Aumenti in bolletta e fine maggior tutela luce-gas (luglio 2024)

le aste dovrebbero essere per le placet di zona cioè con chi vai a finire automaticamente quando il mercato tutelato viene chiuso. per vedere già ora se il mercato libero offra qualcosa di interessante si può già agire coi soliti canali e cambiare operatore

Le aste sono unicamente le le Tutele Graduali dalle quali scaturiranno condizioni economiche di Spread e CCV della durata contrattuale di 36 mesi, valide per tutte le 26 zone in cui è suddivisa l’Italia. Un operatore che ha vinto l’asta potrà avere massimo 6 zone con massimo 1,2 mln di utenze circa.

Le offerte Placet non sono identiche in tutta Italia nemmeno quelle in deroga dell’ ex tutelato gas ed hanno una durata di 12 mesi.

Molti che sono nel tutelato preferiscono aspettare e conoscere il risultato delle tutele graduali, perché se dovessero avere un basso spread ed un CCV non da rapina farebbero altri 3 anni di tranquillità.
 
Il tempo che trova vale anche per il tutelato.
A marzo 2022 il portale stimava a 12 mesi un risparmio per me di 113€ dopo 12 mesi ad aprile 2023 il risparmio è stato di 597€.
Certo, perché è il PUN il problema, ma almeno hai maggiori certezze rispetto al mercato libero.
Non si confronta il PUN (dinamico) con un indice statico.
Ma ad oggi, comparatori alla mano, per consumi sopra i 300-400smc/anno, la tutela vince sempre sul variabile.
E quando perde, succede contro offerte "pompate" al 1° anno .

Le fisse ora comincerei ad escluderle perché a) ci si aspetta prezzi "stabili" b) ci sarà l'opzione delle penali da contratto c) la PMU è dietro l'angolo nelle offerte a mercato libero (specie a prezzo fisso), quindi la tua "polizza" per la tranquillità di 30€ perderà di valore. D'altronde il fisso, che serve per proteggersi da fiammate nei prezzi, non protegge più, diventa inutile.

Poi stai parlando sempre di periodi storici diversi da ora dove la situazione si è stabilizzata e sono cambiate le regole (puntano sul CCV che è invariante sui consumi , sta salendo e chi consuma poco ci rimette).
 
Certo, perché è il PUN il problema, ma almeno hai maggiori certezze rispetto al mercato libero.
Non si confronta il PUN (dinamico) con un indice statico.
Ma ad oggi, comparatori alla mano, per consumi sopra i 300-400smc/anno, la tutela vince sempre sul variabile.
E quando perde, succede contro offerte "pompate" al 1° anno .

Le fisse ora comincerei ad escluderle perché a) ci si aspetta prezzi "stabili" b) ci sarà l'opzione delle penali da contratto c) la PMU è dietro l'angolo nelle offerte a mercato libero (specie a prezzo fisso), quindi la tua "polizza" per la tranquillità di 30€ perderà di valore. D'altronde il fisso, che serve per proteggersi da fiammate nei prezzi, non protegge più, diventa inutile.

Poi stai parlando sempre di periodi storici diversi da ora dove la situazione si è stabilizzata e sono cambiate le regole (puntano sul CCV che è invariante sui consumi , sta salendo e chi consuma poco ci rimette).

Con cosa si confronta un prezzo fisso?

Nel rinnovo dopo 24 mesi che mi è stato proposto per i prossimi 24 mesi, non ci sono penali in caso di uscita anticipata, dire che diventa inutile solo perché lo ha scritto qualche giornale non significa che corrisponda alla realtà.

Se ci sarà la necessità di cambiare ogni anno, cambierò ogni anno.

I 30€ in più del fisso che non servono a nulla, valgono come i 30€ in meno per i quali molti del tutelato hanno sempre valutato che era inutile cambiare rispetto ad un costo dell’energia di 4/5 cent al KWh per cui in proporzione valevano più di oggi.

Il CVV c’è anche nel tutelato e i bassi consumi sono penalizzati comunque.
 
Con cosa si confronta un prezzo fisso?

Nel rinnovo dopo 24 mesi che mi è stato proposto per i prossimi 24 mesi, non ci sono penali in caso di uscita anticipata, dire che diventa inutile solo perché lo ha scritto qualche giornale non significa che corrisponda alla realtà.

Se ci sarà la necessità di cambiare ogni anno, cambierò ogni anno.

I 30€ in più del fisso che non servono a nulla, valgono come i 30€ in meno per i quali molti del tutelato hanno sempre valutato che era inutile cambiare rispetto ad un costo dell’energia di 4/5 cent al KWh per cui in proporzione valevano più di oggi.

Il CVV c’è anche nel tutelato e i bassi consumi sono penalizzati comunque.

1) il fisso si confronta con il fisso perché il PSV a 12 mesi è stimato, e come ci hai già anticipato, ripetendo i confronti ARERA anche a distanza di poco tempo la differenza c'è perché è un indice soggetto a volatilità la cui media futura è incerta.

2) Se parliamo di enerweb coop gas è un'arma a doppio taglio: ti addolciscono la pillola con 48€/anno di CCV e poi, ben nascosto, oltre ai 55c/smc che scrivono in cubitali, ti applicano 5c di quota vendita al dettaglio variabile (pochi gestori lo fanno su offerta fissa, mentre la Enerweb variabile ha "solo" 16c di spread :D)
Pertanto, i 55c che ti mostrano sul sito sono in realtà 61c/smc (magicamente riappiaiono nella CTU, alla faccia della chiarezza...).

Il PSV di dicembre è pari a 0.38, più o meno intorno a queste cifre da maggio scorso. Lo spread può arrivare intorno ai 5c.
Quanto deve aumentare il PSV per rendere utile questa benedetta "assicurazione" soggetta a PMU? Se il fisso scenderà tra pochi mesi, cambiamo e magari scegliamo un'offerta futura con probabile presenza di penali?

Numeri alla mano abbiamo detto già che sopra i 500smc all'anno inizia a perdere di convenienza (se il variabile rimarrà simile ad oggi peggio mi sento).

E a prescindere dalle penali (se hai notato ho parlato al futuro, non al presente), le PMU ci sono e ci saranno sempre quindi il fisso è una "finta" garanzia. Era valida nel periodo in cui fu vietata la rimodulazione ma ora la storia è cambiata.

3) il tutelato ha oggettivamente un CCV più basso rispetto a quasi tutto il mercato e rispetto agli altri variabili vince praticamente quasi sempre: su alti consumi sicuramente. Sui bassi non è la migliore ma si avvicina molto anche a quelle pompate (se non sei attento, sul mercato libero, dopo 12 mesi si riprendono tutto).
E la tutela ti evita di dover passare ogni anno a fare i salti mortali a cercare offerte nuove per risparmiare 4 soldi.

Quindi, in sintesi, è davvero meglio il mercato libero?
 
Ultima modifica:
Per me non si tratta di una gara, ho sempre sostenuto che non bisogna generalizzare dicendo che il tutelato è sempre il migliore.
Non ho sentito nessuno confermare o negare il dato di Arera che nel tutelato in dicembre il costo finale del gas con imposte e tasse è stato di 97,79 cent al m3 (su 1400m3 annui) e quello del KWh a 28,29 cent (su 2700 KWh annui).
Io guardo il mio costo unitario finito e lo verifico con quello di Arera finito e quando trovo un cliente del tutelato lo confronto con lui, come in questo thread qui il 14/11 e sono a tutt’oggi soddisfatto della scelta fatta 2 anni.
Ho messo il codice della prima offerta (A2A) Placet in deroga nell’elenco di Arera sul Portale di raffronto col consumo di gas di 1400 m3 e ci sono 27 offerte tra cui la stessa A2A, Engie ed Enel che hanno offerte più convenienti l’ho fatto col mio consumo di 300 m3 e ci sono 43 aziende tra cui tutti i maggiori player che hanno offerte più.
Ma c’è già qualcuno nel social come il Placet in deroga sia di una convenienza straordinaria.
 
Per me non si tratta di una gara, ho sempre sostenuto che non bisogna generalizzare dicendo che il tutelato è sempre il migliore.
Non ho sentito nessuno confermare o negare il dato di Arera che nel tutelato in dicembre il costo finale del gas con imposte e tasse è stato di 97,79 cent al m3 (su 1400m3 annui) e quello del KWh a 28,29 cent (su 2700 KWh annui).
Io guardo il mio costo unitario finito e lo verifico con quello di Arera finito e quando trovo un cliente del tutelato lo confronto con lui, come in questo thread qui il 14/11 e sono a tutt’oggi soddisfatto della scelta fatta 2 anni.
Ho messo il codice della prima offerta (A2A) Placet in deroga nell’elenco di Arera sul Portale di raffronto col consumo di gas di 1400 m3 e ci sono 27 offerte tra cui la stessa A2A, Engie ed Enel che hanno offerte più convenienti l’ho fatto col mio consumo di 300 m3 e ci sono 43 aziende tra cui tutti i maggiori player che hanno offerte più.
Ma c’è già qualcuno nel social come il Placet in deroga sia di una convenienza straordinaria.
Nessuna gara: sto semplicemente mostrando che ad oggi, dati alla mano, il tutelato vince quasi sempre (ti invito a trovare offerte con CCV e spread migliori e duraturi).
E non capisco perché ci si ostini a dimostrare il contrario facendo esempi con un periodo storico totalmente anomalo.
 
Perché io ho sempre fatto il confronto tra la mia realtà e quella del tutelato, tramite le bollette e i dati pubblicati dal tutelato stesso.
Mentre oggi pochi parlano della loro bolletta nel tutelato ma di quello che leggono sul tutelato e sul libero.
E nonostante io chieda questo confronto il 99% parla di tariffe lette.
 
Perché io ho sempre fatto il confronto tra la mia realtà e quella del tutelato, tramite le bollette e i dati pubblicati dal tutelato stesso.
Mentre oggi pochi parlano della loro bolletta nel tutelato ma di quello che leggono sul tutelato e sul libero.
E nonostante io chieda questo confronto il 99% parla di tariffe lette.
Magari potessimo parlare di numeri.
Le tariffe tutelate non hanno inganni o trappole: sono 63€ di CCV + 5cent di spread. chi lo offre nel variabile?
 
Ultima modifica:
Quello che fa fede e quanto uno spende in totale diviso per il numero dei kWh.
Così fa i conti Arera da 20 anni e così li faccio io.
 
Quello che fa fede e quanto uno spende in totale diviso per il numero dei kWh.
Così fa i conti Arera da 20 anni e così li faccio io.
?? Stai scherzando spero. Arera non fa assolutamente così i conti. Fa riportare nelle tariffe il costo di Pun/Psv, spread o i costi fissi e il CCV. Nel portale offerte vedi solo i totali annui ordinati dal più economico al più costoso.

Se ho il tuo stesso gestore con la stessa tariffa e in quel periodo faccio 1kWh e tu 1000kWh capisci bene che il costo/kWh non è minimamente paragonabile. Sembrerà che la mia sia fuori mercato e la tua sia vantaggiosissima


Il tuo amico che aveva SEN dubito che ogni mese consumasse i tuoi stessi kWh.

Faccio i conti della lavandaia con la Novaaeg fisso (parliamo di energia elettrica):

1) se consumo 1kWh/anno spendo 140€/anno. Costo medio 140€/kWh.
2) se consumo 140kWh/anno spendo 171€/anno.
Costo medio 1,22€/kWh.

Mi sa che qualcosa non torna eh? Che dici? Forse è meglio usare il metodo della lavandaia analizzando i parametri che ti fa vedere Arera nel portale offerte.
 
Ultima modifica:
Nel portale delle offerte c’è un problema a mio avviso in questo momento, vale a dire che le proiezioni di Arera per i prossimi mesi sono un po’ “fuori dagli schemi”.
Il 28/12 per il mio consumo 2775 kWh/annui, per la mia modalità di utilizzo 30% in F1 in zona nord est Arera mi indicava per il tutelato 891€ annui oggi
687€ per una minor spesa annua 129€ pari ad un -22,9%
Per l’ offerta variabile Enerweb che potrei scegliere entro il 29/02 Arera un mese fa indicava 845€ quindi 46€ in meno del tutelato , oggi 817€ per una minor spesa del 29€ pari al 3,3% ma con un costo di 130€ annui rispetto al tutelato.
Considerato che l’unico dato di previsione per entrambi è il PUN come è possibile una previsione a 12 mesi con queste discrepanze?
No, non c'è nessun problema sul Portale. Casomai un problema sistematico c'era a dicembre 2023 e prima ancora.
Il Portale per quanto riguarda la tutela è stato ora riportato ad una stima minore, forse più corretta, non fortemente gonfiata com'era prima.
Sappiamo che il Portale per il calcolo delle offerte variabili usa una stima del PUN (forward) e non valori reali. La stima del PUN viene riaggiornata mensilmente.
https://www.arera.it/fileadmin/allegati/docs/18/051-18ti.pdf pag. 26
https://www.arera.it/fileadmin/allegati/docs/18/289-18.pdf pag. 13 e 14
https://www.arera.it/fileadmin/allegati/docs/22/006-22dmrt.pdf pag. 3
Al momento il Portale usa un PUN (monorario) di 0,11442925 €/kWh senza perdite di rete.

Non sappiamo però quale stima utilizzi il Portale per la maggior tutela. Arera e Acquirente Unico non ne fanno menzione.
Sta di fatto che la tutela del Portale si può assimilare ad un'offerta variabile con PE+PPE = 1,1×PUN + "spread tutela".
Gli altri termini (commercializzazione, dispacciamento, mercato capacità e altro) restano quelli standard della tutela e delle singole offerte.
Lo "spread tutela" tra luglio e dicembre 2023 è stato immobile a 0,033788 €/kWh.
Come dire che una qualsiasi offerta sul libero con spread 0,03 (e con commercializzazione simile alla tutela) sembrava sul Portale più conveniente della tutela.

A gennaio 2024 la stima tutela del Portale si è normalizzata. Anzi ora è posta a PE+PPE = 0.102163 mentre 1,1×PUN = 0.125872.
La tutela (del Portale) risulta ora con uno spread negativo di -0,023709 €/kWh.
Per "esplodere" la tutela Portale nelle sue microvoci, nel tuo caso 2775 kWh/anno, vai su https://tutela.neocities.org/Dettaglio?r=n&m=0&p=3&e=2775&f=30&t=20301&b=12 apri le linguette (come se fossi sul Portale) e vedi il PE in F1 e F23 che hanno posto per ottenere il tuo risultato di 687 €/anno.

Perché il Portale ha fatto questi giochetti? Perché ora la sua tutela è cambiata? Cosa ne viene in tasca agli utenti? È un metro affidabile di convenienza? Quale credibilità dare ai grafici Arera di paragone costo libero versus tutela? https://www.arera.it/dati-e-statist...delle-offerte-disponibili-sul-portale-offerte
Lascio spazio alle vostre illazioni.
 
Perché io ho sempre fatto il confronto tra la mia realtà e quella del tutelato, tramite le bollette e i dati pubblicati dal tutelato stesso.
Mentre oggi pochi parlano della loro bolletta nel tutelato ma di quello che leggono sul tutelato e sul libero.
A proposito è utile il ricalcolo di una bolletta pregressa (anche sul libero, e anzi soprattutto per fare i paragoni "quanto avrei speso se") applicando la prezzistica della tutela.
Basta inserire le date di inizio e fine del perido fatturato, le letture dei consumi in F1 F2 e F3, la potenza al contatore, residente o no.
Elabora bollette dal 2017 ad oggi (1º trimestre 2024). Affidabilità di una bolletta bimensile (come sono quelle in tutela) entro ±0,25 €, controllata su numerose bollette reali in tutela. Non sono inclusi canone TV né sconto bolletta elettronica.

Quel che balza evidente è che la tutela non è convenuta, rispetto ad altri contratti variabili, in soli tre trimestri: 1º trimestre 2022, 4º 2022 e 1º 2023. Per tutti gli altri periodi vince la tutela.
 
Ultima modifica:
Mi sa che qualcosa non torna eh? Che dici? Forse è meglio usare il metodo della lavandaia analizzando i parametri che ti fa vedere Arera nel portale offerte.
Ha senso analizzare il costo di due bollette (con contratti diversi) se sono a parità di consumi e di periodo di fatturazione.
Quel che dici si può esprimere anche in altro modo: c'è un costo medio (il totale della bolletta diviso il totale dei consumi) e c'è un costo incrementale (quanto costerebbe aver consumato ogni kWh in più rispetto al consumo effettivo in bolletta).
Il costo incrementale è sempre minore del costo medio.
Al giorno d'oggi la quota di commercializzazione può incidere parecchio, per cui un'offerta - anche fosse con spread bassissimo o zero - potrebbe rivelarsi non conveniente. Detto altrimenti il costo incrementale può anche essere basso ma il costo medio non è detto che lo sia.

Ognuno (si spera) conosce i suoi consumi annuali e fa simulazioni sui costi tenendo costante il suo dato di consumo. In tal caso, sia che si confrontino i costi totali sia i costi medi a kWh, i paragoni di convenienza non cambiano.
 
Scegli tabella in formato Excel, e capisci che non sto scherzando


Come detto io guardo alla realtà, non spiego alle persone che 2+2 fa 4, perché presumo di saperlo solo io.
Realtà?
Ma stai nuovamente confermando che mele e pere non vanno paragonate.

Quel foglio che hai indicato tu è un costo al kWh per quantità prefissate.
E sappiamo già che da sempre una cosa del genere già esiste sulle CTU. Ma ha senso se confronti i totali a parità di consumi.

Fare un confronto tra bollette con consumi diversi semplicemente dividendo il totale per i kWh non rappresenta un indicatore della convenienza.
 
Scegli tabella in formato Excel, e capisci che non sto scherzando
Arera però è un po' antidiluviana: dà l'evoluzione costi solo nei due casi 2700 e 2000 kWh/anno. Un pensionato single che consuma - diciamo - 1300 kWh/anno quanto avrebbe speso nei vari trimestri pregressi?
Facile: stesso grafico di Arera ma personalizzabile con qualsiasi consumo. Andate su https://tutela.neocities.org/Dettaglio?r=n&m=0&p=3&e=1300&f=33&t=20241&b=12 e schiacciate l'iconcina che rappresenta il grafico a barre. Se no vedete il risultato su https://files.catbox.moe/pigi26.svg
pigi26.svg
 
A proposito è utile il ricalcolo di una bolletta pregressa (anche sul libero, e anzi soprattutto per fare i paragoni "quanto avrei speso se") applicando la prezzistica della tutela.
Basta inserire le date di inizio e fine del perido fatturato, le letture dei consumi in F1 F2 e F3, la potenza al contatore, residente o no.
Elabora bollette dal 2017 ad oggi (1º trimestre 2024). Affidabilità di una bolletta bimensile (come sono quelle in tutela) entro ±0,25 €, controllata su numerose bollette reali in tutela. Non sono inclusi canone TV né sconto bolletta elettronica.

Quel che balza evidente è che la tutela non è convenuta, rispetto ad altri contratti variabili, in soli tre trimestri: 1º trimestre 2022, 4º 2022 e 1º 2023. Per tutti gli altri periodi vince la tutela.
Concordo. E anche sul costo medio è un indicatore da prendere molto con le pinze. Se utilizzato male dà risultati molto fuorvianti.
 
Realtà?
Ma stai nuovamente confermando che mele e pere non vanno paragonate.

Quel foglio che hai indicato tu è un costo al kWh per quantità prefissate.
E sappiamo già che da sempre una cosa del genere già esiste sulle CTU. Ma ha senso se confronti i totali a parità di consumi.

Fare un confronto tra bollette con consumi diversi semplicemente dividendo il totale per i kWh non rappresenta un indicatore della convenienza.

E confrontare le tariffe senza consumi, senza le spese di trasporto e contatore, senza oneri di sistema e senza imposte porta ad un risultato più corretto?
 
Arera però è un po' antidiluviana: dà l'evoluzione costi solo nei due casi 2700 e 2000 kWh/anno. Un pensionato single che consuma - diciamo - 1300 kWh/anno quanto avrebbe speso nei vari trimestri pregressi?
Facile: stesso grafico di Arera ma personalizzabile con qualsiasi consumo. Andate su https://tutela.neocities.org/Dettaglio?r=n&m=0&p=3&e=1300&f=33&t=20241&b=12 e schiacciate l'iconcina che rappresenta il grafico a barre. Se no vedete il risultato su https://files.catbox.moe/pigi26.svg
pigi26.svg


E chi fa conteggi più precisi i portali commerciali?
Non c’è anche per il gas?
Non ho capito come si raffronta il mercato tutelato con il mercato libero con questo strumento?
 
Ultima modifica:
E confrontare le tariffe senza consumi, senza le spese di trasporto e contatore, senza oneri di sistema e senza imposte porta ad un risultato più corretto?
Infatti ho detto che non devi fare bolletta/kWh ma devi usare solo i parametri della materia prima perché solo quelli variano per gestore.
 
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