Premesso che non sto assolutamente polemizzando o bisticciando, ho semplicemente riferito la mia esperienza personale, tralasciando tutti quelli che mi chiedono come ho fatto a spendere così poco di riscaldamento, ieri, si sono presentati a sorpresa quelli che hanno applicato i contabilizzatori ai radiatori, per un "controllo" , probabilmente pensavano avessi manomesso i contabilizzatori , mi hanno chiesto solo dove ho comprato le valvole termostatiche motorizzate programmabili e quanto le avessi pagate, per il resto saluti e complimenti.
Dipende.
Il risparmio potrebbe essere uguale a parità di condizioni ambientali e tutti sappiamo che è ben difficile che un appartamento sia identico a un altro in tutto e per tutto, già il fatto di essere a un piano superiore comporta differenze.
Io ho detto che non voglio polemizzare, ma leggere questo.....
Tra un'appartamento al primo piano , con sotto le cantine ed uno al secondo di 7 totali c'è una bella differenza ma tra un secondo ed un terzo piano le differenze son trascurabili, certamente misurabili con adeguata attrezzatura, ma al fine pratico parliamo di percentuali che non superano i 5 punti percentuale.
Comunque il risparmio non è una cosa che si trova sulle piante o qualcuno lo ha altri no, il risparmio lo si ottiene con un'utilizzo accorto dell'energia con qualsiasi apparecchio.
Si risparmia d'estate alzando la temperatura del climatizzatore, abbassando d'inverno quella del riscaldamento, spegnendo il motore dell'auto quando ci si ferma ad aspettare qualcuno sotto casa,spegnendo le luci non necessarie.
Se non si utilizza energia si risparmia energia.
Un po come la diatriba tra quelli che sostengono che si spende meno a tenere lo scaldbagno elettrico sempre acceso e quelli che invece sostengono che spegnerlo quando non serve porta ad un risparmio sulla bolletta dell'elettricità (perchè si risparmia energia)
Partendo dal concetto inopinabile che ciò che è spento non consuma nulla è evidente che spegnere lo scaldabagno elettrico quando non serve porta ad un risparmio.
Le termovalvole e la contabilizzazione in se non portano a nulla se poi uno le tiene sempre al massimo perchè "ha freddo", il principio è di responsabilizzare i singoli ad un'utilizzo accorto dell'energia, toccandoli nelle tasche e li si che tutti si accorgono del risparmio.
Inoltre ci si è accorti che si spende di più per la climatizzazione estiva che non per il riscaldamento invernale, infatti insieme alle termovalvole sono stati introdotti anche i coefficienti minimi di ombreggiatura al fine di contenere le spese di climatizzazione.
Tutte le case di nuova realizzazione hanno le tende (una volta le installava solo chi le voleva) ma non per offrire qualcosa in più agli acquirenti come viene fatto credere ,ma per ottemperare alla normativa vigente in fatto di risparmio energetico.
Io ho applicato delle pellicole riflettenti ai vetri delle mie finestre, permettono ,tra energia riflessa ed energia assorbita, di ridurre il calore del sole che d'estate entra attraverso i vetri e deve essere smaltito dal climatizzatore.
Riesco a diminuire l'incidenza del calore solare del 60/70% (misurato con solarimetro non a spanne) conta che il sole di luglio a Milano tanto per darti un'idea della posizione geografica sviluppa, in una giornata senz nubi tra i 700 e 900 W/Mq fai quattro conti della superficie vetrata delle finestre e capirai quanto si può risparmiare.
Tra l'altro le finestre con vetri basso emissivo diminuiscono il passaggio di calore ma in un solo senso, in inverno contribuiscono a tenere calda la casa ma ..........d'estate anche.