Solo un ingenuo può credere seriamente che il 1 gennaio 2023 succederà veramente qualcosa in questo senso: se Confindustria Radio TV ha ritenuto - a torto o ragione non importa - che il 1 settembre 2021 non ci fossero le condizioni per spegnere l'MPEG2 (e i pochi TV ancora incompatibili), come si fa a pensare che le condizioni del parco installato DVB-T2 tra 16 mesi, con milioni di TV ancora non compatibili, saranno ritenute congrue? E chi potrebbe credere, dopo l'ultimo rinvio last minute, alle promesse di emittenti e Ministero?