@ areggio: Due curiosità, ma tu hai vissuto per un periodo in Francia? Parli anche il Francese? Lo chiedo perché ti vedo molto informato su ciò che c'è o arriva da quel paese
Ti rispondo volentieri perchè la mia storia è abbastanza singolare...

Vengo da una famiglia molto francofila (o anche belgofila, per via di Eddy Merckx...

): mio padre era ciclista (non professionista) ed essendo il ciclismo la sua passione quasi unica di vita aveva identificato appunto la Francia e il Belgio come terre sognate.
(non a torto, perchè perlomeno ai suoi tempi effettivamente in Belgio e Francia il ciclismo era un culto)(anche adesso se riesco a portargli dalla Francia qualche cosa sul Tour è sempre contento).
Io per reazione ho sempre girato invece l'attenzione verso il mondo anglofono (e in parte anche germanofono, visto che ho studiato anche tedesco).
Però da una decina d'anni, per cause del tutto fortuite, ho iniziato a fare ferie in Francia, familiarizzarmi col francese, scoprendo che non erano del tutto pazzi quelli che dicevano che il nostro dialetto aiuta...

, conoscere situazioni musicali che mi piace seguire e che sono nuove per me, che come tutti ignoravo completamente la musica d'oltralpe (dovevo andare a un concerto a Parigi in Gennaio...per me andrei, ma non voglio far stare in pensiero i genitori della mia compagna, che è figlia unica).
Per cui una cosa tira l'altra, diventi pratico di luoghi ed usanze, ti trovi bene e ci vai appena puoi, vuoi seguire le cose anche da casa e cominci a guardare i canali TV (tanto per me, essendo sempre stato anche tecnico, è un lavoretto facile predisporsi per la ricezione) e così via...oppure il motivo sarà che alla fine il lavaggio del cervello fatto da mio padre ha funzionato, anche se in ritardo...

Il francese lo capisco senza modestia molto bene, cioè senza tradurre o starci a pensare, però a parlare devo fare l'effetto di Skin o peggio, perchè non ho le basi grammaticali...
Quest'estate ero in Val D'Aosta e neanche a farlo apposta ho fatto un'escursione che passava in territorio francese e là faceva tappa in un rifugio dove eravamo già stati e i gestori si ricordavano di noi e del nostro cane, così abbiamo fatto quattro chiacchiere: per esempio mi hanno chiesto ridendo perchè per il numero 2 dicevo duu invece che deux (pronunciato non è poi molto diverso)...colpa del dialetto reggiano...
