Con tutto il rispetto, non ci sono fazioni, ma solo 3 gruppi di persone che hanno capito il concetto fisico (facilissimo) ma che nessuno ascolta, che non lo hanno capito ed anno eletto la matematica al dio in cui credere, ma che senza conoscere le basi fisiche spesso si aggrappano a calcoli sbagliati o mal interpretati ed infine.... una terza categoria che non ha capito niente rispetto a ciò che si sta discutendo, che pertanto non sa di cosa si parla nè come si cacola, che si esprime male e che riporta come fosse "scienza" ciò che ritiene (a torto) di aver compreso da un esperienza totalmente empirica.
Siccome in un forum per non addetti le finalità devono essere divulgative e la chiarezza fondamentale, chi (in buona fede) non è interessato a capire il concetto fisico alla base dei fenomeni ha però il diritto di non ricevere suggerimenti sbagliati, indicazioni sballate che magari vengono prese come linee guida da tanti altri iscritti (e non) che ci leggono ma non intervengono.
Riassumiamo e semplifichiamo ancora:
Dato un segnale ed un rumore di fondo, se il dislivello fra i due è insufficiente in assoluto, cioè già ai morsetti d'antenna, non serve assolutamente a niente amplificare per far arrivare al decoder un segnale più alto.
Dato un segnale ed un rumore di fondo troppo bassi per un normale decoder, qualora il dislivello fra i due sia però sufficiente (cioè il rapporto fra segnale e rumore), può aver senso amplificare (quanto basta) per far arrivare al decoder un segnale adatto alla sua figura di rumore.
Quel segnale, però, sarà si decodificabile, ma risulterà comunque peggiorato nel rapporto S/N dal rumore introdotto l'amplificazione elettronica.
Se ragioniamo, è facile capire che quando il rapporto fra segnale e rumore è critico, il rumore introdotto dall'amplificatore peggiorerà la situazione degrandando il rapporto S/N (C/N) ad un valore inadatto alla decodifica, qualunque sia il livello che si applica al decoder.
Quando un segnale ha un rapporto S/N basso o critico, sapendo che l'amplificazione lo pegiorerà, dobbiamo prima migliorarlo nel suo SNR agendo sull'antenna.
Agire sull'antenna significa due cose.
La prima consiste nel vedere l'antenna per quello che è, cioè un trasduttore di campi elettromagnetici in segnali elettrici.
Quando il collegamento non è per onda diretta (manca la vista ottica), quindi avviene per riflessioni e diffrazioni, l'intensità di campo elettromagnetico varia nello spazio, anche di molto.
Si tratta allora di trovare una collocazione spaziale migliore all'antenna, spostandola in un punto dove il campo è migliore. Ciò significa cercare se esiste, un punto dove il segnale è maggiore, od almeno dove il rumore è più basso.
Se questa operazione non da risultati apprezzabili diventa indispensabile utilizzare un'antenna più performante, cioè capace di "estrarre" più segnale utile e meno rumore, a parità di campo elettromagnetico.
Il cosiddetto radiatore isotropico, di cui tutti parliamo, è un'antenna teorica adimensionale, cioè un punto, che riceve allo stesso modo da tutte le direzioni. L'antenna isotropica ha quindi un diagramma di radiazione (e di ricezione) uguale ad una sfera.
Le antenne reali, invece di captare da tutta la sfera, vanno a selezionare solo alcune areee. In particolare, quello delle antenne direttive si può immaginare simile ad un cono, che come distanza va ben oltre la sfera dell'isotropico, ma che come area, sottende solo una piccola porzione delle sfera.
Pertanto, oltre al guadagno (la maggior distanza rispetto alla sfera dell'isotropico) l'antenna direttiva si "accoppia" solo ai segnali che provengono dalla direzione in cui è puntata, attenuando invece tutto ciò che proviene dalla altre direzioni, rumori cosmici ed "umani" inclusi.
....mi si perdoni l'insistenza sui concetti ed il rifiuto di scendere a disquisire di formule ed a controbattere le opinioni, ma fino a quando gli interlocutori non sono arrivati a capire il concetto di base, qualunque altro tipo di intervento aggiunge solo confusione a quella che già c'è.
cbtotano ha scritto:
Io fermerei qui la discussione, il tema amplificazione genera fazioni e in questo contesto molto spesso la viatriba nasce semplicemente da incomprensioni, il problema e' che a lungo andare si puo' arrivare anche alla rissa....

, ma se proprio si vuole difendere una tesi, essendo in un forum tecnico e' necessario formulare la propria teoria comprovata senza aggiungere ulteriori inutili commenti.....ciao a tutti!