domenicopagano
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Ufficioso: nasce Canalsat Suisse, forse su Hot Bird, forse su Astra
Fonte: http://satmag.fr/affichage_module.php?no_theme=1&no_news=8878&id_mod=50
Ancora non si sa quale satellite ospiterà la nuova pay-tv satellitare elvetica, ma non c'è dubbio che Hot Bird sia in vantaggio, visto che da quel satellite trasmettono anche i canali statali svizzeri, visto che Canalsat possiede gli attuali transponder di TPS di cui non sa ancora cosa farne e visto il relativo basso costo rispetto ad Astra.
Se così fosse, tutti coloro che speravano che i transponder TPS passassero in blocco a Sky Italia, rimarranno delusi, anzi, non è improbabile che a quest'ultima non andranno neanche le briciole, che potrebbero invece andare a Bis.
La motivazione principale della nascita di questa nuova pay-tv è il fatto che Canalsat si è accorta di non possiedere per la Svizzera i diritti di molti canali e programmi e le attuali smart card intestate a persone con documenti svizzeri verranno automaticamente disattivate appena arrivate a scadenza naturale e non saranno più rinnovabili.
Sulla pay-tv satellitare svizzira ci saranno Canal+ Suisse (attualmente ricevibile soltanto via cavo ed ip tv), tutti i canali Planete e altri canali di cui si possiedono i diritti dell'intera programmazione anche per la Svizzera. Non è escluso che con la smart card sarà possibile decriptare anche i canali statali svizzeri, come del resto fanno quasi tutte le pay-tv del mondo. Decriptando anche la TSI, i broker farebbero girare quelle smart card anche in Italia.
Come è noto questa sarà l'ennesima filiale di Canalsat. Neanche British Sky e Premiere se la passanno male, la prima con la sua filiale irlandese, la seconda con la sua filiale austriaca.
Senza filiali straniere c'è invece Sky Italia, nonostante l'altissimo numero di persone di madrelingua italiana che vivono all'estero. La cosa non sarebbe tanto difficile: basterebbe mettere assieme i canali Sitcom, alcuni canali Raisat, altri canali della piattaforma Sky già presenti su Cablecom e ip tv svizzere, un canale dedicato al cinema italiano e un canale dedicato agli sport italiani minori, per i quali non ci sarebbero problemi di diritti e aprire nuove filiali.
In Germania si potrebbe poi trovare un accordo per poter trasmettere un canale di film doppiati e un canale sportivo con eventi di cui Premiere detiene i diritti, in cambio del via libera per la pay-tv tedesca di sottoscrivere abbonamenti ufficiali in Südtirol e nei comuni di lingua tedesca. In Svizzera si potrebbe tentare di raggiungere un accordo con Canalsat, Canal Plus e le pay-tv germanofone, in altre nazioni con gli operatori locali. Quello che è certo è che se Sky Italia vuole puntare davvero ad un'alta crescita del numero degli abbonati, non potrà farlo guardando unicamente agli italianissimi d'Italia, bensì avrà soltanto due possibilità:
1) Puntare sugli italiani emigrati all'estero
2) Puntare sugli immigrati in Italia, secondo il modello adottato da Digital Plus, che ha ottenuto un successo aldilà delle più rosee aspettative: un quarto dei nuovi abbonati alla pay-tv spagnola non sono spagnoli... e la percentuale è in crescita...
Leggi anche la news su Digital-Sat
Fonte: http://satmag.fr/affichage_module.php?no_theme=1&no_news=8878&id_mod=50
Ancora non si sa quale satellite ospiterà la nuova pay-tv satellitare elvetica, ma non c'è dubbio che Hot Bird sia in vantaggio, visto che da quel satellite trasmettono anche i canali statali svizzeri, visto che Canalsat possiede gli attuali transponder di TPS di cui non sa ancora cosa farne e visto il relativo basso costo rispetto ad Astra.
Se così fosse, tutti coloro che speravano che i transponder TPS passassero in blocco a Sky Italia, rimarranno delusi, anzi, non è improbabile che a quest'ultima non andranno neanche le briciole, che potrebbero invece andare a Bis.
La motivazione principale della nascita di questa nuova pay-tv è il fatto che Canalsat si è accorta di non possiedere per la Svizzera i diritti di molti canali e programmi e le attuali smart card intestate a persone con documenti svizzeri verranno automaticamente disattivate appena arrivate a scadenza naturale e non saranno più rinnovabili.
Sulla pay-tv satellitare svizzira ci saranno Canal+ Suisse (attualmente ricevibile soltanto via cavo ed ip tv), tutti i canali Planete e altri canali di cui si possiedono i diritti dell'intera programmazione anche per la Svizzera. Non è escluso che con la smart card sarà possibile decriptare anche i canali statali svizzeri, come del resto fanno quasi tutte le pay-tv del mondo. Decriptando anche la TSI, i broker farebbero girare quelle smart card anche in Italia.
Come è noto questa sarà l'ennesima filiale di Canalsat. Neanche British Sky e Premiere se la passanno male, la prima con la sua filiale irlandese, la seconda con la sua filiale austriaca.
Senza filiali straniere c'è invece Sky Italia, nonostante l'altissimo numero di persone di madrelingua italiana che vivono all'estero. La cosa non sarebbe tanto difficile: basterebbe mettere assieme i canali Sitcom, alcuni canali Raisat, altri canali della piattaforma Sky già presenti su Cablecom e ip tv svizzere, un canale dedicato al cinema italiano e un canale dedicato agli sport italiani minori, per i quali non ci sarebbero problemi di diritti e aprire nuove filiali.
In Germania si potrebbe poi trovare un accordo per poter trasmettere un canale di film doppiati e un canale sportivo con eventi di cui Premiere detiene i diritti, in cambio del via libera per la pay-tv tedesca di sottoscrivere abbonamenti ufficiali in Südtirol e nei comuni di lingua tedesca. In Svizzera si potrebbe tentare di raggiungere un accordo con Canalsat, Canal Plus e le pay-tv germanofone, in altre nazioni con gli operatori locali. Quello che è certo è che se Sky Italia vuole puntare davvero ad un'alta crescita del numero degli abbonati, non potrà farlo guardando unicamente agli italianissimi d'Italia, bensì avrà soltanto due possibilità:
1) Puntare sugli italiani emigrati all'estero
2) Puntare sugli immigrati in Italia, secondo il modello adottato da Digital Plus, che ha ottenuto un successo aldilà delle più rosee aspettative: un quarto dei nuovi abbonati alla pay-tv spagnola non sono spagnoli... e la percentuale è in crescita...
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