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E meno male che mi si è amabilmente rimproverato con un sorriso che qui non esistono fanboy di Mediaset...Non solo da questo ma anche da altri interventi espressi - guarda caso - in area Mediaset, ho più di un vago sentore che l'opinione quotata non sia proprio disinteressata...
Il teorema è espresso in forma apodittica: beh,già questo mi fa storcere il naso e ripensare quando sentii parlare per la prima volta dei postulati: ossia enunciati che non hanno bisogno di essere dimostrati perchè siano considerati veri. Ecco,già questo mi dava la stura a due generi di considerazioni: che parlare della matematica come scienza assoluta è come minimo azzardato,anche in virtù di tali fondamenti indimostrabili; e che la matematica stessa nel momento in cui si incista su questi elementi ha più a che fare con la religione e le sue "verità" da accettare ciecamente.
Mi rendo conto di prendere il discorso alla lontana,ma provo un forte senso di irritazione quando mi trovo davanti a dei postulati: come in quel "Tutti, SKY comparsa, hanno sottolineato come il comportamento di ZDF, (e altre emittenti anche a danno di SKY), non sia corretto". Quando leggo queste cose mi sormonta tutto lo spirito di contraddizione possibile e il sentimento da bastian contrario affiora a tutto spiano.
"Tutti" chi? Ovvio che Sky,per bocca di Caressa, fa come Cicero pro domo sua: tira l'acqua al suo mulino anche a titolo preventivo. Resta il fatto che l'anno scorso i diritti Champions erano appannaggio sia di Sky che di Mediaset,ma entrambe non hanno sollevato la minima obiezione circa il fatto che Zdf trasmettesse in chiaro live gli stessi eventi. Sappiamo fin troppo bene perchè Mediaset ha sollevato in queste settimane un putiferio per iniziativa di un solone che ha ammesso di aver ignorato fino all'altro giorno l'esistenza di ZDF (o sapendolo,l'ha trascurata,vedasi appello al quinto emendamento); lo stesso solone a cui non importa chi debba criptare (se Sky o ZDF): "non è decisivo". Della serie,avrebbe fatto miglior figura a tacere,piuttosto che enunciare crasse topiche regolamentari: i suoi neuroni reagiscono al rosso come i poveri tori buttati nell'arena. In questo caso il rosso che lo manda in cortocircuito è delimitato (nel perimetro ristretto attorno al quale marca ferinamente ciò che presume essere il suo territorio) ad un solo punto nevralgico: laddove trasmette il suo concorrente (preferisco chiamarlo così,competitor mi sa troppo di Publitalia, di Del Debbi - sì, al plurale - perchè di yes man con questa logica da manager de "noantri" sono pieni sia i ranghi di Cologno Monzese che quelli di Murdoch), Sky (verso cui - torno a ripetere a scanso di equivoci - non ho nessuna simpatia al pari di Mediaset), paytv assurta nella visione ombelicale di questi padroni del vapore(e trasmessa per li rami a livello mediatico-comunicativo fino a cercare di instillarla nella maggioranza del pubblico) come "satellite" tout court. Se Antonio Dipollina,intervistandolo per Repubblica,avesse davvero cercato di metterlo alle strette (neanche troppo perfidamente), piuttosto che zompettare su Frank Zappa avrebbe potuto domandargli qualcosa dei suoi gusti letterari: e magari buttar lì il nome di Arthur Clarke. "Le dice qualcosa questo nome?" E ancora "E' al corrente dell'esistenza di una fascia,denominata fascia di Clarke?"
Qualcuno potrà obiettare che un boss non è tenuto a sapere di aspetti così peculiari e tecnici: ma, riflettete un attimo. Si può essere dentisti,ortopedici,oculisti,ecc, senza aver studiato (duramente) medicina generale e come è fatto l'intero corpo umano?
Beh,ciò che in ambito medico è imprescindibile evidentemente è altrettanto prescindibile in un ramo, quello televisivo, nel quale sembrerebbe pleonastico documentarsi: in fondo basta improvvisare,delegare e...affabulare. Tuttavia quest'ultima caratteristica va esercitata e anticamente era considerata un'arte,l'oratoria.
Beh,più rileggo quell'intervista e più mi domando in quale recesso nascosto, escludendo l'intento di viver come un bruto, si annidino nell'omonimo di Montand, gli aneliti a "seguire virtute e conoscenza". Trattasi probabilmente di misteri insondabili: persino Kurt Gödel avrebbe probabilmente dovuto alla luce di ciò rivedere e ridiscutere il suo teorema di incompletezza.
Per quanto mi sforzi come un rabdomante in mezzo all'Equatore non riesco nè ad individuare nè a percepire non dico traccia,ma neanche un vago sentore riconducibile a quei cosiddetti "tutti" che reputano ZDF ("e altre emittenti anche a danno di Sky") scorretta e oltre la soglia di legalità. Intravedo invece le stesse emittenti,inclusa ZDF,che hanno sborsato fior di cifre e sottoscritto contratti nero su bianco proprio con l'organismo deputato,l'Uefa che, stranamente (visto che le stesse trasmettono le Coppe da tempo live fta) non si è mai peritato di portarle in giudizio o di minacciare le vie legali.
"I diritti UEFA, (ma anche di altri Sport), rientrano nelle trasmissioni protette da diritto d'autore": anche qui si naviga in un ambito liquido e soggetto ad interpretazione; affatto apodittico come l'estensore di quelle parole sembrerebbe sancire.
Pur non essendo un giurista,faccio presente che già diventa di non facile soluzione il doppio regime del "civil law" (organismi deputati che fanno giurisprudenza,come p.es. la Corte Costituzionale) e il "common law" (di matrice squisitamente anglosassone,nella quale le decisioni di un singolo giudice fanno giurisprudenza). Anche prendendo solo in considerazione il primo,diventa altresì di non così apodittica applicazione il caso del diritto d'autore che abbraccia un arco ampio di strumenti e non è esente dall'interpretazione su cosa è valutabile come creativo e chi ne detiene i diritti. All'apoditticità dell'affermante in quote è opponibile un ampio ventaglio di questioni dirimenti che pertengono coloro che detengono il diritto a trasmettere un evento,intorno al quale la vendita degli stessi diritti da parte dell'Uefa non deve far dimenticare che è stata operata una divisione fra pay (p.es. per Sky Deutschland) e free(per ZDF) senza che fosse stato minimamente contestato il diritto di ZDF (così come di altre emittenti su varie posizioni orbitali) a diffondere le proprie trasmissioni se non entro precisi vincoli (caratterizzati anche dall'encryption).
Se ZDF si fosse macchiata di illegalità come i fantomatici cosidetti "tutti" conclamano,per quale ragione l'Uefa non ha preso nessun provvedimento l'anno scorso? La stessa Uefa si è limitata a comunicare di "essere cosciente del problema. Siamo in discussione con Sky per risolvere la situazione": ed è una non risposta,anzi il trionfo dell'ambiguità perchè l'oggetto del contendere(ove mai qualcuno lo intenda tale) è ZDF non certo Sky che è un soggetto assolutamente non referente perchè da terzo non può farsi carico di limitare un canale via satellite,oltretutto di stato.
Ah,dimenticavo: qualcuno che ignora la fascia di Clarke ma è un grande esperto in scienze matematiche e geometriche (e assiomi...) ha scoperto poche settimane fa, comunicandolo ad un reporter italiano, il sesto postulato di Euclide: Per un punto diritto passa un solo centro di gravità permanente: un arco (ndr nell'originale è riportato "una zappa") congloba tutte le convergenze parallele all'interno di esso.
Trepidanti e frementi, attendiamo che lo scopritore del suddetto sesto postulato possa cogliere il prossimo Nobel
Il teorema è espresso in forma apodittica: beh,già questo mi fa storcere il naso e ripensare quando sentii parlare per la prima volta dei postulati: ossia enunciati che non hanno bisogno di essere dimostrati perchè siano considerati veri. Ecco,già questo mi dava la stura a due generi di considerazioni: che parlare della matematica come scienza assoluta è come minimo azzardato,anche in virtù di tali fondamenti indimostrabili; e che la matematica stessa nel momento in cui si incista su questi elementi ha più a che fare con la religione e le sue "verità" da accettare ciecamente.
Mi rendo conto di prendere il discorso alla lontana,ma provo un forte senso di irritazione quando mi trovo davanti a dei postulati: come in quel "Tutti, SKY comparsa, hanno sottolineato come il comportamento di ZDF, (e altre emittenti anche a danno di SKY), non sia corretto". Quando leggo queste cose mi sormonta tutto lo spirito di contraddizione possibile e il sentimento da bastian contrario affiora a tutto spiano.
"Tutti" chi? Ovvio che Sky,per bocca di Caressa, fa come Cicero pro domo sua: tira l'acqua al suo mulino anche a titolo preventivo. Resta il fatto che l'anno scorso i diritti Champions erano appannaggio sia di Sky che di Mediaset,ma entrambe non hanno sollevato la minima obiezione circa il fatto che Zdf trasmettesse in chiaro live gli stessi eventi. Sappiamo fin troppo bene perchè Mediaset ha sollevato in queste settimane un putiferio per iniziativa di un solone che ha ammesso di aver ignorato fino all'altro giorno l'esistenza di ZDF (o sapendolo,l'ha trascurata,vedasi appello al quinto emendamento); lo stesso solone a cui non importa chi debba criptare (se Sky o ZDF): "non è decisivo". Della serie,avrebbe fatto miglior figura a tacere,piuttosto che enunciare crasse topiche regolamentari: i suoi neuroni reagiscono al rosso come i poveri tori buttati nell'arena. In questo caso il rosso che lo manda in cortocircuito è delimitato (nel perimetro ristretto attorno al quale marca ferinamente ciò che presume essere il suo territorio) ad un solo punto nevralgico: laddove trasmette il suo concorrente (preferisco chiamarlo così,competitor mi sa troppo di Publitalia, di Del Debbi - sì, al plurale - perchè di yes man con questa logica da manager de "noantri" sono pieni sia i ranghi di Cologno Monzese che quelli di Murdoch), Sky (verso cui - torno a ripetere a scanso di equivoci - non ho nessuna simpatia al pari di Mediaset), paytv assurta nella visione ombelicale di questi padroni del vapore(e trasmessa per li rami a livello mediatico-comunicativo fino a cercare di instillarla nella maggioranza del pubblico) come "satellite" tout court. Se Antonio Dipollina,intervistandolo per Repubblica,avesse davvero cercato di metterlo alle strette (neanche troppo perfidamente), piuttosto che zompettare su Frank Zappa avrebbe potuto domandargli qualcosa dei suoi gusti letterari: e magari buttar lì il nome di Arthur Clarke. "Le dice qualcosa questo nome?" E ancora "E' al corrente dell'esistenza di una fascia,denominata fascia di Clarke?"
Qualcuno potrà obiettare che un boss non è tenuto a sapere di aspetti così peculiari e tecnici: ma, riflettete un attimo. Si può essere dentisti,ortopedici,oculisti,ecc, senza aver studiato (duramente) medicina generale e come è fatto l'intero corpo umano?
Beh,ciò che in ambito medico è imprescindibile evidentemente è altrettanto prescindibile in un ramo, quello televisivo, nel quale sembrerebbe pleonastico documentarsi: in fondo basta improvvisare,delegare e...affabulare. Tuttavia quest'ultima caratteristica va esercitata e anticamente era considerata un'arte,l'oratoria.
Beh,più rileggo quell'intervista e più mi domando in quale recesso nascosto, escludendo l'intento di viver come un bruto, si annidino nell'omonimo di Montand, gli aneliti a "seguire virtute e conoscenza". Trattasi probabilmente di misteri insondabili: persino Kurt Gödel avrebbe probabilmente dovuto alla luce di ciò rivedere e ridiscutere il suo teorema di incompletezza.
Per quanto mi sforzi come un rabdomante in mezzo all'Equatore non riesco nè ad individuare nè a percepire non dico traccia,ma neanche un vago sentore riconducibile a quei cosiddetti "tutti" che reputano ZDF ("e altre emittenti anche a danno di Sky") scorretta e oltre la soglia di legalità. Intravedo invece le stesse emittenti,inclusa ZDF,che hanno sborsato fior di cifre e sottoscritto contratti nero su bianco proprio con l'organismo deputato,l'Uefa che, stranamente (visto che le stesse trasmettono le Coppe da tempo live fta) non si è mai peritato di portarle in giudizio o di minacciare le vie legali.
"I diritti UEFA, (ma anche di altri Sport), rientrano nelle trasmissioni protette da diritto d'autore": anche qui si naviga in un ambito liquido e soggetto ad interpretazione; affatto apodittico come l'estensore di quelle parole sembrerebbe sancire.
Pur non essendo un giurista,faccio presente che già diventa di non facile soluzione il doppio regime del "civil law" (organismi deputati che fanno giurisprudenza,come p.es. la Corte Costituzionale) e il "common law" (di matrice squisitamente anglosassone,nella quale le decisioni di un singolo giudice fanno giurisprudenza). Anche prendendo solo in considerazione il primo,diventa altresì di non così apodittica applicazione il caso del diritto d'autore che abbraccia un arco ampio di strumenti e non è esente dall'interpretazione su cosa è valutabile come creativo e chi ne detiene i diritti. All'apoditticità dell'affermante in quote è opponibile un ampio ventaglio di questioni dirimenti che pertengono coloro che detengono il diritto a trasmettere un evento,intorno al quale la vendita degli stessi diritti da parte dell'Uefa non deve far dimenticare che è stata operata una divisione fra pay (p.es. per Sky Deutschland) e free(per ZDF) senza che fosse stato minimamente contestato il diritto di ZDF (così come di altre emittenti su varie posizioni orbitali) a diffondere le proprie trasmissioni se non entro precisi vincoli (caratterizzati anche dall'encryption).
Se ZDF si fosse macchiata di illegalità come i fantomatici cosidetti "tutti" conclamano,per quale ragione l'Uefa non ha preso nessun provvedimento l'anno scorso? La stessa Uefa si è limitata a comunicare di "essere cosciente del problema. Siamo in discussione con Sky per risolvere la situazione": ed è una non risposta,anzi il trionfo dell'ambiguità perchè l'oggetto del contendere(ove mai qualcuno lo intenda tale) è ZDF non certo Sky che è un soggetto assolutamente non referente perchè da terzo non può farsi carico di limitare un canale via satellite,oltretutto di stato.
Ah,dimenticavo: qualcuno che ignora la fascia di Clarke ma è un grande esperto in scienze matematiche e geometriche (e assiomi...) ha scoperto poche settimane fa, comunicandolo ad un reporter italiano, il sesto postulato di Euclide: Per un punto diritto passa un solo centro di gravità permanente: un arco (ndr nell'originale è riportato "una zappa") congloba tutte le convergenze parallele all'interno di esso.
Trepidanti e frementi, attendiamo che lo scopritore del suddetto sesto postulato possa cogliere il prossimo Nobel