Canone TV nella bolletta elettrica

Comunque, di norma, il WiFi pubblico è limitato. Per esempio, quello che ricevo io dà a disposizione ad ogni utente un massimo di 300MB al giorno o comunque entro 3 ore di navigazione
E con 300 MB al giorno non ci vedi 3 ore di streaming? E allora?
Quindi, uno che ha la connessione dati di 2 GB al mese, magari pessima, e la paga, dovrebbe pure pagare il canone; mentre uno che ha la connessione da 300 MB al giorno (quindi 9 GB al mese) gratis, non deve pagare il canone.
Ripeto, mi sembra equo.
 
Io parlavo di casistiche. E ti ho esposto, anche, la casistica di una persona che può guardare spesso lo streaming su un dispositivo mobile usufruendo perennemente di un wifi pubblico. E per questo non pagherebbe canone tv (oltre che connessione). Mentre magari uno che ha un dispositivo mobile con connessione (che paga) ma non è interessato a guardare la tv in streaming sarebbe invece costretto a pagare il canone.

Il wifi pubblico è una realtà marginale, territorialmente limitata e con accesso e fruizione spesso altamente condizionati dalle impostazioni degli amministratori.

I tuoi esempi non c'azzeccano. Se io vado a vedere la tv a casa di amici, usufruisco della sua tv e non di qualcosa di mio.
Se io invece guardo uno streaming su un mio dispositivo mobile usufruendo della connessione di qualcun altro, lo faccio usando un mio dispositivo per cui in questo caso non pagherei canone. Altri che magari hanno lo stesso dispositivo invece sono costretti a pagare il canone solo perché in più hanno anche la connessione (ma magari non la usano per vedere streaming).
Questa secondo me è una discriminante.
Così come è discriminante che chi ha una connessione a 7 mega (ma 1 effettivo) e enormi difficoltà a vedere streaming, possa pagare esattamente come uno che ha una connessione a 100 mega.

Le zone non servite o con qualità del segnale molto scadente dovrebbero giovarsi di sconti.
La connessione dati non avviene solo in mobilità: ci si può sempre collegare al wifi di casa con internet illimitato e il problema della quantità di GB a disposizione non si pone.

Così come è discriminante che chi abbia un pc obsoleto con cui fa fatica a vedere streaming debba pagare esattamente come chi ha un pc di ultimissima generazione.
Insomma, come fate a non capire che se hai una tv comprata e pagata per vedere la tv (e se ce l'hai partiamo dal presupposto che hai una buona ricezione d'antenna), ricevi i canali sia se hai una tv a 19 pollici di 10 anni fa sia se hai una tv a 50 pollici di ultima generazione? (Sia chiaro, parlo di ricezione dei canali e non di qualità dell'immagine).
Mentre invece per vedere uno streaming devi dipendere dalla connessione (che, ripeto, c'è chi ce l'ha a 1 mega e c'è chi ce l'ha a 100 e non è certo la stessa cosa) e dalle prestazioni del pc. È giusto quindi che chi ha 1 mega (o un pc obsoleto) possa pagare il canone esattamente come chi ha 100 mega (o un pc di ultimissima generazione)?

L'obsolescenza di un pc/tablet/smartphone è irrilevante ai fini del canone così come lo è quella di una tv.
Visto che non parli di qualità dell'immagine, con un vecchio dispositivo informatico puoi comunque collegarti a siti di tv in steaming: certo, l'esperienza non è esaltante, ma anche vedere una trasmissione su un vecchio tubo catodico non lo è.
Per il resto, vedi risposta precedente.

Oppure, sempre per il fatto che lo streaming dipende dalla connessione che già pago, è giusto che chi rimane senza adsl per due mesi debba pagare il canone per quel periodo?
Sia chiaro, io sto facendo solo delle ipotesi per far capire quante casistiche e problematiche possano esserci a legare il canone con la connessione (o con il possesso di dispositivi obsoleti che non ti garantiscono la visione di streaming).

L'assenza di segnale per lunghi periodi di tempo è soggetta a rimborso da parte del gestore telefonico, quindi si otterrebbe comunque un ristoro economico a compensazione del pagamento del canone.

Però se per voi è "chi se ne frega" bisogna pagare e basta, allora tanto vale, secondo me, far pagare questa tassa a tutti indistintamente. Così sì allora non ci sarebbero discriminazioni.
Anche se io comunque lo trovo ingiusto. Voi trovate ingiusto che chi può vedere la tv su pc/tablet/smartphone non paghi il canone, io invece trovo ingiusto che chi ha una connessione pessima e/o un dispositivo obsoleto (tanto per fare due esempi) debba dover pagare un canone di cui non riuscirebbe ad usufruire, mentre chi non ha connessione ma dispositivi ottimi e usa connessioni non proprie non debba pagare per vedere qualcosa di cui comunque potrebbe usufruirebbe frequentemente usando connessioni altrui.
Non vedo perché quello che trovo ingiusto io sia meno importante di quello che non trovate giusto voi...

Mi è del tutto incomprensibile la logica secondo cui pagare tutti indistintamente sarebbe meno discriminatorio che selezionare le categorie soggette alla tassa.
Pagare tutti perché non paghi nessuno?

Ad ogni modo, ora la legge dice che deve pagare solo chi in possesso di tv. Ed è giusto che tutti quelli che hanno la tv paghino. E ci si dovrebbe adoperare per quello. Per far rispettare una legge che c'è.
Se e quando mai cambieranno la legge, se ne potrà discutere in base a come la cambieranno. Farlo ora mi sembra abbastanza inutile.

Ritengo che avanzare proposte e discuterle sia una buona alternativa all'attesa passiva di decisioni prese dall'alto.

Più che altro continuo a non capire perché ci siano persone che non sopportino che chi non ha la tv, ma solo un pc e/o uno smartphone (che usano per tutto fuorché per vedere la tv, per cui immagino che se volessero vedere la tv comprerebbero la tv), non paghi il canone. Misteri...

Le abitudini d'uso personali sono irrilevanti, perché le abitudini possono cambiare.
Non conta cosa ci fai con pc/tablet/smartphone, ma cosa ci puoi fare.
 
Sinceramente se finisse nella fiscalità generale mi farebbero un favore; ovviamente (basta illusione) ad invariato gettito totale

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Sinceramente se finisse nella fiscalità generale mi farebbero un favore; ovviamente (basta illusione) ad invariato gettito totale

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noooo sarebbe troppo semplice, lo pagherebbero tutti anche gli amici dei legislatori e gli "elettori importanti" che vivono nelle centrali telecom e scroccano la tv via streaming, solo loro hanno la 10000000000mega :D
 
Per me per come lo hanno regolato e per come detto altre volte è una presa in giro, tanto basta no non possedere un tv con sintonizzatore ed il Canone non si paga, da streaming tutto regolare possiamo vedere tutti i contenuti tv reperibili in rete tramite vari dispositivi tipo Pc, smartphone ecc... ed il Canone non si paga evviva questo paese di furbacchioni.

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Allo stato attuale della normativa, data una situazione in cui una coppia, marito e moglie, possiedono due case, sono entrambi residenti nella prima di queste, dove il contratto di fornitura elettrica, residenziale, è intestato al marito, mentre la seconda casa è di proprietà della moglie, e il contratto di fornitura elettrica, non residente, è intestato alla moglie; i coniugi dovrebbero pagare un unico canone, addebitato nella fornitura elettrica del marito, è corretto?
 
Per me per come lo hanno regolato e per come detto altre volte è una presa in giro, tanto basta no non possedere un tv con sintonizzatore ed il Canone non si paga, da streaming tutto regolare possiamo vedere tutti i contenuti tv reperibili in rete tramite vari dispositivi tipo Pc, smartphone ecc... ed il Canone non si paga evviva questo paese di furbacchioni.

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bastava una legge semplicissima e cioè su ogni contratto domestico residente sarà addebitato il canone (invece di tirar fuori le seconde e quarte case che non ci si capisce nulla, la residenza per legge è una, poi uno come gestisce il numero di case che ha (beato lui) è un altro discorso.

potevano inserire le modalità per non pagare il canone con autocertificazione di non possedere tv. la faccenda degli smartphone è un po' + complessa nel senso che devono fare una legge apposta dato che attualmente si appoggiano al regio decreto che ovviamente non prevedeva smartphone.

oppure per far chiarezza potevano estendere esenzione per un periodo di prova o casa gli pareva per smartphone ecc.

tanto i nostri caz...dati valgono + di 100€ l'anno...x chi diceva di avere solo smartphone e tablet li bombardi di spot(+ di quanto non fanno già) nella varie app e rientravano ampiamente nella spesa.

il nocciolo è che DEVONO CONTROLLARE e invece alle solite riceveranno inspiegabilmente miliardi di richieste di esenzione, gente che corre a mettere la residenza nelle capanne col generatore(gente che non ha una fornitura elettrica ma sfrutta quella degli altri non sono una novità)...e nessuno che controlla. magari esce qualche articolo fasullo di controlli e gente pizzicata...
 
bastava una legge semplicissima e cioè su ogni contratto domestico residente sarà addebitato il canone (invece di tirar fuori le seconde e quarte case che non ci si capisce nulla, la residenza per legge è una, poi uno come gestisce il numero di case che ha (beato lui) è un altro discorso.
Infatti sarà così.
Se poi uno non ha contratti elettrici intestati e non ne ha nessuno del nucleo familiare, o ha più contratti ad uso domestico residenziale, deve sbrigarsela da sé
 
Bon.... parodia finita. Era ora :D
Fra 6-7 anni si affronterà poi l'altro tema (che apparecchi sono soggetti), ora accontentiamoci di avere qualche evasore in meno e pagare tutti quanti meno di prima. Che comunque schifo non fa.
Poi si fa a rate e senza sbattimenti. Insomma... forse su poteva fare meglio ma non vedo nessun peggioramento rispetto a prima

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Tanto per capire la questione della casa di riposo, se mi chiedesse un anziano o quando mi capita a me tra qualche decennio... :D

L'anziano deve pagare il canone anche se non ha il TV in camera e guarda solo il TV nel salotto-ritrovo della casa di riposo?
 
No. Lo paga la casa di riposo.
Nel caso però l'anziano abbia una casa con una tv dentro, è tenuto a pagare il canone anche se non vi risiede più

si presumo che se uno sposta la residenza dalla casa, alla casa di riposo non abbia + in casa un contratto luce o per lo meno non ha più diritto alla tariffa domestico residente agevolata (sulla quale viene addebitato il canone. di solito agli anziani non piace buttar via soldi.

in passato a un familiare recapitarono in casa di riposo tutte le cartelle di equitalia relative al canone non pagato non appena spostò lì la residenza...prima non si fece vivo nessuno.

cmq quell'articolo fornisce delle casistiche piuttosto generiche e anche strane che magari qualcuno interpreta alla leggera. c'è distinzione tra essere alloggiati in casa di riposo e RISIEDERE in casa di riposo...c'è distinzione tra B&B registrati...e gente che offre il servizio di B&B per brevi periodi a fini turistici...magari uno legge di fretta e fa la frittata

occorrerebbe una bel ripasso delle definizioni di residenza domicilio e dimora :D oppure occorrerebbe che i gestori di energia verificassero chi ha diritto alle tariffe domestico residenti invece di aumentare i costi a chi consumo troppo poco...farebbe soldi a palate
 
Ultima modifica:
No. Lo paga la casa di riposo.
Nel caso però l'anziano abbia una casa con una tv dentro, è tenuto a pagare il canone anche se non vi risiede più
Capito grazie. Mi riferivo a quei casi molto comuni dalla mie parti che l'anziano in casa di riposo non ha più un'altra residenza.
 
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