7 milioni under 35 vivono a casa con i genitori,il 61% tra i ragazzi non sposati

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Io continuo a chiedermi perché questa discussione vale solo qui in Italia...cioé possibile che un Paese (ormai ex) g8 abbia dei problemi cosí grandi, quando Paesi come Spagna, Irlanda,Portogallo, la stessa Grecia, piú piccoli e che dovrebbero essere soffocati altroché, riescono a restarci? L'Euro ha messo semplicemente a nudo la nostra inadeguatezza nel disegnare riforme di ampio respiro...
 
Beh, insomma.... La Grecia è forse l'unico Paese più disastrato e maggiormente afflitto da corruzione e sprechi. E per non fallire sappiamo tutti cosa ha dovuto subire
Il problema veramente grosso che ci trasciniamo poi noi dietro è l'immobilismo (unito all'instabilità) della classe dirigente. Riforme che non di fanno, si temporeggia, si fa un passo in una direzione poi dopo 6 mesi cambia governo e si rimangia tutto... Per dire, la Spagna ha agito pesantemente sugli stipendi. Non so se ha fatto bene o male; ma ha preso una decisione e qualche risultato l'ha portato. Da noi nessuno ha il polso di farlo
 
E' vero anche questo. Infatti non si sa di restare o uscire dall'euro, anche perché una volta usciti anche col consenso delle 6 potenze mondiali che ora comandano (le 5 vincitrici della seconda guerra mondiale e la Germania), la nostra classe politica dovrebbe essere capace e responsabile di gestire l'uscita, e secondo me non è detto che lo sia.
Guarda che i paesi come quelli che hai detto non se la passano bene, forse s'è risollevata solo la Spagna.
Per quanto riguarda il rapporto con la Germania, va anche detto che la politica estera, anche se sono cambiati i tempi, si fa comunque se si fa "paura militare" agli altri. Nel mondo, una politica estera senza la paura delle armi la fanno solo due Capi di Stato: il Papa e il Dalai Lama.

Il problema non è l'uscita dalla moneta, ma come essa andrebbe gestita.
 
Oh per carità.... Uscire dalla UE e dall'€ è il modo più veloce per trovarci tutti a raschiare coi cucchiai dai cassonetti dell'immondizia. L'Italia è un Paese con un'economia debole, gestito cronicamente da incapaci che dovrebbe rinunciare ad una sola cosa per "prosperare": la bandiera. Intesa come sovranità. Quindi, per me, più cede autorità a strutture sovranazionali e meglio è. Nessuno di offenda: è solo la mia opinione :)
 
Ma infatti, luctun, tu dici le stesse cose che ho scritto io su... noi rischieremmo l'estrema povertà proprio perché abbiamo una classe politica incapace, perché se avessimo persone diverse, saremmo in grado di gestire una nostra moneta e una nostra banca. L'uscita dalla moneta, se gestita bene, potrebbe anche essere parzialmente indolore.
Però scrivi anche "l'Italia è un paese con un'economia debole". Bene.. ma non possono esistere paesi con un'economia debole e una moneta forte.. è un controsenso macroeconomico non da poco.

Uscire dall'euro non vuol dire uscire dall'Europa.. altri trattati rimarrebbero validi, in Italia, ma quello dell'entrata nella moneta unica è stato un disastro e non può essere conveniente.

L'unica è sperare che vadano in crisi anche quei paesi euro che invece per ora stanno bene, e si convinca quindi la BCE a cambiare statuto e stampare più moneta per dare ossigeno ai vari stati. Dopo la crisi del 2008 molti stati si sono ripresi, e quelli che continuano a zoppicare sono proprio quasi tutti quelli dell'area euro. Persino all'est europeo c'è qualcuno che se la passa meglio.

Riguardo alla Germania, devo anche dirvi che la riunificazione di essa non era ben vista da tutti. Non vorrei dire sciocchezze, ma mi pare che anche il nostro Presidente del Consiglio dell'epoca, Andreotti, non era favorevole alla Germania riunita, processo che comunque era impossibile arrestare dopo la caduta del Muro di Berlino. La riunificazione ci fu il 3 ottobre del 1990 e io all'epoca 18 enne, ricordo bene la notizia al TG.

Tornati insieme i tedeschi, essi sono divenuti forti ed egemoni come erano prima del 1945.. solo che prima imponevano la loro legge con le armi, adesso lo fanno con la potenza economica.
 
Ultima modifica:
...visto la bella riuscita dell'ingresso...io eviterei anche solo di pensare all'uscita...

già il fatto di aver fissato 1€ circa uguale a 2000 lire aveva fatto capire a tutti che l'intento era quello di raddoppiare i prezzi e i loro stipendi...mentre la piccola e media impresa che doveva pagare le stesse materie prime il doppio...ha per forza dimezzato gli stipendi...

poi ci metti il potere di acquisto dimezzato...e siamo a posto...anni fa se ti chiedevano 7000 lire per una birra, dovevi schivare il boccale che ti ritiravano dietro...ora ti danno un po' di schiuma con quella cifra.

ci son tante cose da rivedere dalle quote latte previste per noi che siam pieni di montagne e pascoli...e che non riguardano l'estero...e notoriamente in moldavia fanno controlli sul latte meglio di noi...

piace tanto mettere i paletti all'europa...ma non vigilare. con la vigilanza non servono paletti e crei pure posti di lavoro...ma i controllori non piacciono
 
Vero Burchio

Faccio l'esempio che aveva già fatto tempo fa

Una pizza margherita (al tavolo, in pizzeria). Prima dell'entrata nell'euro costava circa 6 mila lire
Dopo l'entrata arriva a 6 euro e 50 cents.
 
A proposito delle responsabilità del paese io ho il sospetto, suffragato da indizi, che l'Italia sia entrata nell'euro solo perché si tratta di un paese che non riesce a dire di no a ciò che viene imposto dall'esterno.
Io sono convinto che coloro che ci hanno portato alla moneta unica non hanno nemmeno interpellato gli economisti.. sono entrati solo perché stavano entrando tutti o quasi, senza sapere che in un momento di crisi con una moneta così forte non saremmo andati lontano, tenendo conto che la politica monetaria ci veniva "sottratta".

Come detto prima un paese si fa rispettare all'estero solo se è una potenza militare (es Israele), potenza economica (es Germania) o una potenza economica e militare contemporaneamente (Usa, Cina, Russia, es).

L'italia non ha politici di spessore che siano ben visti all'estero... gli aveva una volta quando eravamo almeno una potenza economica (anni '70 e '80).. ricordiamo personaggi come Andreotti o Craxi, quest'ultimo si ricorda per tante cose negative ma anche, per es, per aver "litigato" con Reagan sulla consegna dei terroristi che avevano dirottato l'Achille Lauro.. sicuramente ci facevamo rispettare di più e il nostro parere contava molto. Se avessimo avuto politici lungimiranti e soprattutto ben informati e di una certa statura, probabilmente non saremmo entrati nella moneta unica.
 
Potrei citarti Alcide De Gasperi e Aldo Moro, che fecero a mio parere grandi scelte di politica estera,soprattutto il secondo.
Nel 1973 Moro, ministro degli esteri, si rifiutò di dare le basi italiane agli Usa per rifornire Israele nella guerra del Kippur L'Italia era sotto influenza Usa, ma la politica estera era filo-araba e non filo-israeliana come quella degli stessi USA.

tornando in topic, questo tipo di politici probabilmente avrebbero valutato al meglio se ci convenisse entrare in questa "gabbia" dell'euro dalla quale non possiamo più uscire.. la moneta unica ha portato di positivo la possibilità che, essendo presente la grande BCE, i tassi interesse sul nostro debito possono essere tenuti bassi, ma per il resto non mi pare abbia portato benefici.

I politici della seconda repubblica non sono al livello di quella della prima, pur con tutti i difetti che quelli della prima potevano avere.
 
La nostra moneta non era firte come alle altre, infatti l'unica "big" non entrata nell'euro era la granbretagna che aveva, ha, una moneta più forte rispetto alla zona euro ;)
 
A volte è deleterio avere una moneta forte.
Comunque io credo che l'euro imploderà su se stesso, checché se ne dica, a meno che non si convincano i tedeschi ad attuare una politica monetaria espansiva..magari saldano i loro debiti di guerra e una parte di quei soldi vengono anche a noi, che l'8 settembre del 1943 avevamo cambiato idea..:D:D
 
Aggiungo anche che comunque già prima della moneta unica l'Italia doveva fare ciò che veniva deciso dall'UE, che prima si chiamava MEC e prima ancora CEE
Infatti vi erano regolamenti europei, che erano direttamente applicabili in Italia, e poi le direttive, che invece andavano applicate con apposita legge di conversione.

Quindi la sovranità limitata già c'era, non occorreva anche la moneta unica. La moneta nazionale è necessaria, a mio parere, anche se ora riuscire a ricrearla è quasi impossibile.
 
Le banche esistono anche negli USA

La crisi partì dagli USA.
Però gli USA ne sono usciti abbastanza bene.

Purtroppo l'Italia non ha saputo tirarsi fuori da questa situazione.

Le banche esistono anche negli USA, nel Regno Unito e in altri Paesi europei considerati forti.

Il problema non sono (esclusivamente) le banche.

Si tratta di un giochino tutto italiano.
Ognuno accusa gli altri e nessuno risolve i problemi,

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Negli Usa la Banca Centrale è di fatto controllata dal governo, mentre la Bce non è controllata da nessuno dei governi UE.
 
Le banche esistono anche negli USA, nel Regno Unito e in altri Paesi europei "forti"

Le banche esistono anche negli USA, nel Regno Unito e in altri Paesi europei considerati forti.

Il problema non sono (esclusivamente) le banche.

Si tratta di un giochino tutto italiano.
Ognuno accusa gli altri e nessuno risolve i problemi,
Negli Usa la Banca Centrale è di fatto controllata dal governo, mentre la Bce non è controllata da nessuno dei governi UE.

Cosa mi dici del Regno Unito?
Perché non ha rinunciato alla sterlina?

E gli altri Paesi europei "forti"?
Perché stanno meglio di noi?

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Avere il controllo della propria moneta è sempre una cosa saggia, ma di certo non si può stamparla all'infinito.. quando poi l'economia riparte occorre fermarsi, ma in Italia in passato non lo si è fatto
 
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