Segnali TV in Puglia, esclusa la prov. di Foggia [Switch off concluso il 25/05/12]

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Stando a ciò che mi è stato detto stamani da un paio di emittenti coinvolte nello spegnimento del 31 dicembre le sei frequenze libere verrano totalmente rimescolate...in pratica ad esempio TN non potrà avere a disposizione i due mux (27-43) tutte per lei come ora e verrebbe costretta probabilmente a consorziarsi anche lei o altra ipotesi le daranno solo una delle due...stessa cosa CanaleItalia (non è detto che rimanga sul ch46) dovrà cedere banda a qualche locale...
 
Stando a ciò che mi è stato detto stamani da un paio di emittenti coinvolte nello spegnimento del 31 dicembre le sei frequenze libere verrano totalmente rimescolate...in pratica ad esempio TN non potrà avere a disposizione i due mux (27-43) tutte per lei come ora e verrebbe costretta probabilmente a consorziarsi anche lei o altra ipotesi le daranno solo una delle due...stessa cosa CanaleItalia (non è detto che rimanga sul ch46) dovrà cedere banda a qualche locale...

Anche a me è arrivata questa notizia, telenorba comunque 1 frequenza tutta sua la dovrebbe avere senza l inserimento di terzi dato che risulterebbe prima in graduatoria con il suo "consorzio" telenorba 7, Tn8, Tgnorbaa 24, radionorba tv, telepugliia mentre le altre 5 o 7 frequenze saranno assegnate alle intese che si formeranno ex novo. Come ho già detto credo che siano sufficienti le frequenze se saranno effettivamente 8 (uhf) 8 mux da 8-10 reti fanno 64/80 emittenti sono anche troppe da mantenere.
 
No il rinvio noooooooo ma perché in questo paese deve essere tutto una deroga provvisoria senza fine .....
Classica tattica politica
Visto che non si può fare più niente si chiede la deroga aspettando le votazioni regionali della prossima primavera delegando a chi verrà l'incanto compito di dire che non si può fare più niente. Perché la regione non è intervenuta prima visto che spesso è stata sollecitata dalle stesse emittenti?
 
E' inutile chiedere proroghe, perchè va risolto una volta per tutte il problema. Al momento si sa per certo che il 31 dicembre dovranno essere spente, anche coattivamente, le frequenze UHF 21, 22, 23, 28, 31, 33, 34, 41, 45, 51, 53 e 59. Le emittenti interessate dal provvedimento dovrebbero invece sollecitare il ministero per una rapida riassegnazione delle frequenze e richiedere con quali criteri verranno stilate le graduatorie. Se le varie emittenti non si attiveranno per tempo, le frequenze non interessate dallo spegnimento, ossia le VHF 6 e 10 e le UHF 27, 29, 35, 39 e 43, continueranno dal 1° gennaio 2015 a trasmettere sulle frequenze loro assegnate con i canali tv attualmente presenti. Quindi, ad esempio, quasi tutte le TV della provincia di Foggia (Telefoggia, Teleradioerre, Teleblu, Teledauna, Manfredonia Tv, Teleradio San Severo e Tele Acli S. Marco) non saranno più visibili dopo il 31 dicembre 2014 se non ci saranno entro quella data riassegnazioni da parte del ministero o nuovi consorzi.
 
Perfettamente d'"accordo con Fabio è inutile posticipare un qualcosa che prima o poi torna e costringere le emittenti a sopravvivere con una spada di Damocle sulla testa. Spero solo che le emittenti si stiano già preparando a nuovi accordi e consorzi per non arrivare all'ultimo momento senza sapere che fare
 
E' inutile chiedere proroghe, perchè va risolto una volta per tutte il problema. Al momento si sa per certo che il 31 dicembre dovranno essere spente, anche coattivamente, le frequenze UHF 21, 22, 23, 28, 31, 33, 34, 41, 45, 51, 53 e 59. Le emittenti interessate dal provvedimento dovrebbero invece sollecitare il ministero per una rapida riassegnazione delle frequenze e richiedere con quali criteri verranno stilate le graduatorie. Se le varie emittenti non si attiveranno per tempo, le frequenze non interessate dallo spegnimento, ossia le VHF 6 e 10 e le UHF 27, 29, 35, 39 e 43, continueranno dal 1° gennaio 2015 a trasmettere sulle frequenze loro assegnate con i canali tv attualmente presenti.
Hai dimenticato il ch46 come frequenza non interessata allo spegnimento ;)
 
Stando a ciò che mi è stato detto stamani da un paio di emittenti coinvolte nello spegnimento del 31 dicembre le sei frequenze libere verrano totalmente rimescolate...in pratica ad esempio TN non potrà avere a disposizione i due mux (27-43) tutte per lei come ora e verrebbe costretta probabilmente a consorziarsi anche lei o altra ipotesi le daranno solo una delle due...stessa cosa CanaleItalia (non è detto che rimanga sul ch46) dovrà cedere banda a qualche locale...

Anche a me è arrivata questa notizia, telenorba comunque 1 frequenza tutta sua la dovrebbe avere senza l inserimento di terzi dato che risulterebbe prima in graduatoria con il suo "consorzio" telenorba 7, Tn8, Tgnorbaa 24, radionorba tv, telepugliia mentre le altre 5 o 7 frequenze saranno assegnate alle intese che si formeranno ex novo. Come ho già detto credo che siano sufficienti le frequenze se saranno effettivamente 8 (uhf) 8 mux da 8-10 reti fanno 64/80 emittenti sono anche troppe da mantenere.

E' inutile chiedere proroghe, perchè va risolto una volta per tutte il problema. Al momento si sa per certo che il 31 dicembre dovranno essere spente, anche coattivamente, le frequenze UHF 21, 22, 23, 28, 31, 33, 34, 41, 45, 51, 53 e 59. Le emittenti interessate dal provvedimento dovrebbero invece sollecitare il ministero per una rapida riassegnazione delle frequenze e richiedere con quali criteri verranno stilate le graduatorie. Se le varie emittenti non si attiveranno per tempo, le frequenze non interessate dallo spegnimento, ossia le VHF 6 e 10 e le UHF 27, 29, 35, 39 e 43, continueranno dal 1° gennaio 2015 a trasmettere sulle frequenze loro assegnate con i canali tv attualmente presenti. Quindi, ad esempio, quasi tutte le TV della provincia di Foggia (Telefoggia, Teleradioerre, Teleblu, Teledauna, Manfredonia Tv, Teleradio San Severo e Tele Acli S. Marco) non saranno più visibili dopo il 31 dicembre 2014 se non ci saranno entro quella data riassegnazioni da parte del ministero o nuovi consorzi.

Diciamo che le disposizioni che saranno seguite sono, grosso modo, queste:
http://www.digital-forum.it/showthr...-il-25-05-12&p=4181488&viewfull=1#post4181488
Se, in teoria, nessun consorzio/intesa decide di rottamare le frequenze, dopo il 31/12, intervengono le autorità d'imperio e spengono quelle incompatibili con l'estero. In realtà, quasi a tutti conviene rottamare la frequenza e partecipare agli indennizzi, indipendentemente se la frequenza è da NON liberarre o da liberare. E conviene aggregarsi a livello di consorzi/intese fra consorzi/intese attuali per entrare in graduatoria per avere l'assegnazione di una delle frequenze disponibili (sembrerebbe che ai fini delle definizione della graduatoria, si terrà conto - sommandoli - dei punteggi già ottenuti dai consorzi/intese in occasione del bando per lo switch-off del Maggio 2012).
In ogni caso, come avevo già sottolineato nel post linkato, tranne per chi non collabora e non rilascia frequenze indisponibili, i soggetti che intendono continuare, ma non hanno l'assegnazione di frequenza, hanno diritto a farsi ospitare nei mux operativi perché ogni soggetto assegnatario di un mux, è costretto a rilasciare una porzione di capacità trasmissiva ad altri (ora bisogna vedere a quanti singoli canali, tale capacità trasmissiva corrisponderà: tale obbligo di mettere a disposizione tale capacità trasmissiva, grava anche su CanaleItalia che è, sì, un mux con contenuti uguali su tutto il territorio nazionale, ma ha un diritto d'uso di livello regionale: perciò, Canale Italia a livello regionale, dovrà diversificare il mux eliminando qualcuno dei suoi innumeroli canali ITALIA XYZ e lasciando spazio a canali regionali pugliesi). Nel definire i soggetti assegnatari, ci si riferirà alla graduatoria rielaborata e per le frequenze, è probabile che alcune restino a soggetti già assegnatari, pur con l'aggiunta dei nuovi consorziandi, anche perché le frequenze rimaste quelle sono.

No il rinvio noooooooo ma perché in questo paese deve essere tutto una deroga provvisoria senza fine .....

Classica tattica politica
Visto che non si può fare più niente si chiede la deroga aspettando le votazioni regionali della prossima primavera delegando a chi verrà l'incanto compito di dire che non si può fare più niente. Perché la regione non è intervenuta prima visto che spesso è stata sollecitata dalle stesse emittenti?
Penso anch'io che il rinvio non sia tanto auspicabile perché tanto se di questa morte si deve morire, prima si fa, meglio è. Non penso ci sia una manovra pseudo-politica dietro, tanto le Regioni non hanno competenza in materia di uso delle risorse frequenziali, ma hanno competenze sulla definizione delle postazioni trasmissive (rispetto alle quali i provvedimenti in questione lasciano inalterata la normativa e prevedono la possibilità di utilizzare i siti già consentiti senza la necessità di richieste di ulteriori autorizzazioni in relazione alle modifiche che saranno necessarie per l'attivazione dei "nuovi" mux). Comunque, in questo ambito, le Regioni non hanno competenze e lo Stato italiano sta intervenendo per rispettare accordi internazionali, peraltro di vecchissima data e che bisognava rispettare sin dagli switch-off, in pratica!.
Tuttavia, alle emittenti regionali può convenire una dilazione giusto per organizzarsi meglio dal punto di vista tecnico e ammnistrativo per definire i consorzi/le intese più convenienti rispetto al futuro assetto. Ma piuttosto, fossi in loro, mi preoccuperei di cercare di ottenere il maggior numero possibile di frequenze pretendendo anche i canali E6, E10, 54 e 58, anche perché una cosa che non abbiamo sottolineato è che, fin quando nelle Regioni Basilicata e Molise, il mux 1 RAI non passa sulla nuova frequenza UHF 24, i canali 29 e 39 hanno delle limitazioni d'uso: il canale 39 nel foggiano e il canale 29 in direzione Basilicata. Insomma, la coperta è diventata cortissima, ma per una settantina di canali, forse con 8-9 mux in modulazione 64QAM, FEC=3/4, ci possono stare un po' tutti i canali che contano con un bit-rate relativamente decente.
:hello:
 
Ultima modifica:
Quindi Eliseo se ho ben capito emittenti come ad esempio Telesveva, che pur essendo in una botte di ferro con il suo 39, converrebbe rottamare lo stesso la frequenza e rimettersi in gioco con un'altro consorzio e naturalmente altra frequenza.
 
@Eliseo,

e se i canali rimanenti hanno già dato il loro 30% di banda, dove vanno le emittenti che devono spegnere ?
Non sarebbe meglio optare per una soluzione tecnica, dove gli impianti in questione vengono modificati in modo tale da non arrivare sulla sponda opposta ? Sarebbe semplice e senza bagno di sangue.
Il discorso di rottamare ed andare in altre reti, può dare agio all'eliminazione della concorrenza per mancanza di spazio. Le nazionali ci insegnano a tal senso.
 
@Eliseo,

e se i canali rimanenti hanno già dato il loro 30% di banda, dove vanno le emittenti che devono spegnere ?
Non sarebbe meglio optare per una soluzione tecnica, dove gli impianti in questione vengono modificati in modo tale da non arrivare sulla sponda opposta ? Sarebbe semplice e senza bagno di sangue.
Il discorso di rottamare ed andare in altre reti, può dare agio all'eliminazione della concorrenza per mancanza di spazio. Le nazionali ci insegnano a tal senso.

Alla fine non è da escludere che finirà così , un po' come il gioco degli annunci delle tasse : mi servono 80 € ma prevedo che mi devi dare 100€ , poi al l'ultimo momento ti dico te ne faccio "risparmiare" 20 ....
Ora minacciano di spegnere tutto poi ci saranno politici che si "daranno da fare" per salvare la Pluralità dell informazione Locale !!! Quindi rimane tutto così ... Abbasseranno la potenza di emissione per un po' ... Poi il problema si riproporrà il prossimo anno e così via....
 
@Eliseo,

e se i canali rimanenti hanno già dato il loro 30% di banda, dove vanno le emittenti che devono spegnere ?
Non sarebbe meglio optare per una soluzione tecnica, dove gli impianti in questione vengono modificati in modo tale da non arrivare sulla sponda opposta ? Sarebbe semplice e senza bagno di sangue.
Il discorso di rottamare ed andare in altre reti, può dare agio all'eliminazione della concorrenza per mancanza di spazio. Le nazionali ci insegnano a tal senso.
Funzionerebbe se ci fosse maturità nel settore e non una banda di mestruati...
 
Quindi Eliseo se ho ben capito emittenti come ad esempio Telesveva, che pur essendo in una botte di ferro con il suo 39, converrebbe rottamare lo stesso la frequenza e rimettersi in gioco con un'altro consorzio e naturalmente altra frequenza.
In sostanza, è permesso liberare qualunque frequenza per facilitare il percorso e quindi conviene rottamare la frequenza. Poi, di frequenze ce ne stanno poche e quelle buone e sicure sono solo 4; i canali 29 e 39 sono limitati; le frequenze in VHF sono problematiche per compatibilizzare le emissioni; e i canali 54 e 58 sarebbero buone, ma bisogna vedere se le concedono.

@Eliseo,

e se i canali rimanenti hanno già dato il loro 30% di banda, dove vanno le emittenti che devono spegnere ?
Non sarebbe meglio optare per una soluzione tecnica, dove gli impianti in questione vengono modificati in modo tale da non arrivare sulla sponda opposta ? Sarebbe semplice e senza bagno di sangue.
Il discorso di rottamare ed andare in altre reti, può dare agio all'eliminazione della concorrenza per mancanza di spazio. Le nazionali ci insegnano a tal senso.

Alla fine non è da escludere che finirà così , un po' come il gioco degli annunci delle tasse : mi servono 80 € ma prevedo che mi devi dare 100€ , poi al l'ultimo momento ti dico te ne faccio "risparmiare" 20 ....
Ora minacciano di spegnere tutto poi ci saranno politici che si "daranno da fare" per salvare la Pluralità dell informazione Locale !!! Quindi rimane tutto così ... Abbasseranno la potenza di emissione per un po' ... Poi il problema si riproporrà il prossimo anno e così via....

Sul fatto della scarsità di spazio trasmissivo, concordo ed è per questo che bisogna puntare al maggior n° possibile di frequenze/mux. In effetti, molti operatori di rete hanno fatto contratti di affitto per terzi fornitori di contenuti; contratti che andrebbero rispettati, ma la normativa prevede l'obbligo di ospitare anche gli attuali titolari di diritto d'uso di frequenze che non riusciranno ad avere una loro frequenza su cui trasmettere: bisogna vedere come gli organi competenti sbroglieranno questo casino di cui loro stessi sono pessimi artefici.
Circa la compatibilzzazione dei sistemi radianti e potenze di emissione, leggendo la delibera, si rilevano alcuni concetti che avevo già evidenziato:
http://www.digital-forum.it/showthr...-il-25-05-12&p=4179857&viewfull=1#post4179857
Il concetto sembra essere questo: gli operatori di rete regionale assegnatari di frequenze il cui uso era previsto in via prioritaria a favore di Stati esteri, sapevano, o comunque, dovevavo sapere di ciò; di conseguenza, avrebbero già dovuto provvedere alla compatibilizzazione tecnica sui sistemi radianti e potenze, ma non lo hanno fatto (o non lo hanno fatto bene); gli Stati esteri hanno fatto le loro ufficiali rimostranze al Governo italiano e allora si è deciso per la linea dura e le frequenze riservate all'Estero e che risultano interferite (in base alle verifiche effettuate) vanno spente, e se non lo si fa, si procederà coattivamente allo spegnimento dopo il 31/12/14. Io penso che la linea dura verrà mantenuta e non finirà affatto "a tarallucci e vino" perché sono in ballo situazioni con Stati esteri con i quali non si possono fare altre "figure di mer*da" e penso anche che il tutto si completerà entro e non oltre la fine di quest'anno!
Altri articoli in tema:
:hello:
 
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@Eliseo,

infatti sui sistemi radianti non hanno fatto niente, si sono cullati utilizzando i vecchi dell'analogico, ed ora è bene che piangano e paghino all'italiana maniera. Oltre a darsi la zappa sui piedi da soli in termini di inefficienza nell'utilizzo della tecnica digitale, hanno dimostrato l'incapacità di svolgere la loro impresa, quindi per molti sarebbe ora di togliere il disturbo e lasciare operare qualcuno di serio.
 
Ultima modifica:
In previsione della forte riduzione di frequenze disponibili per le tv regionali, un esempio di percorso, necessariamente da seguire, ci viene fornito dal Veneto ( infrastrutture trasmissive in consorzio e magari anche sinergie a livello di produzione programmi):

Tivù e digitale, 4 reti venete alleate
Panto, editore di Antennatre: «Unendo le forze diventiamo il primo network locale d’Italia»


:hello:

Da noi il 30 dicembre le tv diranno che c è poco tempo per prepararsi e chiederanno una proroga .....
Ripeto quanto già detto 6/8 frequenze sono sufficienti, ci vanno almeno 60 tv ! 60 emittenti in Puglia sono anche troppe
 
Da noi il 30 dicembre le tv diranno che c è poco tempo per prepararsi e chiederanno una proroga .....
Ripeto quanto già detto 6/8 frequenze sono sufficienti, ci vanno almeno 60 tv ! 60 emittenti in Puglia sono anche troppe
Mah ............. se il termine non viene modificato, dopo il 31/12, le emissioni che non sono in regola, verranno spente coattivamente dalla polizia postale e delle telecomunicazioni, che procederà a spengere, sigillare e mettere sotto sequestro tutti i trasmettitori che trasmettono su tutte frequenze interdette su tutto il territorio regionale ................. non prenderei troppo sotto-gamba la situazione. Ciao!
 
Concordo con Eliseo da non prendere sottogamba la situazione, anche perchè sono impianti recentemente acquistati e costosi, e con i sigilli applicati sappiamo bene come và a finire per toglierli. Rischiano di doverli ricomprare per ricominciare a trasmettere, anziche effettuare un semplice cambio canale.
 
Una soluzione plausibile può essere quella adottata sul 22. Ossia una semplice intesa tra emittenti ed ogniuna delle quali si gestisce a proprio modo il mux a livello provinciale. In questo modo i canali tematici vengono gestiti direttamente dalle singole emittenti convoglianfo il canale principale a livello regionale. In questo modo credo che aumenta il numero dei canali disponibili e si possa inserire più emittenti in ogni singolo mux.
 
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