dalla stampa.it ed. Biella
Tv, le garanzie dei tecnici “L’emergenza è finita”
Svuotate le frequenze, la Rai tornerà presto a essere visibile
SAMUEL MORETTI BIELLA
Molte le polemiche nel Biellese per l’impossibilità di vedere i canali Rai
Tutto risolto, o quasi. Le squadre di tecnici inviate dalla Rai e dal ministero delle Comunicazioni hanno ultimato la loro missione nel Biellese. Ora bisognerà solo aspettare la fisiologia dei tempi burocratici per riavere indietro un teleschermo perfetto. L’obiettivo dei sopralluoghi, durati un paio di giorni, era risolvere il pasticcio scoppiato con la riassegnazione delle frequenze televisive alla fine dell’anno scorso. L’operazione ha accavallato troppi segnali in uno spazio ridotto. E per i biellesi da tempo è impossibile vedere la Rai: sul canale piemontese, il 22, il segnale del servizio pubblico è «sporcato» dalla presenza delle onde su cui viaggia Telelibertà. Così i biellesi sono costretti a utilizzare quello lombardo, il 23, dove il traffico è doppio lo stesso visto che lì si appoggia anche Telecupole.
Dura così da mesi. E nel frattempo sono fioccati esposti, denunce e ricorsi da parte di interessati e danneggiati. L’ultimo è firmato proprio da Telecupole, che si è vista spegnere uno dei suoi ripetitori per lasciare posto alla Rai. Trovando ospitalità momentanea, per trasmettere verso la parte Nord della regione, sul canale 39.
Ora i tecnici hanno scoperto che risolvere la questione non è poi così impossibile. Già in questi giorni le frequenze del canale 22 stanno cominciando a essere liberate. Quindi i biellesi che avevano predisposto il proprio impianto per ricevere il segnale dal ripetitore locale potranno vedere in pace la Rai e il Tgr di Raitre dalla frequenza «giusta». Buone notizie anche per chi si appoggia sul 23: in queste ore Telecupole sta traslocando su una nuova frequenza, che poi è una di quelle indicate anche al ministero come adatte a risolvere la situazione nel ricorso al Tar presentato dalla stessa emittente di Cavallermaggiore, la 42. In questo caso basterà risintonizzare il proprio decoder per una visione ottimale sia della Rai (con il Tgr lombardo, però) sia di Telecupole.
E’ comunque una soluzione provvisoria. I tecnici stanno stilando una relazione con i verbali di tutti i controlli compiuti sui ripetitori del Biellese e del resto del Piemonte. Ci vorrà tempo prima di una decisione definitiva degli uffici romani. Resta a referto il buon lavoro di pressing svolto dalla Provincia sin dall’accensione del digitale terrestre nel 2010, che ha creato da subito non pochi problemi ai biellesi a causa della morfologia complessa e ricca di ostacoli del territorio: i controlli dei giorni scorsi sono certamente merito anche dei tanti appelli lanciati dall’amministrazione.
Nel frattempo ognuno è corso ai ripari come ha potuto. Mai come in questi mesi gli antennisti veri sono stati bersaglio di richieste e critiche, mai come ora proliferano gli antennisti improvvisati. Mux e scanning sono diventate parole d’ogni giorno, chi può si procura antenne in banda terza a 18 decibel con cui si captano segnali fino a pianeti diversi. Il tutto dopo aver messo in preventivo i 113,50 euro di canone che la Rai ha chiesto nel 2013. A chi l’ha vista e a chi no.