Via libera al calendario definitivo degli switch off 2011-2012 (update 17/04/12)

Aeranti Corallo: ''Senza le frequenze da 61 a 69 Uhf impossibile lo switch off''

A me sembra che "Aeranti Corallo" usi i soliti mezzucci per ricattare ed intralciare lo S.O. A mio parere il 70% delle tv locali italiane sono da eliminare, quindi ci sarebbe tanto spazio per realtà più serie.
 
comunque continuo a pensare che il rinvio NON sia dovuto alla discussione sulle frequenze da togliere alle locali (che comunque nelle regioni interessate sono meno che nel Lazio o in Lombardia-Veneto), ma al decreto che deve finanziare il passaggio nelle regioni non calendarizzate per il 2011 e che invece si vogliono anticipare.

Ciao
 
skywolfer ha scritto:
A me sembra che "Aeranti Corallo" usi i soliti mezzucci per ricattare ed intralciare lo S.O. A mio parere il 70% delle tv locali italiane sono da eliminare, quindi ci sarebbe tanto spazio per realtà più serie.
non sono del tutto d'accordo, però un pò di verità c'è.
Essendoci le TV locali, dovrebbero essere una realtà informativa del loco e non soltanto e sopratutto fare televendite.
 
eduardo1982 ha scritto:
comunque continuo a pensare che il rinvio NON sia dovuto alla discussione sulle frequenze da togliere alle locali (che comunque nelle regioni interessate sono meno che nel Lazio o in Lombardia-Veneto), ma al decreto che deve finanziare il passaggio nelle regioni non calendarizzate per il 2011 e che invece si vogliono anticipare.

Ciao
hai ragione.
 
Bluelake ha scritto:
potrebbero anche farlo, risorse e materiale d'archivio non gli mancano...
E poi, ricordiamoci che quelle frequenze e le licenze di trasmissione sono state pagate lautamente e cash dalle emittenti, togliergliele senza dargli una lira per darle gratis ad altri (che hanno molti più soldi di loro) è un sopruso legalizzato che va solo a danno degli utenti.
E chi ha detto gratis.. Gliele spropri come un terreno...
 
Bluelake ha scritto:
ma negli espropri i terreni vengono pagati, e possono essere fatti solo per interesse pubblico. Dare frequenze gratis a chi già ne possiede 3 o 4 (di cui metà usate per la pay-tv) non vedo che interesse pubblico possa avere.

Qui si stava parlando delle frequenze ch. 61-69 che andrebbero all'internet wireless considerata attività strategica a livello europeo.

Le altre frequenze per il beauty contest solo in parte andrebbero a chi ha già MUX ed è proprio su quelle, al massimo, che si potrebbe discutere.
 
in Aerenti-Corallo hanno rotto le scatole ma sul serio!!!

1) lo sanno che c'e una direttiva europea da rispettare pena infrazione e che le frequenze 61-69 non sono utilizzabili per dvb-t? PUNTO.

2) lo sanno benissimo che non stiamo parlando di frequenze analogiche ma di multiplex digitali, e lo sanno BENISSIMO che ogni frequenza puo ospitare fino a 5 canali in buona qualità SD.

3) anche ora, non ci sono i contenuti per riempire questi multiplex se non con programmi fotocopia e canali di televendite, basterebbe attribuire queste frequenze a delle new-co private che fanno SOLO i puri distributori di rete, lasciando alle tv locali la banda a poco prezzo e cosi dando loro la possibilita di essere visti esattamente come erano visti prima!! Basta con questa pu**anata di voler assegnare le frequenze secondo l'equazione 1 freq analogica = 1 multiplex! non si puo' è insostenibile!
 
Marcolino: in Aerenti-Corallo hanno rotto le scatole ma sul serio!!!

Concordo al 101%, pura santa verità !
 
marcolino ha scritto:
3) anche ora, non ci sono i contenuti per riempire questi multiplex se non con programmi fotocopia e canali di televendite, basterebbe attribuire queste frequenze a delle new-co private che fanno SOLO i puri distributori di rete, lasciando alle tv locali la banda a poco prezzo e cosi dando loro la possibilita di essere visti esattamente come erano visti prima!! Basta con questa pu**anata di voler assegnare le frequenze secondo l'equazione 1 freq analogica = 1 multiplex! non si puo' è insostenibile!
chi dice che i contenuti non ci sono? in base a quale ragionamento? le tv locali hanno dimostrato che i multiplex, se li lasciano fare, sanno riempirli, o in proprio o affittando spazio a tv nazionali che non vogliono o non possono sottostare a tariffe e imposizioni del trio Rai-Mediaset-Telecom, o affittarla ai tre soggetti succitati se vogliono lanciare nuovi canali e non hanno più posto nei loro multiplex. Ci sono in alcune parti d'Italia locali che fanno solo televendite (ma ve ne sono anche di nazionali), ma in altre parti ci sono locali che producono più ore di diretta giornaliere delle tv nazionali e con un centesimo delle risorse: vogliamo calpestarle per vedere qualche altro schermo nero con scritto "segnale criptato"?
L'equazione 1 analogica = 1 multiplex è stata resa necessaria dal mercato delle frequenze che lo stato ha sempre tollerato (se non incentivato), e non mi sembra né giusto in linea generale né per l'utenza togliere frequenze a chi le ha lautamente pagate per regalarle a chi già ne ha parecchie.
Ultima cosa: che senso ha creare delle new-company nazionali quando ci sono già imprese regionali e locali che danno lavoro sul territorio a centinaia di persone? E' più semplice e logico tutelare le strutture esistenti ed il loro know-how, invece di fare salti nel buio e danneggiare l'economia locale.
 
Si potrebbe fare un censimento, regione per regione, per vedere quante tv locali effettivamente hanno produzioni che valga la pena mantenere.
Io penso che siano poche, ma posso benissimo sbagliarmi.
 
marcolino ha scritto:
in Aerenti-Corallo hanno rotto le scatole ma sul serio!!!

1) lo sanno che c'e una direttiva europea da rispettare pena infrazione e che le frequenze 61-69 non sono utilizzabili per dvb-t? PUNTO.

2) lo sanno benissimo che non stiamo parlando di frequenze analogiche ma di multiplex digitali, e lo sanno BENISSIMO che ogni frequenza puo ospitare fino a 5 canali in buona qualità SD.

3) anche ora, non ci sono i contenuti per riempire questi multiplex se non con programmi fotocopia e canali di televendite, basterebbe attribuire queste frequenze a delle new-co private che fanno SOLO i puri distributori di rete, lasciando alle tv locali la banda a poco prezzo e cosi dando loro la possibilita di essere visti esattamente come erano visti prima!! Basta con questa pu**anata di voler assegnare le frequenze secondo l'equazione 1 freq analogica = 1 multiplex! non si puo' è insostenibile!

Stra-quoto
 
errebi ha scritto:
Si potrebbe fare un censimento, regione per regione, per vedere quante tv locali effettivamente hanno produzioni che valga la pena mantenere.
Io penso che siano poche, ma posso benissimo sbagliarmi.

Già c'è, leggi in firma! ;)

Bluelake ha scritto:
Ultima cosa: che senso ha creare delle new-company nazionali quando ci sono già imprese regionali e locali che danno lavoro sul territorio a centinaia di persone?

Questa sa molto di leggenda metropolitana.

Nell'ultimo studio di FRT disponibile on line ci sono ben 88 TV locali su 334 (il 25,5%) che hanno una media di 3 dipendenti, andando a occupare frequenze che potrebbero essere impiegate più efficientemente, anche dal punto di vista lavorativo, in altro modo.

E parliamo di dati di 3 anni fa in fase di boom. Figurarsi ora in fase di recessione...
 
Non se ne puo' piu'!!!


Aeranti-Corallo: switch-off a rischio
Altro che accelerazione! La situazione che si sta creando senza le frequenze da 61 a 69 UHF (che nelle aree da digitalizzare non saranno assegnate alle Tv locali) è pesantissima e mette a rischio tutto il processo di digitalizzazione. Le dichiarazioni di Marco Rosssignoli.


http://www.b2b24.ilsole24ore.com/articoli/0,1254,24_ART_7864_cmsJCE,00.html
 
non capisco perche' nell'articolo si parla solo delle regioni da digitalizzare come se in quelle gia' digitalizzare le frequenze 61-69 non venissero sottratte alle TV.

Il problema e' la sottrazione delle frequenze e non il processo di digitalizzazione.

Gli impatti paventati nell'articolo si avrebbero anche nelle zone gia' all digital o mi sbaglio?

Ciao
 
Nosky69 ha scritto:
Non se ne puo' piu'!!!


Aeranti-Corallo: switch-off a rischio
Altro che accelerazione! La situazione che si sta creando senza le frequenze da 61 a 69 UHF (che nelle aree da digitalizzare non saranno assegnate alle Tv locali) è pesantissima e mette a rischio tutto il processo di digitalizzazione. Le dichiarazioni di Marco Rosssignoli.


http://www.b2b24.ilsole24ore.com/articoli/0,1254,24_ART_7864_cmsJCE,00.html
Ma scusate, io non ho capito perchè questo problema delle frequenze alle locali si pone solo per le regioni analogiche. In Lombardia o Piemonte cambiano le condizioni, ci sono meno tv locali, o cos'altro, per diamine? Tutti gli intoppi nascono quando rimangono da digitalizzare solo i figli della schifosa...prima Sky, poi il beauty contest, ora questi rompi...oni delle tv locali, buone soltanto ad intasare l'lcn con doppioni e posizioni indebite. NON NE POSSIAMO PIU', chiediamo solo di avere un servizio televisivo NAZIONALE uguale per tutti in Italia, visto che il canone lo paghiamo tutti uguale a quelli che possono vedere Rai Hd, Rai 5, Rai Premium, Rai yoyo, Real Time, e chissà quanti me ne dimentico, e x chi è abbonato a Mediaset paga uguale a quelli che vedono Cinema Hd, Calcio Hd2, Discovery, Mya +1 ecc. Una situazione di questo tipo non può durare a lungo, facciamo sentire la nostra voce, prima che questi decidano di farci switchare nel 2015! Scusate per lo sfogo, ma davvero non capisco perchè noi utenti finali dobbiamo subire tutto ciò in silenzio
 
eduardo1982 ha scritto:
non capisco perche' nell'articolo si parla solo delle regioni da digitalizzare come se in quelle gia' digitalizzare le frequenze 61-69 non venissero sottratte alle TV.

Il problema e' la sottrazione delle frequenze e non il processo di digitalizzazione.

Gli impatti paventati nell'articolo si avrebbero anche nelle zone gia' all digital o mi sbaglio?
ovviamente sì, i canali 61-69 devono essere liberati ovunque.
 
Bluelake ha scritto:
...le tv locali hanno dimostrato che i multiplex, se li lasciano fare, sanno riempirli, o in proprio o affittando spazio a tv nazionali che non vogliono o non possono sottostare a tariffe e imposizioni del trio Rai-Mediaset-Telecom, o affittarla ai tre soggetti succitati se vogliono lanciare nuovi canali e non hanno più posto nei loro multiplex. Ci sono in alcune parti d'Italia locali che fanno solo televendite (ma ve ne sono anche di nazionali), ma in altre parti ci sono locali che producono più ore di diretta giornaliere delle tv nazionali e con un centesimo delle risorse: vogliamo calpestarle per vedere qualche altro schermo nero con scritto "segnale criptato"?
Quoto questa esposizione...

La scorsa estate sono stato qualche giorno in Toscana (Firenze, Siena) ed ho visto dei bouquet locali che trasmettevano programmi (auto-prodotti) di ogni tipo (sport, arte, cucina, vita cittadina)... Ritorno quì in Sicilia e vedo le solite sfilate di televendite/cartomanti/chat erotiche con al massimo qualche tg costruito con notizie dei quotidiani ed immagini di repertorio...

Nel secondo caso si tratta di televisioni? Si tratta di aziende che non potrebbero consorziarsi in mux comuni?

Non per lasciare queste frequenze al 25' canale pay o al 50' canale di televendite, ma per cercare di favorire chi vuole fare televisione e magari anche chi vuole vederla...

Aeranti-Corallo purtroppo mi sembra rappresentare maggiormente il secondo tipo di tv locale da me descritto...
 
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