunghi, è possibile una diluizione degli stessi.

ma non hai colto bene tutta la situazione, anche se questo governo è comunque vomitevole


Comunque, aspettiamo le decisioni definitive che ci saranno fra 15 gg. Oramai, siamo preparati al peggio e le cose potrebbero solo migliorare. L'invio della e-mail al Ministero è un'idea, ma dubito che potrà incidere su una decisione così complessa che interessa tanti soggetti e tante Regioni. Ciao
Ti ringrazio per avermi risposto in modo così completo.

Riguardo quest'ultima novità del rinvio dell'Umbria, se è solo l'Umbria non cambia niente a noi, anzi metteranno l'Umbria come prima regione del 2012. Se insieme ad essa slitta anche una considerevole parte dell'area Liguria-Toscana-Viterbo, allora forse riusciamo a digitalizzare BAT-Bari-Lecce nel 2011, ma non Taranto-Basilicata-Cosenza-Crotone. (sempre ammesso che queste 2 aree tecniche si possano suddividere)
 
Non so quanto potrà variare il calendario discusso dal ministero però di certo c'è che metterà in difficoltà le emittenti locali delle regioni che stanno anticipando lo spegnimento. Di sicuro il problema non è di mediaset o altre tv nazionali che anzi, stanno aspettando lo spegnimento per ampliare l'offerta e di investimenti non è che ne debbano fare molti. Il problema è invece per le tv locali dove anche il solo acquisto di un trasmettitore dvb può pesare sul loro bilancio tanto da determinarne la chiusura totale. Senza parlare poi di quelle tv locali che hanno fatto con gran sforzo il passo di accendere il digitale pur mantenendo in vita l'analogico e che ora si vedono ritardare lo switch-off di un anno almeno; sapete in termini di costi cosa significa tenere acceso per un anno una frequenza in analogico? Basta chiedere solo di energia elettrica quanto spendono in un anno, per non parlare della manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto. Quindi il danno è tutto per le Tv locali e lo è sia per quelle che anticipano sia per quelle che posticipano lo switch-off perchè si sono illuse le une e le altre con un calendario che ora è stato modificato e cambia tutte le carte in tavola.
 
Ciaolo ha scritto:
Ti ringrazio per avermi risposto in modo così completo.

Riguardo quest'ultima novità del rinvio dell'Umbria, se è solo l'Umbria non cambia niente a noi, anzi metteranno l'Umbria come prima regione del 2012. Se insieme ad essa slitta anche una considerevole parte dell'area Liguria-Toscana-Viterbo, allora forse riusciamo a digitalizzare BAT-Bari-Lecce nel 2011, ma non Taranto-Basilicata-Cosenza-Crotone. (sempre ammesso che queste 2 aree tecniche si possano suddividere)
Ma non ti fare tutti questi ragionamenti contorti. Una cosa che, a mio avviso, non accadrà mai, è proprio la separazione di un'area tecnica in più aree. Le aree tecniche sono state individuate con un certo senso (tranne in alcuni casi, dove sarebbe stato opportuno accorpare più aree in un processo congiunto ininterrotto) e quindi non le cambieranno.
Poi, sull'Umbria, amio parere, si sta ingigantendo, oltre ogni logica misura, la questione quando si tratta di regione piccola con pochissime emittenti locali. E il non switch-off dell'Umbria nel 2° semestre di quest'anno, non implicherebbe necessariamente un anticipo per altre aree (anticipo rispetto sempre alla proposta di cui sappiamo del 1° Marzo).
 
Cubanodel73 ha scritto:
Non so quanto potrà variare il calendario discusso dal ministero però di certo c'è che metterà in difficoltà le emittenti locali delle regioni che stanno anticipando lo spegnimento. Di sicuro il problema non è di mediaset o altre tv nazionali che anzi, stanno aspettando lo spegnimento per ampliare l'offerta e di investimenti non è che ne debbano fare molti. Il problema è invece per le tv locali dove anche il solo acquisto di un trasmettitore dvb può pesare sul loro bilancio tanto da determinarne la chiusura totale.
Ma quasi nessuna aveva intenzione di anticipare niente. Erano e sono tutte in attesa di vedere quale sarà la tempistica ufficiale dello switch-off, anche per la questione dei costi delle apparecchiature. Per quasi tutte le locali, continuare a trasmettere in analogico o misto analogico/DTT, come si è fatto fino ad adesso, ancora per altri 6-12 mesi, non è affatto un problema. Anzi, hanno più tempo per sfuttare le vecchie apparecchiature analogiche e possono aspettare un po' più di tempo per richiedere le nuove eventuali apparecchiature necessarie. Non penso proprio che questo possa creare grandi problemi.
Mentre, per molte locali, l'avvento dello switch-off, può essere più temuto (e quindi più tardi arriva, meglio è). E ci sono tanti motivi: la questione delle frequenze insufficienti e il fatto che alcune frequenze sono meno pregiate perchè a ruschio interferenze da parte di emissioni estere; allora, meglio fare la voce grossa, adesso in sede di definizione della faccenda anche rinviando il processo di switch-off, piuttosto che trovarsi domani senza essere più proprietari di una rete di emissione, ma dovendo condividere con altri una frequenza, senz apoter così valorizzare il principale asset aziendale (come invece è stato lautamente concesso in forma raddoppiata agli operatori nazionali). Oppure ritrovarsi con una frequenza di serie B. Per non parlare della questione LCN con molte locali che si ritroveranno spostate su una numerazione più alta e rischiano (come successo altrove) di perdere audience e quindi appetibilità pubblicitaria, mentre ora sull'analogico continuano a mantenere le loro storiche posizioni
Senza parlare poi di quelle tv locali che hanno fatto con gran sforzo il passo di accendere il digitale pur mantenendo in vita l'analogico e che ora si vedono ritardare lo switch-off di un anno almeno; sapete in termini di costi cosa significa tenere acceso per un anno una frequenza in analogico? Basta chiedere solo di energia elettrica quanto spendono in un anno, per non parlare della manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto. Quindi il danno è tutto per le Tv locali e lo è sia per quelle che anticipano sia per quelle che posticipano lo switch-off perchè si sono illuse le une e le altre con un calendario che ora è stato modificato e cambia tutte le carte in tavola.
Secondo me questi costi non sono così consistenti come vuoi far credere. Ad es.: una minuscola emittente che trasmette anche nella mia zona e che certamente non naviga nell'oro (parlo di TeleTrullo), già da 4-5 anni, in tutto il suo bacino di copertura trasmette sia in analogico che in DTT, avendo riciclato sue frequenze doppie e i costi per energia elettrica che di manutenzione sono praticamente gli stessi sia che si tratti di analogico che di DTT. Spesso, le emittenti hanno soltanto convertito al DTT, frequenze doppie. Solo in rarissimi casi, le emittenti hanno acquisito nuove frequenze. E praticamente si è trattato della sola T.Norba che comunque, ha le capacità e potenzialità di un operatore nazionale.
 
Allora un pò di cose:

innanzi tutto volevo ringraziare tutti quelli che si sono uniti nello scrivere la lettera di protesta al Ministro.

Oggi ho fatto uscire sull'edizione di Genova de "il Giornale" un articolo che spiega con esattezza questa situazione assurda che noi Liguri e gli amici di altre 9 regioni stanno vivendo, per chi fosse interessato alla lettura dello stesso eccone i link:

- http://www.ilgiornale.it/genova/cano...e=0-comments=1

- http://www.ilgiornale.it/genova/i_te...e=0-comments=1

Poi volevo fare una precisazione sulla data del 17 marzo per la riunione del CNID, sicuramente uno (o il solo) che ha fornito quella data sono io perchè ho parlato di persone con 2 persone che erano presenti al CNID martedì scorso e a fine riunione hanno aggiornato i lavori proprio al 17 marzo ... questa potrebbe essere un'ennesima furbata perchè in prossimità di quella data "accorgendosi" che è festa nazionale, l'unico modo per rimediare alla "svista" sarebbe quello di rimandare ancora un pò la riunione.

Infine volevo chiedere l'aiuto di tutti in una mia ulteriore iniziativa per tentare di fare arrivare il malcontento di tutti verso i mass media, vorrei sommergere di mail di protesta per la situazione switch off la redazione di Babboleo News (la più importante emittente radiofonica della Liguria) per tanto invito tutti ad inviare una mail a questo indirizzo:

davidelentini@babboleo.it

Grazie a tutti e appena ho novità ve le comunico.
 
Nicrasta ha scritto:
Oggi ho fatto uscire sull'edizione di Genova de "il Giornale" un articolo che spiega con esattezza questa situazione assurda che noi Liguri e gli amici di altre 9 regioni stanno vivendo, per chi fosse interessato alla lettura dello stesso eccone i link:

- http://www.ilgiornale.it/genova/cano...e=0-comments=1

- http://www.ilgiornale.it/genova/i_te...e=0-comments=1

Forse, c'è un po' troppa retorica anti-canone, il solito concetto di pagare lo stesso per vedere meno canali, mettendo assieme canali RAI e canali di altri soggetti. Senza considerare l'ovvio concetto che il canone è una tassa di possesso e il contratto di servizio pubblico (purtroppo è così) non prevede che la Rai debba far vedere tutti i suoi canali a tutti. Quindi, il discorso non andrebbe impostato in questi termini. Tanto più che in tutto questo discorso, la Rai non c'entra niente e i rinvii e i problemi sono dovuti e sono stati causati da tutti gli altri attori in gioco, tranne che la Rai. Ma fa sempre proseliti, il concetto che si paga come gli altri e si vede meno, per fare leva sulla frustrazione e insoddisfazione di un po' quasi tutti (che purtroppo c'è sempre)
 
Nicrasta ha scritto:
Allora un pò di cose:

innanzi tutto volevo ringraziare tutti quelli che si sono uniti nello scrivere la lettera di protesta al Ministro.

Oggi ho fatto uscire sull'edizione di Genova de "il Giornale" un articolo che spiega con esattezza questa situazione assurda che noi Liguri e gli amici di altre 9 regioni stanno vivendo, per chi fosse interessato alla lettura dello stesso eccone i link:

- http://www.ilgiornale.it/genova/cano...e=0-comments=1

- http://www.ilgiornale.it/genova/i_te...e=0-comments=1

Poi volevo fare una precisazione sulla data del 17 marzo per la riunione del CNID, sicuramente uno (o il solo) che ha fornito quella data sono io perchè ho parlato di persone con 2 persone che erano presenti al CNID martedì scorso e a fine riunione hanno aggiornato i lavori proprio al 17 marzo ... questa potrebbe essere un'ennesima furbata perchè in prossimità di quella data "accorgendosi" che è festa nazionale, l'unico modo per rimediare alla "svista" sarebbe quello di rimandare ancora un pò la riunione.

Infine volevo chiedere l'aiuto di tutti in una mia ulteriore iniziativa per tentare di fare arrivare il malcontento di tutti verso i mass media, vorrei sommergere di mail di protesta per la situazione switch off la redazione di Babboleo News (la più importante emittente radiofonica della Liguria) per tanto invito tutti ad inviare una mail a questo indirizzo:

davidelentini@babboleo.it

Grazie a tutti e appena ho novità ve le comunico.
la lettera l'ho mandata emi hanno pure risposto non so a voi.
 
Nicrasta ha scritto:
Allora un pò di cose:

innanzi tutto volevo ringraziare tutti quelli che si sono uniti nello scrivere la lettera di protesta al Ministro.

Oggi ho fatto uscire sull'edizione di Genova de "il Giornale" un articolo che spiega con esattezza questa situazione assurda che noi Liguri e gli amici di altre 9 regioni stanno vivendo, per chi fosse interessato alla lettura dello stesso eccone i link:

- http://www.ilgiornale.it/genova/cano...e=0-comments=1

- http://www.ilgiornale.it/genova/i_te...e=0-comments=1

Poi volevo fare una precisazione sulla data del 17 marzo per la riunione del CNID, sicuramente uno (o il solo) che ha fornito quella data sono io perchè ho parlato di persone con 2 persone che erano presenti al CNID martedì scorso e a fine riunione hanno aggiornato i lavori proprio al 17 marzo ... questa potrebbe essere un'ennesima furbata perchè in prossimità di quella data "accorgendosi" che è festa nazionale, l'unico modo per rimediare alla "svista" sarebbe quello di rimandare ancora un pò la riunione.

Infine volevo chiedere l'aiuto di tutti in una mia ulteriore iniziativa per tentare di fare arrivare il malcontento di tutti verso i mass media, vorrei sommergere di mail di protesta per la situazione switch off la redazione di Babboleo News (la più importante emittente radiofonica della Liguria) per tanto invito tutti ad inviare una mail a questo indirizzo:

davidelentini@babboleo.it

Grazie a tutti e appena ho novità ve le comunico.

grazie mille per le info;)

cmq i link del sito del giornale non vanno e portano alla home page
 
Ecco l'articolo per chi non riesce ad aprire i link:
Canone Rai «in diretta» Digitale terrestre neanche «in differita»
Dice Mamma Rai: «Di tutto, di più». Replicano gli abbonati liguri: «Ma non è come pensi. Di tutto, di più è quello che ti toglie, la Rai, non quello che ti dà!». E fanno esplicito riferimento - sempre loro, gli abbonati liguri - al canone annuale, lievitato per il 2011 di oltre 10 per cento a fronte dell’impossibilità di accesso al digitale terrestre. Che mette i teleutenti della Liguria nella condizione di sfigati e discriminati rispetto alla maggioranza degli altri italiani. (...)
I telespettatori liguri rimandati a settembre
(...) Ribadisce il concetto un operatore del settore, Nicola Crasta, presidente dell’Ala, l’associazione che riunisce gli antennisti del territorio da Ventimiglia a La Spezia: «La data del cosiddetto switch off, cioè dell’entrata in vigore del nuovo sistema di trasmissione che manda in pensione l’analogico a favore del digitale in Liguria, è stata ancora una volta posticipata. Se ne riparlerà, a quanto pare (ma neppure questo è certo, al momento) - sottolinea Crasta - nel secondo semestre di quest’anno. Insomma: significa che i cittadini liguri sono considerati di Serie B, però devono pagare come quelli di Serie A». In effetti, non è la prima volta che ’sto benedetto switch off viene rinviato. Era già successo nel corso del 2010, all’epoca in cui i nostri fan locali delle tele-fiction e dei tele-reality si erano premuniti di decoder o addirittura di modernissimo, luccicante «scatolone» con decoder incorporato - roba da far schiattare di bile il vicino di pianerottolo -, pronti a ricevere il nuovo segnale e, soprattutto, a interagire a colpi di tele-comando con quelli che stanno al di là dello schermo. Niente: i sussurri ufficiosi parlavano, allora, di una Liguria non ancora pronta per via di possibili interferenze con la Toscana, colpa dell’orografia del territorio, delle colline dello Spezzino, del più e del meno, del per e del diviso... Se ne doveva riparlare a inizio 2011, «ma la riunione del Cnid-Comitato nazionale Italia digitale, l’organismo che decide sulle scadenze del cambio di regime - spiega ancora Crasta - è stata rimandata fino al 1° marzo. Solo che, l’altro giorno appunto, non si è deciso nulla: altro rinvio, altri dubbi. Soliti problemi di assegnazione delle frequenze agli utenti regionali, non liguri ma nazionali, tanti bla bla bla, nessuna decisione. Salvo promettere che nel secondo semestre dell’anno, forse, eccetera eccetera». Intanto gli abbonati della Liguria sono costretti a fare a meno di una trentina di canali digitali nazionali e una quarantina di canali «free», non a pagamento, mentre i teleutenti delle regioni già servite dal servizio usufruiscono di una cinquantina di canali nazionali e di altrettanti locali «liberi». In compenso, è stato raggiunto l’accordo sulla prossima riunione assolutamente decisiva del «Cnid»: il 17 marzo. Festa dell’Unità d’Italia. Che ci sia all’ordine del giorno un rinvio?
 
EliseO ha scritto:
Forse, c'è un po' troppa retorica anti-canone, il solito concetto di pagare lo stesso per vedere meno canali, mettendo assieme canali RAI e canali di altri soggetti. Senza considerare l'ovvio concetto che il canone è una tassa di possesso e il contratto di servizio pubblico (purtroppo è così) non prevede che la Rai debba far vedere tutti i suoi canali a tutti. Quindi, il discorso non andrebbe impostato in questi termini. Tanto più che in tutto questo discorso, la Rai non c'entra niente e i rinvii e i problemi sono dovuti e sono stati causati da tutti gli altri attori in gioco, tranne che la Rai. Ma fa sempre proseliti, il concetto che si paga come gli altri e si vede meno, per fare leva sulla frustrazione e insoddisfazione di un po' quasi tutti (che purtroppo c'è sempre)
Il canone RAI non è una tassa ma un abbonamento, lo dicono anche i loro spot, che viene incassato dalla agenzia delle entrate. Inoltre esiste il problema mediaset, cioè pagare un abbonamento per intero e non poter fruire dei canali HD per esempio. Per cui si potrebbe esigere o un risarcimento o un indennizzo in un altro Paese....ma qui siamo in Italia.
 
Nicrasta ha scritto:
Ecco l'articolo per chi non riesce ad aprire i link:
Canone Rai «in diretta» Digitale terrestre neanche «in differita»
Dice Mamma Rai: «Di tutto, di più». Replicano gli abbonati liguri: «Ma non è come pensi. Di tutto, di più è quello che ti toglie, la Rai, non quello che ti dà!». E fanno esplicito riferimento - sempre loro, gli abbonati liguri - al canone annuale, lievitato per il 2011 di oltre 10 per cento a fronte dell’impossibilità di accesso al digitale terrestre. Che mette i teleutenti della Liguria nella condizione di sfigati e discriminati rispetto alla maggioranza degli altri italiani. (...)
I telespettatori liguri rimandati a settembre
(...) Ribadisce il concetto un operatore del settore, Nicola Crasta, presidente dell’Ala, l’associazione che riunisce gli antennisti del territorio da Ventimiglia a La Spezia: «La data del cosiddetto switch off, cioè dell’entrata in vigore del nuovo sistema di trasmissione che manda in pensione l’analogico a favore del digitale in Liguria, è stata ancora una volta posticipata. Se ne riparlerà, a quanto pare (ma neppure questo è certo, al momento) - sottolinea Crasta - nel secondo semestre di quest’anno. Insomma: significa che i cittadini liguri sono considerati di Serie B, però devono pagare come quelli di Serie A». In effetti, non è la prima volta che ’sto benedetto switch off viene rinviato. Era già successo nel corso del 2010, all’epoca in cui i nostri fan locali delle tele-fiction e dei tele-reality si erano premuniti di decoder o addirittura di modernissimo, luccicante «scatolone» con decoder incorporato - roba da far schiattare di bile il vicino di pianerottolo -, pronti a ricevere il nuovo segnale e, soprattutto, a interagire a colpi di tele-comando con quelli che stanno al di là dello schermo. Niente: i sussurri ufficiosi parlavano, allora, di una Liguria non ancora pronta per via di possibili interferenze con la Toscana, colpa dell’orografia del territorio, delle colline dello Spezzino, del più e del meno, del per e del diviso... Se ne doveva riparlare a inizio 2011, «ma la riunione del Cnid-Comitato nazionale Italia digitale, l’organismo che decide sulle scadenze del cambio di regime - spiega ancora Crasta - è stata rimandata fino al 1° marzo. Solo che, l’altro giorno appunto, non si è deciso nulla: altro rinvio, altri dubbi. Soliti problemi di assegnazione delle frequenze agli utenti regionali, non liguri ma nazionali, tanti bla bla bla, nessuna decisione. Salvo promettere che nel secondo semestre dell’anno, forse, eccetera eccetera». Intanto gli abbonati della Liguria sono costretti a fare a meno di una trentina di canali digitali nazionali e una quarantina di canali «free», non a pagamento, mentre i teleutenti delle regioni già servite dal servizio usufruiscono di una cinquantina di canali nazionali e di altrettanti locali «liberi». In compenso, è stato raggiunto l’accordo sulla prossima riunione assolutamente decisiva del «Cnid»: il 17 marzo. Festa dell’Unità d’Italia. Che ci sia all’ordine del giorno un rinvio?

bell'articolo.
;)

le stesso articolo potrebbe essere pubblicato alla gazzetta del mezzogiorno per quanto riguarda la puglia.
siamo nella stessa situazione:eusa_wall:
 
Cubanodel73 ha scritto:
Il canone RAI non è una tassa ma un abbonamento, lo dicono anche i loro spot, che viene incassato dalla agenzia delle entrate.
Non è vero: è un imposta (direi meglio una tassa) di possesso (paragonabile al "bollo auto"). Gli introiti di questa imposta sono in buona parte girati alla Rai tenuta ad assolvere al c.d. "contratto di servizio pubblico" (che purtroppo non prevede che la Rai debba garantire a tutti la ricezione di tutti e 4 i suoi mux, ovvero di tutti i suoi 13 canali). Una parte di quegli introiti sono destinati anche ad altri soggetti. Ad esempio, si veda qui:
http://www.fiscoetributi.com/corte-europea-canone-rai-abbonamento-imposta/


Inoltre esiste il problema mediaset, cioè pagare un abbonamento per intero e non poter fruire dei canali HD per esempio. Per cui si potrebbe esigere o un risarcimento o un indennizzo in un altro Paese....ma qui siamo in Italia.
Questo è un'altro discorso e qui c'è un vero contratto dove Mediaset fa pagare lo stesso prezzo per servizi oggettivamente differenziati per cause solo a lei imputabili. Ma a me, di questo non me ne frega niente: è un problema dei clienti che acquistano i suoi servizi. Ciao!
 
spl_decibel ha scritto:
bell'articolo.
;)

le stesso articolo potrebbe essere pubblicato alla gazzetta del mezzogiorno per quanto riguarda la puglia.
siamo nella stessa situazione:eusa_wall:
Non mi sono piaciuti per niente questi articoli: hanno un'impostazione completamente sbagliata; e immagino che non serviranno a smuovere una foglia.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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