Sky Italia non è entrata in 21st Century Fox, semplicemente vi è confluita in quanto 21st Century Fox è una delle due società eredi della vecchia News Corporation (che è stata sdoppiata in una divisione editoriale denominata News Corp, contenente tutte le attività di stampa cartacea, la divisione libri e la pay TV Foxtel, e nella 21st Century Fox, società che ingloba tutte le attività televisive e nuovi media dell'ex News Corporation). Quindi si è trattato di un passaggio normale e fisiologico dovuto al cambio di nome e di assetto azionario, ma non c'è stato alcuno spostamento di Sky Italia all'interno degli equilibri della vecchia News Corporation, né sono cambiati i rapporti con FOX International Channels, la quale è anch'essa passata da News Corporation a 21st Century Fox). Per tale ragione io non vedo alcun nesso tra le acquisizioni sportive targate Fox e il relativo "comodato" d'uso di tali diritti a Sky Sport e il cambio di marchio di Sky Italia, anzi credo proprio che questo cambio, che molti danno per imminente e scontato, non sia né così scontato, né così imminente.
Quanto al discorso inerente la discussione mi pare di aver capito che il problema di Sky non sia tanto la riduzione dei guadagni, che sono diminuiti di poco, quanto l'aumento del 7% dei costi. Credo che sia molto meglio andare in rosso per un aumento dei costi piuttosto che per la diminuzione degli introiti, dato che i costi sono una voce relativamente più facile da gestire (basta fare dei tagli razionalizzando le spese, sperando però che questi tagli non siano dissennati e che non impoveriscano eccessivamente l'offerta, soprattutto sperando che non si concentrino sullo sport in particolare, che rimane una delle aree più costose a livello di acquisto di diritti) rispetto al dover recuperare competitività a livello di ricavi.
Sinceramente credo pure che un po' la Formula 1 abbia inciso su questo aumento dei costi. Non dobbiamo dimenticare che oltre al costo dei diritti pagati alla FOM, trasmettere questo sport implica anche un grande sforzo produttivo, con un canale attivo di continuo, le spese per le enormi trasferte per giornalisti e tecnici fatte in ogni angolo del mondo, nonché gli investimenti pesanti fatti per quanto riguarda la comunicazione e la pubblicità della Formula 1 su Sky. Inoltre non focalizzatevi su quanto la F1 abbia portato in fatto di abbonamenti, perché ricordo che al momento dell'ufficializzazione dell'accordo con la FOM, Zappia disse chiaramente che questo evento non avrebbe avuto il fine di aumentare gli abbonati, ma di fermarne la perdita, cioè avrebbe dovuto far diminuire il numero di disdette. Pur non avendo dati certi e ufficiali in mano, mi pare di intuire che non essendosi erosi eccessivamente i ricavi si possa dire che anche le disdette sono state ridotte, quindi in un certo senso la F1 il suo obiettivo l'ha centrato, così mi pare almeno.
Aggiungo anche che tutto quanto ho detto non vuol dire che la colpa sia esclusivamente della F1, dato che probabilmente sono anche altri i programmi che hanno un costo elevato: penso ad xFactor, ai diritti per il cinema, al nuovo canale Fox Sports e ad altre piccole cose e sprechi che messi in bilancio hanno il loro peso. Insomma a Sky si sono accorti che le spese sono diventate al momento insostenibili e devono nuovamente stringere la cinghia, niente di nuovo per molte aziende in questi tempi. La cosa importante è che i tagli vengano effettuati con intelligenza e senza penalizzare troppo il cliente, anche perché in quel caso potrebbero rivelarsi un'arma a doppio taglio e portare più danni (cioè più disdette e calo di ricavi) che benefici sul bilancio.