6367W ha scritto:
Se vuoi dire che qualcuno si vuole approffittare del digitale terrestre posso essere d'accordo, ma che dire che questo qualcuno lo ha anche inventato è proprio ridicolo.
Vogliamo smettere di pensare al dtt come un fenomeno esclusivamente italiano???
Ovviamente, se stiamo parlando della stessa persona, è evidente che non sarebbe mai stato in grado di inventare nulla. Però si è creato una bella politica di incentivi mirati.
Nel resto d'europa nessuno è stato così folle da ipotizzare uno switch-off in due anni, giusto in tempo per tutelare i propri interessi economici e non vendere una emittente di proprietà . Sai com'è, non tutti i primi ministri europei posseggono un impero dei media!
Tu purtroppo fraintendi il mio pensiero. Io non ho nulla contro il digitale terrestre, che è certamente cosa buona e giusta. A me non è piaciuta la politica con la quale è stata introdotta questa tecnologia, e cioè fare le cose alla svelta, alla c*_*o di cane, senza che ce ne fossero i presupposti, anche tecnici. Si doveva fare le cose seguendo un ordine, prima di tutto riorganizzare l'etere e liberare le frequenze. Poi darle gratuitamente ai soggetti concessionari dell'autorizzazione a trasmettere in digitale, e successivamente far partire il servizio, prevedendo tempi di switch-off allineati a quelli degli altri partner europei, cioè 2010-2012, non 2008 né tanto meno l'impossibie e populistico 2006!
Non puoi far cambiare tv a 60 milioni di italiani in due anni.
Non puoi pretendere che in due anni tutti gli italiani acquistino un decoder dtt, anche se costasse solo 1 euro.
Non puoi incentivare coi soldi dello stato un prodotto di cui non possono fruire,
per ragioni tecniche, tutti i contribuenti. Specialmente quando nel paese c'è una povertà dilagante e tutto (sanità ed istruzione in primis) va a rotoli.
Le priorità del governo dovrebbero essere altre.
Io sarei stato contro ogni tipo di incentivo, ed avrei destinato quei fondi a miglior uso, istruzione pubblica e stato sociale per esempio, ma visto che si è scelto di incentivare il passaggio al "digitale", questo doveva essere aperto a tutte le tecnologie.