Via libera dall'Agcom alle regole sull'asta delle frequenze, fuori i big

Nicola47 ha scritto:
Ma non si da un diritto d'uso di 20 anni e ne paletti per affitti.
Poi chi partecipa al beauty contest non sono poveri.
Li hanno i soldi.

Non è questione di avere o no i soldi per pagare le frequenze, ma di concorrenzialità dei nuovi entranti.

Se devono spendere X euro per la frequenza, mentre gli incumbent già presenti non hanno spese ulteriori dalle frequenze già precedentemente occupate, il denaro necessario per essere competitivi nei confronti dei broadcaster già presenti viene necessariamente aumentato di X euro.

Esempio ipotetico: se per essere concorrenziale nei palinsesti si deve spendere 200 milioni di euro e per avere la frequenza se ne devono spendere altri 300, si alza il livello di denaro necessario all'entrata sul mercato da 200 a 500 milioni di euro.

Non è una buona cosa e nemmeno strettamente legale, se si vuole aprire un mercato considerato chiuso.
 
L_Rogue ha scritto:
Non è questione di avere o no i soldi per pagare le frequenze, ma di concorrenzialità dei nuovi entranti.
A questo punto di potrebbe far pagare chi deve prendere un mux in più(mediaset) rispetto ad un nuovo entrante:eusa_think:
 
L_Rogue ha scritto:
Non è questione di avere o no i soldi per pagare le frequenze, ma di concorrenzialità dei nuovi entranti.

Se devono spendere X euro per la frequenza, mentre gli incumbent già presenti non hanno spese ulteriori dalle frequenze già precedentemente occupate, il denaro necessario per essere competitivi nei confronti dei broadcaster già presenti viene necessariamente aumentato di X euro.

Esempio ipotetico: se per essere concorrenziale nei palinsesti si deve spendere 200 milioni di euro e per avere la frequenza se ne devono spendere altri 300, si alza il livello di denaro necessario all'entrata sul mercato da 200 a 500 milioni di euro.

Non è una buona cosa e nemmeno strettamente legale, se si vuole aprire un mercato considerato chiuso.
Concordo...
Inoltre la cosa è anche da stimolo a partecipare alla cosa, invece di subirla passivamente.
Anche per gli operatori storici non sarebbe stato corretto, anche perché si tratta pur sempre di frequenze già acquisite (quindi già pagate) in precedenza.
Piuttosto potevano proporre la cosa in modo diverso: presentando un progetto editoriale ed uno sui possibili contenuti terzi che avrebbero potuto eventualmente salire su quel determinato mux... alla fine della giostra si sarebbero premiati i due migliori progetti ed il terzo (come una sorta di premio di consolazione) si sarebbe ritrovato un mux DVB-T2, dove eventualmente dedicarsi alla sperimentazione per meglio raffinarei suoi contenuti...
 
L_Rogue ha scritto:
Non è questione di avere o no i soldi per pagare le frequenze, ma di concorrenzialità dei nuovi entranti.

Se devono spendere X euro per la frequenza, mentre gli incumbent già presenti non hanno spese ulteriori dalle frequenze già precedentemente occupate, il denaro necessario per essere competitivi nei confronti dei broadcaster già presenti viene necessariamente aumentato di X euro.

Esempio ipotetico: se per essere concorrenziale nei palinsesti si deve spendere 200 milioni di euro e per avere la frequenza se ne devono spendere altri 300, si alza il livello di denaro necessario all'entrata sul mercato da 200 a 500 milioni di euro.

Non è una buona cosa e nemmeno strettamente legale, se si vuole aprire un mercato considerato chiuso.


io la vedo diversamente.
per l'asta per il 4g che riguarda le frequenze dal 61 in poi mi pare che gli operatori telefonici stiano cacciando molti soldi.
 
Ultima modifica:
Si sa quando anche i tg della rai passeranno dal 4:3 al 16:9?

Scusate se posto questa richiesta in questa discussione, non so dove postarla.
 
elrond ha scritto:
Si sa quando anche i tg della rai passeranno dal 4:3 al 16:9?

Scusate se posto questa richiesta in questa discussione, non so dove postarla.
C'è possibilità che con Rai News in 16/9, anche i tg passino a tale formato... ;)
 
agostino31 ha scritto:
perchè mediaset ha praticamente già preso la frequenza,addirittura sul suo sito lo aveva messo per lo switch-off della liguria...
ci sono anche i suoi amici:eusa_whistle: :crybaby2:
amici...
più che amici a me quelli sembrano cugini (h3g) e fratelli (d-free) :D
 
BER ha scritto:
... Anche per gli operatori storici non sarebbe stato corretto, anche perché si tratta pur sempre di frequenze già acquisite (quindi già pagate) in precedenza ...
Stai mettendo nel conto anche quella dove era Rete4 in analogico, tra quelle "regolarmente acquisite"?
 
antocchi ha scritto:
Stai mettendo nel conto anche quella dove era Rete4 in analogico, tra quelle "regolarmente acquisite"?
A dire il vero il mux6 deriverebbe dalla concessione di Italia1... ma se ti riferisci alla vicenda "Lodo Retequattro"... allora sono un altro paio di maniche... per non metterla troppo sul politico, direi che Rete4 le sue frequenze le ha acquisite da Mondadori, ma poi le cose cambiarono con la Legge Maccanico... morale della favola, Rete4 e Tele+Nero dovevano liberare le frequenze (a Di Stefano) e se volevano approdare sul satellite (allora unica tecnologia digitale). Ora però le cose sono andate in modo diverso: Di Stefano è stato accontetato (probabilmente avrà anche un altro mux - o due - dal Beauty Contest e Tele+ ha chiuso i battenti - e la frequenza e diventata di Dfree (anche se trasmette contenuti Mediaset) - . Eventualmente potrebbe recriminare TIMB, che ha una posizione più svantaggiata rispetto a Rai e Mediaset, ma non è detto...
Comunque come ho già detto, se le cose dovessero andare male, Mediaset avrebbe sempre quel famoso mux3... quindi il problema non si pone. Mediaset avrà comunque 5 mux in DVB-T1...
 
Nicola47 ha scritto:
io la vedo diversamente.
per l'asta per il 4g che riguarda le frequenze dal 61 in poi mi pare che gli operatori telefonici stiano cacciando molti soldi.

Ma tutti gli operatori entrano sul mercato contemporaneamente.

E' questa la differenza rispetto al mercato TV, dove altri operatori sono già radicati da molti decenni sul mercato e hanno posizione dominante.
 
Altro colpo di scena! Telecom ha fatto ricorso contro la Rai per vietarle l'assegnazione de sesto mux. Tutti i particolari sul supplemento del lunedì di rRpubblica, Affari e finanza
 
Euplio ha scritto:
Altro colpo di scena! Telecom ha fatto ricorso contro la Rai per vietarle l'assegnazione de sesto mux. Tutti i particolari sul supplemento del lunedì di rRpubblica, Affari e finanza


Sbaglio o la Rai si trova nella stessa situazione di Mediaset?
 
Io propongo di convertire gli attuali canali DVBH di Rai e Mediaset (11/25 e 36) in DVBT2 e rendere la concessione della frequenza sperimentale e a scopo di test (come già accaduto per il 58 di MDS). Così da poter essere ammesse alla gara.
 
GabriRuflex ha scritto:
Io propongo di convertire gli attuali canali DVBH di Rai e Mediaset (11/25 e 36) in DVBT2 e rendere la concessione della frequenza sperimentale e a scopo di test (come già accaduto per il 58 di MDS). Così da poter essere ammesse alla gara.
Non può essere fatto a posteriori. Il bando era chiaro: tutti i requisiti dovevano essere tali ... alla data di pubblicazione del bando ... pena l'esclusione. ;)
 
mediaset può sempre trasmettere su DFREE E SPORT ITALIA SU TIVU ITALIAo sky sull espresso.
Cosa serve il limite di mux in possesso se trasmettono tanti canali su atri mux?
 
In effetti la Rai usa non solo il 5 e il 9 in VHF ma anche il 6 e l'11 dove non riesce ad arrivare con la copertura... Quindi a tutti gli effetti è come se usasse una frequenza in più delle 3+1 (3 SFN e 1 MFN) alle quali ha diritto arrivando appunto a 5.
Credo sia impossbile a questo punto anche convertire quei 4-5 ripetitori che trasmettono il mux6 (DVBT) in DVBH/T2.
 
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