Stranezza amplificazione

Ciao Los Van Van,

un'amplificatore non potrà mai aumentare il rapporto c/n, ma solo peggiorarlo.

Proviamo a fare un'ipotesi !
Immaginiamo di avere un segnale all'uscita dell'antenna con un c/n di 35 dB ed un livello di 60 dBuV, e l'amplificatore "non ha figura di rumore" cioè non introduce rumore (cosa impossibile).
Se l'amplificatore è da 20 dB, in uscita avrò 80 dBuV ma sempre con 35 dB di c/n, in buona sostanza l'amplificatore ha amplificato tutto, sia il segnale che il rumore.
Ma se l'amplificatore ha 10 dB di cifra di rumore, significa che introduce ulteriore rumore aggiungendosi a quello di entrata, e quindi avrò sempre 80 dBuV in uscita, ma con un c/n di 25 dB.
I rimanenti componenti passivi, non introducono rumore in sè per sè, ma fanno abbassare la portante rispetto alla cifra di rumore del ricevitore.
 
mosquito ha scritto:
Ciao Los Van Van,

un'amplificatore non potrà mai aumentare il rapporto c/n, ma solo peggiorarlo.

Proviamo a fare un'ipotesi !
Immaginiamo di avere un segnale all'uscita dell'antenna con un c/n di 35 dB ed un livello di 60 dBuV, e l'amplificatore "non ha figura di rumore" cioè non introduce rumore (cosa impossibile).
Se l'amplificatore è da 20 dB, in uscita avrò 80 dBuV ma sempre con 35 dB di c/n, in buona sostanza l'amplificatore ha amplificato tutto, sia il segnale che il rumore.
Ma se l'amplificatore ha 10 dB di cifra di rumore, significa che introduce ulteriore rumore aggiungendosi a quello di entrata, e quindi avrò sempre 80 dBuV in uscita, ma con un c/n di 25 dB.
I rimanenti componenti passivi, non introducono rumore in sè per sè, ma fanno abbassare la portante rispetto alla cifra di rumore del ricevitore.

Penso che ci sia qualcosa che non torna nel tuo assunto.
cmq non stiamo a discutere sul forum, al limite ti mando qualche link dove poi potremo discutere.
Adesso vado a cena
 
84ggo84 ha scritto:
mamma mia da dove inizio N=rumore 2,3 dB di attenuazione causa cavo da cui 2,3 dBµV di rumore complessivo ok poi in ingresso amplificatore abbiamo 2,3 dBµV + FN=cifra di rumore che e' 8 dB ma nel complesso abbiamo 10,3 dBµV dell'amplificatore a G=30dB... devo andare per il resto quando posso ciao

Se hai fretta lascia stare...stai solo peggiorando le cose.
E il modo in cui scrivi non ti aiuta di certo. Penso che le lacune nel tuo caso siano abbastanza generalizzate.
 
Ultima modifica:
l'antenna è fondamentale

l'amplificazione serve solo a spingere sino l'ultimo piano

quindi per ricevere bene non serve amplificare se mai migliorare la ricezione un suggerimento che posso dare è usare antennoni direttivi ad alto guadagno con più elementi ricordate la BLU920 attenzione alle nuove antenne CINESI

personalmente dopo il passaggio al digitale ho rimosso parecchi amplificatori che non facevano altro che mandare rumore e saturazioni!!!!
 
Los Van Van ha scritto:
...anch'io appoggio la tesi di Radius su l' importanza dell' amplificazione per aumentare il rapporto segnale rumore in una linea anche se non potrà mai superare quello che c'è a monte .
....

Piu' che una mia tesi e' un concetto universalmente noto.

Quello che sta accadendo in questo thread e' che, nonostante sia stato detto e ripetuto almeno 20 volte (una dozzina di volte da Tuner) che non e' possibile migliorare il rapporto SNR rispetto a quello che c'e' al connettore d'antenna, poi ci si dimentica che quel rapporto segnale rumore non e' quello che abbiamo al ricevitore e purtroppo e' quest'ultimo che tipicamente puo' risultare compromesso. L 'amplificatore vicino all'antenna serve a migliorare il rapporto segnale rumore al ricevitore, non certamente il rapporto segnale rumore al connettore d'antenna.
 
84ggo84 ha scritto:
a cose sensate a cui ti do ragione aggiungi ... cassatine ... il rumore non si puo' ridurre se un canale ha C/N critici(minimo C/N = 27dB) a valle c'e' poco da fare, un antenna fa aumentare il guadagno senza aggiungere rumore ne ridurlo così se abbiamo C=39 dBµV con un antenna che ha G=10 dB con una con G=16dB abbiamoC=45 dBµV e C/N=27dB

Un'antenna puo' ridurre il rumore, perche' il rumore che viene intercettato dipende dal suo diagramma di irradiazione e dalla sua direttivita'. Ovviamente l'entita' di questa "riduzione" dipende anche da quale e' la componente di rumore dominante, visto che il rumore puo' essere sia un segnale interferente cocanale che il rumore termico. Aumentando la direttivita' e' possibile ridurre fortemente dei segnali interferenti se questi ovviamente provengono da direzioni laterali rispetto a quelle in cui 'antenna e' puntata. Per quanto riguarda la componente termica l'effetto di riduzione sara' meno marcato (forse a volte neanche percepibile) perche' la temperatura d'antenna e' funzione di quello che l'antenna "vede" e siccome gli angoli di puntamento delle antenne "terrestri" sono comunque tali da intercettare la terra o oggettti vari, alla fine e' difficile che si riesca a ridurre significatamente la Ta (tanto e' vero che per applicazioni terrestri si assume spesso il valore standard To).
 
A me sembra che invece di aiutare il nostro amico lo state confondendo!
Io, l'unica cosa che proverei è un'antenna attiva, magari cambiando il dipolo della 6HD.... (o anche una Televes HD)... bastano pochissimi db in più in antenna per cambiare una situazione difficile. Altra soluzione è l'uso di "pre"amplificatori a bassissimo rumore.
Poi disquisite quanto volete!!! :D
 
Io fermerei qui la discussione, il tema amplificazione genera fazioni e in questo contesto molto spesso la viatriba nasce semplicemente da incomprensioni, il problema e' che a lungo andare si puo' arrivare anche alla rissa....:D , ma se proprio si vuole difendere una tesi, essendo in un forum tecnico e' necessario formulare la propria teoria comprovata senza aggiungere ulteriori inutili commenti.....ciao a tutti!
 
mosquito ha scritto:
Ciao Los Van Van,

un'amplificatore non potrà mai aumentare il rapporto c/n, ma solo peggiorarlo.

Proviamo a fare un'ipotesi !
Immaginiamo di avere un segnale all'uscita dell'antenna con un c/n di 35 dB ed un livello di 60 dBuV, e l'amplificatore "non ha figura di rumore" cioè non introduce rumore (cosa impossibile).
Se l'amplificatore è da 20 dB, in uscita avrò 80 dBuV ma sempre con 35 dB di c/n, in buona sostanza l'amplificatore ha amplificato tutto, sia il segnale che il rumore.
Ma se l'amplificatore ha 10 dB di cifra di rumore, significa che introduce ulteriore rumore aggiungendosi a quello di entrata, e quindi avrò sempre 80 dBuV in uscita, ma con un c/n di 25 dB.
I rimanenti componenti passivi, non introducono rumore in sè per sè, ma fanno abbassare la portante rispetto alla cifra di rumore del ricevitore.


Non so se hai la cartella dei messaggi piena !?

http://www.diee.unica.it/~martines/didattica/ElettronicaELT/RumoreELT.pdf

http://www.alphalpha.org/radar/rf/rf1_i.html

http://www.ing.unian.it/strutture/eleaut/didattica/comunicazionid/FilesPDF/Lezione7.PDF

http://www.ing.unian.it/strutture/eleaut/didattica/comunicazionid/FilesPDF/Lezione8.PDF

Però mi sembra strano quello che affermi, a partire dal fatto che un componente passivo non ha cifra di rumore. Tutti hanno una cifra di rumore, qualsiasi impedenza che ha ha parte reale diversa da zero ha per forza una cifra di rumore.
A queste frequenze VHF -UHF la cifra di rumore è paragonabile alla propria attenuazione ( per trascurare la cifra di rumore in un componente passivo bisognerebbe andare a frequenze ottiche ).
E se la temperatura del componente è vicina a 17 gradi si può ritenere che la cifra di rumore uguagli la propria attenuazione ( formula 24 dell' ultimo link ).
Perciò un pezzo di cavo che ad una temperatura tot ( vicina comunque a 17 gradi ) attenua di 2 dB la sua cifra di rumore è molto vicino a 2 dB
Perciò un derivatore che attenua 14 dB la sua cifra di rumore è 14 dB

Perciò non capisco perché secondo te i componenti passivi non hanno rumore !? .

E questo rumore va tolto in linea indipendentemente dall' attenuazione introdotta perché l' attenuazione si può riamplificare, ma la dinaminicità del segnale non è più possibile farlo , se la potenza rumore lo supera.
E' per questo che l' amplificazione fa fatta prima e non certo dopo perché in questo modo si attenua la cifra di rumore dei componenti successivi.
Cmq tutto è in questi link e i primi due link sono più sintetici, in modo da facilitare la lettura anche a chi non vuole certo inoltrarsi in un labirinto
e da lì si capisce chiaramente il processo di riamplificazione e calcolare in qualsiasi punto della linea la cifra di rumore rimasta.

Nella formula Ftotale = F1 + (F2 - 1)/G1 + (F3 - 1)/G1xG2...etc..
Dove i vari F sono la cifra di rumore dei componenti che si trovano subito prima l' amplificatore ( compresa la cifra di rumore dello stesso amplificatore ) e G è il guadagno di quell' amplificatore
Bisogna solo stare attenti a riportare i valori in dB che si usano normalmente nei rispettivi rapporti
Per esempio cifra di rumore centralino 9 dB non va messo 9 ma 8 perché 9 è 10 volte il logaritmo di 8
Amplificatore 20 dB va messo 100 perché 20 è 10 volte il logaritmo di 100 e così via..

Capisco che siamo andati un po' fuori dall' argomento iniziale e sono il primo a lasciar perdere, però, siccome leggo per imparare, a volte ho problemi a collegare le troppe contraddizioni in materia..
 
Con tutto il rispetto, non ci sono fazioni, ma solo 3 gruppi di persone che hanno capito il concetto fisico (facilissimo) ma che nessuno ascolta, che non lo hanno capito ed anno eletto la matematica al dio in cui credere, ma che senza conoscere le basi fisiche spesso si aggrappano a calcoli sbagliati o mal interpretati ed infine.... una terza categoria che non ha capito niente rispetto a ciò che si sta discutendo, che pertanto non sa di cosa si parla nè come si cacola, che si esprime male e che riporta come fosse "scienza" ciò che ritiene (a torto) di aver compreso da un esperienza totalmente empirica.
Siccome in un forum per non addetti le finalità devono essere divulgative e la chiarezza fondamentale, chi (in buona fede) non è interessato a capire il concetto fisico alla base dei fenomeni ha però il diritto di non ricevere suggerimenti sbagliati, indicazioni sballate che magari vengono prese come linee guida da tanti altri iscritti (e non) che ci leggono ma non intervengono.

Riassumiamo e semplifichiamo ancora:

Dato un segnale ed un rumore di fondo, se il dislivello fra i due è insufficiente in assoluto, cioè già ai morsetti d'antenna, non serve assolutamente a niente amplificare per far arrivare al decoder un segnale più alto.

Dato un segnale ed un rumore di fondo troppo bassi per un normale decoder, qualora il dislivello fra i due sia però sufficiente (cioè il rapporto fra segnale e rumore), può aver senso amplificare (quanto basta) per far arrivare al decoder un segnale adatto alla sua figura di rumore.
Quel segnale, però, sarà si decodificabile, ma risulterà comunque peggiorato nel rapporto S/N dal rumore introdotto l'amplificazione elettronica.
Se ragioniamo, è facile capire che quando il rapporto fra segnale e rumore è critico, il rumore introdotto dall'amplificatore peggiorerà la situazione degrandando il rapporto S/N (C/N) ad un valore inadatto alla decodifica, qualunque sia il livello che si applica al decoder.
Quando un segnale ha un rapporto S/N basso o critico, sapendo che l'amplificazione lo pegiorerà, dobbiamo prima migliorarlo nel suo SNR agendo sull'antenna.

Agire sull'antenna significa due cose.
La prima consiste nel vedere l'antenna per quello che è, cioè un trasduttore di campi elettromagnetici in segnali elettrici.
Quando il collegamento non è per onda diretta (manca la vista ottica), quindi avviene per riflessioni e diffrazioni, l'intensità di campo elettromagnetico varia nello spazio, anche di molto.
Si tratta allora di trovare una collocazione spaziale migliore all'antenna, spostandola in un punto dove il campo è migliore. Ciò significa cercare se esiste, un punto dove il segnale è maggiore, od almeno dove il rumore è più basso.

Se questa operazione non da risultati apprezzabili diventa indispensabile utilizzare un'antenna più performante, cioè capace di "estrarre" più segnale utile e meno rumore, a parità di campo elettromagnetico.
Il cosiddetto radiatore isotropico, di cui tutti parliamo, è un'antenna teorica adimensionale, cioè un punto, che riceve allo stesso modo da tutte le direzioni. L'antenna isotropica ha quindi un diagramma di radiazione (e di ricezione) uguale ad una sfera.
Le antenne reali, invece di captare da tutta la sfera, vanno a selezionare solo alcune areee. In particolare, quello delle antenne direttive si può immaginare simile ad un cono, che come distanza va ben oltre la sfera dell'isotropico, ma che come area, sottende solo una piccola porzione delle sfera.
dbi1.jpg

Pertanto, oltre al guadagno (la maggior distanza rispetto alla sfera dell'isotropico) l'antenna direttiva si "accoppia" solo ai segnali che provengono dalla direzione in cui è puntata, attenuando invece tutto ciò che proviene dalla altre direzioni, rumori cosmici ed "umani" inclusi.

....mi si perdoni l'insistenza sui concetti ed il rifiuto di scendere a disquisire di formule ed a controbattere le opinioni, ma fino a quando gli interlocutori non sono arrivati a capire il concetto di base, qualunque altro tipo di intervento aggiunge solo confusione a quella che già c'è.



cbtotano ha scritto:
Io fermerei qui la discussione, il tema amplificazione genera fazioni e in questo contesto molto spesso la viatriba nasce semplicemente da incomprensioni, il problema e' che a lungo andare si puo' arrivare anche alla rissa....:D , ma se proprio si vuole difendere una tesi, essendo in un forum tecnico e' necessario formulare la propria teoria comprovata senza aggiungere ulteriori inutili commenti.....ciao a tutti!
 
Tuner ha scritto:
Dato un segnale ed un rumore di fondo troppo bassi per un normale decoder, qualora il dislivello fra i due sia però sufficiente (cioè il rapporto fra segnale e rumore), può aver senso amplificare (quanto basta) per far arrivare al decoder un segnale adatto alla sua figura di rumore.
Quel segnale, però, sarà si decodificabile, ma risulterà comunque peggiorato nel rapporto S/N dal rumore introdotto l'amplificazione elettronica.

Ecco, è esattamente questo che cercavo di spiegare nel mio post, magari non mi sono espresso così chiaramente, scusate ma non sono un letterato:D .
E' proprio questo concetto con cui tentavo di spiegare perchè con l'ampli da 30 dB funziona e quello da 20 no.
Concordo al 100% con il fatto che sarà peggiorato il C/N, non ci piove, che la situazione sarà critica e che non è il modo ortodosso di operare....ma la possibile spiegazione secondo me è questa.
Grazie Tuner, in poche righe hai espresso quello che io non sarei riuscito a dire in 10 pagine;)
 
Ho fatto un grafico che evidenzia come il livello di amplificazione (quando serve) dipende dalle condizioni al contorno e non sempre e' sufficiente un guadagno che compensi solo le perdite di distribuzione. Nelle condizioni ipotizzate per avere al decoder un rapporto segnale rumore sufficiente (es. 27 dB) partendo da un livello di S/N in antenna adeguato, ovvero 35 dB, e' necessario che la figura di rumore del sistema sia inferiore ad 8 dB. L'amplificazione minima necessaria e' quella relativa alla curva che, in corrispondenza di un determinato livello di attenuazione dei cavi, passa appena sotto la linea tratteggiata che indica la Noise figure di sistema richiesta (8 dB)

96920694.png
 
Ultima modifica:
Los Van Van ha scritto:
...Perciò un derivatore che attenua 14 dB la sua cifra di rumore è 14 dB, perciò non capisco perché secondo te i componenti passivi non hanno rumore !? ...

Quindi se ho un segnale con c/n 32 dB, dopo un derivatore da 14 dB, ho un segnale con 18 dB di c/n ? E se ne ho un'altro in cascata, mi rimane solo 4 dB di c/n ? C'è qualcosa di strano non ti pare ? Penso che se ho un segnale di 80 dBuV e 32 dB di c/n, dopo 2 derivatori in cascata da 14 dB (28 dB totali) in uscita avrò un segnale di 52 dBuV, ma sempre con 32 dB di c/n.
Innanzitutto, penso che non dobbiamo confondere c/n con s/n, che sono due cose diverse.

Comunque, il cavo o il ripartitore può influenzarti il rapporto c/n, ma quest'ultimo non nel rumore complessivo, ma solo nei confronti del rumore del ricevitore.

Immagina un ricevitore con una cifra di rumore di 10 dB, e consegnato al suo ingresso un segnale tale che la portante sia 40 dB al di sopra del rumore del ricevitore. Nei confronti del ricevitore, ho 40 dB di c/n. Se interpongo un ripartitore o un cavo da 10 dB di perdita, ho attenuato la portante di 10 dB, e quindi il c/n (sempre nei confronti del ricevitore) è diventato 30 dB. E' come se il rumore si fosse alzato di 10 dB, ma in realtà è la portante che si è abbassata dello stesso valore, facendo degradare il c/n.
 
mosquito ha scritto:
Quindi se ho un segnale con c/n 32 dB, dopo un derivatore da 14 dB, ho un segnale con 18 dB di c/n ? E se ne ho un'altro in cascata, mi rimane solo 4 dB di c/n ? C'è qualcosa di strano non ti pare ? Penso che se ho un segnale di 80 dBuV e 32 dB di c/n, dopo 2 derivatori in cascata da 14 dB (28 dB totali) in uscita avrò un segnale di 52 dBuV, ma sempre con 32 dB di c/n.
Innanzitutto, penso che non dobbiamo confondere c/n con s/n, che sono due cose diverse.

Comunque, il cavo o il ripartitore può influenzarti il rapporto c/n, ma quest'ultimo non nel rumore complessivo, ma solo nei confronti del rumore del ricevitore.

Immagina un ricevitore con una cifra di rumore di 10 dB, e consegnato al suo ingresso un segnale tale che la portante sia 40 dB al di sopra del rumore del ricevitore. Nei confronti del ricevitore, ho 40 dB di c/n. Se interpongo un ripartitore o un cavo da 10 dB di perdita, ho attenuato la portante di 10 dB, e quindi il c/n (sempre nei confronti del ricevitore) è diventato 30 dB. E' come se il rumore si fosse alzato di 10 dB, ma in realtà è la portante che si è abbassata dello stesso valore, facendo degradare il c/n.

ciao mosquito
Non sono io che affermo queste cose !
Io non sono in grado di fare certe affermazioni, mica sono un ingegnere :)
Quello che tu dici è vero. Se misuro S/N sotto l' antenna di 40 dB in un impianto senza amplificatore e poi lo misuro al tuner con una discesa che perde 30 dB in effetti non misurerò solo 10 dB chiunque può verificarlo !
Misurerà forse 23 dB forse 25 , ma non certo 10 dB !

Allora c'è qualcosa che senza bisogno di amplificatore già abbassa la cifra di rumore del sistema.
Questo amplificatore, penso proprio che sia l' antenna.
Ma di preciso non ho idea come calcolarla
Però sempre ipotizzando 30 dB di attenuazione di impianto e senza amplificatore e immaginando un' antenna di 13 dB di guadagno e misurando sotto l' antenna un S/N di 40 dB secondo la formula di Friis , ponendo come primo amplificatore ( G1 ) l' antenna, al tuner misurerai 23 dB di S/N
La cifra di rumore del sistema sarebbe stata abbassata di 17 dB dal contributo dell' antenna.
Perciò l' antenna rimane una cosa importante ( anzi la cosa più importante , non ho mai pensato che un amplificatore sia più importante dell' antenna, perchè quest' ultima oltre ad essere il primo amplificatore della catena è anche quello che a monte riesce a migliorare il S/N, mentre un amplificatore non può farlo )
So che è l' antenna il primo amplificatore, però di preciso non so come si può calcolare, perché non ho trovato ancora niente di preciso sulla cosa e io posso solo ipotizzare il calcolo ( ma la cosa così forse è semplicistica )

mosquito ha scritto:
Innanzitutto, penso che non dobbiamo confondere c/n con s/n, che sono due cose diverse.

Certo che stiamo facendo dei discorsi sul S/N e non sul C/N o sul MER etc..
Si sta ipotizzando il rumore che c'è in tutti i componenti causato dall' equivalente in temperatura , che è un problema in generale sia che si parli di alta frequenza come di bassa frequenza, indipendentemente dal sistema di trasmissione
Quando la parabola punta le stelle per prendere il satellite, il rumore del canale è minimo perché la temperatura del canale è bassissima( giusto no ? )

Poi, ripeto, ti reputo molto preparato in materia e più che altro vorrei delle conferme, o smentite, ma sempre plausibili.
 
@ Los Van Van

...e più che altro vorrei delle conferme, o smentite, ma sempre plausibili.

Certo, un forum è fatto proprio per questo, e cioè discutere su un argomento, o più argomenti se strettamente collegati, e scendere man mano fino nei dettagli per una più facile comprensione e conoscenza dell'argomento.

A volte si crea un pò di confusione per argomenti altamente tecnici, ma gli esperti nei forum servono proprio a riuscire a chiarire gli argomenti con esposizioni semplici e di facile comprensibilità.

P.S.: Il rumore, penso che l'hai già approfondito abbastanza in un'altra discussione, e non dovrebbe essere una cosa nuova per te. ;)
 
Los Van Van ha scritto:
...Certo che stiamo facendo dei discorsi sul S/N e non sul C/N o sul MER etc..

Penso li stiamo facendo sul c/n e non sull's/n.
Quando si parla di portanti e/o livello di portanti qualsiasi esse siano, si parla di C/N, ossia il valore della portante utile sopra al rumore, in questo caso sopra al rumore dello strumento o del tuner.
Quando si parla di S/N, è il valore del segnale dell'informazione sopra al rumore.

Per meglio comprendere, immagina una vecchia portante video analogica, e che quest'ultima è 50 dB fuori dal rumore, quindi ha un C/N di 50 dB. Ricordiamo che "C" sta per Carrier, ossia portante. Questa portante trasporta un segnale video di 1 Volt.

L'S/N, "S" sta per Signal, ed è il rapporto (in dB) tra i due valori in tensione, ad esempio tra 1 Volt di segnale video e 0.01 Volt di rumore, l'S/N è 20 dB. Infine la misura di S/N è "pesata", e significa che vengono aperte strumentalmente due strette finestre di misura sul segnale (ossia filtrate) una sul massimo valore del segnale, ed una sul solo rumore all'interno dello stesso.
 
Se si fa un discorso generico, è meglio parlare di SNR piuttosto che di C/N, anche perchè il segnale RF (l'inviluppo) è qualcosa di assolutamente analogico.
Il carrier, o onda portante che dir si voglia, in sè, non veicola alcuna informazione (a meno che la modulazione non sia il keying stesso del carrier), che sta invece tutta nella modulazione.
I discorsi che stiamo facendo sul rumore e sul rapporto fra segnale e rumore non si applicano alla sola tecnologia DVB-T, ma a qualunque tipo di emissione radio, anche quelle dove la portante non c'è.
L'unica differenza tra una modulazione e l'altra rispetto al rumore, un fattore determinato innanzitutto dalla banda passante (largheza del canale) e dal tempo (Fourier), consente rapporti limite diversi tra segnale RF (con o senza carrier) e rumore.
 
Ultima modifica:
@ Los Van Van

Vedi quando si comincia a discutere nel serio, che gli Expert del settore affrontano il problema e si mettono a disposizione con tutta la loro conoscenza e sapere ?
Occorre fare tesoro, soffermarsi un attimo, comprendere bene, e riproporre interrogativi non noti. Gli Expert daranno sicuramente risposte molto esaustive.
 
Los Van Van ha scritto:
Se misuro S/N sotto l' antenna di 40 dB in un impianto senza amplificatore e poi lo misuro al tuner con una discesa che perde 30 dB in effetti non misurerò solo 10 dB chiunque può verificarlo !
Misurerà forse 23 dB forse 25 , ma non certo 10 dB !

Dipende da cosa e' N, quando si misura il rapporto segnale rumore!!!!
N non e' solo e necessariamente il rumore termico in quanto puo' includere qualsiasi contributo nella banda di frequenze in oggetto, quindi altri segnali di qualsiasi origine ( diversi dal segnale utile) che aumentano il fondo di rumore.Tipicamente nei sistemi di telecomunicazione si parla di SINR (Signal to Interference and Noise ratio) proprio perche' alla fine quello che conta e' il SINR non l'SNR. I due coincidono solo quando il contributo dei segnali interferenti e' nullo. Nei sistemi isofrequenziali (e il DTT lo e' quando opera in SFN) non e' cosi improbable misurare segnali cocanali indesiderati che seppur bassi rispetto a quello utile possono essere molto piu' alti del rumore termico). Ma ancora di piu' occorre considerare che i ricevitori TV non hanno una selettivita' estrema per cui parte dei segnali adiacenti non viene filtrata e quindi il C/N risultera' ben piu' basso di quello che si sarebbe misurato se il ricevitore avesse avuto un filtro ideale.

Il rumore termico in una banda di 7.6 MHz (ipotizzando per semplicita' Ta = To = 290K, ipotesi abbastanza realistica) e' pari a -105 dBm. In un impianto passivo ovviamente il ricevitore introduce del rumore (la sua figura di rumore appunto) per cui in assenza di altri segnali in banda il contributo di N dovrebbe essere attorno ai -95/ -93 dBm ovvero circa 15 dBuV.
Questo vuol dire che se il segnale utile ricevuto e' pari a 70 dBuV il C/N dovrebbe essere uguale a 55 dB. Solo in tal caso ad una riduzione di 30 dB nel segnale corrisponderebbe un'analoga riduzione del C/N. Questo perche' il rumore e' gia' al suo fondo (Noise floor) e quindi piu'in giu' non andra', mentre il segnale si ridurra' di 30 dB.

Ma se in corrispondenza di 70 dBuV uno misura un C/N di 35 dB e non 55 dB, allora evidentemente in quell N c'e qualcosa in piu' del rumore termico. In tal caso questo "qualcosa in piu'" viene attenuato di 30 dB esattamente come il segnale utile per cui dopo questa attenuazione il C/N non risultera' di 5 dB, ma di 25 dB. Infatti i 30 dB di attenuazione hanno attenuato il segnale utile ma anche il contributo dei segnali interferenziali che in questo caso sono diventati piu' bassi e trascurabili rispetto al fondo di rumore termico.
 
Ultima modifica:
Tutto interessante, correlato ed applicabile, ma per la maggior parte dei lettori, ci stiamo di nuovo allontanando dall'argomento fondamentale.

Domanda: con un amplificatore a basso rumore posso migliorare in assoluto il rapporto S/N laddove il campo elettromagnetico, trasformato in segnale elettrico dall'antenna è insufficiente rispetto al rumore su quel dato canale?
Risposta: No, in nessun caso.

Domanda: con un amplificatore a basso rumore ed un segnale sufficiente a determinare un rapporto S/N decente nello specifico scenario, posso rendere ricevibile quel segnale ad un tipico decoder per DTT ?
Risposta: Sì, ma sebbene col preamplificatore si possa ovviare alla scarsa sensibilità del decoder o compensare l'attenuazione di linea/distribuzione, così facendo peggoreremo, in assoluto, il rapporto C/N.

Domanda: come posso migliorare in assoluto il rapporto S/N (o meglio ancora il SINR citato da Radius) per ottenere la ricezione, od un incremento del margine di ricezione?
Risposta, solo agendo sull'antenna, o trovando una collocazione più efficace, cioè laddove aumenta il dislivello tra segnale utile e rumore, oppure (o anche) sostituendola con un'altra di caratteristiche più adatte alla specifica situazione, ovvero in grado di migliorare la differenza "assoluta" tra segnale utile e rumore.
 
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