Io l'ho trovato bello e convincente.
E', principalmente e prima d’ogni altra cosa, un omaggio rispettoso ed affettuoso al primo Superman con Reeve.
Come tale, si potranno apprezzare le (mi ripeto) affettuose citazioni dei personaggi, delle situazioni, delle scenografie, perfino delle battute e degli slogan ("it's a bird... it's a plane... no, it's...") che a saperli vedere sono disseminati con nostalgia (e intelligenza) per tutto il film.
Insieme ad una bella dose d’ironia (magnifico Spacey); anche questa, a saperla vedere.
Ed era da un po' che non si vedeva (ed è un piacere ritrovare) un film su un supereroe che non punti soltanto allo stordimento dello spettatore tramite overdose di combattimenti e sfracellamenti iperdigitalizzati e sparati a 10.000 decibel.
La scena in cui Superman lentamente precipita sulla Terra, ferito ed esausto, dopo aver lanciato nello spazio l'isola costruita da Luther, è musicalmente accompagnata soltanto da una leggera nota d’organo sullo sfondo: che classe.
Ed anche la non-ostentazione degli effetti speciali contribuisce alla ricerca di continuità stilistica ed all'omaggio nei confronti del primo Superman, realizzato con la tecnologia di trent'anni fa.
Un sequel esemplare, che codifica il modo in cui questi sequel andrebbero fatti.
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