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Passaggio banda 700 MHz (canale 50-60 UHF) alla telefonia mobile?

Stato
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Nulla vieta di trasmettere in DVB-T con HEVC
"Nulla vieta" ma non ha senso: nessun ricevitore solo DVB-T venduto ha decoder HEVC, per cui se vai di HEVC conviene usare DVB-T2 che trasporta più dati.

Non ha senso fare simulcast... non è un qualcosa di simile al passaggio analogico-digitale (DVB-T e DVB-T2 è sempre digitale ed il T2 è un'evoluzione, un miglioramento del primo)
Il simulcast serve proprio per evitare un passaggio come dall'analogico al digitale: per un po' chi ha ancora un vecchio TV o decoder continua a vedere almeno i programmi principali come oggi, mentre via via chi si è già attrezzato li potrà vedere in HD su DVB-T2/HEVC (o come ora in DVB-T/H.264, ma domani non ci sarà più spazio per tutti se non si passa a DVB-T2/HEVC).

L'alternativa è la morte prematura del digitale terrestre. Alla fine chi dovrà fare gli investimenti deciderà se ha un ritorno economico o se è meglio lasciar perdere...
 
"Nulla vieta" ma non ha senso: nessun ricevitore solo DVB-T venduto ha decoder HEVC, per cui se vai di HEVC conviene usare DVB-T2 che trasporta più dati.


Il simulcast serve proprio per evitare un passaggio come dall'analogico al digitale: per un po' chi ha ancora un vecchio TV o decoder continua a vedere almeno i programmi principali come oggi, mentre via via chi si è già attrezzato li potrà vedere in HD su DVB-T2/HEVC (o come ora in DVB-T/H.264, ma domani non ci sarà più spazio per tutti se non si passa a DVB-T2/HEVC).

Ha senso se si vogliono veicolare contenuti minori (come ad esempio canali a carattere commerciale con televendite o altro) in poca banda (ottimizzando anche la capacità di ciascun mux)... come viene fatto adesso con H.264 (che non viene scelto solo per l'HD)...

Il simulcast non ha senso perché sono entrambi standard per la tv in tecnica digitale (che permette di veicolare più contenuti con diverse compressioni e risoluzioni). Con l'analogico era necessario se si voleva aggiungere contenuti o avere (in alcuni casi) una migliore qualità dell'immagine... oltre che per agevolare la transizione (si doveva spegnere l'analogico). L'obbligo del DVB-T2 (e della relativa compressione) andrebbero poi contro anche alla neutralità tecnologica (il carrier, in accordo con gli editori che ospita, deve essere libero di scegliere quello che ritiene più opportuno per l'utenza e per ritorno economico)...
Il problema della banda è un non-problema... rispetto ai primi anni, in molti stanno uscendo dall'emittenza radio-tv ed anche sui mux nazionali non c'è la fila (se non per canali minori di televendite che si moltiplicano proprio grazie all'H.264). Per i programmi principali, non vedo l'obbligo di passare a DVB-T2 e HEVC (quando basterebbe già DVB-T ed H.264... cosa che renderebbe inutile anche il simulcast SD-HD. Chi è attrezzato con DVB-T2 vedrà tranquillamente anche i canali principali in DVB-T... chi non vuole attrezzarsi semplicemente continuerà ad usufruire dei canali principali senza ulteriori servizi (pay-tv, parte dei canali HD, altro). Cosa che (come è stato già detto altre volte) non è molto differente dalle politiche di Sky: canali principali in DVB-S con vecchio parco ricevitori e tutto il resto (anche HD) in DVB-S2.

Anche se è un discorso OT, lo stesso vale anche per la radio (FM e DAB) e per la telefonia (escluso TACS, nessuno obbliga l'utenza a cambiare device... è l'utente che valuta l'opportunità e/o la convenienza)...
 
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Forse non ci capiamo...
Ha senso se si vogliono veicolare contenuti minori (come ad esempio canali a carattere commerciale con televendite o altro) in poca banda (ottimizzando anche la capacità di ciascun mux)... come viene fatto adesso con H.264 (che non viene scelto solo per l'HD)...
Se trasmetti in DVB-T e HEVC chi ti riceve? Solo chi ha un nuovo TV/decoder DVB-T2/HEVC (visto che non esistono sul mercato TV DVB-T/HEVC). Quindi ti conviene trasmettere in DVB-T2/HEVC, almeno hai più banda, no?

Il simulcast non ha senso perché sono entrambi standard per la tv in tecnica digitale (che permette di veicolare più contenuti con diverse compressioni e risoluzioni). Con l'analogico era necessario se si voleva aggiungere contenuti o avere (in alcuni casi) una migliore qualità dell'immagine.
Con il passaggio dall'analogico al digitale non c'è stato simulcast, c'è stato switch-off. Il simulcast serve proprio per avere una transizione graduale senza obbligare nessuno a cambiare TV da un giorno all'altro

per la telefonia (escluso TACS, nessuno obbliga l'utenza a cambiare device... è l'utente che valuta l'opportunità e/o la convenienza)...
Nella telefonia, a ogni nuovo standard corrispondono nuove frequenze ("rubate" ad altri...), quindi non c'è l'esigenza di cambiare device da un giorno all'altro. Al contrario, con la perdita della banda 700 MHz, o falliscono tutte le TV private (ipotesi non del tutto improbabile, in effetti), oppure bisogna per forza usare standard molto più efficienti di quelli attuali
 
Forse non ci capiamo...

1. Trasmettere in HEVC su mux DVB-T potrebbe risultare conveniente per i canali minori e per il carrier (che riempie completamente il mux). Riceverà il canale ovviamente solo chi è attrezzato... ma il canale avrà una copertura superiore con un costo contenuto (questo se i mux con i canali principali restano al DVB-T) rispetto a mux con copertura minore (che invece potrebbero passare al DVB-T2). Che abbia senso o meno lo decideranno i vari editori (come per H.264). Resta una possibilità. E comunque è inutile fossilizzarsi su questa banalità... era solo un esempio per rimarcare che DVB-T2 e HEVC non sono due cose collegate (come molti fanno intendere generando disinformazione).

2. Per la precisione, nel passaggio da analogico a digitale, c'è stato anche switch-over (che ha portato comunque al simulcast dei programmi principali... se già non si era coperti dai mux Rai A, Mediaset2, TIMB e Rete A1 che veicolavano anche i programmi principali). Come detto in quel caso il simulcast poteva essere utile perché c'era un passaggio da tecnica analogica a tecnica digitale (con conseguenti ricanalizzazioni, reti in isofrequenza e necessità di dismettere l'analogico)... dover passare da analogico a digitale per seguire i canali mancanti poteva comportare disagi. Ora che è tutto digitale non ha senso. Chi è attrezzato con DVB-T2 vede anche il DVB-T (senza cambiare telecomando, cambiare sorgente o entrare in menù)... chi non è attrezzato continua a ricevere i contenuti principali (che difficilmente passeranno così velocemente al DVB-T2). Chi è interessato alla pay-tv, all'HD, al 4K e ad altro è molto probabilmente già attrezzato e non ha bisogno di simulcast se anche fossero stati necessari.

3. Anche quì come detto la carenza di banda è un non-problema... già passando ad una compressione H.264 si libera banda che è sufficiente per continuare a veicolare una parte dei contenuti senza dover cestinare tv e decoder venduti anche fino a sei mesi fa...
Illudersi poi che con il DVB-T2 si passi ad una tv più ricca in contenuti e qualità è inutile... una parte di tutto questo resterà confinato su Satellite (dove è sempre stato) perché è l'unica piattaforma che permette di farlo (al contrario in terrestre si può solamente parlare di eventi occasionali).

4. Per quanto riguarda la telefonia, non è un obbligo sottrarre frequenze ad altri usi... è stato fatto solo per un mera questione di possibilità (c'era la possibilità di destinare frequenze eccedenti ad altro, salvaguardare l'utenza che si appoggiava a standard precedenti e monetizzare da parte dello Stato). Fin quì nulla di male... poi si è pensato di riservare anche la banda 700 e dopo il 2030 sicuramente verrà ridiscusso anche altro (questo perché altrove la tv via etere non è il mezzo principale... disinteressandosi di altre realtà con una situazione radioelettrica già al collasso... basta vedere come è stato gestito il coordinamento internazionale).
Lo stesso vale per l'FM (a maggior ragione)... all'estero si sta pensando di spegnere tutto anche se FM e DAB possono tranquillamente convivere (una cosa del genere se fatta in Italia porterebbe al capolinea l'avventura delle radio locali)...


Ma ad oggi quali nazioni trasmettono in T2 con hevc?

Dove la tv via etere non è il mezzo principale (a differenza di Satellite o Cavo), ci sono pochi mux e pochi contenuti.
In Germania si è deciso per il DVB-T2 con HEVC (molte famiglie però hanno deciso di passare ad un altro mezzo di recezione).
In Francia invece si è deciso per il DVB-T con H.264.
In Italia la stessa Rai (così come altri broadcaster), ritiene che un passaggio ad H.264 non sia praticabile prima del 2022 (mentre in molti parlano addirittura di HEVC... questo perché non si conoscono a fondo le dinamiche di questo mercato e non si tiene in conto che il broadcaster trasmette con gli standard più maturi ed al tempo stesso più efficienti disponibili al momento cercando di coniugare le due cose)... ;)
 
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Ciao, dato che in questi giorni si sta parlando del passaggio a DVB-T2, avrei qualche domanda da "nabbo" per i più esperti :) ho scorso un po' questo thread ma 400 messaggi sono un po' tanti da recuperare.

1) non ho capito come la cessione della banda 700 MHz sia correlata con il passaggio a DVB-T2. La cessione comporta una riduzione della banda totale disponibile, giusto? Quindi DVB-T2 ha qualche vantaggio dal punto di vista di riuscire ad usare meglio la banda disponibile, o questo è eventualmente qualcosa che si ottiene usando altri codec con compressione maggiore come H264/H265?

2) online leggo che "il passaggio dovrebbe comportare, anzi comporterà sicuramente anche una migrazione all’HEVC" [1]. È vero? Nei post precedenti leggo che siamo ancora lontani dall'H264, perché allora si parla di H265 come qualcosa che avverrà in automatico con lo switch off?

2b) (è corretto parlare di switch-off?)

3) l'incompatibilità dei decoder/tv venduti fino all'anno scorso è dovuta al fatto che non supportano DVB-T2 o che non supportano H265? Nel primo caso, perché non si può continuare ad usare DVB-T anche dopo la cessione dei 700 MHz, e quando il mondo sarà pronto, switchare a H264/5?

4) nei primi post di questo thread ho letto battaglie incredibili su DTT/satellite/IPTV. In prospettiva per il futuro quindi la via principale di diffusione del segnale TV resterà il digitale terrestre, corretto? Cioè non ci saranno progressi sulla diffusione della TV via Internet in Italia nel prossimo decennio... quindi la ricezione di tutti i canali in Full HD e oltre resterà prerogativa di chi riceve via satellite?

Grazie a tutti in anticipo.
 
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