Riassunto dal RSPG di Bruxelles del 16 Giugno che riguarda che riguarda il coordinamento transfrontaliero in vista del 5G
(Per i problemi radio:
https://www.digital-forum.it/showth...enia-Croazia&p=7014975&viewfull=1#post7014975)
Il Sottogruppo del RSPG ha tenuto 4 riunioni web (18 Marzo, 20 Aprile, 6 e 25 Maggio) per rispondere alla richiesta della Croazia ai sensi dell'articolo 28 del Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche (CECE).
Durante l'incontro del 6 Maggio si è parlato anche gli altri elementi del “good offices” (altre interferenze italiane, banda dei 700 MHz al confine UE).
L‘amministrazione italiana e quella croata sono state molto attive nel riportare al “good offices” tutti gli elementi tecnici e normativi necessari per una chiara descrizione della situazione.
La soluzione stabilita dal gruppo di lavoro è risolvere principalmente in termini di scadenze le varie interferenze. Ciò si basa essenzialmente sulla possibilità per l'Italia di utilizzare frequenze temporanee, tra cui i canali croati concordati dalla Croazia, anche se non soddisfano tutti i requisiti croati.
L'Italia ha chiaramente sottolineato di non poter risolvere questa situazione che non è in linea con il calendario stabilito dalla legge italiana ma ha garantito il massimo sforzo per soddisfare le scadenze corrispondenti e migliorare la situazione. L'Italia ha annunciato che fornirà una dichiarazione per il verbale della prossima riunione plenaria del RSPG per chiarire questo punto.
L'Italia ha inoltre proposto dopo l'ultimo incontro del “good offices” di sostituire “soluzione coordinata” con “soluzione proposta” nella sezione 3 del parere in modo da chiarire che:
• il parere finale presenterà alla CE una "soluzione proposta" per conto del RSPG, rappresentando tutti i risultati attesi e le tempistiche;
• l'Italia cercherà di rispettarlo entro i limiti di ciò che è realisticamente possibile (cioè un approccio del "miglior sforzo").
Questo non è stato accettato poiché il gruppo di lavoro ha deciso di non avere una revisione non editoriale dopo l’incontro. Tuttavia, questo problema richiederà ulteriori discussioni durante la riunione plenaria del RSPG.
A Gennaio 2021 il RSPG ha ricevuto dalla Croazia una richiesta per avviare la procedura prevista dall'articolo 28 del codice europeo delle comunicazioni elettroniche (CECE), che riguarda i problemi di interferenza transfrontaliera con l'Italia.
Il paragrafo 3 del seguente articolo afferma che: "Al fine di garantire il rispetto del paragrafo 1, qualsiasi Stato membro interessato può chiedere al RSPG di utilizzare il suo good offices per affrontare qualsiasi problema o controversia in relazione al coordinamento transfrontaliero o alle interferenze dannose transfrontaliere. Se appropriato, il RSPG può emettere un parere proponendo una soluzione coordinata riguardo a tale problema o controversia”.
La Croazia ha chiesto:
• lo spegnimento delle emittenti televisive italiane sulle frequenze (21, 22, 23, 27, 28, 29, 33, 34, 35, 39, 41, 43 e 45) per le quali vanta diritti internazionali (GE06), considerando anche il nuovo piano croato utilizzato a partire da Ottobre 2020 dopo lo spostamento dei programmi TV sotto i 700 MHz;
• la risoluzione delle interferenze dei canali televisivi italiani sui 700 MHz, che saranno autorizzati per l'attivazione degli operatori mobili croati nel Luglio 2021.
Negli ultimi anni si sono ridotte le interferenze italiane su alcune frequenze utilizzate anche dalla Croazia secondo il piano GE06, ma la situazione non è stata completata risolta.
A Dicembre 2017, dopo la Decisione UE sull’UHF, l'Italia ha stabilito una tabella di marcia per il rilascio dei 700 MHz e la scadenza finale è stata fissata per il 30 Giugno 2022.
La Croazia, invece, ha liberato i 700 MHz da Ottobre 2020 e contemporaneamente sono state attivate altre frequenze GE06 (21, 22, 23, 35) nell'area di coordinamento (assegnazioni croate D5, D7, D8, D9) che subiscono interferenze italiane.
Tabella 1: Piano croato nell'area di coordinamento da ottobre 2020
Assegnazione Croazia | Frequenza |
D5 | 28[SUP]2[/SUP] 23[SUP]1[/SUP] 29[SUP]2[/SUP] 34[SUP]3[/SUP] 43[SUP]4[/SUP] 39[SUP]2[/SUP] |
D7 | 21[SUP]2[/SUP] 22[SUP]1[/SUP] 35[SUP]1[/SUP] 45[SUP]1[/SUP] 27[SUP]4[/SUP] 41[SUP]4[/SUP] |
D8 | 33[SUP]2[/SUP] 23[SUP]2[/SUP] 29[SUP]3[/SUP] 43[SUP]3[/SUP] 34[SUP]2[/SUP] 41[SUP]2[/SUP] |
D9 | 21[SUP]1[/SUP] 22[SUP]2[/SUP] 29[SUP]3[/SUP] 45[SUP]2[/SUP] 34[SUP]4[/SUP] 28[SUP]2[/SUP] |
[SUP]1[/SUP] In funzione - canali utilizzati da ottobre 2020 (in precedenza non utilizzati)
[SUP]2[/SUP] In attività
[SUP]3[/SUP] Non in uso - inizio attività da dicembre 2021
Licenza concessa ma attualmente non in uso a causa di interferenze significative da parte dell'Italia
[SUP]4[/SUP] HAKOM ha ricevuto interesse per 2 multiplex aggiuntivi
In tutti i canali GE06 croati (21, 22, 23, 27, 28, 29, 33, 34, 35, 39, 41, 43 e 45), l'Italia non ha diritti nell'area di coordinamento, ma ha concesso autorizzazioni alle emittenti regionali. L'attuale roadmap italiana prevede di spegnere queste frequenze tra Settembre e Dicembre 2021 nella parte settentrionale della regione adriatica (Area 3) e tra Aprile e Giugno 2022 per la parte meridionale (Area 4).
Per ridurre l'interferenza ai danni della Croazia, l’Italia ha applicato 2 volte (Maggio 2020 e Febbraio-Marzo 2021) un piano per convincere le emittenti locali a spegnere in anticipo le proprie frequenze.
Il numero dei richiedenti non era tuttavia sufficiente per disattivare completamente questi canali, nonostante lo spegnimento di 393 assegnazioni (cioè 1 canale in una provincia), di cui 73 nell'area di coordinamento con la Croazia.
Sono ancora attivi su queste frequenze ben 765 ripetitori italiani, di cui 211 con una potenza superiore a 1kW nell'area di coordinamento.
Il livello di interferenza è misurato a 10 metri (sopra il livello del suolo) e cambia tra i vari canali:
• superiori a 70 dBuV/m (in particolare sulle frequenze 22 e 35) sui canali croati attualmente in funzione e che non lo erano in precedenza.
La situazione è particolarmente delicata perché nella maggior parte dei casi c'erano meno disturbi prima del processo migratorio
• interferenze superiori a 70 dBuV/m anche sui canali 29 e 43, destinati ad essere attivati dalla Croazia da Dicembre 2021.
Nello stesso periodo potrebbe essere accesa anche la frequenza 27
Sul canale 34, le interferenze raggiungono livelli fino a 60 dBuV/m
• i disturbi raggiungono livelli fino a 65 dBuV/m sulle frequenze 28, 34, 39, 41
L'Italia ha promesso che da Giugno 2022 utilizzerà solo frequenze TV dove ha diritti internazionali, come definito dall'accordo multilaterale UHF Adriatico-Ionico.
Figura 1: Emittenti televisive italiane che operano sui canali televisivi croati (bianco = 0; 1-3 = fino a 3; > 3 = più di 3)
| 21 | 22 | 23 | 27 | 28 | 29 | 31 | 33 | 34 | 35 | 39 | 41 | 43 | 45 |
Friuli Venezia-Giulia | | | | | 2 | | | | 1 | | | >3 | >3 | |
Veneto | >3 | | 1 | | | | >3 | >3 | >3 | | | >3 | >3 | |
Emilia-Romagna (parzialmente) | | >3 | 2 | >3 | 1 | | >3 | >3 | >3 | >3 | | >3 | 2 | |
Marche | 1 | 1 | >3 | >3 | >3 | 1 | | | | >3 | >3 | >3 | >3 | |
Abruzzo | | >3 | | >3 | 1 | >3 | | | | >3 | 2 | | >3 | |
Molise | 1 | >3 | | 3 | >3 | >3 | 2 | | | >3 | >3 | | >3 | |
Basilicata (solo Matera) | >3 | 2 | 2 | | 1 | >3 | | | | >3 | | | | 1 |
Puglia | | | | >3 | | >3 | | | | >3 | >3 | | >3 | |
[/td]
Per la Croazia, aspettare Giugno 2022 significherebbe un ulteriore anno di interferenza e perciò ha chiesto:
a) lo spegnimento di tutti i trasmettitori italiani interferenti sulle frequenze 21, 22, 23 e 35 prima dell'estate 2021 a causa del rischio di propagazione eccezionale che peggiorerebbe il già elevato livello di interferenza.
La situazione più critica riguarda la frequenza 35 e, in misura minore, il canale 22
Sono state avanzate
alcune proposte su eventuali cambi di frequenza:
• attivazione della frequenza 31, non utilizzata in Croazia e poco sfruttata in Italia;
• spostamento sul canale 27 croato che non sarà operativo prima di Dicembre 2021;
• trasferimento verso altre frequenze croate dove è sufficiente la separazione geografica (es. nord Italia per una frequenza utilizzata solo nel sud della costa croata o nel sud Italia solo per un canale utilizzato nel nord della costa croata).
b) Per altri canali in esercizio o che saranno operativi da Dicembre 2021, la Croazia chiede lo spegnimento entro Dicembre 2021.
La situazione più critica riguarda i canali 29 (D8/D9) e 43 (D8), che saranno in funzione a fine 2021, mentre la frequenza 34 in D5 è potenzialmente interessata da trasmettitori situati in Nord Italia (Area 3) che verranno spenti a Dicembre 2021
Tabella 2: Trasmettitori italiani ad alta potenza (ERP massimo >= 1 kW) che utilizzano canali croati nell'area di coordinamento (N = area3, CS = area4)
Frequenza Assegnazione | 21 | 22 | 23 | 27 | 28 | 29 | 33 | 34 | 35 | 39 | 41 | 43 | 45 |
D5 | | | 2 (N) + 1 (CS) | | 3 (CS) | 4 (CS) | | 11 (N) | | 0 | | 12 (N) + 11 (CS) | |
D7 | 0 | 7 (N) + 6 (CS) | | 4 (N) + 14 (CS) | | | | | 13 (N) + 15 (CS) | | 6 (N) + 1 (CS) | | 0 |
D8 | | | 1 (CS) | | | 13 (CS) | 0 | 0 | | 0 | 1 (CS) | 22 (CS) | |
D9 | 0 | 6 (CS) | | | 4 (CS) | 13 (CS) | | 0 | | | | | 0 |
E' stato notato che alcuni trasmettitori italiani ad alta potenza possono avere una buona discriminazione nei confronti della Croazia, mentre altri con potenza inferiore possono anche disturbare il Paese balcanico.
Nonostante la tabella di marcia italiana preveda sul versante Adriatico-Ionico lo spostamento completo delle trasmissioni al di sotto dei 694 MHz nel Giugno 2022, l'interferenza televisiva incide di più nella banda di ricezione della stazione base dei cellulari (canali UHF 50-53), dunque l’Italia ha deciso di anticipare lo spegnimento delle 4 frequenze tra Settembre e Dicembre 2021.
L'uso prolungato delle frequenze 50-53 fino a questa data è dettagliato nella figura 3.
Figura 3: Emittenti televisive italiane nei canali 50-53 (bianco = 0; 1-3 = fino a 3; > 3 = più di 3)
| 50 | 51 | 52 | 53 |
Friuli Venezia-Giulia | >3 | 2 | >3 | |
Veneto | >3 | 1 | >3 | |
Emilia-Romagna (parzialmente) | >3 | | >3 | |
Marche | >3 | | >3 | 1 |
Abruzzo | >3 | | >3 | |
Molise | >3 | | >3 | 1 |
Basilicata (solo Matera) | 3 | 1 | 3 | |
Puglia | >3 | | >3 | |
L'autorizzazione agli operatori di telefonia mobile croata sarà concessa nel Luglio 2021 e ciò potrebbe provocare una potenziale situazione di interferenza dannosa per un periodo compreso tra 2 e 6 mesi.
Pertanto, la Croazia ha chiesto all'Italia di spegnere le frequenze 50-53 entro Luglio 2021.
I canali 50 e 52 sono diritti GE06 italiani mentre i canali 51 e 53 sono diritti GE06 croati.
La situazione più critica riguarda le frequenze 50 e 52 utilizzate da emittenti nazionali. L’Italia ha sottolineato che il rischio di anticipare il rilascio dei 700 MHz, a causa del cambiamento di tecnologia (DVB-T2 / MPEG4 e in alcuni casi DVB-T2 / HEVC), potrebbe ripercuotersi sui telespettatori.
Il
canale 53 è già
quasi privo di interferenze.
La frequenza 51 è un caso particolare: questo è un diritto GE06 di San Marino che non fa parte dell’Unione Europea e quindi non deve attenersi alla decisione UE sull’UHF.
Il problema dell'interferenza in Croazia causata dal trasmettitore situato nel territorio sanmarinese deve essere discussa in negoziati bilaterali tra i 2 Paesi.
Tuttavia, un accordo tra Italia e San Marino permette a quest'ultima un'estensione di copertura con ripetitori sul territorio italiano, quindi di competenza dell'amministrazione italiana, e non coordinati con la Croazia secondo le procedure GE06.
Il Paese balcanico ha chiesto dunque all'Italia di spegnere il canale 51 sul proprio territorio entro luglio 2021.
L'accordo Italia - San Marino prevede che questi trasmettitori debbano operare sotto l'inviluppo di quello principale sammarinese e non devono causare interferenze.
Non è ancora chiaro se la Croazia è più disturbata dai ripetitori in territorio italiano oppure da quello sammarinese.
Sono in corso trattative bilaterali tra Italia e San Marino per proporre a quest'ultimi
il rilascio completo del canale 51 entro la fine del 2021
Gli operatori nazionali italiani, attivi sulle frequenze 50 e 52, sono preoccupati per l'anticipazione dell'uso del DVB-T2 perchè comporterebbe il passaggio a un canale sotto i 700 MHz.
Per consentire lo spegnimento di queste frequenze in anticipo rispetto alla scadenza (fissata dalla legge italiana nel dicembre 2021), l'Italia valuterà lo spostamento temporaneo di alcuni ripetitori verso le frequenze 54, 55, 56, 58 e 60 (altri diritti GE06 dell'Italia), a seconda dello spazio disponibile.
Se necessario, potrebbero essere utilizzati anche i canali croati 57 e 59 per lo stesso scopo, previo accordo della Croazia.
È riconosciuto che
l'interferenza temporanea nella banda di ricezione del terminale dei 700 MHz non dovrebbe essere problematica. I terminali sono meno sensibili alle interferenze, hanno un guadagno d'antenna più basso e un'altezza dell'antenna inferiore
Ci possono essere casi in cui i ripetitori vicino al confine potrebbero influenzare la buona ricezione del terminale in alcune aree, ma questi dovrebbero essere identificati e trattati individualmente, sulla base dei dati del trasmettitore forniti dall'Italia.
E' stata suggerita la seguente soluzione coordinata che Italia e Croazia dovranno aggiornare fino a Giugno 2022.
L’Italia dovrebbe:
• spegnere tutti i trasmettitori che disturbano i canali 21, 22, 23 e 35 prima dell’1 Luglio 2021.
• continuare a identificare i ripetitori interferenti rimanenti in altri canali attualmente autorizzati dalla Croazia per poterli disattivare dall’1 Dicembre 2021.
• spegnere tutti i propri trasmettitori TV non coordinati nella banda 470 - 694 MHz ed attenersi all'Accordo UHF Adriatico al più tardi entro Giugno 2022.
In attesa di Giugno 2022, per ridurre le interferenze, la Croazia ha richiesto che l’Italia:
• spenga tutti i trasmettitori dell'area di coordinamento sulle frequenze 50, 51 (compreso il mux di San Marino), 52 e 53,
prima del 15 Agosto 2021.
• tratti con San Marino la disattivazione del canale 51 ed aggiornare la situazione nel Settembre 2021.
• Italia e Croazia dovrebbero considerare individualmente, entro Dicembre 2021, il caso dei trasmettitori TV che possono creare forti interferenze ai canali 57-60 (cioè banda ricevente terminale)
Diritti italo/croati secondo l'accordo GE06 e quello UHF Adriatico
Nota: il canale 46, diritto GE06 croato, è stato convertito in diritto italiano nell'accordo Adriatico per mantenere l'equilibrio, visto che l'Italia ha perso più canali nella banda dei 700 MHz
GE06 Croazia | GE06 Italia | |
21 | 24 | |
22 | 25 | |
23 | 26 | |
27 | 30 | |
28 | 32 | |
29 | 36 | |
31 | 37 | |
33 | 38 | |
34 | 40 | |
35 | 42 | |
39 | 44 | |
41 | 47 | |
43 | 48 | |
45 | 49 | |
46 | 50 | |
51 | 52 | |
53 | 54 | |
57 | 55 | |
59 | 56 | |
61 | 58 | |
64 | 60 | |
66 | 62 | |
67 | 63 | |
68 | 65 | |
| 69 | |
[td]
[td]
[td]
[td]
[td]
Numero | Accordo Adriatico
Croazia e parte orientale dell’Adriatico | Accordo Adriatico
Italia | |
1 | 21 | 24 | |
2 | 22 | 25 | |
3 | 23 | 26 | |
4 | 27 | 30 | |
5 | 28 | 32 | |
6 | 29 | 36 | |
7 | 31 | 37 | |
8 | 33 | 38 | |
9 | 34 | 40 | |
10 | 35 | 42 | |
11 | 39 | 44 | |
12 | 41 | 46 | |
13 | 43 | 47 | |
14 | 45 | 48 | |
[td]
Pur riconoscendo il diritto della Croazia di richiedere l'applicazione dell'articolo 28, l’Italia ha chiaramente risposto di non poter risolvere questa situazione che non è in linea con il calendario stabilito dalla legge italiana, ma ha garantito il massimo sforzo per soddisfare le scadenze corrispondenti e migliorare la situazione.
L'Italia non può impegnarsi a rispettare i termini fissati nel par. 3 “Proposta soluzione coordinata”.
La futura adozione del nuovo standard digitale terrestre (DVB-T2 / HEVC) consentirà di accontentare le emittenti tv pur avendo a disposizione meno frequenze ed inoltre sarà possibile liberare tutte le frequenze assegnate alla Croazia.
Per questo motivo, l'Italia ha stabilito per legge dal 2018 una tabella di marcia per il passaggio al DVB-T2 / HEVC e lo spegnimento simultaneo di tutti i canali interessati.
La scadenza è fissata a Giugno 2022, in conformità con la decisione (UE) 2017/899, che ha consentito a ciascun Stato membro un ritardo di massimo 2 anni rispetto alla prima scadenza del 30 Giugno 2020 per il rilascio dei 700 MHz.
Parte dei risultati (come lo spegnimento dei canali UHF 50-53 e la liberazione dei canali televisivi croati nel nord Italia) sono previsti entro Dicembre 2021: questo anticipo è stato deciso per accontentare i paesi vicini e perciò viene ritenuto praticamente impossibile accorciare ulteriormente le scadenze, in particolare per problematiche legali.
La modifica delle singole autorizzazioni degli operatori radiotelevisivi da parte dell’Amministrazione provocherebbe la reazione degli operatori che si rivolgerebbero ai tribunali (nello specifico: i Tribunali Amministrativi Regionali), con elevate possibilità di avere ragione od ottenere almeno un ritardo nell'adempimento. E' già avvenuto in passato in casi simili.
Pertanto, l'amministrazione italiana vuole convincere gli operatori a cambiare frequenza, anzichè spegnere.
L’Italia lamenta la
mancanza di proporzionalità rispetto agli obiettivi da raggiungere. Ora l'obiettivo principale della Crozia è avere frequenze libere da interferenze dannose, soprattutto quando sono effettivamente in funzione.
La scadenza dell'1 Luglio sembra sproporzionata, in quanto manca pochissimo tempo per ottenere il risultato richiesto ed inoltre la gara per l'assegnazione dei 700 MHz è stata appena stata lanciata in Croazia e le licenze non possono essere assegnate prima di alcuni mesi, quindi il termine indicato sembra esagerato.
Se queste considerazioni sono ritenute accettabili, l'Italia propone di modificare il Progetto di parere come segue:
• aggiungere la frase “o quantomeno rimuovere qualsiasi interferenza dannosa” dopo la parola “switch-off” utilizzata ovunque nei punti del par. 3 (ricordando che in ogni caso lo spegnimento avrà luogo al più tardi secondo le scadenze della tabella di marcia italiana);
• modificare le attuali scadenze per renderle più proporzionate ai reali obiettivi da realizzare, basandosi anche sulle possibilità estremamente limitate di anticipare il calendario della roadmap italiana.
Il
prossimo incontro è previsto come riunione web il
20 Settembre (dalle 9:30 alle 12:30)