Nel 2022 lo switch-off al nuovo sistema tv digitale DVB-T2 (Vecchia discussione)

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@S7efano
Cosa intendi con usato male?
Tutto dipende da cosa si vuole privilegiare.

1. Se si vuole avere un beneficio lato copertura, l'utilizzo di parametri per rendere il Mux più robusto, andrebbe a discapito della capienza. Avremmo così un Mux di capienza quasi pari ad un Mux DVB-T, ma con un segnale più robusto ed ipoteticamente una migliore copertura.
2. Se si vuole avere un beneficio lato capienza, la copertura (a parità di impianti) potrebbe rimanere la stessa attuale, con Mux però più capienti.
Intendevo proprio questi due punti ;). Per me il secondo punto è "male", nel senso che non si ha alcun, o poco, miglioramento per la ricezione dell'utenza.
Cioè per come la vedo io un cambiamento del genere con tanto di switch -off, dovrebbe portare a un beneficio all'utenza TV, cosa che seppur sgangherata c'è stata col DVB-T(dall'analogico). Qui l'unico beneficio per passare al T2 e dotarsi di un nuovo tv giova certamente all'utenza telefonica, ma alla tv non mi pare o comunque non è affatto certo.
 
Come poi sistemeranno gli spegnimenti e le riaccessioni coordinandole con le frequenze ancora funzionanti under 700 al momento non è dato sapere. Si saprà tutto l'anno prossimo.
Riguardo invece alle regionali - locali si sa qualcosa per eventuali rottamazioni e siprattutto formazione di consorzi in vista del passaggio al T2, cioè quando inizieranno? :eusa_think:
 
Riguardo invece alle regionali - locali si sa qualcosa per eventuali rottamazioni e siprattutto formazione di consorzi in vista del passaggio al T2, cioè quando inizieranno? :eusa_think:

Le locali in tutto questo sono destinate a soccombere (purtroppo anche quelle poche di qualità).
È impensabile dover sempre spingere su questi consorzi per tutta una serie di motivi.
Il primo fra tutti è che in molti casi le frequenze sono un asset a bilancio e su cui si è speso per costituzione della rete o acquisizione (come per la LCN).
Secondo... non sempre sussistono buoni rapporti (vuoi per raccolta pubblicitaria, radicamento sul territorio o motivi prettamente politici o di simpatia ed antipatia fra editori).
Terzo... motivi gestionali. Chi e come curerà la rete? Un conto è avere una rete magari curata da Rai Way, un altro è magari consegnare chiavi in mano la gestione di un asset che è anche tuo. Per fare un parallelo, è come voler formare un ipotetico consorzio Mediaset-Sky...
 
Ber ha scritto:
1. Trasmettere in HEVC su mux DVB-T potrebbe risultare conveniente per i canali minori e per il carrier (che riempie completamente il mux). Riceverà il canale ovviamente solo chi è attrezzato... ma il canale avrà una copertura superiore con un costo contenuto (questo se i mux con i canali principali restano al DVB-T) rispetto a mux con copertura minore (che invece potrebbero passare al DVB-T2). Che abbia senso o meno lo decideranno i vari editori (come per H.264). Resta una possibilità. E comunque è inutile fossilizzarsi su questa banalità... era solo un esempio per rimarcare che DVB-T2 e HEVC non sono due cose collegate (come molti fanno intendere generando disinformazione).
Questo è vero in via teorica, ma la cosa piu sensata sarebbe cominciare con l'eliminare MPEG 2 fra tutti gli LCN superiori a X (inizialmente) per arrivare progressivamente a tutti entro 1/2 anni. Gli operatori sceglierebbero ovviamente inzialmente un H264/AVC e la perdita di utenti sarebbe minima e solo sui canali minori
Parallelamente passare subito T2 i mux eccedenti i 10 principali (3 rai 3 mediaset 3 persidera 1 cairo) per poi arrivare a tutti in 5 anni (2022) quando saranno eliminate le eccedenze over 700. Operatore deve eseere libero di scegliere H264/AVC o H265/HEVC in base alle sue esigenze di banda.
L'importante è AVERE OBBLIGATORIAMENTE L'HEVC sui TV venduti per non ripetere gli errori passati, non obbligare a trasmettere in HEVC
 
Ultima modifica:
Parallelamente passare subito T2 i mux eccedenti i 10 principali (3 rai 3 mediaset 3 persidera 1 cairo) per poi arrivare a tutti in 5 anni (2022) quando saranno eliminate le eccedenze over 700. Operatore deve eseere libero di scegliere H264/AVC o H265/HEVC in base alle sue esigenze di banda.
L'importante è AVERE OBBLIGATORIAMENTE L'HEVC sui TV venduti per non ripetere gli errori passati, non obbligare a trasmetere in HEVC

Un'altra buona opzione poteva essere (ragionando su tre mux per carrier) 1 mux DVB-T H.264 (tutti i canali free principali bene o male ci entrerebbero) + 2 DVB-T2 (pay-tv, canali minori magari con banda inizialmente scontata e canali test).
HEVC sui TV ovviamente imprescindibile (in modo che nel tempo poteva formarsi una base installata).

L'errore di fondo comunque è stato quello di puntare ad MPEG-2 quando il grosso degli switch-off poteva anche essere fatto in MPEG-4 (magari per la Sardegna visto che aveva anche mux in più come Rai 6, Mediaset6 e TIMB4 si poteva pensare di collocare gli MPEG-2 lì e man mano incentivare la sostituzione del decoder). E se in passato si è stati fin troppo conservativi (sbagliando), oggi si è fin troppo visionari (sbagliando ugualmente)...
 
Questo è vero in via teorica, ma la cosa piu sensata sarebbe cominciare con l'eliminare MPEG 2 fra tutti gli LCN superiori a X (inizialmente) per arrivare progressivamente a tutti entro 1/2 anni. Gli operatori sceglierebbero ovviamente inzialmente un H264/AVC e la perdita di utenti sarebbe minima e solo sui canali minori
Parallelamente passare subito T2 i mux eccedenti i 10 principali (3 rai 3 mediaset 3 persidera 1 cairo) per poi arrivare a tutti in 5 anni (2022) quando saranno eliminate le eccedenze over 700. Operatore deve eseere libero di scegliere H264/AVC o H265/HEVC in base alle sue esigenze di banda.
L'importante è AVERE OBBLIGATORIAMENTE L'HEVC sui TV venduti per non ripetere gli errori passati, non obbligare a trasmettere in HEVC

Quoto, dovevano già da tempo eliminare l'MPEG 2
 
Ho riletto per bene l'art. 89 della finanziaria nella parte riguardante il calendario degli spegnimenti ed è complesso, ma non difficile. Si articola così:

Tra gennaio 2020 e dicembre 2021, per aree geografiche tecniche da determinare:

1. le TV locali dovranno abbandonare le frequenze detenute attualmente e trasferirsi su quelle assegnate dal PNAF di maggio 2018;
2. la RAI dovrà abbandonare la frequenza detenuta attualmente per il servizio regionale e trasferirsi su quella VHF assegnata dal PNAF di maggio 2018;
3. le TV nazionali dovranno abbandonare le frequenze over 700 e tutte quelle che il PNAF di maggio 2018 assegnerà ai soggetti di cui al punto 1 e 2. Potranno poi attivare le trasmissioni su frequenze rese "disponibili".

Il termine di questi spegnimenti e trasferimenti è perentorio, richiamato per ben tre volte nello stesso comma.

Tutte le restanti frequenze dovranno essere rilasciate entro il termine ultimo del 30 giugno 2022 e il trasferimento effettuato, sempre per area tecnica, sulle frequenze nazionali previste dal PNAF di maggio 2018.

Una domanda forse sciocca: ma vedendo come si sta suddividendo tutto in base alle aree tecniche, inclusa la numerazione automatica, non è che si passerà a una MFN generale al posto dell'attuale SFN?
 
NO. sarebbe nell'intermezzo una k-sfn... col risultato che le interferenze interregionali creerebbero enormi disservizi nel periodo di transizione dando la botta in testa definitiva al DTT che poi è quello che vogliono...
 
NO. sarebbe nell'intermezzo una k-sfn... col risultato che le interferenze interregionali creerebbero enormi disservizi nel periodo di transizione dando la botta in testa definitiva al DTT che poi è quello che vogliono...

Be', allora dovranno scremare parecchio le TV locali con apposita graduatoria nel periodo 2019-21 per far saltar fuori le frequenze nazionali per il 2022, specialmente nelle aree tecniche in cui ci sono accordi con paesi stranieri.
 
SOLO per voi una chicca fresca fresca:


"Io lavoro nel settore , e proprio la settimana scorsa , mi hanno dato conferma certa del 2018 , senza una fase di transizione, si fara lo switch off e basta .

Quindi niente lungaggini come per il DVBT I , inoltre mi hanno dettagliato tutte le frequenze e il range è sempre più ristretto , avremo più canali , magari ( HD ) , ma molto più compressi , per lasciare ulteriore banda ai servizi LTE e in generale ai dispositivi mobili .


ma sara' a 8 o 10 bit ???

ma forse TV a 10bit (che sono compatibili a 8bit), e dovrete togliere tutti gli 8bit... la transazione deve essere per forza "passiva" altrimenti sarà un macello allucinante se di punto in bianco mettono il nuovo segnale.


E' passato da noi un referente di telesystem , per farci vedere i nuovi decoder di loro produzione , e mi ha confermato che a gennaio iniziano i test a Bologna e Milano , ed entro ottobre ,devono concludere con lo switch off . A detta loro oramai hanno creato aziende e consorzi legati al DVBT II e hanno paura che cada il governo e il nuovo entourage cambi idea , ma oramai cè già troppo carne al fuoco e i prosuttori di hardware non possono rischiare di mandarla troppo per le lunghe . "


tizio che lavora in azienda che e' partner RAI e montano ponti ripetitori DVB !


......che dite ?
 
@mropa

Ti invito a leggere la discussione attentamente, abbiamo già parlato abbondantemente e leggiti le varie news ed evita di fare disinformazione

Nel 2022 lo switch-off al nuovo sistema tv digitale DVB-T2

DVB-T2 a partire dal 2022. Verso nuova fase del digitale, asta frequenze entro settembre

Mise precisa: tv da cambiare per DVB-T2 nel 2022 sono un «naturale ricambio»


Ti ho anche già risposto riguardo alla questione 8 e 10 bit.

L'HEVC usato sarà il 10 main già usato con Premium Sport 4K e tv con pannello 8 bit non hanno avuto problemi a visualizzarlo
 
In Francia hanno il DVB-T con MPEG-4, non il DVB-T2. Non hanno fatto alcun switch-off.

Non e' vero..l' hanno fatto eccome lo switch off e ti dico anche quando....Aprile 2016 ..tutti i mux sono passati al codec mpeg 4 ...prima di aprile trasmettevano anche in mpeg2...
Hanno venduto un botto di tv e decoder per sostituire gli apparati solo mpeg 2...
E ti diro' di piu...hanno fatto il cambio codec anche via satellite ..
I servizi tipo il ns tivusat che in francia sono 2 e si chiamano fransat e tntsat hanno trasmesso da fine aprile 16 solo in s2 mpeg4 e anche in quel caso si sono venditi tantissimo decoder in sostituzione di quelli solo mpeg2( si parla di milioni di pz)...
Le famiglie con il sat ( fransat/tnt sat in francia son di piu' che da noi ...circa 3,5 milioni)

Sono preparato su quest' argomento perche' ho amici che vivono in Francia.:D
Si parla tra l' altro di un nuovo switch anche la' .....ipotizzano dal 2025 di passare al T2 hevc anche solo...

Ciao
 
NO. sarebbe nell'intermezzo una k-sfn... col risultato che le interferenze interregionali creerebbero enormi disservizi nel periodo di transizione dando la botta in testa definitiva al DTT che poi è quello che vogliono...

Senza dimenticare le zone di confine... se con l'analogico c'era più margine d'operazioni, in digitale e con le reti assestate in SFN, non sarà tanto facile come vogliono darla a bere. Già il passaggio analogico-digitale è stato un qualcosa di veramente pessimo (con un rinvio dopo l'altro)... a sto giro davvero pensano che in quattro e quattr'otto si possa gestire una tale mole di lavoro? Nemmeno una "semplice" ricanalizzazione come quella del TIMB2 (avendo l'appoggio dell'ex TIMB4) è stata tanto rapida... come possono mai pensare di spegnere come niente fosse un mux come Mediaset4 con più di 1500 impianti?!?
Per me l'intera operazione si rivelerà il solito buco nell'acqua (con la necessità in alcuni casi di dover poi anche rimettere mano agli impianti riceventi canalizzati in un certo modo... cosa che nessuno dice limitandosi al solito decoder).
Se hanno davvero tanta voglia di liquidare interamente la TV via etere basta dirlo...
 
Per le locali prevedo con l'arrivo del T2 che molte rottameranno la frequenza e chiederanno l'indennizzo da corrispondere, grasso che cola se rimarranno un paio di mux regionali-locali per ciascuna Regione.
 
Per le locali prevedo con l'arrivo del T2 che molte rottameranno la frequenza e chiederanno l'indennizzo da corrispondere, grasso che cola se rimarranno un paio di mux regionali-locali per ciascuna Regione.

Come detto sarà la fine delle vere TV locali di qualità. Purtroppo nella maggior parte dei casi le locali al collasso sono anche quelle che hanno un senso e propongo qualcosa di valido. Chi invece manda "robaccia" ha le spalle più larghe (di solito network regionali) e con quella "robaccia" riescono a sopravvivere e fare ricavi.
Mettersi nei panni di chi cerca di sopravvivere non facile. Posso confermare (perché l'ho visto di persona) i grandi sforzi tecnici ed economici che si sono fatti e che puntualmente sono vanificati (prima con la dismissione degli 800 MHz nel 2012 e adesso con questa nuova rivoluzione... il tutto dopo ulteriori spese sostenute nel post 2012 per dotarsi nuovamente di una frequenza)... se già le nazionali navigano a vista, per le locali ormai è solo questione di tempo...
 
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