Una soluzione plausibile può essere quella adottata sul 22. Ossia una semplice intesa tra emittenti ed ogniuna delle quali si gestisce a proprio modo il mux a livello provinciale. In questo modo i canali tematici vengono gestiti direttamente dalle singole emittenti convoglianfo il canale principale a livello regionale. In questo modo credo che aumenta il numero dei canali disponibili e si possa inserire più emittenti in ogni singolo mux.
Mah ............ forse, proprio la soluzione adottata per il ch.22 è la meno valida perché ci sono 5 mux completamente differenti per varie zone e solo in Salento c'è lo stesso mux per una ampia zona (ma con notevoli problemi per la Valle d'Itria tra TeleTrullo e TeleRama); forse, la soluzione più equilibrata e compatibile è quella adottata per i mux sui ch.45 e 39 con 2 versioni differenziate, una per le province BA-FG-BT e l'altra per le province BR-LE-TA (con canali reciprocamente ospiti di emittenti storiche delle altre province), in modo tale da evitare troppe zone di sovrapposizione tra mux differenti e avere così, sapendo realizzare una rete SFN, 2 aree di copertura omogenea e senza troppe problematicità; altrimenti tra impossibilità di realizzare una rete SFN e rischi di propagazione, c'è il rischio di ampie zone mal-servite e di fenomeni di propagazione che possono creare problemi su quasi tutta le Regione. Poi, i canali tematici non sono un problema: basta eliminarli, tanto sono un residuato della vecchia normativa che per consentire a singole emittenti storiche di avere un intero mux (cosa non accaduta da noi in Puglia, dove si è proceduto con un sistema diverso perché non sono state assegnate le frequenze 61-69), imponeva la creazione di 5 canali tematici in aggiunta al canale storico analogico, ma è una cosa oramai superata e praticamente, quasi nessuna emittente ha investito davvero nella creazione di validi e utili canali tematici. Mentre, è più problematico conciliare l'esigenza di mantenere una copertura ampia a livello regionale per i canali storici analogici (così da mantenere la copertura di canali storici su tutta la regione: si pensi a TELESVEVA, BLUSTARTV, CANALE7 o TELEBLU, etc.......... che altrimenti tornerebbero relegate ad aree ben più circoscritte e quindi tornando ad una situazione simile a quella analogica, ciò che il DTT ha consentito di superare, arricchendo l'offerta) e mantenere in essere contratti di affitto per canali di terzi editori (non operatori di rete in consorzio o in intesa com'è invece per tutte le emittenti storiche analogiche - parlo di canali, nazionali e regionali, che non esistevano in analogico e che sono in affitto in mux regionali, come PUNTOTV sul ch.39, SUPERTENNIS sul ch.35, etc..............).

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