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"Winners are simply willing to do what losers won't":Spazio Cinema

MyBlueEyes,
ti potremmo dire forse decine di film italiani, anche degli ultimi anni, però vorrei suggerirti qualcosa di un regista abbastanza "equilibrato" nelle scelte di scrittura (nè troppo "snob", autoreferenziante come direbbe giustamente Stanley, nè troppo clichè-commedia-cinepanettone): Paolo Virzì.
I suoi ultimi due film "tutta la vita davanti" e "la prima cosa bella" mi sono piaciuti (forse quest'ultimo un poco troppo sul sentimentale, ma non lagnoso).
Una cosa molto carina di Virzì sono le sue estreme caratterizzazioni dei personaggi, assolutamente veritieri, e le continue citazioni del cinema italiano (si vede quanto lo ami e lo abbia amato): mi viene in mente il set ricostruito de "la moglie del prete" all'interno di "la prima cosa bella" con due attori che interpretano.... gli attori Mast r oia nni e Loren.
Una scelta incredibile, deliziosa, visto che quel film -causa l'argomento scabroso- è rimasto poco conosciuto (è comunque passato su Iris).
 
Tutta la vita davanti è piaciuto molto anche a me. Io in particolare apprezzo molto la protagonista di quel film, Isabella Ragonese :D

"I soliti ignoti" lo ritengo un capolavoro assoluto delle commedia italiana. L'ho visto decine di volte e rido di gusto ogni volta. Quando un cast è grandioso e ispirato come in questo caso il film ha vita eterna. Uno degli scambi più divertenti è quando Capannelle va nel quartiere a cercare Mario:

"Dimmi un po' ragassuòlo, mo' tu conosci un certo Mario che abita qua intorno?"
"Qui de Mario ce ne so' cento"
"Sì va bene, mo questo l'è uno che ruba..."
"Sempre cento so'" :lol::D
 
Eccomi qui ! Oggi vi parlo di un film un pò sconosciuto ma per me un gran bel film , torniamo negli Usa e torniamo a parlare di Commedia Americana.

La pellicola in questione è :
ERO UNO SPOSO DI GUERRA
Con : Ann Sheridan, Cary Grant.
COMMEDIA - USA - 1959
DURATA - 105

Il film tratta di una storia d'amore tra un soldato francese ed una ausiliaria americana che si sposano perchè lei deve tornare in patria e lui non può seguirla , con uno stratagemma si fa dichiarare Sposo di Guerra, ottenendo l'applicazione di una legge che veniva riconosciuta solo alle donne.

Insomma una lotta per la parità dei sessi solo all'incontrario di quanto accade di solito. ;)

Una battuta :
Chissà che cosa mi farebbero se disertassi...
Ti fucilerebbero: mi viene l'acquolina in bocca solo a pensarci.:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
 
Ciao ragazzi! Scusate l'assenza, sono appena tornata da Francoforte così il super moderatore STANLEY_CASSIDY già sa! ;)

STANLEY_CASSIDY ha scritto:
A titolo di cronaca ce n'è stato un altro - meno riuscito - realizzato 8 anni prima intorno alla storia di due ragazze omosessuali: "Benzina",regia di Monica Stambrini
Grazie, non ne avevo mai sentito parlare a dire il vero :)

STANLEY_CASSIDY ha scritto:
Il discorso sarebbe molto ampio: non credo però che il cinema italiano sia cosi cadaverico come lo si dipinge
Vero, forse, il cinema italiano ha solo perso un po' di appeal internazionale?

ANDREMALES ha scritto:
MyBlueEyes,
ti potremmo dire forse decine di film italiani, anche degli ultimi anni, però vorrei suggerirti qualcosa di un regista abbastanza "equilibrato" nelle scelte di scrittura (nè troppo "snob", autoreferenziante come direbbe giustamente Stanley, nè troppo clichè-commedia-cinepanettone): Paolo Virzì.
Grazie molte! Vedi, come dicevo prima, il cinema italiano sembra aver davvero perso quell'appeal che l'ha sempre accompagnato in passato: di fatto, non ho mai sentito nominare questo regista all'estero...
 
MyBlueEyes ha scritto:
Ciao ragazzi! Scusate l'assenza, sono appena tornata da Francoforte così il super moderatore STANLEY_CASSIDY già sa! ;)

Grazie, non ne avevo mai sentito parlare a dire il vero :)

Vero, forse, il cinema italiano ha solo perso un po' di appeal internazionale?

Grazie molte! Vedi, come dicevo prima, il cinema italiano sembra aver davvero perso quell'appeal che l'ha sempre accompagnato in passato: di fatto, non ho mai sentito nominare questo regista all'estero...
Verosimilmente è anche colpa della distribuzione e di come è organizzata la filiera e la struttura organizzativa (molto ma molto discutibile...) del cinema italiano: questo da un lato. Dall'altro c'è da considerare pure la inveterata abitudine, per non dire la soggiacenza e l'acquiescenza, a tanti,troppi luoghi comuni di cui è ammantata questa disgraziata penisola agli occhi di chi la osserva da fuori. Ad andare a fondo nelle cause occorrerebbe scrivere un trattato e,soprattutto, sarebbe impossibile prescindere da discorsi politici.
Ma in ogni caso qualunque luogo comune lascia il tempo che trova: purtroppo il fatto stesso che all'estero siano stati premiati alle cosiddette grandi kermesses opere italiane maggiormente improntate a quelle caratteristiche tanto care all'immaginario oltralpe ( i "grandi sentimenti" da Nuovo Cinema Paradiso e tutto quello che ne deriva da questa scia) non sortisce altro effetto che alimentare lo stesso fenomeno di autopropagazione e far gettare in un ingiusto cono d'ombra delle realizzazioni decisamente molto piu innovative e sperimentali quali quelle espresse dai registi dell'ultima generazione che ho menzionato sopra(Sorrentino,Molaioli,ecc.).

Domandatevi perchè all'estero è stato premiato Nuovo Cinema Paradiso e quanto si è visto e quanto si conosca invece di "Una pura formalità"...Sono entrambe opere di Giuseppe Tornatore: la prima risponde a quell'immaginario che si ha dell'Italia all'estero; la seconda sarà pure un'opera per alcuni versi non del tutto risolta,ma senza il minimo dubbio di gran lunga piu innovativa e sperimentale. Nel cast c'erano Depardieu e Polanski,conosciutissimi all'estero: ma era un'opera che sembrava poco "italiana" per ciò che ho detto prima.
Voglio dire che in definitiva buona parte delle colpe sta anche in un pubblico abituato a clichet,blockbuster e film di facile consumo: se non hai la curiosità dentro di te,nessuno te la può instillare...
 
STANLEY_CASSIDY ha scritto:
Dall'altro c'è da considerare pure la inveterata abitudine, per non dire la soggiacenza e l'acquiescenza, a tanti,troppi luoghi comuni di cui è ammantata questa disgraziata penisola agli occhi di chi la osserva da fuori
Buona tesi, direi che Baarìa docet, sfortunatamente?
A parte il film in se stesso, odio l'epiteto di quell'Italia...
 
Ultima modifica:
Per fortuna (detto ironicamente ;)) anche altri paesi europei soffrono dello stesso problema coi luoghi comuni. Ridley Scott nel riuscito (c'è da ammettere che il film è molto più che gradevole) "Un'ottima annata" disegna la Francia pescando dai soliti luoghi comuni, vino e buona cucina. Io penso che sarà difficile superare tutto ciò per molti anni ancora, se non addirittura mai :D
 
Quando l'eroe è anche l'antitesi di se stesso

Che cos'è un eroe? Nel cinema, l'eroe è spesso il personaggio principale di un film, nel quale un po' tutti, specialmente durante la nostra fanciullezza, avremmo volevo immedesimarci.
Orgoglioso, spregiudicato, razionale, educato, rispettoso, sprezzante del pericolo. A volte, il ruolo dell'eroe viene usato anche in senso lato per descrivere colui che, pur non essendo dotato di poteri sovrannaturali, riesce con la propria intelligenza, per lo più ai limiti della genialità, a risolvere varie situazioni, anche casuali.

Dopo questo excursus, forse noioso, è lecito porsi un'altra domanda, che cosa fa sì che un supereroe diventi tale, all'occhio di tutti? Certamente, la popolarità dello stesso si misura in base alle imprese che esso riesce a compiere. Essendo gli esseri umani persone dotati di sentimenti, è lecito anche correlare questa risposta con la moralità con la quale queste imprese - quali esse che siano - vengono compiute.

La percezione dell'eroe, o del genio, è cambiata. Prima, bisognava essere dei buoni ragazzi, sempre e comunque. E' possibile notarlo nello stesso Superman, ragazzo perfettissimo, neanche un capello fuori posto. Per non parlare di MaGyver, che riusciva a fare qualsiasi cosa con il suo mitico coltellino svizzero, non beveva, non fumava, solidale, forse recitava anche le preghiere ogni volta prima di andare a dormire. Baywatch? Neanche a scherzare, non puoi essere un cittadino della California se non hai dei pettorali sviluppatissimi e almeno una 4° di reggiseno.

Oggi giorno la dote fondamentale - con le dovute precauzioni - non è più la perfezione. Anzi! Si può anche essere zoppi. L'indispensabile è avere un tormento interiore, nel quale il personaggio principale sembra essere perso, abbandonato. Il suo lavoro, più che un mezzo per esaltare la propria intelligenza, diventa un mezzo per combattere le proprie ossessioni, al punto di far male a se stessi e agli altri. Il tutto condito con una dose di asocialità e bastardaggine acuta, che può crescere nel tempo o in base ad un episodio di stress.

House, Dexter, il detective Goren di Criminal intent, Monk, Shark, Ugly Betty, Weeds, Maryl Streep in The Devil Wears Prada, tanto per citarne alcuni.

Ovviamente, con ciò, non dico che tutti i film/telefilm prodotti di recente si siano adeguati a quello che ho appena detto, comunque, non vi sembra, letteralmente, che l'eroe non sia davvero più quello di una volta?
 
Mi piace molto questa tematica. Il tema del mito e dell'eroe mi è molto caro avendo fatto studi classici alle superiori :D Se andiamo alle origini, l'eroe delle opere letterarie classiche, soprattutto quelle greche, quasi mai rispecchia l'idea dell'eroe che hai per primo delineato. L'eroe greco è sempre molto tormentato, e attraverso le sue gesta spesso tende a raggiungere una sorta di catarsi per errori commessi in passato. Secondo me è cambiata la società quindi la figura dell'eroe si deve adattare al contesto. Prendiamo i personaggi dei fumetti a partire dagi anni 50. Come hai detto tu erano persone distinte, educate e gentili e il loro alter ego era l'eroe che spesso amplificava quelle caratteristiche. Il cattivo di turno invece era l'esatto opposto. Superman penso sia un caso diverso invece. Spiderman ad esempio è l'alter ego di Peter Parker, Zorro è l'alter ego di Don Diego de la Vega perfare qualche esempio. Superman, o Kal-El, è la vera identità mentre Clark Kent è l'alter ego ;) Ma ormai non avrebbe più presa quel genere di eroe penso. Oggi l'eroe spesso altro non è che un uomo comune che va avanti nonostante tutto gli vada storto. comunque son curioso di sentire le impressioni anche degli altri ;)

ps: BlueEyes cosa pensi di Marv in Sin City? Pensi rientri nel tuo eroe tormentato che fa male a se stesso e agli altri? :D
 
Eccomi qui, non per fare la mia recensione giornaliera però :eusa_naughty: ( Sabato e Domenica non le faccio ;) ) ma per chiedere se qualcuno mi sa dire il titolo di una cosa.

Non ricordo se era un film o uno sceneggiato. Fu trasmesso da Rai2 a metà anni 90 e si ipotizzava di come sarebbe stato il mondo se la guerra ( l'ultima :D ) l'avesse vinta Hitler ,:5eek: cosa fra l'altro ipotizzata anche da uno dei massimi scrittori italiani del 900 , il papà di Don Camillo Giovanni Guareschi, sul suo quindicinale Candido, anche se lì era una cosa da ridere. :lol: :lol: :lol:

Qualcuno si ricorda per caso il titolo ???? :eusa_think: :eusa_think: :eusa_think:
 
Fatherland? http://it.wikipedia.org/wiki/Fatherland_(film_tv)

Fatherland.jpg
 
stefio ha scritto:
Faccio notare che qui l'amico Stanley ha chiesto di parlare di Cinema , di serie tv si può parlare nell'altro 3d di Stanley .:D

Per riportare la discussione nel suo alveo originario vi parlerò di un gran bel film di Guerra : PARIGI BRUCIA ? :evil5:

Con Jean-Paul Belmondo, Charles Boyer, Alain Delon, Jean-Pierre Cassel. Bruno Cremer, Leslie Caron, Orson Welles, George Chakiris, Jean-Claude Dauphin. Francia 1967 - b/n durata 173 min. .

Non vorrei sbagliarmi, ma credo che il regista fosse il grande François Truffaut.
 
stefio ha scritto:
Oggi voglio segnalarvi un altro gran bel film ( sempre a mio parere :D ) .Si tratta di Operazione sottoveste Film del 59 con Tony Curtis e Cary Grant.

E la storia di un sottomarino USA durante la seconda guerra mondiale ,

Se nn sbaglio in questo film c'è la scena famosa del sottomarino che con un siluro vorrebbe colpire (credo) una nave, ma finisce per far saltare in aria una specie di grosso bidone su una spiaggia.
I film con Cary Grant sono sempre divertenti ("lei mi ricorda un tale".... "che tale?".... "uno che ci sa fare"...)
 
Grazie !!! Non è per le svastiche che mi è rimasto impresso questo film tv ma perchè è andato poco in tv, almeno io l'ho visto solo quella volta , ed era un bel film fatto per far capire a certa gente cosa gli alleati ci hanno evitato ...

X Massera
Si ! Era un camion che stava sulla spiaggia e fu una ausiliaria ad " affondarlo " :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Per i titoli da te segnalati , li devi recensire , ci devi dire qualcosa in più dei titoli ;) :D :D :D :D

Se ti piacciono i film di spionaggio allora passa di qui domani che troverai una recensione di un film di tale categoria assolutamente da non perdere .;) :eusa_whistle: :eusa_whistle: :eusa_whistle:
 
stefio ha scritto:
X Massera
Si ! Era un camion che stava sulla spiaggia e fu una ausiliaria ad " affondarlo " :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Per i titoli da te segnalati , li devi recensire , ci devi dire qualcosa in più dei titoli ;) :D :D :D :D

E' vero, ma nn sono sempre pratico nel creare dei links vs i siti dove ci sono le informazioni sui 2 film che ho segnalato, che cmq ho visto diverse volte....:D
 
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