Anche a Pasqua eccovi il report di Sky Calcio Show, edizione pasquale del sabato santo.
Prima di partire con il post-partita, breve commento alla finestra per i gol dell'intervallo: Ilaria si
inerpica nella rievocazione implicita dei 3 gol del Liverpool sul Milan nella scorsa finale di Champions League, paragonandogli i 3 gol della Roma in 7 minuti... poi se ne esce con le parole di ogni domenica: "ma non voglio anticiparvi altro, parola al nostro uomo dei gol". Se avessero messo un disco registrato sarebbe stata la stessa cosa.
Alle 17 in punto, si inizia con le immagini salienti dalla A (Cagliari - Juve, Palermo - Roma e Lazio - Livorno) e dalla C1 (Napoli - Perugia). Immagini in diretta da Napoli per festeggiare il ritorno della squadra partenopea in Serie B (e a tal proposito si registra una gaffe della D'Amico tra B e C1). Solito autoelogio per Sky che ha contribuito a questo trionfo e Mauro sottolinea come a Napoli la vittoria della C1 sia vissuto come lo scudetto. Da Napoli a Treviso per l'intervista a Prandelli: si
inizia con una domanda sul Napoli e il suo pubblico (dovrebbe essere record per la serie C); poi si passa alla lotta per la Champions con la Roma e la reazione dei tifosi viola alle notizie che arrivavano dalla Sicilia. Si analizza la partita con Sconcerti (reazione dopo il 3-0 della Roma) e Mauro (possesso palla della Fiorentina). Termina così l'intervista (senza l'intervento dell'inviato Lucilla Granata). Si inizia a salutare Pillon e Ilaria alle 17.11 cede la parola a Riccardo Trevisani per il racconto dei gol.
Dopo la consueta analisi della classifica, ancora immagini da Napoli, secondo la D'Amico "al limite del pornografico" sol perché si vedono giocatori in mutande, come in ogni promozione si vedono!
Intervista, non senza problemi audio, a Sonetti da Cagliari, che inizia, come sempre, dalla festa del Napoli. Parlando della sua squadra, Nedo si lamenta per i finali delle ultime partite giocate dal Cagliari (Palermo e Juve) e recrimina per la condotta di gara dell'arbitro Ayroldi, al quale augura, senza polemica, una buona Pasqua. Sonetti andandosene manda a quel paese la D'Amico, non molto udibile, ma molto intuibile dalle immagini.
Da Palermo con Paolo Assogna c'è Papadopulo: partita bellissima - dice il tecnico rosanero - in cui avremmo anche meritato qualcosa di più. Parla di blackout nei 3 gol presi dai siciliani e Sconcerti domanda se Papadopulo avesse rimproverato o spronato all'intervallo e ovviamente l'allenatore risponde la seconda opzione. Arriva anche Spalletti: la D'Amico riprende l'ultimo tema trattato con Papadopulo ("il rigore ci ha cambiato la partita"), ma il tecnico giallorosso inviperito risponde per le rime ("se dovete parlare di arbitri, io vado a vedere il gioco della squadra, che secondo me ha fatto una grandissima partita"). Ottima considerazione di Assogna sul gioco della Roma troppo in verticale, apprezzata dallo stesso Spalletti. E Mauro si complimenta con Assogna (che ringrazia) per la qualità delle domande. Gioco ping-pong tra Papadopulo e Massimo Mauro sul fatto che se la Roma avesse chiuso il primo tempo sul 6-0 non ci sarebbe dovuta essere discussione; secondo il tecnico del Palermo non era proprio così perché qualcosa il Palermo ha creato (traversa, azione di Makinwa) e siparietto per il passaggio da 6-0 a 6-1 a 6-2… Sconcerti difende Papadopulo, ma viene interrotto da Assogna perché "Spalletti ci deve salutare" e Mario "e salutiamolo!". Il coach del Palermo se la prende con Mauro accusandolo di essere stato impietoso con la squadra e continua ad alzare la voce, Mauro risponde con lo stesso tono e la storia va avanti sotto gli occhi dell'immobile Ilaria D'Amico. Quando la situazione però sta uscendo dai binari della tolleranza, la conduttrice prende le redini e parla sopra il tecnico rosanero, che si incavola, si toglie l'auricolare e dice ad Assogna "hanno finito??". Poi riprende ad accusare Mauro giustifando i suoi; Mauro alla fine si rimangia quanto detto e la D'Amico definisce Papadopulo "fine giurista in versione pasquale che prende le sfumature e sottolinea finemente quanto accaduto".
Dopo i consueti auguri, ci si sposta a Verona da Ventura, e indovinate da dove si parte?? Ma bravi...
dalle immagini dello spogliatoio di Napoli!! Ventura, già tecnico dei partenopei, è felice per la società e i tifosi napoletano. Ancora la D'Amico chiede quanto Ventura avrebbe voluto vivere emozioni simili... suscitando un po' la solita risposta diplomatica. Giovanni Guardalà analizza poi la partita col Chievo, anche sul lato psicologico. Sconcerti interviene ritendendo grave non provare rabbia per una squadra che sta per retrocedere. Essendo la Juve in silenzio stampa, la D'Amico si
collega con Federico Ferri da Cagliari, chiamato a commentare le immagini di Capello al momento del gol di Cannavaro, ma che invece si limita a descrivere le proteste contro la Juve al di fuori dello stadio e a correggere i nomi degli espulsi del Cagliari, inizialmente errati.
Piccolo retroscena delle partite dallo studio Sky: la D'Amico rivela che Mauro al momento del rigore parato da Chimenti non vedeva molto bene il tiro di Del Piero. Ilaria: "Lo lanci il blog?" e Massimo Mauro che parla di rimpianti scudetto. Ancora spiegazioni per Gol Parade, secondo me davvero inutili!
E' il turno di Mazzone ad essere intervistato, che oggi raggiunge il record di 788 panchine in Serie A, e viene accostato a Eddy Reja, con le squadra allenate che sono "incrociate" e gli umori "diametralmente opposti". Scambio reciproco di complimenti tra i due (il momento alla Carrà ultimamente non manca). Rimette ordine la D'Amico, dando spazio a Mazzone, che vorrebbe dimettersi, ma non vuole abbandonare i suoi giocatori, che hanno confermato la loro fiducia al tecnico dei record: "Dopo 7 sconfitte consecutive o vieni esonerato o te ne vai tu". La D'Amico vuole continuare a sfruttare un appetibile Mazzone, ma la telepromozione incombe e lo trattiene per tutta la sua durata.
Si torna in diretta e si riparte da dove si era lasciato: "Nell'intervallo pubblicitario abbiamo lasciato Mazzone con le sue riflessioni, riflessioni a cuore aperto, riflessioni così come venivano nella testa"... frase molto riflettuta della D'Amico... che continua: "Ha riflettuto in questi pochi minuti?"
Dalle difficoltà del Carletto, si passa con le immagini alle difficoltà per lasciare Cagliari da parte della Juve. Momento della trasmissione con attenzione molto bassa, perché i temi di Mazzone sono sempre molto ripetivi (come è normale) e con toni molto moggi o mosci (anche questo è normale). Si chiude una intervista troppo lunga secondo me con una domanda pungente della D'Amico: "Se Donadoni gli proponesse di tornare sulla panchina per le ultime giornate, lei gliela lascerebbe?" Risposta: "Subito!".
Si passsa a Napoli col dg Marino con Massimo Ugolini; Mauro interviene ricordando i tempi del "suo" scudetto partenopeo. Prima della festa del Napoli, ancora contributi da Cagliari con Marco Nosotti c'è Chimenti, la cui parata sul rigore viene definita da Mauro "la più importante del sabato". Viene commentata anche la protesta sul finale di gara molto convulso. Interviene Sconcerti chiedendo se le espulsioni fossero solo frutto di un malinteso: Chimenti non ne sa molto e non
si sbilancia. Mauro definisce i cagliaritani espulsi "polli" perché hanno fatto una fesseria e così salteranno la prossima partita, comunque decisiva per la salvezza.
Ancora a Napoli da Pierpaolo Marino, con il quale si parla di mercato ribadendo comunque la riconferma in toto della rosa che si è conquistata sul campo la promozione; spazio anche al capitolo allenatore con la fiducia a Reja indiscussa. Marino riserva ancora complimenti per Mazzone, dotato di esperienza e professionalità anche nei momenti delicati. Mauro ne approfitta per criticare la scelta di Spinelli, lodando una figura come Marino ben diversa dal vulcanico presidente livornese. Sconcerti prende in qualche modo le difese di Spinelli e si accende una piccola discussione tra i due opinionisti. La D'Amico a margine: "Mi piace quando li vedo diventare un po' Sandra e Raimondo, no? Che litigano qui in studio, mi piacciono molto i miei Mauro e Sconcerti, anche perché dicono sempre cose che partono dalla loro altissima esperienza in questo campo". Mauro la interrompe e chiede a Marino cosa pensa dell'esonero di Donadoni e lui la paragona alla questione di Reja messo in discussione: ha una mentalità diversa ribadendo la fiducia ad un tecnico che ha dato un suo stampo alla squadra e ha raggiunto parecchi risultati con la squadra. La D'Amico: "Torniamo a parlare del Napoli?" facendo poi dei nomi come Paolo Cannavaro o Bucchi, napoletani veraci, che le voci dicono vogliano ritornare nella loro città. Marino ovviamente frena dicendo che le trattative si fanno in tre, le due società e il giocatore. Ugolini introduce Montervino nella discussione definendolo "un napoletano d'adozione". L'attacante bian****urro ribadisce la sua fiducia nel progetto finora vincente di Reja. Ancora i complimenti a Sky per aver creduto anche loro nel progetto del Napoli e che, dice, lo ritroveranno in Serie B!! Ovviamente, data la fonte, informazione da prendere con le molle.
Dopo la pubblicità, vengono introdotti i filmati riassuntivi delle partite, partendo da Palermo - Roma e Treviso - Fiorentina.
Finisce così il report di oggi: mi unisco anch'io agli auguri di una buona Pasqua e vi do appuntamento a sabato prossimo per un'altra "giornata del massimo campionato"!!!
