la Rai non impone il canone, lo riscuote e ne utilizza una parte in base al contratto di servizio con lo stato; è lo stato che, con il Regio decreto Legge 21 febbraio 1938, n.246 art.1 impone che "
Chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento".
Con la Sentenza del 20 novembre 2007 n. 24010 la Corte di Cassazione ha poi specificato che "
Non trova la sua ragione nell'esistenza di uno specifico rapporto contrattuale che leghi il contribuente, da un lato, e l'Ente Rai, che gestisce il servizio pubblico radiotelevisivo, dall'altro, ma costituisce una prestazione tributaria, fondata sulla legge, non commisurata alla possibilità effettiva di usufruire del servizio de quo", per cui non è il pagamento del canone che impone alla Rai di assicurare la copertura della quasi totalità del territorio
con il solo multiplex 1 che contiene Rai1,2,3,News ma il contratto di servizio stipulato con lo stato nella persona del ministro delle Comunicazioni.
(estrapolato e adattato da
http://it.wikipedia.org/wiki/Canone_televisivo_in_Italia )