MEDIA
Televisione, Sky Italia taglia ancora
La spending review non basta alla rete di Murdoch. Via al nuovo piano per risparmiare altri 150 milioni.
Pietro Maranzana, executive vice president operations and business di Sky Italia.
Pietro Maranzana, executive vice president operations and business di Sky Italia.
Sorpresa, ma non troppa. Piuttosto qualche preoccupazione per chi pensava di essere immune dalle difficoltà in cui si dibatte l'industria dei media, televisione compresa.
Alle 19.10 di mercoledì 9 ottobre, quando già molti si accingevano a lasciare l'ufficio, tutta la prima linea manageriale di Sky Italia (circa 150 dirigenti) si è vista arrivare sui computer una mail firmata da Pietro Maranzana.
IL BRACCIO DESTRO DELL'AD. Dopo gli inizi a Banca Intesa, il manager 42enne è stato protagonista di una brillante carriera nel gruppo di Rupert Murdoch culminata nella direzione finanziaria di Sky Germania. E dal 2011 Maranzana ricopre la carica di executive vice president operations and business di Sky Italia. Praticamente, è il braccio destro dell'amministratore delegato Andrea Zappia.
COSTI AUMENTATI DEL 7%. Nella missiva il manager ha informato come, a fronte degli ultimi quattro esercizi chiusi con una erosione del 2% dei ricavi, nulla di drammatico, si sia però verificato un aumento del 7% dei costi.
Un dato che ha obbligato l'azienda a rimettere mano al piano di spending review deciso per l'esercizio 2013-14 (l'azienda chiude il bilancio al 30 giugno), e che prevede risparmi per circa 100 milioni di euro. Si è reso perciò necessario impugnare nuovamente le forbici allargando quantità e perimetro degli interventi.
RISPARMI PER 150 MILIONI. Maranzana ha quindi informato i dirigenti che Sky ha deciso di avvalersi della consulenza di Deloitte per l'elaborazione di un nuovo piano, denominato «Genesis», con l'obiettivo ambizioso di realizzare risparmi per ulteriori 150 milioni spalmati sui prossimi due esercizi.
Giovedì, 10 Ottobre 2013
da lettera43.it
Televisione, Sky Italia taglia ancora
La spending review non basta alla rete di Murdoch. Via al nuovo piano per risparmiare altri 150 milioni.
Pietro Maranzana, executive vice president operations and business di Sky Italia.
Pietro Maranzana, executive vice president operations and business di Sky Italia.
Sorpresa, ma non troppa. Piuttosto qualche preoccupazione per chi pensava di essere immune dalle difficoltà in cui si dibatte l'industria dei media, televisione compresa.
Alle 19.10 di mercoledì 9 ottobre, quando già molti si accingevano a lasciare l'ufficio, tutta la prima linea manageriale di Sky Italia (circa 150 dirigenti) si è vista arrivare sui computer una mail firmata da Pietro Maranzana.
IL BRACCIO DESTRO DELL'AD. Dopo gli inizi a Banca Intesa, il manager 42enne è stato protagonista di una brillante carriera nel gruppo di Rupert Murdoch culminata nella direzione finanziaria di Sky Germania. E dal 2011 Maranzana ricopre la carica di executive vice president operations and business di Sky Italia. Praticamente, è il braccio destro dell'amministratore delegato Andrea Zappia.
COSTI AUMENTATI DEL 7%. Nella missiva il manager ha informato come, a fronte degli ultimi quattro esercizi chiusi con una erosione del 2% dei ricavi, nulla di drammatico, si sia però verificato un aumento del 7% dei costi.
Un dato che ha obbligato l'azienda a rimettere mano al piano di spending review deciso per l'esercizio 2013-14 (l'azienda chiude il bilancio al 30 giugno), e che prevede risparmi per circa 100 milioni di euro. Si è reso perciò necessario impugnare nuovamente le forbici allargando quantità e perimetro degli interventi.
RISPARMI PER 150 MILIONI. Maranzana ha quindi informato i dirigenti che Sky ha deciso di avvalersi della consulenza di Deloitte per l'elaborazione di un nuovo piano, denominato «Genesis», con l'obiettivo ambizioso di realizzare risparmi per ulteriori 150 milioni spalmati sui prossimi due esercizi.
Giovedì, 10 Ottobre 2013
da lettera43.it