La realtà vera è che fa comodo a tutti che le cose restino immutate.
I motivi li ho esposti più volte e sono essenzialmente questi:
1) garanzia di "finto" pluralismo. Se qualcuno lamenta l'assenza possono dirti che lo spettro UHF è saturo, ma la colpa è delle tv locali che non sanno lavorare bene.
2) se si facessero gare sui contenuti molte tv dovrebbero chiudere. E soprattutto ora, in periodo di crisi, mandare a spasso migliaia di famiglie non è la situazione ideale, a maggior ragione se ad avere più robustezza economica sono sempre le tv di cartomanti perché hanno entrate garantite e non devono battersi per la concorrenza.
3) cartomanti e servizi di 899 sono già vincolati per la messa in onda dopo le 23: francamente non so perché vadano in onda pure di giorno...
4) se il problema delle tv locali sono le televendite e si chiedesse di parificarle alla tradizionale pubblicità ci rimetterebbero pure le tv nazionali, che con le televendite fanno interessanti introiti.
A mio avviso la soluzione migliore sarebbe di procedere in un modo molto semplice: dal 2012 far creare dei mux nazionali mediante "trading", eventualmente richiedendo delle garanzie in termini di forza lavoro.
In pratica ci si costruisce progressivamente la tv nazionale comprando rami di società di tv locali (e quindi una frequenza SFN regionale).
Le tv locali attualmente sono troppe, e dopo lo switchoff come minimo triplicheranno.
Questa situazione farà del male a tutti. Agli utenti, come già mostrato, per via dei casini a causa del numero eccessivo in lista. E alle tv stesse perché hanno difficoltà economiche, già gravate dall'adeguamento digitale.
Farle aggregare a livello multiregionale per dar vita a una tv unica nazionale non la vedo come cattiva idea.