ranmamez ha scritto:
Errato, il tv si può anche comprare per altri scopi, solo che ci si dovrebbe pagare lo stesso la tassa pur non avendo alcun servizio! E non vale il discorso di acquistare un semplice monitor, perché anch'esso sarebbe soggetto alla tassa (apparato adattabile alla ricezione tv).
Attenzione: il servizio esiste, è il tuo apparecchio che non è stato adattato in quel caso.
Stai confondendo le cose, non puoi dire che il servizio sat non esiste perché non hai un decoder.
Né tantomeno mi pare logico non pagare la tassa solo perché non si è coperti.
ranmamez ha scritto:
Errato, la card è necessaria per DECRITTARE il segnale che le emittenti trasmettono via satellite, NON fa parte dell'impianto di ricezione, fa parte della piattaforma per garantire la visione di eventi di cui l'emittente non possiede i diritti internazionali.
Infatti quando compri il decoder certificato TivùSat è già compresa.
ranmamez ha scritto:
Far rientrare il costo della smart card (non dico mica di un intero decoder compreso impianto d'antenna, sono 10-12 euro, per la miseria!) nel canone di abbonamento tv/tassa di possesso tv (centinaia di euro ALL'ANNO!), non mi sembra così oneroso, e non va affatto a ricadere su tutti, visto che sarebbe esclusivamente riservato a chi:
a) paga l'abbonamento come tutti;
b) non è servito dal segnale
E quindi sarebbe prelevato esclusivamente dall'importo pagato dall'utente disagiato.
Continui a fare confusione su quest'aspetto.
Allo stato attuale non esistono impedimenti atti a non fare acquistare o utilizzare la smart card a chi vive all'estero o in città perfettamente coperte.
Possono comprarla, acquistarla, regalarla ai loro amici e io contribuente mi troverei a finanziare qualcosa anche a chi non paga il canone.
Il tuo discorso sarebbe valido esclusivamente se esistesse un sistema per vincolare strettamente l'utilizzo a chi non è coperto (ma chi lo valuta se sei coperto? e cosa significa "coperto"? che devi ricevere anche Mediaset? E le private?) e paga il canone.
E se è l'antenna che non va bene? Poi che facciamo, stabiliamo un livello minimo di db in ingresso per definire il segnale ricevibile?
Di fatto impossibile da fare.
Poi, siccome dici che 15 euro sono un'inezia, facciamola pagare al contribuente.
Tutti a fare le pecorelle fino a ieri con SKY, e ora alzate la cresta per 15 euro, l'equivalente di un mese di SKY (con il quale, peraltro, si decriptava solo RAI1,2,3)
ranmamez ha scritto:
Non ci è dato sapere se sul CF venga fatto un controllo incrociato a posteriori per constatare l'attivazione solo da parte di abbonati.
Teoricamente la fase di attivazione doveva essere fatta richiedendo il numero di abbonamento, ma ormai la frittata è fatta.
ranmamez ha scritto:
E cmq dato che il decoder non è un apparato televisivo, credo che non possano fare un controllo del genere, in quanto possedere un ricevitore satellitare non significa automaticamente possedere un televisore (posso usarlo solo per ricevere l'audio delle radio satellitari per es., oppure utilizzarlo solo per videoregistrare i programmi, etc.etc.).
Ma è un sintonizzatore televisivo.
E' perfettamente adatto in quanto tale a ricevere segnali televisivi, quindi si rientra nella definizione.
ranmamez ha scritto:
Mi domando solo una cosa: dato che tali card saranno fornite anche alle comunità estere, anche loro pagano il canone RAI pur essendo residenti all'estero? A quanto ne so NO, per cui perché devono essere fornite anche a loro che non lo pagano, e invece io devo essere pagante per potervi accedere?
Chi ha detto che verranno fornite?
Credo che, salvo prestanomi, non sia possibile.
Solo San Marino e Vaticano, secondo TivùSat.
Per tornare invece al discorso precedente sull'impianto sat/dtt, è in linea di massima falso che sia meno costoso quello terrestre.
Parliamo nel caso di un impianto individuale.
Forse potrebbe essere vero per quanto riguarda l'utenza che ha il ripetitore a 5km da casa dove gli basta 1 logperiodica e un cavo coassiale.
Il punto è che in molti casi servono almeno 2/3 antenne (ognuna per banda), amplificatore, alimentatore, cavo coassiale e, ovviamente, decoder per chi non ce l'ha (quello interattivo costa quasi quanto quello TivùSat ma riceve moltissimi canali in meno).
Una disco parabolico da 60cm, sufficiente per Hotbird, costa circa 15 euro.
Gli illuminatori si trovano anche ad 8 uscite, più che sufficienti per un appartamento, costano anche a 50 euro. Figuriamoci con meno uscite....
L'installazione non è così complicata. Probabilmente lo è il puntamento, ma per Hotbird la situazione è molto semplice, basta sapere l'inclinazione per la propria zona e puntare verso sud (almeno a Roma).
Poi si può raffinare volendo con la barra del decoder acceso o con un satfinder da 10 euro, ma resta vero che i tempi di montaggio di una parabola sono comunque brevi, e la manodopera non richiderebbe tempi eccessivi di installazione.
Dunque..di che stiamo parlando??