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partitore o derivatore?

edsel ha scritto:
rispondendo a mardergri i 3 derivatori che hanno sulla passante il nome di un utente vogliono dire che da li' la linea continua verso un'altra zona e non sono attaccate direttamente ad una presa tv.infatti le altre passanti che terminano una linea sono chiuse con un carico da 75.sto' cercando infatti di stendere l'impianto servendo ogni singolo utente con una derivazione.la nostra prerogativa e' questa,poi quello che ci sara' da fare nelle case e' tutto da vedere,anche se in alcuni tratti di impianto gia' rivisitato con cavo e distribuzione nuova di zecca il tutto funziona egregiamente anche con il cavo diretto al decoder senza prese tv.l'importante e' bilanciare meglio possibile il segnale,per il segnale in casa a 1 o piu' televisioni ci sono altre soluzioni.mi dispiace per la scarsa chiarezza dello schema,vedro' di postare qualcosa di piu' leggibile.intanto mi leggo i post di flash per cio' che riguarda l'amplificatore,meglio non sbagliare in partenza.comunque commentate e se c'e' da criticare fate pure,accetto tutto pur di imparare....

Mmm… vedo un po’ di incoerenze.
Dici che mancano linee ed utenze ma hai già dimensionato l’amplificatore e questo non va bene.
Una distribuzione la si progetta a partire dal fondo, non dall’inizio.

Anche se le norme prevedono che un impianto deve essere bilanciato in 12 dB è utopia pensare che con un tale dislivello tra le utenze si possano risolvere i problemi prima della distribuzione, ovvero sull’amplificatore o sulle antenne.
 
edsel ha scritto:
mi sono studiato i post di flash e dico questo:l'ampli da palo utilizzato e' un offel lc2/20 v/u che amplifica le nostre antenne vhf e uhf larga banda.il livello di uscita e' 105 dbuv per il vhf e 113 dbuv per l'uhf.secondo voi non si possono pilotare 20 utenze se la distribuzione e' mirata?non si puo' sfruttare cosi' senza dover riamplificare troppe volte il segnale rischiando di compromettere la qualita'?in fondo si parla di elettrotecnica quando si considerano le tensioni su un cavo e se la distribuzione tv e' fatta bene puo' bastare anche un amplificatore cosi'.cio' che non ho capito dei post di flash e' la diminuzione della tensione in uscita in base al numero di canali.quali canali?sono un novellino,lo so....

Se osservi la tabella della riduzione di livello capirai che in funzione del numero di mux che ricevi non puoi far lavorare l’amplificatore al valore massimo dichiarato dal costruttore perché tale valore è riferito alla ricezione di soli 2 mux. Per capirci, ai tempi dell’analogico il numero di emittenti ricevute corrispondeva al numero di canali televisivi o frequenze. Oggi con il dtt il numero di emittenti si è moltiplicato perché sulla stessa frequenza ne vengono irradiate più di una.
Ad esempio sul mux 22 vengono irradiati rai1, ra2, rai3, ecc. ma nel calcolo non sono influenti le emittenti ma solo il numero di canale televisivo (mux o per meglio dire multiplexer).
Quindi devi sapere quante frequenze televisive ricevi (mux) e su questo numero, consultando la tabella, saprai a quanto si riduce il livello massimo in uscita dell’ampli.
Il tuo amplificatore da 113 dBuV e prendo come esempio dalla tabella un ampli da 115 dBuV; nel caso arrivassero 2 soli mux potrai sfruttarlo in pieno ma nel caso di 32 mux ricevuti il livello utile dovrà essere considerato di soli 103,8 dBuV.anziche 115.

Il tuo impianto, con tutta quella attenuazione dovuta ai cavi, non può essere considerato un impianto per 20 utenze.
 
ok,grazie per il chiarimento.comunque,dovro' riamplificare il segnale in alcune zone (come gia' accade)poiche' lo schema che ho postato e' solo la zona piu' vicina all'antenna ricevente.il calcolo che il cad mi da e' comunque riferito a 100 dbuv,xche' il programma imposta un livello in uscita dall'antenna fisso di 80 dbuv + il guadagno dell'ampli che io ho impostato su 20 db per rimanere su valori piu' reali(infatti non credo che in uscita da una qualsiasi antenna ci siano 80 dbuv).diciamo che per i calcoli sono rimasto sempre in difetto di segnale.posso comunque riamplificare subito il segnale(come gia' accade adesso)con un altro ampli in modo da avere il livello di dbuv che mi servono in testa alla linea o faccio solo peggio?il fatto e' che con il dtt ci sono un monte di limitazioni,cioe' attenzione con gli ampli,cavetteria perfetta,connettori e distribuzione impeccabile,ma adesso qui sta' funzionando bene con un impianto che e' a dir poco ridicolo!!!!x questo sono fiducioso di poter fare bene.a me servirebbe solo uno strumento che misura i dbuv per orientarmi e sapere se sto' andando bene.si puo' fare solo con un misuratore di campo o mi consigliate qualcosa di meno sofisticato e accessibile x le mie tasche??
 
Ho visto che ci sono tratte con oltre 110m di cavo TV
tra uscita centralino e "punto tv" principale di casa
(che poi verra ulteriormente splittato)

Credo ti ci vorra un amplificazione cospicua
massiccia ed un alto livello di uscita massima.

Direi centrali modulari per interno
con premapli+finali


cmq un ottimo punto di inizio sarebbe sapere attualmente
che antenne usano (marca modello)
che amplificazione usano (marca modello)
che segnali ottengono (dBuV in 3-4-5 banda)
 
a dir la verita' stiamo usando cio' che c'era,cioe' un amplificatore da interno offel 1 t/20 accoppiato (ovvero collegato in serie) con un vecchio ampli della serie 1tx o roba del genere(non ci sono sigle quindi non saprei).collegati in serie sparano fuori il segnale che serve la prima meta' dell'impianto e poi,con un'altra coppia di ampli cosi',servoniamo l'altra meta' dell'impianto.ed il tutto funziona.dove non funziona ho constatato che cio' e' dovuto alla distribuzione.voglio fare qualche foto e postarla x farvi capire come si vede discretamente qui il dtt con questa roba.vi ricredereste.considerate che comunque useremo un cavo abbastanza di qualita'(cio' che ci possiamo permettere)ma comunque un cavo che ha dispersioni piuttosto contenute(nel particolare messi e paoloni serie digisat 823 elite a++,che disperde 16,6 db alle frequenze + alte del dtt).non vi dico che cavi ci sono adesso sui tetti x distribuire il segnale altrimenti nn ci credete.eppur FUNZIONA!!!!
 
Io ribadisco che se un impianto lo progetti a partire dalla sorgente e non dalla presa più lontana sarà difficile dimensionarlo opportunamente... poi c'è chi si accontenta!
 
edsel
tra "funziona discretamente"...
...e funziona sempre e bene, pigliando in tutte le case tutti i canali ci passa una grossa differenza ;)

io credo che per come state messi ora, basta un gatto di passaggio che fa una scorreggia :D
che a qualcuno gli sparisce il segnale :D :D


se ho ben capito dall'antenna l'impianto si divide in tre parti
una servita da 2 ampli in serie
e altre due servite ciascuna da 1 solo "ampli così" (senza amplificazione a monte)

dico bene? oppure c'è almeno un ampli comune per tutti ?

perche non ci posti uno schemino fatto a mano che spieghi come è fatta la distribuzione/amplificazione
nei 3 tratti incriminati ?
 
Ultima modifica:
attualmente e' configurato come impianto in cascata,cioe' l'antenna ricevente e' sull'estremita' del paese dove si riceve meglio il segnale.da li' l'impianto si dipana in lunghezza fino all'altra estremita' servendo via via gli utenti uno dopo l'altro.si dirama in altre linee in 2 punti(avevo gia' postato il disegno su un'altra discussione),e il segnale viene riamplificato in 4 punti.capisco la perplessita' di flash riguardo al tipo di progettazione,ma mi sembra piu' pratico partire dall'antenna per poi arrivare all'ultimo utente vedendo dove devo riamplificare per far arrivare lo stesso tipo di segnale anche all'utente piu' lontano.adesso io sposto l'antenna ricevente al centro del paese invece di averla all'estremita',cosi' dimezzo le distanze e progetto un impianto con piu' linee che coprono in modo radiale le 5 zone di paese che mi interessano sviluppando le linee portanti in derivazione.il problema mio e' la dispersione dovuta alle distanze,per questo devo trovare soluzioni di stesura dei cavi delle 5 linee usando meno cavo possibile per le portanti.piu' che una scorreggia,sara' l'umidita' dell'inverno a dar noia,viste le condizioni dei cavi.

p.s. dopo l'antenna c'e' 1 ampli da palo +2 ampli in cascata come avevo descritto a circa 20 mt.poi una prima riamplificazione con un ampli da palo offel dopo circa 100 mt che fa arrivare il segnale alla zona centrale del paese dove c'e' un'altra coppia di ampli come in testa alla linea.da li' l'impianto si dirama in 3 linee e solo una viene riamplificata,le altre non ne hanno mai avuto bisogno.
 
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edsel
non ti far pregare, posta almeno uno schizzo completo delle n diramazioni
segna le lunghezze delle tratte e posiziona gli ampli

senno impossibile capire--->impossibile aiutare :)

una considerazione:andare a RIAMPLIFICARE li dove serve, è proprio il frutto concettuale di NON avere progettato in modo integrale tutto l'impianto, e di non avere stabilito un livello di segnale come obiettivo da raggiungere in tutte le prese (case) di tutto l'impianto
 
hai ragione,ma le distanze sono grandine.si parla di centinaia di metri.dici di partire all'origine con tantissimo segnale da distribuire poi fino all'ultima presa?e i futuri ampliamenti dell'impianto?non si gestisce meglio con piu' amplificazioni di bassa entita' piuttosto che con una grande in partenza?

guarda qui dove avevo postato il disegno dell'impianto attuale e di un mio primo progetto.il progetto che avete visto ora riguardava solo una parte dell'impianto.




http://www.digital-forum.it/showthread.php?t=143106
 
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Questo è un progetto colossale...

Provo a darti un suggerimento per cercare di ottenere
un punto di prelievo segnale tv comune, e vari ramii indipendenti
che non si influenzino reciprocamente.

Io farei qualcosa del genere...

Dall'antenna/e scendere fino al punto comune di prelievo segnale tv, il centro stella, nel centro del paese,
con un cavo TV piu grande possibile (almeno 10mm di D in classe A++)

Antenne le piu grandi possibili come dimensioni
sia di 3 che di 4 e 5 banda, nuove e di qualità.

Subito dopo le antenne un ampli a 3 ingressi di buona qualita,a rumore contenuto,
che amplifichi il segnale fino al paese.

Si mira ad ottenere un segnale "comune" di alta qualità, molto pulito ed intensità medio alta.

Fino all'arrivo in paese nessuno preleva il segnale !

Il cavo di arrivo in paese lo dividi in (diciamo) 6 rami
usando un DERIVATORE che cosi ti garantisce,grazie alla sua alta separazione, la successiva totale indipendenza di ognuno dei 6 rami.

In uscita ai 6 rami puoi valutare la opportunità, secondo occorrenza di montare amplificatori dedicati.

Ogni ramo avrà quindi 1 amplificatore comune, piu uno solo (eventuale) dedicato solo a se stesso.

L'uso del derivatore sul cavo comune in arrivo,ti consente di avere virtualmente 6 rami autonomi, indipendenti e che non si disturbano mutuamente grazie alla forte separazione del componente.

Insomma è come ridursi ad avere, invece di un solo immenso impianto, 6 impianti piu piccoli, ognuno che spilla un segnale comune di alta qualita e lo manda in giro per distanze piu contenute rispetto a quelle attuali.

Al contempo piu aumenta il numero dei rami, piu questi rami si fanno piccoli e quindi la lunghezza dei cavi dal centro stella in paese fino alle varie case, diventa piu corta e sempre piu omogenea.




Spero di essere stato chiaro
e spero di avere l' ok di chi l'antennista lo fa per mestiere :)
 
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mardergri ha scritto:
Questo è un progetto colossale...






Spero di essere stato chiaro
e spero di avere l' ok di chi l'antennista lo fa per mestiere :)

Senza disegno, così come era il tuo post in origine, non si poteva esprimersi.
Ora che hai inserito il disegno, così come lo hai fatto, si direbbe perfettamente inutile andare sino al derivatore per poi tornare indietro.

P.S. non ti riesce proprio di accettare che per dividere il segnale in più diramazioni si usano i partitori... già ti vuoi perdere dB preziosi all'inizio dell'impianto!

Inoltre, che un impianto si progetti dalla fine vale anche per te.
 
flash54 ha scritto:
P.S. non ti riesce proprio di accettare che per dividere il segnale in più diramazioni si usano i partitori... già ti vuoi perdere dB preziosi all'inizio dell'impianto!

In tutti i post in cui consiglio il derivatore
miro a SEPARARE il segnale non a dividerlo.

Rendere il segnale indipendente in ogni sua diramazione a monte dell'impianto.


PS: il 3d mica è il mio ! :)
 
mardergri ha scritto:
In tutti i post in cui consigliavo il derivatore
miravo a SEPARARE il segnale non a dividerlo.
Renderlo indipendente in ogni sua diramazione a monte dell'impianto.

Infatti miravi a montare derivatori in cascata senza un valido motivo e l'unica cosa che ottenevi era attenuare più di quello che serviva.

Non serve avere derivatori che alimentano altri derivatori, l'unica cosa che ottieni è una perdita di preziosi dB.
 
flash54 ha scritto:
Infatti miravi a montare derivatori in cascata senza un valido motivo e l'unica cosa che ottenevi era attenuare più di quello che serviva.

Non serve avere derivatori che alimentano altri derivatori, l'unica cosa che ottieni è una perdita di preziosi dB.

Non condivido affatto il ragionare solamente in termini di dB persi.

Il motivo di avere rami separati indipendenti ed autonomi a monte lo ho espresso sopra.

Un partitore non garantisce rami separati indipendenti ed autonomi a monte.

Io in certi casi attribuisco maggiore importanza alla separazione tra i rami, che ai dB.
 
mardergri ha scritto:
Non condivido affatto il ragionare solamente in termini di dB persi.

Il motivo di avere rami separati indipendenti ed autonomi a monte lo ho espresso sopra.

Ascolta, io ci riprovo.

In un tuo post hai scritto:
se in etere ci sono dei buchi che l'antenna capta, con il derivatore non li rilevi

Io ti ho invitato a farmi capire, perchè per me era una tremenda novità, ma non mi hai risposto... mica sarai convinto dello strafalcione che hai scritto?
 
flash54 ha scritto:
Ascolta, io ci riprovo.

In un tuo post hai scritto:
se in etere ci sono dei buchi che l'antenna capta, con il derivatore non li rilevi

Io ti ho invitato a farmi capire, perchè per me era una tremenda novità, ma non mi hai risposto... mica sarai convinto dello strafalcione che hai scritto?

Linkami la discussione che la riguardo...ma NON CREDO di avere scritto ESATTAMENTE questo...

forse avro scritto che se in etere/antenna ci sono dei segnali,
se dividi il segnale con partitore e poi ti colleghi a presa diretta 0 dB puoi avere buchi di canale

se invece ci metti derivatore e prese dirette
buchi non ne avrai.

se questo non avessi scritto, cmq questo intendevo
 
La discussione me la ero persa...in effetti ho scritto qualcosa di non troppo chiaro...:D

Come ho scritto sopra, prima di rivedere il post, mi riferisco a segnali presenti in etere, presenti in antenna e che pero scompaiono alla presa diretta
perchè subito prima si sono usati partitori.

I buchi sono dovuti alla distribuzione
e ovviamente non sono "captati" in antenna.

Grazie per avermi segnato nuovamente il 3d

Detto questo, ribadisco che in certi casi attribuisco maggiore importanza alla separazione tra i rami, che ai dB.
 
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