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luchinho

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Bello ma inciampa nella retorica. Cmq Oliver Stone è sempre Oliver Stone.

Riflessivo.

***
 
luchinho ha scritto:
Bello ma inciampa nella retorica...

Davvero?non me lo sarei mai aspettato:badgrin:
secondo me,pur rifiutandomi di vederlo,dai trailer si evince come nella retorica farà 5-6 capriole,più che inciamparci semplicemente...
 
Visto ieri sera. Confesso che mi ha in parte deluso. troppo incentrato sulla vicenda personale di Cage e del suo collega; narra ben poco dei residenti delle torri, degli attimi di terrore all'interno di appartamenti ed uffici, dei tentativi disperati di fuga, degli interventi di vigili del fuoco e polizia nel far evacuare le persone fra l'attacco e la caduta dele torri.

Boh, io l'avrei fatto così. Forse 1 po troppo documentaristico, ma a me sarebbe piaciuto così :icon_rolleyes:

Voto ** e mezzo
 
luchinho ha scritto:
Bello ma inciampa nella retorica.
Neanche tanto: più che altro ha qualcosa di semplice ma affatto stupido da dire. Bello, sì.

Voto: ***
 
gahan, poi dicono a me che sono snob... :D riesci ad essere controcorrente anche nell'unica occasione in cui tutta, ma proprio tutta la critica (italiana almeno), solitamente molto variegata, è concorde nel giudicarlo un film retorico e populista ;)
Io per ora non l'ho visto, non ho voglia di dare i miei 7 euro a Mr. Stone... ci aggiorniamo fra qualche mese... :)
 
andag ha scritto:
...tutta la critica (italiana almeno), solitamente molto variegata, è concorde nel giudicarlo un film retorico e populista
...

Facevo davvero molta fatica a credere all'amico gahan,per una molteplicità di motivi,non ultima la considerazione che è un evento del genere,per definizione,non può che essere impregnato di retorica,magari in buona fede(dettata dall'orgoglio,dalla rabbia,dall'impotenza...),ma pur sempre retorica.non potrebbe essere altrimenti.
 
Tanto per cominciare non è vero che tutta la critica è contro (leggere Tornabuoni o Escobar o Rondi o Gervasini, ad esempio). Quella americana ha molto apprezzato e non stupidamente, poi. Però bisogna stabilire cosa si intende per retorico e populista: questo film parla della forza che l'America semplice, quella delle villette a schiera nel New Jersey abitate da poliziotti di origine ispanica o italiana o irlandese, ha trovato quel giorno. Da questo punto di vista è un film per il popolo e, essendo un melodramma, è un film "retorico". Però non riesco a capire come non si faccia a riconoscere la dignità e l'asciuttezza, la semplicità con cui Stone l'ha gestito. In realtà è un film molto poco strappalacrime e pomposo: è molto toccante e sincero.
 
ma gahan, cosa dici...

Escobar l'ha decisamente demolito sul Sole24 ore;

Gervasini ha scritto precisamente: "Pecca di populismo e di retorica", e gli ha dato un 6 (votazione in base 10) con varie attenuanti ma sottolineando l'enorme retorica (che è ciò di cui stiamo parlando).

Emanuela Martini lo ha stroncato, dandogli 4 (sempre su 10)

Emiliano Morreale: 3

Bruno Fornara: 5

Mi impongo di non scrivere una parola di più su un film che non ho visto, ma tu, per favore, non scrivere cose che sono palesemente false (mi riferisco alla critica italiana)... ;)

La Tornabuoni... perchè, la Tornabuoni sarebbe una critica cinematografica?... da quando?... ;)
 
Ultima modifica:
Di Escobar mi era stato riferito, evidentemente male. Anche Porro sul Corriere ne ha parlato bene (e la Tornabuoni è una critica, sì ;)). Cmq ripeto: se il problema è la retorica il film puoi già stroncarlo da adesso anche tu. Il fatto è che come critica per un film non regge molto, se parte da un preconcetto evidentemente "politico", come mi pare sia stato in queso caso. Perché non è tanto la retorica ad infastidire, quanto la semplicità (e la provenienza, soprattutto) del messaggio: WTC dice che quel giorno gli Americani han trovato la forza di tirarsi su dalle macerie. Che è una frase retorica, come il film, ma è anche quello che è successo.
 
Ultima modifica:
Concordo con gahan, a me il film è piaciuto molto, molti lo criticano in questo forum senza averlo visto ... come molti dei critici "istituzionali" menzionati.

Ciao a tutti
 
gahan hai ragione 3 volte: perché non avrei dovuto tirare in ballo la critica (mai farlo nel forum), perché la retorica non fa necessariamente di un film un brutto film, perché non l'ho visto.

Prima o poi lo vedrò... solo una cosa non capisco: quest'epica del "tirarsi su dalle macerie" che, quando si tratta degli USA (ed anche grazie al fatto che possiedono la flotta di media e quindi di propaganda più potente al mondo...) assume sempre proporzioni eroiche...
I tedeschi si sono "tirati su da macerie" ben peggiori dopo le due guerre, e così i londinesi, e perfino quei mammoni degli italiani... e così in Bangladesh dopo l'alluvione, e a Sarajevo, e a Beirut... se ne potrebbero contare all'infinito.
Gli USA hanno ricevuto un attacco molto forte (ma anche molto circoscritto) a quello che è il loro simbolo economico-finanziario, non mi stupisce certo che si siano rimboccati le maniche… cos'altro avrebbero dovuto fare?

Mi stupisce molto di più che non si siano rimboccati le maniche dopo l'uragano Katrina (che infatti chiamano, guarda caso, il lower 9/11): ma lì sono stati colpiti soprattutto i quartieri poveri, gli afroamericani con le loro case, le loro attività ed i loro locali; tutta roba di modesto interesse simbolico ed economico (un po’ di turismo al massimo), ma certo non il cuore pulsante dell’America…

Lì, di “tirarsi su dalle macerie” non c’era fretta: ed infatti le macerie sono ancora lì, la gente aspetta ancora di rientrare nelle proprie case (forse non ci rientrerà mai).
 
Ultima modifica:
Sì sì, capisco benissimo e son d'accordo. Ma appunto per questo WTC è un film assolutamente da non disprezzare: Stone non parla con toni trionfalistici dei pompieri che han salvato l'America da eroi, ma di un piccolo gruppetto (che si è formato con timore, poi: non c'è molto eroismo negli altri colleghi del dipartimento, che certo non corrono ad unirsi a Cage quando lui propone di andare a salvare i poveracci nei grattacieli) di uomini che è stato salvato. E neppure tanto dall'America (indicativo che non ci sia neppure una bandiera a stelle e strisce messa in bella mostra), ma dalla forza che le persone, quando c'è bisogno, sanno trovare.
 
Sì, in effetti magari fosse un eccesso di retorica il problema del film. Un eccesso (di retorica, di qualsiasi cosa) sarebbe un segno di vitalità, di passione. Di commozione.
Invece - di tutti i punti di vista possibili sull'11/9- viene scelto quello più convenzionalmente mainstream, il più banale.

Non ho dubbi che la storia sia "vera" (qualsiasi cosa ciò significhi), finanche nelle virgole; ma scegliere di raccontare questa storia (di tutte quelle possibili) e in questo modo, è una scelta puramente cinematografica (tanto quanto scegliere una sceneggiatura).
Questo per sgombrare il campo dall'eventuale ricatto morale del "ma è una storia vera".

Ovviamente le vicende degli agenti intrappolati vengono esposte (in scrupoloso e ben ordinatino montaggio alternato) a fianco di quelle delle rispettive famiglie trepidanti; ovviamente hanno tutti e due bellissime famiglie americane; naturalmente a Nicolas Cage/McLoughlin tocca una bella moglie bionda ed anglosassone; all'agente Jimenez una moglie altrettanto bella ma di origine meno wasp (italo-tedesca). L'opposto, ovviamente, non sarebbe nemmeno stato concepibile. Così come non sarebbe stato immaginabile adottare il punto di vista di un agente single, un agente sfigato o senza famiglia (oltretutto l'essere senza famiglia avrebbe reso impossibile il montaggio alternato d'ordinanza: quindi, non se ne parla proprio)

Ovviamente la vicenda si dipana senza il minimo sussulto di originalità, o almeno di interesse, fino all'inevitabile, telefonatissimo finale. Ovviamente una delle mogli è incinta, ed ovviamente vedremo la figlia sgambettante nell'epilogo.
Ovviamente il marine salvatore ha sentito la chiamata di Dio (ecco l'unico momento di retorica davvero insopportabile) ed ovviamente si mette in moto come una specie di cyborg in missione per conto dell'Eterno. Un marine non-praticante era, ovviamente, fuori discussione.

Scegliendo la strada più facile, più banale, rinunciando ad ogni sforzo di pensiero, Stone ha fatto a queste persone (che eroiche lo sono state davvero) il peggiore dei servizi, trasformando le loro vicende nel solito blockbuster precotto, senza mostrare la minima commozione, senza mettere in campo altro che il proprio rodatissimo mestiere e la macchina da spettacolo hollywoodiana.
Ha messo gli ingredienti che conosce bene, nell'esatta dose e sequenza richieste dal manuale del genere. Una ricetta collaudata, è andato sul sicuro.
Beh, si meritavano qualcosa di più sincero.
*1/2
 
Ultima modifica:
Film che da una parte andava fatto per non dimenticare le persone decedute nel WTC (in questo caso le persone che hanno tentato di salvare altre persone), dall'altra per non dimenticare cosa può fare l'uomo nei confronti dei suoi simili. Unica cosa che lo ha rovinato è il banner di Sky di Eva ERZEGOVINA per niente indicato alla fine del film (su, un po di rispetto per le vittime).
Voto: ** 1/2
 
Piacerà agli americani...

Visto al cinema senza banner ma rimpiangendo i 7 (abbondanti) Euro...:eusa_wall:

Voto: *1/2
Dimenticabile
(lo auguro, in primis, a Stone)
 
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