ah ecco ma a sentire 18enni od oltre neanche a quell'età.
... la procedura non è automatica. In teoria 6 mesi prima del compimento dei 18 anni si viene contattati (dal prefetto?) per comunicare la possibilità (richiesta) di vedersi riconosciuta la cittadinanza italiana , poi c'è un periodo di lavorazione della pratica tra i 24 e 36 mesi . Uno degli ultimi decreti "sicurezza" ha esteso questo periodo a 48 mesi.
Perciò se due 18enni fanno domanda oggi, uno potrebbe ottenerla a 20 anni, l'altro a 22 perdendo, in questo periodo, per esempio il diritto/dovere al voto.
Nello sport, che è un mondo a parte , non è richiesta la cittadinanza italiana per essere tesserati nelle federazioni sportive. Questi atleti "equiparati" possono perciò ambire ai titoli nazionali, arrivando così al paradosso che lo sportivo X può essere campione italiano ma poi non può partecipare a competizioni internazionali (perché le federazioni internazionali richiedono allo sportivo la cittadinanza del paese che intende rappresentare).
Altra discrimianzione è che chi è tesserato,pur nato e cresciuto in Italia, pur campione italiano, m privo della cittadinanza italiana non può affiliarsi ai gruppi sportivi delle forze armate, perciò non accedere alle strutture migliori.
Tutte queste complicazione a cosa sono dovute? A scartoffie, timbri e marche da bollo ....e voglia di complicare la vita a tutti noi CIVILI (basta pensare alle pratiche che dobbiamo assolvere per richiedere ogni cosa)
La notizia positiva è che si sbloccasse questa situazione, il bacino di potenziali campioni olimpici aumenterebbe.