Scusa Phelps ma devo precisare diverse cose 
- non dipende dal ranking il numero di 1 o 2 posti nella cronometro maschile. Hanno diritto 1 posto le prime 15 nazioni del ranking del World Tour 2015 più altri 15 posti alle migliori nazioni dei vari ranking continentali del 2015 (2 Africa, 4 Americhe, 2 Asia, 6 Europa, 1 Oceania) fra quelle non ancora qualificati. I restanti 10 posti sono stati assegnati alle migliori 10 nazioni del mondiale a cronometro 2015: casualmente tutti questi posti sono andati a nazioni già in possesso di un posto (mentre altrettanto non è successo a livello femminile, con paesi come Bielorussia e Giappone che potranno gareggiare nella crono grazie ai risultati iridati)
- il percorso è terribilmente duro. Ho potuto parlare con quattro persone che hanno fatto la ricognizione, sia tra chi dovrebbe gareggiarci sia chi vi è andato per motivi di sponsor: tutti sono concordi nel definirlo il percorso più complesso a livello olimpico e mondiale degli ultimi 10 anni (uno lo considera il più duro dall'edizione iridata del 1995 di Duitama, un altro l'ha paragonato al mondiale di Sallanches 1980 in cui era in gara)
- nel test preolimpico il vincitore (il francese Alexis Vuillermoz) è giunto in solitaria. Verosimilmente ci sarà un gruppetto ridotto a giocarsi il successo, ma è ampiamente probabile che anche a livello maschile ci sia un "lupo solitario" planare sul lungomare carioca
- impossibile la presenza di ruote veloci. Se la giocheranno i vari uomini da grandi giri come i vari Bardet, Contador, Froome, Nibali, Quintana, Pinot, Valverde e i "classicomani" alla Rui Costa, Gallopin, Gilbert, Kwiatkowski. L'unico intruso (ma fino ad un certo punto) potrebbe essere Van Avermaet
- Sagan farà solo la prova della MTB proprio perché ha ritenuto impossibile per lui competere nella prova in linea
- la Vos, dopo il 2015 sabbatico, è tornata ma non è ancora la dominatrice del passato. Nello squadrone olandese potrebbe anche non essere la capitana alla partenza, visto che la Van der Breggen sarà una delle favorite. Chi parte però con il peso dei pronostici è la britannica Armitstead, campionessa del mondo in carica e capace di vincere quest'anno su tutti i terreni (si va dalla Strade Bianche al Giro delle Fiandre, giusto per dire due corse note anche ai meno patiti del ciclismo in gonnella
). L'altra atleta top nonché fenomeno assoluto è la Ferrand-Prevot, che punta senza mezzi termini all'accoppiata strada-MTB: a giocare contro di lei il fatto che potrà contare solo su una compagna di squadra. Altri nomi papabili per il successo e per il podio, pur con varie gradazioni, la esperta svedese Johansson, la fortissima polacca Niewiadoma, la statunitense Guarnier, la sudafricana Moolman e la nostra Elisa Longo Borghini, che in discesa è forse la migliore del lotto
Tanto vi dovevo
- non dipende dal ranking il numero di 1 o 2 posti nella cronometro maschile. Hanno diritto 1 posto le prime 15 nazioni del ranking del World Tour 2015 più altri 15 posti alle migliori nazioni dei vari ranking continentali del 2015 (2 Africa, 4 Americhe, 2 Asia, 6 Europa, 1 Oceania) fra quelle non ancora qualificati. I restanti 10 posti sono stati assegnati alle migliori 10 nazioni del mondiale a cronometro 2015: casualmente tutti questi posti sono andati a nazioni già in possesso di un posto (mentre altrettanto non è successo a livello femminile, con paesi come Bielorussia e Giappone che potranno gareggiare nella crono grazie ai risultati iridati)
- il percorso è terribilmente duro. Ho potuto parlare con quattro persone che hanno fatto la ricognizione, sia tra chi dovrebbe gareggiarci sia chi vi è andato per motivi di sponsor: tutti sono concordi nel definirlo il percorso più complesso a livello olimpico e mondiale degli ultimi 10 anni (uno lo considera il più duro dall'edizione iridata del 1995 di Duitama, un altro l'ha paragonato al mondiale di Sallanches 1980 in cui era in gara)
- nel test preolimpico il vincitore (il francese Alexis Vuillermoz) è giunto in solitaria. Verosimilmente ci sarà un gruppetto ridotto a giocarsi il successo, ma è ampiamente probabile che anche a livello maschile ci sia un "lupo solitario" planare sul lungomare carioca
- impossibile la presenza di ruote veloci. Se la giocheranno i vari uomini da grandi giri come i vari Bardet, Contador, Froome, Nibali, Quintana, Pinot, Valverde e i "classicomani" alla Rui Costa, Gallopin, Gilbert, Kwiatkowski. L'unico intruso (ma fino ad un certo punto) potrebbe essere Van Avermaet
- Sagan farà solo la prova della MTB proprio perché ha ritenuto impossibile per lui competere nella prova in linea
- la Vos, dopo il 2015 sabbatico, è tornata ma non è ancora la dominatrice del passato. Nello squadrone olandese potrebbe anche non essere la capitana alla partenza, visto che la Van der Breggen sarà una delle favorite. Chi parte però con il peso dei pronostici è la britannica Armitstead, campionessa del mondo in carica e capace di vincere quest'anno su tutti i terreni (si va dalla Strade Bianche al Giro delle Fiandre, giusto per dire due corse note anche ai meno patiti del ciclismo in gonnella
Tanto vi dovevo
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