Sicurezza strade, misure più severe "punti anche per motorini e minicar"

Tuner ha scritto:
...Personalmente, resto dell'idea che il problema nei giovanissimi sia tutto nella carenza di educazione...
non sò se hai figli in età "pericolosa", ma ti assicuro che in diversi casi (che seguo personalmente), pur dando una buona educazione di base ai figli, si sono ritrovati a dover combattere contro amicizie "pericolose" che si manifestavano esclusivamente fuori casa. inoltre il "gruppo" ti isola facilmente se non li segui. col risultato che diventi presto "ghettizzato", dalla scuola alla compagnia nel tempo libero...:icon_rolleyes:
dirai meglio ghettizzato che caprone...;)
certo, ma non è così facile da far accettare.
ritengo oggi più di ieri il "mestiere" più difficile al mondo, quello del genitore!:doubt:
quindi pur partendo con ottime basi, non è assolutamente certo il risultato...:icon_twisted:
 
Hai certamente ragione ma se ti ricordi, tendenzialmente è sempre stato così. Trent'anni fa, però, giuste o sbagliate che fossero, circolavano diverse filosofie di vita, e non tutti "dovevano" essere soldatini rigorosamente uguali (nel dire, pensare, vestirsi, comportarsi, etc. etc).
Il primo problema è che ora il "grande fratello" ci vuole pedine tutte uguali, per cui, guai all'individualità. In un mondo in cui conta più l'apparenza della sostanza, il bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti quotidianamente (tutti, non solo i giovani) dipinge come un dramma insostenibile la sola ipotesi del non essere parte del gruppo/branco.
Il secondo problema è che i figli sono diventati/considerati "principi", al punto che difficilmente si ha il coraggio di negargli qualcosa od essere "sgraditi", anche se quel che gli si dovrebbe dire sarebbe nel loro interesse.
Io ho fiducia, però, anche nei giovani e penso che gli automobilisti idioti, giovani ed adulti, siano alla fine una minoranza. Questo è il contesto e questo è il target da prendere di mira, l'inasprimento generalizzato ed assurdo di cui si vocifera è una risposta estemporanea e controproducente all'ondata emotiva.


YODA ha scritto:
inoltre il "gruppo" ti isola facilmente se non li segui. col risultato che diventi presto "ghettizzato", dalla scuola alla compagnia nel tempo libero...:icon_rolleyes:
dirai meglio ghettizzato che caprone...;)
certo, ma non è così facile da far accettare.
 
se gli dai una buona educazione di base il gruppo lo seguiranno fino ad un certo punto poi capiranno quando si esagera, i lamenti dei genitori vengono ascoltati con noia e aggressività, ma in fondo qualcosa rimane e ti accorgi che hanno ascoltato più di quanto si supponga, il rassegnarsi e fare i genitori "moderni" crea danni certi, io sono per il dialogo ma con un confine netto per i ruoli su certi argomenti come lo studio, l'educazione e "baggianate" simili, io credo che gli amici influenzino molto la crescita ma ancora una percentuale maggiore la incidiamo noi con l'esempio in famiglia nel bene e nel male
 
tutte belle parole ragazzi... :)
rimane il fatto che ogni adolescente è caso a sè.
l'educazione và bene, ma bisognerebbe seguirli costantemente, con la sicurezza di diventare oppressivi. ed oggi rispetto a ieri sono sicuramente aumentati i pericoli in generale.
anche quì bisognerebbe trovare una via di mezzo, ma non è facile!
quanti ne ho visti cadere nella rete nonostante lo considerassero
impossibile!
ovvio che una volta data una "direzione" all'educazione (e verficando che la seguano il + possibile), i rischi diminuiscono, ma non in maniera determinante!
che dire... sperem, tanto verremo ricordati come la generazione che ha fatto l'opposto di quella (sbagliata) dei nostri genitori.
ma avremo sbagliato pure noi... :(
 
Ogni essere umano è diverso dall'altro, prova ne sia che figli diversi degli stessi genitori non sono mai fotocopia l'uno dell'altro. E' però un fatto evidente come l'angoscia dei pericoli ed il senso di protezione verso i figli, considerati solo capitale (l'investimento non è piccolo) e non più anche risorsa (della famiglia e della società) ai giorni nostri supera di gran lunga quelli che sono i rischi reali, arrivando spesso a forme di paranoia inconsapevole.
 
Estenderei le norme anche per le biciclette:icon_bounce:
 
tutte belle parole ragazzi...
rimane il fatto che ogni adolescente è caso a sè.(a Yoda)

:mad: Questa è la solita menata del Ponzio Pilato.
Il vero problema persiste nel fatto dovuto che realmente siamo noi a non essere dei buoni genitori:crybaby2: ,
Le tue stesse risposte lo dimostrano:5eek: .
Penso sia ora che l'era del vittimismo noi in prima persona la mettiamo da parte,è vero che tante volte è difficile opporsi ma porca miseria proviamoci.
Siamo i primi a viziare i nostri figli,ma per una volta ,ripeto una sola volta in tutta coscienza proviamo veramente a farlo.:icon_bounce:
 
newsiriobr ha scritto:
... Il vero problema persiste nel fatto dovuto che realmente siamo noi a non essere dei buoni genitori...
ecco se ti riferisci a quei casi che ogni tanto vengono riportati per fare notizia, o a situazioni personali...siamo daccordo.
se parli in generale credo sia solo un pour parlez...:D
quanti studenti/adolescenti hanno oggi in Italia una buona educazione senza avere grossi problemi con nessuno?;)
direi la maggioranza, anche se ripeto, educarli correttamente non è facile!

il problema vero è che molti genitori di oggi riversano sui figli il comportamento che avrebbero voluto avere loro quando andavano a scuola.
quindi discutere ogni decisione e non accettare supinamente il giudizio degli insegnanti o qualsia torto subito...:icon_redface:
solo che allora noi certe cose le "pensavamo" solamente...:icon_twisted:
 
YODA ha scritto:
ecco se ti riferisci a quei casi che ogni tanto vengono riportati per fare notizia, o a situazioni personali...siamo daccordo.
Nessuna situazione personale.

se parli in generale credo sia solo un pour parlez...:D
quanti studenti/adolescenti hanno oggi in Italia una buona educazione senza avere grossi problemi con nessuno?;)
direi la maggioranza, anche se ripeto, educarli correttamente non è facile!
è da discutere,bisogna vedere cosa si intende per educazione. è certo che oggi come oggi nelle maggiorparte delle situazioni di persone realmente educate se ne contano in un palmo di mano;).

il problema vero è che molti genitori di oggi riversano sui figli il comportamento che avrebbero voluto avere loro quando andavano a scuola. quindi discutere ogni decisione e non accettare supinamente il giudizio degli insegnanti o qualsia torto subito...:icon_redface:
solo che allora noi certe cose le "pensavamo" solamente...:icon_twisted:
Parzialmente d'accordo,oggi vi è una situazione di comodo da entrambe le parti:doubt:
 
Ultima modifica di un moderatore:
newsiriobr ha scritto:
è da discutere,bisogna vedere cosa si intende per educazione. è certo che oggi come oggi nelle maggiorparte delle situazioni di persone realmente educate se ne contano in un palmo di mano;).
basterebbe insegnare bene il rispetto per il prossimo (in generale) e già saremma a metà dell'opera...;)

Parzialmente d'accordo,oggi vi è una situazione di comodo da entrambe le parti:doubt:
sicuramente anche la classe insegnante è scesa parecchio come livello sia di preparazione "tecnica" che di "psicologica".:doubt:
 
YODA ha scritto:
basterebbe insegnare bene il rispetto per il prossimo (in generale) e già saremma a metà dell'opera...;)


sicuramente anche la classe insegnante è scesa parecchio come livello sia di preparazione "tecnica" che di "psicologica".:doubt:


:D A questo punto non mi rimane che quotarti;)
 
yoda tu da piccolo devi essere stato picchiato da qualche insegnante :lol: , io non sono assolutamente d'accordo, i professori di un tempo non avevano certamente più preparazione, semplicemente erano più rispettati, c'era considerazione verso l'istruzione, i docenti così come i nostri genitori non comprendevano affatto certi problemi giovanili, non si preoccupavano di renderci la vita facile come facciamo noi con i figli, e si dovevano preoccupare solo di insegnare, oggi vogliamo che i nostri figli abbiano tutto, li viziamo in maniera vergognosa in casa, fingiamo di non vedere comportamenti scorretti e mancanza di studio, dalla scuola vogliamo solo il pezzo di carta che tanto la "vita" selezionerà i migliori e guai a chi castiga il pargolo, la causa del deteriorarsi dell'istruzione è la convinzione della nostra generazione che leggere un libro, guardare una trasmissione impegnata è inutile perdita di tempo e quindi il professore è solo uno sfaticato da tollerare per qualche anno
 
giacomo58 ha scritto:
yoda tu da piccolo devi essere stato picchiato da qualche insegnante :lol: , io non sono assolutamente d'accordo, i professori di un tempo non avevano certamente più preparazione, semplicemente erano più rispettati, ...
in effetti la storia del pentolone....:icon_twisted:
cmq anche se un caso non fà letteratura...:eusa_shifty:
devo dire che all'epoca era ben difficile mettere in difficoltà un insegnante sulla sua materia.
oggi almeno a sentire i resoconti di una parte, spesso a domanda non rispondono celandosi dietro ad un "non è nel programma"...:icon_rolleyes:
inoltre avendo due "parenti" inseriti nelle medie/superiori sento pure l'altra parte.
e ti assicuro che di gente che tira a campare, nascondendosi dietro ad un "tanto per quello che mi pagano", ce n'è parecchia.
insomma, una volta l'insegnante era quello che ti doveva "travasare" il sapere.
oggi non credo sia + così, almeno come media...nazionale ;)
 
Il fatto più assurdo ed inconcepibile è che oggi, chi studia e chi insegna, ha davanti a sè finestre spalancate, sia sullo scibile umano in quanto tale (conoscenze), che a livello di strumenti (ad es. computer, internet, etc.).
Se, con tutte queste potenzialità, chi detta legge e "forma" i giovani sono i prototipi della TV commerciale/spazzatura e si "creano" bifolchi tecnologici senza altre idee che seguire i trend ed essere "nel gruppo", giovani che ritengono cultura quella con la c minuscola, e noia inutile le cose serie, beh il problema all'origine credo sia proprio nella famiglia.
E' molto difficile (e sgradevole) operare controcorrente, cioè essere diversi nel contesto (intendo come adulti/genitori rispetto agli altri adulti/genitori), ben più facile evitare di andare controcorrente, fare il minimo indispensabile come tutti, adottare un pessimismo di fondo (quel che potevo ho fatto, se succede era inevitabile), tirarsi fuori, insomma, scaricando le colpe sulla scuola e sulla società.
 
Si fa un gran parlare in queste settimane della carenza di controlli per fermare gli ubriachi alla guida: nei fine settimana si moltiplicano gli incidenti notturni che hanno per protagonisti giovani in stato di ebbrezza, ma le pattuglie della Polizia stradale e dei Carabinieri sono insufficienti a garantire un controllo capillare.
Perché non si muovono le Polizie municipali? Purtroppo l'esperienza di questi anni dimostra che per i Comuni, da cui i vigili dipendono, il business degli autovelox e dei controlli di velocità in genere (a cui si aggiungono adesso gli strumenti elettronici di presidio dei semafori) è infinitamente più redditizio e in grado di supportare le disastrate finanze pubbliche. Ecco perché gli alcol-test effettuati da pattuglie della Municipale sono un'eccezione invece che la regola: i controlli sono lunghi e laboriosi e richiedono turni notturni con la costosa incidenza di straordinari.
Insomma: molti costi e pochi ricavi, per di più incassati non dai Comuni ma dallo Stato. Tutto il contrario dell'utilizzo di un autovelox, che ha anche il grande vantaggio di non costare nulla per l'installazione, essendo fornito chiavi in mano dalle ditte specializzate, in cambio di una percentuale sugli introiti delle multe. Ma se davvero hanno a cuore la sicurezza degli automobilisti, i Comuni devono cambiare atteggiamento, senza che la croce di un controllo così impegnativo gravi quasi per intero sulle spalle della Polstrada e dei Carabinieri.
Attualmente, la guida in stato di ebbrezza comporta la perdita di dieci punti e la sospensione della patente da un minimo di 15 giorni a tre mesi, pena raddoppiata in caso di recidiva. Sono previste anche sanzioni penali che raramente vengono applicate, oltre a un'ammenda di almeno 258 euro incassati dallo Stato.
http://www.quattroruote.it/news/articolo.cfm?codice=73044
 
Tutti sanno benissimo per colpa di chi, in quali giorni, ed in quali orari certi incidenti accadono più frequentemente. Tutti sanno benissimo che l'alcool è solo un aspetto del problema, e che ben altre sostanze, ed atteggiamenti, impossibili da rilevare con l'etilometro, hanno parte predominante, pur sfuggendo ai controlli "on the road".
Una semplicissima soluzione, forte deterrente sui giovani, ma non solo, sarebbe il ritiro definitivo della patente per chi causa gravi incidenti in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di droghe.
In realtà, comunissimi cittadini, pressochè innocui, in orari normalissimi, rischiano di incappare nell'etilometro e nelle conseguenze previste, conseguenze che sono esattamente le stesse sia se il tasso alcoolico misurato supera dell'1% la soglia, od è sei volte tanto... :eusa_wall:
(paragonandoci all'eccesso di velocità, sarebbe come se viaggiare in città ai 56 Km/h od ai 300Km/h portasse alle stesse conseguenze)
A parte l'assurdità di quanto sopra, più volte capita che chi ha ucciso guidando in stato d'ebbrezza, o sotto l'effetto di droghe, ottenga poi nuovamente la sua bella patente, ed uccida altre persone.
...questa è l'Italia:crybaby2:
 
Dici bene Tuner quando indichi l'alcool come il principale mandante degli omicidi sulle stradi. Tuttavia io non sottovaluterei la droga, che in questo paese (anche per colpa di messaggi politici/culturali sbagliati) sta pericolosamente accellerando il suo trend di crescita. Basti pensare alla percentuale (riscontrata dai R.I.S.) delle banconote con cocaina (90%), delle percentuali di adolescenti (e quindi prossimi nell'essere neopatentati) che consumano cannabis, hashish, anabolizzanti, etc. o peggio delle percentuali di droghe alle foci delle nostre fogne...

Le pene per questi signori già sono molto severe. Per questo, a mio avviso, servono solo maggiori controlli.
L'unica modifica che mi sentirei di fare al codice della strada, come ho già detto, è quella di estendere la patente a punti a ciclomotori (quindi anche ai "patentini") e alle due ruote in generale (e sinceramente non farei eccezioni neanche alle biciclette).
 
Ultima modifica:
Per certificare il consumo di droghe servirebbe un laboratorio di analisi mobile... Le pene ci sono, ma manca la possibilità di un accertamento semplice e sistematico. Anche se ci fossero maggiori controlli, non si risolverebbe questo aspetto del problema.
 
Una buona notizia. Il TAR ha bocciato il decreto della Turco che alzava il limite delle "droghe leggere" (proprio oggi c'è stato un bel convegno che ha spiegato il perché non esistano droghe cosiddette leggere).
Per quanto riguarda il laboratorio, Tuner, ci sono anche dei test rapidi a disposizione delle forze dell'ordine per capire se il soggetto è sotto effetto di stupefacenti
 
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