7 milioni under 35 vivono a casa con i genitori,il 61% tra i ragazzi non sposati

Stato
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e' proprio vero ragazzi, si lamentano che il mercato degli immobili e' in crisi, pero' poi per accendere un mutuo ad un single chiedono un anticipo esorbitante e garanzie come la busta paga a tempo indeterminato e cosa ancor piu' umiliante, chiedono ''hai madre padre?..stanno bene? non hanno malattie gravi? per un discorso di firma del garante del prestito''.
ho comprato casa quando la mia ditta andava bene, e oltre alla mia ho comprato quella della mia nonna dove era ivi residente da piu' di 20 anni.

vivevo coi miei, poi ho trovato l' ennesima st...za che mi ha fatto fare un figlio facendomi credere che fosse la donna perfetta e sono andato a vivere nel mio appartamento che prima affittavo. S'e' trasformata la donna come molte volte succede, nell opposto di quello che era quando eravamo fidanzati in casa propria.
La mia salvezza? non l' ho sposata, altrimenti ero a scrivervi da casa dei miei a pagare un mutuo e alimenti. invece sono a casa mia padrone assoluto.
questo per dire che: a me conveniva molto affittare, era un bel gruzzolo in piu' sullo stipendio, e coi miei non stavo male e non me ne vergognavo.Avevo tutto, la bmw coupe' per la domenica, un auto d'epoca e un audi per tutti i giorni. ora sono comunque contento per mio figlio e giro in seat :).
Ma chi a 40 anni suonati e' ancora dai suoi, non se ne vergogni, la vita e' proibitiva, troppo cara. La spesa al supermercato ormai e' roba da ricchi.
diversamente e' andata ad un amico che fino a 5 anni fa girava con la corvette (ripeto quando hai un lavoro piu' o meno buono ma sei coi tuoi sei un signore, e' risaputo e gli sfizi te li togli), poi s'e' sposato, ha fatto figli, divorziato.. e dorme in rimessa perche' manco piu' i genitori se lo riprendono.

c'e' un film emblematico che chiarisce il concetto: Gli Equilibristi.
 
Personalmente io sono obbligato a vivere con i miei genitori:
1)Perché sono loro ad avere bisogno del mio aiuto (mio padre prende 950€ di pensione, ha vissuto tutta la vita credendo che il proprietario della casa dove vivevamo era buono e amico e che quindi non fosse il caso di comprare, finché dopo 36 anni non c'ha dato lo sfratto e il trasloco chi l'ha pagato? Io.);
2)Perché comunque con il mio stipendio andrei poco lontano;

Chiaro che se i miei genitori avessero una situazione economica serena ed indipendente da me, e se avessi la possibilità economica, a me piacerebbe potere cercare e (sognando) comprare una mia casetta. Arriva una certa età fisiologica, dove comunque credo che sia necessario diventare indipendenti e avere completamente i propri spazi. Non capisco, invece, chi economicamente potrebbe ma non lo fa. Che mi attivino il mutuo che poi a pagarlo mi arrabatto e vengano a vivere con miei genitori. :laughing7:
 
@ the swan

Sono cose che succedono, al giorno d'oggi, come direbbero i siciliani "i fimmin' nun sugnu chiù comu na vota" e anche i maschi credo.

Per quanto concerne il lavoro, si trova solo qualcosa solo a Roma, spesso contratti di 2-3 mesi con Partita Iva e, se non hai la forza di fare il pendolare, cosa che non è per tutti poiché si esce dall'ufficio a volte anche alle 18 e 30 e doversi sobbarcare metro, bus e poi un'ora e mezza di treno (e magari non abiti neanche vicino la stazione) non è sempre semplice, sei costretto a prendere una stanza alla Capitale, con altre persone, rischiando di spendere più di quanto guadagni.

Io tornerei volentieri a vivere nelle due città dove ho studiato e lavorato, ma ci dovrebbero essere possibilità per farlo.. purtroppo non è una cosa fattibile.
 
@ the swan

Sono cose che succedono, al giorno d'oggi, come direbbero i siciliani "i fimmin' nun sugnu chiù comu na vota" e anche i maschi credo.

ma veramente! divago un po' nella discussione e mi perdonerete, ma tu non puoi fare un figlio con una persona dichiarando eterno amore, e poi cambiare a distanza di un anno. ho rischiato l' analisi, perche' mi sarei accontentato di un motivo plausibile, anche un altra persona nella sua vita..invece no, cambiata e non si sa perche'. e tutti i miei amici e chi mi conosce mi continuano a dire ''meno male che non l'hai sposata se no facevi la fine di Fulvio'', fulvio e' quello che dorme in rimessa.

certo e' che anche da single, ad una certa eta' si sente proprio il bisogno dei propri spazi, non ci sono ragioni che tengano. chi ha le possibilita' lo fa, perche' e' un istinto naturale una propria indipendenza o comunque nel mio caso uno spazio proprio, si sceglie tra rischiare che nella tua stanzetta entri la mamma mentre sei li con l' amica che canta al microfono ( ;) ) e tenerti la bmw o avere la tua privacy sacrificando certi sfizi. Ripeto pero' che chi non ha le possibilita' per colpa di come e' il paese oggi e la situazione del mercato del lavoro..non se ne vergogni, ha tutte le ragioni e la mia comprensione.

Per quanto concerne il lavoro, si trova solo qualcosa solo a Roma, spesso contratti di 2-3 mesi con Partita Iva e, se non hai la forza di fare il pendolare, cosa che non è per tutti poiché si esce dall'ufficio a volte anche alle 18 e 30 e doversi sobbarcare metro, bus e poi un'ora e mezza di treno (e magari non abiti neanche vicino la stazione) non è sempre semplice, sei costretto a prendere una stanza alla Capitale, con altre persone, rischiando di spendere più di quanto guadagni.

Io tornerei volentieri a vivere nelle due città dove ho studiato e lavorato, ma ci dovrebbero essere possibilità per farlo.. purtroppo non è una cosa fattibile.

purtroppo e' cosi'. sono sconvolto anche a vedere laureati ai quali offrono questo tipo di contratti.
io vengo dai tempi in cui il diploma era un diploma, e le ditte erano loro che ti venivano a cercare. oggi se perdo questo lavoro al quale mi aggrappo, chi mi prende? nessuno.
se succede non mi daro' comunque per vinto, bisognera' tirarsi su le maniche.
 
Io, come avrete certamente capito, credo in una seconda possibilità per tutti.

Nel frattempo non ci resta che soffrire.

Ma come diceva San Paolo: "Soffrire bisogna soffrire; tanto vale soffrire per delle cose serie".

Ah, non diceva così?

;)

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queste statistiche lasciano il tempo che trovano per una miriade di motivi.

lavoro non c'è e i nuovi lavori...quelli che fanno scendere di meno l'indice di occupazione sono una farsa(avere un contratto rinnovato ogni 15 giorni o peggio partita IVA che non sai mai quando lavori e quanto paghi di tasse) i callcenter(che se ne stanno andano all'estero) non sono un lavoro...il promoter non è un lavoro che ti possa permettere l'indipendenza. una volta IL LAVORO era entrare nella produzione di qualcosa di duraturo...le famose grandi aziende...ora con questa situazione nel migliore dei casi delocalizzano.

forse una volta c'erano le mamme invadenti che potevano disturbarti mentre l'amica aveva il microfono in mano...ora dette mamme...LAVORANO e non hanno tempo neanche di essere amabilmente invadenti...ora le mamme non si stupirebbero neanche di coglierti "in flagrante", se hai un amica in camera...non entrano.

un'ultima cosa...chi l'ha detto che chi sta in casa con la mamma per forza si gratta tutto il giorno modello famiglia americana col sussidio, il padre sul divano unto con la birra. come detto spesso le mamme hanno un lavoro e i figli no...e una bella aspirapolverina in mano non fa male a nessuno
 
Infatti io sono disoccupato ma cerco di fare molte cose, e ho molti hobbies.

Una volta il lavoro era un diritto, adesso non può più esserlo per tutta una serie di motivi.. (mancanza di sovranità monetaria, concorrenza di paesi dell'est o dell'Asia, difficoltà a far rinunciare "certi personaggi" ai loro privilegi, corruzione ecc.)
 
Racconto un aneddoto.
Un cliente della mia azienda mi raccontò una volta di un giovane ragazzo che si presentò un giorno presso la sua fabbrica in cerca di un posto di lavoro.
Tutto normale direte voi...non proprio,poichè il ragazzo se ne rimase seduto fuori in macchina,e a parlare con l'imprenditore si presentò la madre!!!! :eusa_wall::eusa_wall::eusa_wall:
Ovviamente vista la palese immaturità del giovane,non fu assunto.
 
Racconto un aneddoto.
Un cliente della mia azienda mi raccontò una volta di un giovane ragazzo che si presentò un giorno presso la sua fabbrica in cerca di un posto di lavoro.
Tutto normale direte voi...non proprio,poichè il ragazzo se ne rimase seduto fuori in macchina,e a parlare con l'imprenditore si presentò la madre!!!! :eusa_wall::eusa_wall::eusa_wall:
Ovviamente vista la palese immaturità del giovane,non fu assunto.

dove lavoro stanno arrivando dei curriculum...i giovani d'oggi non hanno capito che il lavoro non è un social network...tralasciando l'uso del solito form di office usato DA TUTTI (meglio scriverlo tutto di fila senza neanche gli spazi magari premiano l'inventiva), poi ci mettono la foto del profilo di facebook non sapendo a cosa serve la foto che richiedono sui curriculum, non servono per far vedere la tonalità di abbronzatura, piercing o tatuaggi e il livello di forma. spesso non si presentano ma mandano qualcuno a lasciare il curriculum(cosa avete di meglio da fare???) neanche vengono riletti parole con gli spazi nel mezzo e un gran mescolone tra chi sei cosa sei e cosa sai fare...

ps ad ogni modo non è che coi curriculum scritti bene si vada tanto lontano, ma almeno per le cosiddette (ingiustamente) "basse manovalanze"...
 
L'Italia è finita da quando si è cominciato a parlare di pari opportunità nel settore lavorativo. :mad:

Dei 3 milioni di disoccupati nel nostro paese il 40% sono uomini ( quindi 1milione e 200.000 circa ). Quante famiglie non si sono formate ??? Diciamo 1 Milione ? Quante donne lavorano e non sono sposate e mai lo saranno perchè antepongono la carriera a tutto ??? Diciamo qualche altro Milioncino abbondante ??? Il milione di uomini è stato fottuto dalle Pari Opportunità che hanno portato un milione di donne a prendere i loro posti di lavoro , le famiglie a non formarsi ed i bambini a non nascere ( e poi ci si lamenta che gli italiani non d'importazione diminuiscono :eusa_wall:) .

Se in una coppia lui lavora e lei no ci si sposa con la benedizione del papà di lei , se invece lei lavora e lui no , non ci si sposa finchè anche lui non trova un lavoro, e spessissimo questo fatto fa andare in crisi la coppia che si sfascia .

Ormai il sesso debole non è più quello di metà novecento , ora è l'altro ... poveri uomini ... ci siamo fatti inchiappettare senza essere per forza del terzo sesso !:eusa_wall:
 
Te ne racconto una, caro Stefio, a te e agli altri.. ma forse ne avevo accennato qualche anno fa

Io a Roma ho lavorato nel periodo 2007-2011, in vari Caf.

La responsabile del servizio in uno di essi, una struttura abbastanza grande, è dichiaratamente femminista. Brava persona, spassosa come molti romani, ma dichiaratamente femminista. Preferisce quasi solo donne, salvo casi particolari. Una volta, un mio collega, aveva il contratto scaduto come me (ai Caf ti prendono per 4-5 mesi l'anno) ma in un altro ufficio era andata via una ragazza per motivi personali.

Serviva quindi una persona per una mansione che il mio collega poteva fare benissimo, ed era anche più esperto di me. Conosceva bene tutti in quell'ufficio, e quindi si è proposto per prendere il posto di quella ragazza. Hanno tergiversato per mesi, lasciando l'ufficio con una risorsa in meno.

Il vice responsabile del CAF, col quale avevo una buona amicizia, mi ha detto un giorno sottovoce "il tuo amico e collega lo hanno assunto tempo dopo perché tergiversavano in quanto era maschio" :5eek::5eek::5eek:

Alla fine sono stati costretti ad assumerlo. Io invece ho fatto quei mesi primavera-estate e poi non sono più stato richiamato, anche per motivi dovuti alla recessione economica.
 
Ultima modifica:
Aggiungo anche..

La pari opportunità nel settore lavorativo è iniziata negli anni '70, all'inizio, rivendicata ovviamente da parecchie organizzazioni femministe.

Queste rivendicazioni trovarono terreno fertile anche tra i proprietari di grandi aziende... perché? semplicemente perché in alcune famiglie avremmo poi avuto il doppio stipendio, che avrebbe portato queste famiglie a consumare ancora di più con sommo gaudio delle grandi aziende stesse.

Questo però è un argomento che credo sia parzialmente OT qui.
 
l'errore...è parlarne...siamo una società in cui il maschio ha sempre avuto + potere (fare la mantenuta è OK fare il mantenuto no, gigolò è meglio di prostituta). con tutte queste "quote" abbiamo aggiunto un po' di burocrazia dove di certo non mancava. nei paesi evoluti...non si fanno di questi problemi e di nessun genere uomo donna giovane anziano...tu presenti un curriculum e se sei idoneo OK altrimenti ciao. noi per fare i gradassi abbiamo mischiato la posizione delle donne nei paesi del terzo mondo(nessun accesso a istruzione men che meno al voto ecc ecc) con la nostra volontà di vedere qualche gonna in ufficio per decreto
 
Comunque con una situazione economica mondiale diversa ci sarebbe lavoro per tutti o quasi tutti.. una volta caduti i muri sono entrati paesi che una volta erano per conto loro, che producono a basso costo beni che durano una settimana solo, a volte..

Basti parlare delle tv.. una volta duravano anche 20 anni, quelle prodotte in Italia o comunque nei paesi occidentali.. ora se ti durano 6 o 7 anni sei privilegiato.

Questi paesi non hanno lo stato sociale come in Italia (almeno credo). Da noi è diverso: è vero che c'è spesa pubblica improduttiva, ma su questo tipo di spesa ci sono famiglie che ci campano.

Per fare investimenti che permettano di creare lavoro occorre quindi ridurre la spesa pubblica, creando in alcuni casi anche disagio, visto che non si può agire sulla moneta.
 
E se manca la corrente elettrica?

Per quanto riguarda il denaro, non si tratta di uscire dall'Euro, bensì dal denaro contante.
Il denaro condannato dalle varie religioni è in sostanza il denaro contante.

Prima o poi il denaro contante verrà sostituito dal denaro elettronico.
Il denaro elettronico lo usiamo già quando utilizziamo le carte di credito e i bancomat.
In quelle occasioni stiamo utilizzando qualcosa di leggermente diverso dall'Euro, basti pensare che sono possibili acquisti anche con altre valute.

Questi cambiamenti epocali avverranno comunque.
Potrebbe essere utile anticiparli ed assecondarne l'evoluzione, in modo da procurare i maggiori benefici per l'intera popolazione (italiana, europea, mondiale).
Negli anni '80 sono "nati" i personal computer, con cui si possono fare tante belle cose.
A mio parere sono ancora oggi sottoutilizzati.

Se usi solo il denaro elettronico, poi puoi usare la valuta che vuoi; puoi anche crearne una da zero (tipo bitcoin) e chiamarla come vuoi: Eurosoft, Softcoin, Moneysoft, Softmoney, o in altri modi.
Ecco, magari gli dai quattro regole...
Puoi lasciare la compatibilità con il denaro contante per gli stranieri.

Puoi anche creare una moneta unica valida per tutto il mondo.

Ok.
Dice: "E se manca la corrente elettrica?".

E se manca la corrente... allora anche adesso!
Se manca la corrente... allora tutto!

Il frigorifero, la lavatrice, il televisore, le auto del futuro.

Bisogna lavorare sulla durata delle batterie dei dispositivi "mobile".
Bisognerebbe anche inventare delle tessere "attive", intelligenti e indipendenti da lettori alimentati con l'energia elettrica, magari utilizzando nuovi materiali.
E ovviamente bisognerebbe inventare dei lettori non alimentati con la corrente.

Troppo?
Forse no.

---

L'obiettivo non è creare una società basata sul denaro elettronico, per sempre.
Il denaro elettronico è una tappa intermedia.

L'obiettivo è creare una società basata sull'uguaglianza e sul rispetto reciproco.

Quando tutti avranno un lavoro, allora la moneta di scambio sarà il servizio.

---
 
L'uguaglianza che verrà

Per quanto riguarda il denaro, non si tratta di uscire dall'Euro, bensì dal denaro contante.
Il denaro condannato dalle varie religioni è in sostanza il denaro contante.

Prima o poi il denaro contante verrà sostituito dal denaro elettronico.
Il denaro elettronico lo usiamo già quando utilizziamo le carte di credito e i bancomat.
In quelle occasioni stiamo utilizzando qualcosa di leggermente diverso dall'Euro, basti pensare che sono possibili acquisti anche con altre valute.

Questi cambiamenti epocali avverranno comunque.
Potrebbe essere utile anticiparli ed assecondarne l'evoluzione, in modo da procurare i maggiori benefici per l'intera popolazione (italiana, europea, mondiale).
Negli anni '80 sono "nati" i personal computer, con cui si possono fare tante belle cose.
A mio parere sono ancora oggi sottoutilizzati.

Se usi solo il denaro elettronico, poi puoi usare la valuta che vuoi; puoi anche crearne una da zero (tipo bitcoin) e chiamarla come vuoi: Eurosoft, Softcoin, Moneysoft, Softmoney, o in altri modi.
Ecco, magari gli dai quattro regole...
Puoi lasciare la compatibilità con il denaro contante per gli stranieri.

Puoi anche creare una moneta unica valida per tutto il mondo.
Ok.
Dice: "E se manca la corrente elettrica?".

E se manca la corrente... allora anche adesso!
Se manca la corrente... allora tutto!

Il frigorifero, la lavatrice, il televisore, le auto del futuro.

Bisogna lavorare sulla durata delle batterie dei dispositivi "mobile".
Bisognerebbe anche inventare delle tessere "attive", intelligenti e indipendenti da lettori alimentati con l'energia elettrica, magari utilizzando nuovi materiali.
E ovviamente bisognerebbe inventare dei lettori non alimentati con la corrente.

Troppo?
Forse no.

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L'obiettivo non è creare una società basata sul denaro elettronico, per sempre.
Il denaro elettronico è una tappa intermedia.

L'obiettivo è creare una società basata sull'uguaglianza e sul rispetto reciproco.

Quando tutti avranno un lavoro, allora la moneta di scambio sarà il servizio.

Uguaglianza non vuol dire avere lo stesso stipendio.
Almeno non inizialmente.

Ci vorrà del tempo.
Ogni lavoro dovrà appartenere ad una determinata categoria, che dovrà stabilire un reddito minimo e un reddito massimo.

Prima di parlare di reddito massimo, bisognerà stabilire un reddito minimo.
Per il reddito massimo ci sarà tempo.

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Dei 3 milioni di disoccupati nel nostro paese il 40% sono uomini ( quindi 1milione e 200.000 circa ). Quante famiglie non si sono formate ??? Diciamo 1 Milione ? Quante donne lavorano e non sono sposate e mai lo saranno perchè antepongono la carriera a tutto ??? Diciamo qualche altro Milioncino abbondante ??? Il milione

Non è del tutto vero, comunque, perché molte donne "in carriera" sono comunque sposate, anche se alla loro carriera ci tengono molto, ovviamente.
 
Non è del tutto vero, comunque, perché molte donne "in carriera" sono comunque sposate, anche se alla loro carriera ci tengono molto, ovviamente.

pero' nella maggior parte dei casi i mariti si stufano di aspettarle a casa oltre le 21 passate quasi tutte le sante sere. Se volevi continuare la carriera non mettevi al mondo un figlio per vederlo un' ora la sera e un' ora al mattino.
 
pero' nella maggior parte dei casi i mariti si stufano di aspettarle a casa oltre le 21 passate quasi tutte le sante sere. Se volevi continuare la carriera non mettevi al mondo un figlio per vederlo un' ora la sera e un' ora al mattino.
Verissimo.. di solito è più la donna che riesce a prendersi cura di un bambino e anche di un anziano.

Noi uomini siamo abituati più a uscire, andare in giro.. invertire i ruoli è difficile. Poi se lavorano entrambi sei costretto a pagare anche una baby sitter e in alcuni casi anche la donna delle pulizie.
 
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