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Streaming TV illegale [Operazioni antipirateria settore audiovisivo]

Cloudflare con una mail chiede ai proprietari di domini bloccati in modo maldestro da Piracy Shield di presentare reclamo contro Agcom. Il numero di siti impattati è enorme.


h**ps://www.dday.it/redazione/48821/la-vendetta-di-cloudflare-contro-piracy-shield-il-reclamo-e-servito?fbclid=IwAR08Syv8baK-ms2dkKRl_kYouz6bSI4T3Qj5WwW534xHD3Gn-lYPdUbDwyU
 
Cloudflare con una mail chiede ai proprietari di domini bloccati in modo maldestro da Piracy Shield di presentare reclamo contro Agcom. Il numero di siti impattati è enorme.


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Quando bloccheranno il sito importante ne vedremo delle belle. Questione di tempo
 
In Spagna sembra che abbiano ordinato di buttare giù tutto Telegram per motivi di copyright. Fonte
 
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Beh, non mi sembra che i numerosi siti bloccati per errore, contenessero illegalità. È chiaro che l'esempio era riferito ad un sito legale importante, bloccato per errore. Poi si renderanno conto che, questa è solo un'operazione di facciata, o una goccia nel mare. Ci vuole ben altro, a partire dalla questione etica. Non solo multe.
Affinché l'etica di un popolo cambi ci vanno decenni (e cambia a sin di multe e divieti/obblighi). Nel frattempo che si fa?
 
Quando bloccheranno il sito importante ne vedremo delle belle. Questione di tempo

Il “capolavoro” dei provider è stato che il sistema informatico che indivuduava i flussi abusivi e anomali ce l avevano già e potevano già utilizzarlo da tempo a tutela dei propri diritti contrattuali. Sapevano però che la sua gestione sarebbe stata costosissima e rischiosa di ingenti danni collarali e quindi hanno pensato di utilizzare, con l appoggio della lega calcio, la gran cassa della pirateria, in modo che fosse La Authority di turno a sbrigarsela.
 
Quando bloccheranno il sito importante ne vedremo delle belle. Questione di tempo
Diciamo che ogni sito è importante per chi lo gestisce perché magari c'è dietro un'attività economica. La cosa inaccettabile è che Agcom faccia finta che non sia successo nulla contando sul rumore di fondo
 
Il “capolavoro” dei provider è stato che il sistema informatico che indivuduava i flussi abusivi e anomali ce l avevano già e potevano già utilizzarlo da tempo a tutela dei propri diritti contrattuali. Sapevano però che la sua gestione sarebbe stata costosissima e rischiosa di ingenti danni collarali e quindi hanno pensato di utilizzare, con l appoggio della lega calcio, la gran cassa della pirateria, in modo che fosse La Authority di turno a sbrigarsela.
Purtroppo é andata esattamente al contrario. L'autorità di turno ha fatto tutto da sola cercando anche di forzare la mano con tanto di paventate minacce a tutti i soggetti che potevano in qualche modo essere coinvolti da questo fallimentare progetto. Ti ricordo che assoprovider si è dovuta adeguare dopo la sentenza del Tar, nonostante avesse dimostrato che tecnicamente lo shield non stava in piedi e che I costi per la gestione di questo obbrobrio sarebbero ricaduti inevitabilmente sul consumatore finale.
Gli unici soggetti che non se li sono -cut- di striscio sono i provider VPN perché al 99%, hanno tutti sede giurisdizionale extraterritoriale, e di certo non mandano a ramengo il loro business per proteggere quello di altre multinazionali che nel caso di d@zn e sk@y pagano pure le tasse nei paradisi fiscali...viva l'itaglia (volutamente scritta così).
 
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