inviate le firme
Indagine conoscitiva congiunta con Antitrust su costo ricariche telefoniche
Il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, ha deliberato oggi la formalizzazione dell'intesa con l'Autorità garante delle concorrenza e del mercato, per un'indagine congiunta sui costi di ricarica delle schede telefoniche prepagate.
Nell'indagine confluiranno i risultati degli accertamenti avviati già all'inizio del maggio scorso dall'Autorità per approfondire la tematica in questione, anche tenendo conto dell'esperienza di alcuni Paesi europei.
Le due Autorità metteranno a disposizione l'una dell'altra le rispettive informazioni nell'ottica di una fattiva collaborazione istituzionale al fine di tutelare gli interessi dei consumatori e salvaguardare le condizioni di concorrenza e di sviluppo del mercato della telefonia mobile.
Napoli, 07 giugno 2006
In merito a quanto oggi reso noto dall'Antitrust e dell'Agcom* che hanno ufficializzato la formalizzazione dell'intesa per quanto riguarda l'indagine sui costi di ricarica il promotore dell'iniziativa: Andrea D'AMBRA dichiara "proprio oggi ho inviato le prime 300,000 firme a Bruxelles, la Commissione Europea ha fin qui svolto un ottimo lavoro, interessando le Autorità Italiane subito dopo la lettera inviata dal sottoscritto a Bruxelles e facendo sì che l'Antitrust e l'Agcom avviassero un'indagine congiunta che da quanto si apprende da Calabrò, Presidente dell'Agcom dovrebbe durare due mesi e potrà portare ad un'istruttoria contro i gestori di telefonia mobile italiani."
Continua D'AMBRA "Restiamo fiduciosi nel lavoro che svolgeranno le due Authority Italiane e soprattutto la Commissione Europea che resta sempre vigile. I costi di ricarica sono un'anomalia tutta Italiana e vanno aboliti al piu' presto! Questo cartello messo in atto dalle compagnie telefoniche deve finire. Il riferimento dell'AGCOM ad alcuni paesi Europei, che si legge nel comunicato diffuso oggi ci fa ben sperare. Attendiamo con ansia i risultati di quest'indagine congiunta dell'Antitrust e dell'Agcom.
Il successo finora ottenuto da questa petizione dimostra che basta un po' di volontà e anche un semplice cittadino può mandare avanti una battaglia contro Golia.
Si invitano gli interessati a visitare il sito
www.aboliamoli.eu per firmare la petizione e tutti gli aggiornamenti e gli sviluppi dell'iniziativa.
ANDREA D'AMBRA