In Rilievo Piano liberazione banda 700 e coordinamento canali Paesi confinanti

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Che date sono cambiate, di fatto? (Anche se questo documento include alcune zone in cui sono già stati fatti gli spostamenti.)
Hanno ristretto di una decina di giorni l'arco di tempo generale per la liberazione UHF 50-53

Considerato lo slittamento ormai scontato dell'attivazione del PNAF, secondo me avrebbe senso partire dalla Calabria in su. Sarebbe il colmo iniziare ad esempio con il Friuli Venezia-Giulia facendo spostare prima DFree sul 37 e poi sul 24 qualche settimana dopo :lol:


Aggiornato il post n.3
 
Stamattina c'è l'audizione web con il Ministro Giorgetti per la modifica del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 19 giugno 2019 recante “Fissazione di un calendario nazionale che individua le scadenze della tabella di marcia ai fini dell’attuazione degli obiettivi della decisione (UE) 2017/899”, ai sensi dell’art. 1, comma 1032, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, come modificato dall’art. 1, comma 1106, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.

Vi do due date.

15 Ottobre per l'inizio della dismissione dell' MPEG2 (come vi avevo anticipato qualche giorno fa)

1 Gennaio 2023 per il passaggio al DVB-T2
 
Switch-OFF-2021-2022.png
 
ok ma quali attività?

1)La modifica del calendario di rilascio delle frequenze disposto dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 19 giugno 2019 per le ragioni indicate in premessa, presuppone una riduzione delle tempistiche necessarie per il refarming delle frequenze, con una successione temporale delle operazioni nelle aree tecniche tali da ridurre i problemi interferenziali verso l’estero nonché le possibili interferenze interne

2) A tal fine è stato ipotizzato quanto segue. La calendarizzazione della regione Sardegna negli ultimi due mesi del 2021 consentirebbe di avviare le operazioni di refarming senza impatti interferenziali nocivi all’interno del territorio nazionale per la posizione geografica dell’area, operazioni tecnicamente sostenibili considerando le modifiche frequenziali ridotte da attuare dagli operatori di rete e lo stato di predisposizione delle stesse, alla luce della calendarizzazione originaria dal mese di gennaio 2022.

3)Le successive operazioni di refarming potrebbero avvenire di seguito a partire da gennaio 2022 nelle regioni del Nord Italia (Area 2 e Area 3) proseguendo poi senza soluzione di continuità, dal mese di marzo 2022, con le regioni dell’Area 4, al fine di anticipare il rilascio delle frequenze causa delle lamentate interferenze estere, terminando poi con le restanti regioni dell’Area tirrenica (Area 1) entro il termine del 30 giugno 2022, termine non superabile per rispettare i vincoli normativi dell’Unione Europea (decisione (UE) 2017/899) e nazionali (legge 27 dicembre 2017, n. 205, come modificata dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145).

4. Le modifiche delle aree geografiche e relative tempistiche sarebbero definite come sotto indicato:

Switch-off.png


Switch-OFF-2021-2022.png


5. Al fine di facilitare le operazioni di refarming, di ridurre interferenze a livello nazionale e internazionale e considerando la precedente calendarizzazione delle regioni secondo la quale gli operatori di rete in ambito locale dell’Area 2 e dell’Area 3 avrebbero dovuto rilasciare le frequenze nel periodo settembre – dicembre 2021, si ritiene opportuno prevedere la facoltà di effettuare per tutti gli operatori di rete in ambito locale, in tutte le quattro Aree geografiche, il rilascio della frequenza oggetto del relativo diritto d’uso in anticipo rispetto alle nuove scadenze, con la possibilità di presentare la domanda di rilascio, previo spegnimento degli impianti, entro 30 giorni a decorrere dalla pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto ministeriale di modifica del decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 19 giugno 2019.


3. Codifiche e standard innovativi

1. Al fine di agevolare la migrazione tecnica di un’ampia parte della popolazione verso standard di trasmissione avanzati, si ritiene opportuno, in presenza dei nuovi contributi introdotti dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178, evidenziare la previsione di cui all’art. 6, c. 5 del decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 19 giugno 2019 (… durante il periodo transitorio gli operatori di rete possono effettuare la trasmissione di uno o più programmi con la codifica DVBT/MPEG-4 o codifiche e standard più evoluti in anticipo rispetto alle scadenze del presente articolo. Dette iniziative saranno oggetto di comunicazione nei confronti degli utenti…), ritenendo utile nell’interesse generale che alcuni programmi possano essere trasmessi, con individuazione volontaria da parte dei FSMA, a livello nazionale almeno con la codifica DVBT/MPEG-4.

2. L’obiettivo di conseguire una ampia diffusione degli apparecchi di ricezione televisivi dotati delle nuove tecnologie dovrà essere conseguito con una campagna di comunicazione intensa a partire dalle prossime settimane, dalla presenza dei nuovi contributi aperti a tutti i cittadini senza vincoli di reddito e ISEE e dalle iniziative descritte nel punto 1.

3. Pertanto, la dismissione della codifica DVB-T/MPEG-2 in favore almeno della codifica MPEG-4 su standard DVB-T, attualmente prevista in coincidenza con il primo giorno di avvio delle attività del periodo transitorio nell’Area 2, dovrebbe essere avviata a partire dal 15 ottobre 2021 con le iniziative di cui al punto 1 sopra descritto. In particolare nella data suddetta potrebbe essere organizzato lo spegnimento contestuale a livello nazionale di un numero di programmi rappresentativi in DVB-T/MPEG-2, utilizzando almeno la codifica DVBT/MPEG-4, e detta iniziativa diventerebbe l’oggetto di una campagna di comunicazione diffusa e intensiva per rendere consapevoli i cittadini della necessità di dotarsi di apparecchi televisivi adeguati.

4. La dismissione generalizzata della codifica DVB-T/MPEG-2 sarebbe poi definita con un successivo provvedimento da emanare entro la fine del 2021, a seguito della verifica degli effetti delle misure tecniche, finanziarie e di comunicazione sopra descritte.

5. L’attivazione dello standard DVB-T2 a livello nazionale sarà disposta a partire dal 1 gennaio 2023, ritenendo necessario un periodo più ampio per l’implementazione a regime del nuovo standard.
 
Quindi questo significa che la banda 700 per la telefonia verrà liberata dal 1/1/2023?

ma questo come ti viene in mente? la banda 700 come vedi verrà liberata come da programmi (quasi...;))
entro giugno 2022. Solo l'adozione del t2 come previsto potrà essere ritardata leggermente
 
Stamattina c'è l'audizione web con il Ministro Giorgetti per la modifica del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 19 giugno 2019 recante “Fissazione di un calendario nazionale che individua le scadenze della tabella di marcia ai fini dell’attuazione degli obiettivi della decisione (UE) 2017/899”, ai sensi dell’art. 1, comma 1032, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, come modificato dall’art. 1, comma 1106, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.

Vi do due date.

15 Ottobre per l'inizio della dismissione dell' MPEG2 (come vi avevo anticipato qualche giorno fa)

1 Gennaio 2023 per il passaggio al DVB-T2
Quindi c'è stato lo slittamento dal 1 luglio 2022 al 1 gennaio 2023 per il T2?
 
In pratica viene superato il termine di dicembre 2022 per passare al T2, direi molto male a mio parere.
 
1)La modifica del calendario di rilascio delle frequenze disposto dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 19 giugno 2019 per le ragioni indicate in premessa, presuppone una riduzione delle tempistiche necessarie per il refarming delle frequenze, con una successione temporale delle operazioni nelle aree tecniche tali da ridurre i problemi interferenziali verso l’estero nonché le possibili interferenze interne

2) A tal fine è stato ipotizzato quanto segue. La calendarizzazione della regione Sardegna negli ultimi due mesi del 2021 consentirebbe di avviare le operazioni di refarming senza impatti interferenziali nocivi all’interno del territorio nazionale per la posizione geografica dell’area, operazioni tecnicamente sostenibili considerando le modifiche frequenziali ridotte da attuare dagli operatori di rete e lo stato di predisposizione delle stesse, alla luce della calendarizzazione originaria dal mese di gennaio 2022.

3)Le successive operazioni di refarming potrebbero avvenire di seguito a partire da gennaio 2022 nelle regioni del Nord Italia (Area 2 e Area 3) proseguendo poi senza soluzione di continuità, dal mese di marzo 2022, con le regioni dell’Area 4, al fine di anticipare il rilascio delle frequenze causa delle lamentate interferenze estere, terminando poi con le restanti regioni dell’Area tirrenica (Area 1) entro il termine del 30 giugno 2022, termine non superabile per rispettare i vincoli normativi dell’Unione Europea (decisione (UE) 2017/899) e nazionali (legge 27 dicembre 2017, n. 205, come modificata dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145).

4. Le modifiche delle aree geografiche e relative tempistiche sarebbero definite come sotto indicato:

Switch-off.png


Switch-OFF-2021-2022.png


5. Al fine di facilitare le operazioni di refarming, di ridurre interferenze a livello nazionale e internazionale e considerando la precedente calendarizzazione delle regioni secondo la quale gli operatori di rete in ambito locale dell’Area 2 e dell’Area 3 avrebbero dovuto rilasciare le frequenze nel periodo settembre – dicembre 2021, si ritiene opportuno prevedere la facoltà di effettuare per tutti gli operatori di rete in ambito locale, in tutte le quattro Aree geografiche, il rilascio della frequenza oggetto del relativo diritto d’uso in anticipo rispetto alle nuove scadenze, con la possibilità di presentare la domanda di rilascio, previo spegnimento degli impianti, entro 30 giorni a decorrere dalla pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto ministeriale di modifica del decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 19 giugno 2019.


3. Codifiche e standard innovativi

1. Al fine di agevolare la migrazione tecnica di un’ampia parte della popolazione verso standard di trasmissione avanzati, si ritiene opportuno, in presenza dei nuovi contributi introdotti dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178, evidenziare la previsione di cui all’art. 6, c. 5 del decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 19 giugno 2019 (… durante il periodo transitorio gli operatori di rete possono effettuare la trasmissione di uno o più programmi con la codifica DVBT/MPEG-4 o codifiche e standard più evoluti in anticipo rispetto alle scadenze del presente articolo. Dette iniziative saranno oggetto di comunicazione nei confronti degli utenti…), ritenendo utile nell’interesse generale che alcuni programmi possano essere trasmessi, con individuazione volontaria da parte dei FSMA, a livello nazionale almeno con la codifica DVB-T/MPEG-4.

2. L’obiettivo di conseguire una ampia diffusione degli apparecchi di ricezione televisivi dotati delle nuove tecnologie dovrà essere conseguito con una campagna di comunicazione intensa a partire dalle prossime settimane, dalla presenza dei nuovi contributi aperti a tutti i cittadini senza vincoli di reddito e ISEE e dalle iniziative descritte nel punto 1.

3. Pertanto, la dismissione della codifica DVB-T/MPEG-2 in favore almeno della codifica MPEG-4 su standard DVB-T, attualmente prevista in coincidenza con il primo giorno di avvio delle attività del periodo transitorio nell’Area 2, dovrebbe essere avviata a partire dal 15 ottobre 2021 con le iniziative di cui al punto 1 sopra descritto. In particolare nella data suddetta potrebbe essere organizzato lo spegnimento contestuale a livello nazionale di un numero di programmi rappresentativi in DVB-T/MPEG-2, utilizzando almeno la codifica DVB-T/MPEG-4, e detta iniziativa diventerebbe l’oggetto di una campagna di comunicazione diffusa e intensiva per rendere consapevoli i cittadini della necessità di dotarsi di apparecchi televisivi adeguati.

4. La dismissione generalizzata della codifica DVB-T/MPEG-2 sarebbe poi definita con un successivo provvedimento da emanare entro la fine del 2021, a seguito della verifica degli effetti delle misure tecniche, finanziarie e di comunicazione sopra descritte.

5. L’attivazione dello standard DVB-T2 a livello nazionale sarà disposta a partire dal 1 gennaio 2023, ritenendo necessario un periodo più ampio per l’implementazione a regime del nuovo standard.
 
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Sono senza parole. Sono riusciti a scontentare ancora una volta Svizzera, Croazia e Francia

Hanno pensato di spegnere i 700 MHz in Sardegna in contemporanea con la liberazione UHF 50-53 dell'area ristretta C

Non sarebbe stato meglio un calendario simile?

1 Novembre - 18 Dicembre: Area 2 (esclusa Valle d'Aosta) e Area 3 + Marche, Abruzzo, Molise, Puglia

3 Gennaio - 15 Marzo 2022: Liguria, Toscana, Sardegna, Lazio, Valle d'Aosta

1 Aprile - 30 Giugno 2022: Umbria, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia


Per le aree di confine si sarebbero potute creare delle sorte di "zone cuscinetto", considerato che ci sono a disposizione frequenze libere ed ulteriori operatori locali potrebbero decidere di rottamare in anticipo
 
Sono senza parole. Sono riusciti a scontentare ancora una volta Svizzera, Croazia e Francia

Hanno pensato di spegnere i 700 MHz in Sardegna in contemporanea con la liberazione UHF 50-53 dell'area ristretta C

Non sarebbe stato meglio un calendario simile?

1 Novembre - 18 Dicembre: Area 2 (esclusa Valle d'Aosta) e Area 3 + Marche, Abruzzo, Molise, Puglia

3 Gennaio - 15 Marzo 2022: Liguria, Toscana, Sardegna, Lazio, Valle d'Aosta

1 Aprile - 30 Giugno 2022: Umbria, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia


Per le aree di confine si sarebbero potute creare delle sorte di "zone cuscinetto", considerato che ci sono a disposizione frequenze libere ed ulteriori operatori locali potrebbero decidere di rottamare in anticipo

Meno male che quando mesi fa avevo postato alcuni articoli che avevano anticipato proprio questo scenario mi avevano dato del portatore di notizie dal sito di gufate....
 
Effettivamente sono solo pochi mesi di ritardo per T2 e altrettanti per refarming, temevo peggio viste le spinte, ma resta da capire però la data di spegnimento delle locali operanti su frequenze non coordinate o oltre 700Mhz: vale la data di fine periodo (es 15 marzo 2022 per aree 2 e 3), o deroga a giugno 2022?
 
Per le locali segneranno come previsto il calendario di switch-off per ciascun'area d'Italia.
 
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