Ah, i fanboy delle emittenti TV… un vero mistero della natura umana! Come si fa a diventare così devoti a un decoder o a un bouquet di canali da difenderli come fossero la reliquia di famiglia?
Forse è come quella vecchia auto scassata che tutti abbiamo avuto: sai che fa strani rumori, che consuma un sacco e ti lascia a piedi ogni tanto, ma la guardi con affetto perché è “la tua”. Solo che qui parliamo di pagare ogni mese per avere quel vecchio carretto digitale in salotto.
Oppure è una questione di comfort psicologico: cambiare servizio significa dover imparare cose nuove, configurare app, scegliere tra mille piattaforme diverse… meglio restare con quello che “funziona”, anche se a volte funziona male, lento, o ti fa vedere spot come se fossi in stazione.
Poi, diciamocelo, difendere la propria emittente preferita fa sentire un po’ guerrieri in una battaglia epica contro il “nemico OTT”. Peccato che spesso il “nemico” abbia più qualità, meno pubblicità e ti lascia pure scegliere se vederla o no.
Insomma, essere fanboy Sky è un po’ come tifare per la squadra del paese: non importa se perde sempre, l’importante è non abbandonarla… anche se a volte ti fa solo incazzare.