A mio parere, l'abbonato Sky dovrebbe capire che tutto il mondo televisivo non ruota attorno a lui. Chi si abbona a Sky sceglie di legarsi a un servizio distribuito su una piattaforma commerciale chiusa, che utilizza decoder proprietari via satellite, che ha una numerazione fissa e imposta dal fornitore del servizio, che ha anche dei filtri ben precisi che precludono perfino la sintonizzazine di alcuni canali ritenuti "scomodi". Detto questo, non si può pretendere che sia un'emittente pubblica o una qualsiasi altra emittente ad adattarsi alle volontà di Sky e sottostare alle regole imposte nella sua piattaforma. Pertanto direi che sarebbe ora di finirla, da parte degli abbonati Sky, con questa idea che tutto sia loro dovuto e che quando parte un canale esso debba essere necessariamente visibile a loro, quasi come se fosse un diritto acquisito per natura.
Come hanno detto alcuni, chi si abbona a Sky paga per vedere i suoi canali e il fatto che nella numerazione Sky ci siano canali di altri operatori èsolo un fatto accessorio, un di più che oggi può esserci e domani no, come ad esempio avvenuto con la scelta di Mediaset.
Chi vuole vedere i canali gratuiti sul satelite si deve attrezzare con TivùSat investendo qualcosa in CAM o decoder, esattamente come chi vuole il DTT è costetto a comprare un televisore o il ricevitore. Ciò vale indifferentemente per l'abbonato Sky come per ogni cittadino che paga il canone. Se l'abbonato Sky vuole di più inizi a lamentarsi con Sky chiedendo una maggiore apertura o, se non è d'accordo con la sua politica, disdicendo il servizio.