Addio costi di ricarica! march 4!

Le novità del 4 Marzo:
Domande e Risposte utili sui contributi di ricarica



Come si adeguerà wind al decreto 07/2007 cd. Decreto Bersani?

WIND ha adeguato la propria offerta commerciale e ha introdotto tre piani tariffari che non prevedono contributi di ricarica, con nuove condizioni economiche. I clienti che hanno sottoscritto piani tariffari prima del 4 marzo 2007, potranno scegliere se aderire ai nuovi piani gratuitamente fino al 10 di giugno, salvo eventuali proroghe, senza contributo di ricarica oppure mantenere la loro offerta attuale.

Cosa deve fare un cliente wind che non vuole pagare i contributi di ricarica?

I clienti Wind con piani tariffari attivati prima del 4 marzo 2007:
che utilizzano tagli uguali o superiori ai 50 euro, che già non prevedevano contributi di ricarica, potranno continuare a fruire del servizio alle condizioni preesistenti;
che utilizzano tagli inferiori ai 50 euro e che non intendono corrispondere il contributo di ricarica possono migrare gratuitamente verso i nuovi piani tariffari richiedendo di aderire, attraverso i consueti canali, a uno dei nuovi piani senza contributo di ricarica in vigore dal 4 marzo 2007.
Il cliente interessato ad aderire ai nuovi piani disponibili dal 4 Marzo, potrà autonomamente e gratuitamente fino al 10 giugno, salvo eventuali proroghe, effettuare il cambio Piano Tariffario recandosi presso un rivenditore autorizzato Wind, tramite il nostro sito www.155.it, cliccando sul pulsante "Attivati subito", oppure chiamando il 155 ed accedendo all'area "Fai da Te". In caso di cambio piano verso la nuova offerta senza contributo di ricarica non sarà più possibile tornare alle condizioni precedenti, in quanto i vecchi piani tariffari non sono più sottoscrivibili. Sui nuovi piani tariffari senza contributo di ricarica disponibili dal 4 Marzo sono valide tutte le ricariche in commercio, a partire da 10 euro. Per essi, anche se si acquista una ricarica in cui sono ancora indicati i contributi di ricarica, l'intero importo sarà imputato a traffico telefonico .

Cosa accade ai clienti che non vogliono aderire alla nuova offerta?

I Clienti Wind che decidono di non aderire alla nuova offerta continueranno ad usufruire delle condizioni preesistenti.

Se si decide di aderire alla nuova offerta passando ad uno dei tre nuovi piani tariffari in vigore dal 04 marzo, si manterranno le eventuali opzioni attive?

Scegliendo i nuovi piani tariffari in vigore dal 04 marzo i clienti perderanno automaticamente solo le opzioni Noi 2, Noi Wind o Noi Italy eventualmente attive, ed i relativi bonus di traffico gratuito accumulato. Fino al 10 giugno, salvo eventuali proroghe, potranno comunque attivare gratuitamente le nuove opzioni Noi 2, Noi Wind e Noi Italy alla nuove condizioni.

Quali sono i tagli di ricariche disponibili senza contributo di ricarica?
Le ricariche utilizzabili sui nuovi piani tariffari sono quelle da 10 euro e superiori . Per tali nuovi piani, anche se si acquista una ricarica in cui sono ancora indicati i contributi di ricarica l'intero importo sarà imputato a traffico telefonico. Nei prossimi mesi e fino ad esaurimento scorte potrebbero essere presenti sui canali distributivi, tagli indicanti costi di ricarica e tagli senza tale indicazione. Indipendentemente dalla ricarica utilizzata, per i clienti che hanno deciso di confermare i piani sottoscritti prima del 4 marzo 2007, Wind continuerà a riconoscere le medesime condizioni economiche, compresi i normali contributi di ricarica. I tagli da 50 euro in su non prevedono contributi di ricarica.

Se si acquista una ricarica prima del 04 marzo e si decide di effettuarla successivamente a tale data, si pagheranno i contributi di ricarica?
I clienti che decidono di aderire alla nuova offerta commerciale in vigore dal 04 marzo, non pagheranno i contributi di ricarica. Qualora acquistassero o avessero già acquistato una ricarica in cui sono ancora indicati i costi di ricarica, l'intero importo sarà imputato a traffico telefonico.
Per i clienti che hanno deciso di non aderire alla nuova offerta, indipendentemente dalla ricarica utilizzata, Wind continuerà a riconoscere le condizioni economiche preesistenti, compresi i normali contributi di ricarica. I tagli da 50 euro in su continuano a non prevedere contributi.

Quali tagli di ricarica saranno disponibili?
I tagli di ricarica disponibili sono:
10 - 25 - 50 euro tramite scratch card e da canali Lottomatica - Sisal - e Ricarica OnLine da 155.it
25 - 50 - 100 - 150 - 200 - 250 da Bancomat
Le comunichiamo inoltre che al momento, per vincoli tecnici, legati al limitato tempo disponibile per adeguare i nostri sistemi alle disposizioni contenute nel decreto legislativo 07/2007 (cd. Decreto Bersani), non è possibile effettuare ricariche di taglio inferiore a 50¿ tramite i canali Bancomat, Postamat, Sisal, TotoBit PowerPos, Lottomatica, Easy Ricarica, e MondoWind on line.
 
Il Codacons ha emanato un comunicato stampa:

CELLULARI: ILLEGALE QUALSIASI COSTO DI RICARICA DOPO IL 5 MARZO!!

IL CODACONS DICHIARA GUERRA ALLE COMPAGNIE TELEFONICHE E INVITA L’AGCOM A VERIFICARE I PIANI TARIFFARI

I GESTORI DEVONO RESTITUIRE GLI INTROITI DERIVANTI DAI COSTI DI RICARICA APPLICATI DALL’ENTRATA IN VIGORE DEL DECRETO BERSANI FINO AL 5 MARZO



Qualsiasi costo di ricarica applicato agli utenti della telefonia mobile dopo il 5 marzo sarà considerato illegale e, come tale, denunciato dinanzi le competenti autorità.
Così il Codacons dichiara guerra a quelle compagnie telefoniche che, in base alle prime indiscrezioni, vorrebbero continuare a far pagare ai vecchi clienti il balzello cancellato dal Ministro Bersani (è il caso di WIND).
“Chiediamo all’ Autorità per le comunicazioni di verificare i nuovi piani tariffari degli operatori telefonici per accertare se al loro interno si celino aumenti a discapito degli utenti – afferma Carlo Rienzi, Presidente Codacons – Le compagnie che decideranno di fare le “furbe”, scaricando sui consumatori i minori introiti derivanti dal taglio ai costi di ricarica, o quelle che continueranno a imporre tale balzello, dovranno essere pesantemente sanzionate”.
Per il Codacons inoltre i gestori telefonici devono restituire agli utenti le somme incassate per i costi di ricarica, relativamente al periodo che va dall’entrata in vigore del Decreto Bersani (2 febbraio) al 5 marzo, in quanto tale tassa si considera vietata dal momento di entrata in vigore dei provvedimenti del Ministro per lo Sviluppo.
“Siamo pronti a presentare migliaia di cause di rimborso dinanzi ai Giudici di Pace – conclude Carlo Rienzi – per far valere i diritti dei consumatori di fronte allo strapotere e all’arroganza sfacciata delle compagnie telefoniche”.


http://www.codacons.it/
 
Poco fa ho chiamato il 155, dopo un'attesa di circa 30 minuti a causa intenso traffico di chiamate, mi ha risposto una ragazza del call center che ha confermato il diverso trattamento riservato a coloro che non intendano passare ai nuovi piani che si continueranno a vedere applicati i costi ricarica.

Mi sono in****ato da morire, le ho detto che avrei denunciato la wind sia come singolo utente che tramite l'associazione dei consumatori e che avrebbero ricevuto pesanti sanzioni da parte dell'Authority.

Ho parlato talmente tanto senza mai farla parlare che mi meraviglio come non mi abbia riataccato il telefono.

Ha cominciato a tirar fuori delle cose inaudite

1) Mi ha detto che se loro hanno attuato questo comportamento diverso dagli altri operatori è perche hanno consultato degli avvovati che hanno indicato alla wind le varie interpretazioni (escamotage) da dare al decreto.
2) che gli altri operatori solo nelle prime settimane avrebbero eliminati i costi di ricarica anche ai vecchi clienti e che poi col passare del tempo li avrebbero riapplicati.
3) che il trattamento riservato in passato dalla wind è stato imparagonabile (in meglio) rispetto agli altri operatori che avevano tariffe peggiori.
4) che per il taglio da 50 € solo loro della wind non hanno mai fatto pagare i costi di ricarica, a differenza degli altri gestori che prima del decreto Bersani incece li applicavano.
5) che anche se l'opzione NOI 2 WIND scenderà a 300 minuti (nel caso si passasse ad un piano nuovo) rimane pur sempre un offerta che altri operatori non hanno.

Cmq alla fine le ho detto che con la loro strategia perderanno molti clienti.
Lei mi ha risposto che ora è solo l'inizio, poi col tempo le cose potrebbero cambiare.
Poi quando le ho chiesto di immedesimarsi nei clienti Wind che si lamentano per la truffa dell'aumento delle tariffe lei ha ammesso che effettivamente sono più gravose perchè anche oltre che call center è anche cliente wind.
Inizialmente diceva che gli altri gestori non avevano avuto un attegiamento diverso dalla wind.

In pratica mi ha risposto con un sacco di ****ate.

Ho terminato il colloquio dicendole che il governo nei prossimi giorni dovrebbe emanare un regolamento di attuazione che specifichi nel dettaglio le singole norme del decreto, così alla fine si renderanno conto del loro comportamento truffaldino!!!!

Stanotte sarò il suo incubo!!!!!
 
freddy18 ha scritto:
5) che anche se l'opzione NOI 2 WIND è scesa a 300 minuti rimane pur sempre un offerta che altri operatori non hanno.
Ma quando mai?
Vodafone: Infinity You&Me (anche se si paga il primo minuto).
 
Per l'appunto!!!!

Te l'ho detto che la call center mi ha risposto con un sacco di ****ate!!!!

Si arrimpicava sugli specchi!!!
 
freddy18 ha scritto:
Per l'appunto!!!!

Te l'ho detto che la call center mi ha risposto con un sacco di ****ate!!!!

Si arrimpicava sugli specchi!!!
Ma infatti!!! :mad:
E meno male che volevo farmi una scheda Wind...

Tranquillo, che gli arriva un multone pari al PIL polacco!!! :D
 
CELLULARI: COSTI DI RICARICA ADDIO
ROMA - ANSA-

Costi per le ricariche via da lunedi': scatta infatti la nuova norma del pacchetto
liberalizzazioni di Bersani che consentirà di eliminare il balzello che grava sui prezzi delle
ricariche dei telefonini che, secondo i calcoli delle associazioni dei consumatori, frutterebbe alle
compagnie telefoniche circa 1,8 miliardi di euro l'anno.
Ma proprio le organizzazione di difesa dei consumatori sono in allerta: temono che qualche
gestore sia tentato di eludere od aggirare le prescrizioni della norma intervento su cavilli o piani
tariffari. Il Codacons punta il dito soprattutto su Wind, che potrebbe in alcuni casi continuare a far
pagare i costi di ricarica.
"Da lunedi' qualsiasi costo di ricarica applicato agli utenti della telefonia mobile sarà considerato
illegale e, come tale, denunciato dinanzi le competenti autorità"avverte il Codacons rivolto alle
compagnie telefoniche che "in base alle prime indiscrezioni, vorrebbero continuare a far pagare ai
vecchi clienti il balzello cancellato dal Ministro Bersani" e cita appunto Wind. Il Codacons,
spiega il presidente Carlo Rienzi, chiede all'Autorità per le comunicazioni "di verificare i nuovi
piani tariffari degli operatori telefonici per accertare se al loro interno si celino aumenti a
discapito degli utenti.
Le compagnie che decideranno di fare le 'furbe', scaricando sui consumatori i minori introiti
derivanti dal taglio ai costi di ricarica, o quelle che continueranno a imporre tale balzello,
dovranno essere pesantemente sanzionate". Ma da Wind replicano che le ricariche da 50 euro in
su erano già gratuite e continueranno ad esserlo, mentre chi vuole ricaricare per importi minori
deve passare ai nuovi piani tariffari che rispettano le indicazioni del decreto Bersani. '3' ha
giocato d'anticipo e ha abolito i costi di ricarica già da ieri. Oggi è stata la volta di Vodafone,
mentre Tim li eliminerà lunedi'.
Le associazioni dei consumatori hanno da subito messo in guardia rispetto alla possibilità che
tutte le compagnie telefoniche possano rifarsi dei mancati introiti da ricarica rialzando le tariffe
attraverso i nuovi piani tariffari meno convenienti. Adusbef e Federconsumatori hanno insistito
sul tema della trasparenza tariffaria ricordano che l'Agcom, l'Autorità di Garanzia per le
comunicazioni, ha predisposto una delibera, con cui "obbliga gli operatori a mettere a
disposizione dei clienti informazioni sul costo reale delle telefonate, dopo un minuto, 3 minuti e
15 minuti, in base all'offerta commerciale sottoscritta". L'utente, quindi, deve essere informato sul
costo finale comprensivo di Iva, canone, scatto alla risposta, e anche relativo ai servizi di
messaggistica (sms e mms), alla telefonia fissa e a internet.


Cellulari, addio ai costi di ricarica

Roma - (Adnkronos/Ign) -

E mentre Tim e 3 Italia non aumenteranno le tariffe, Wind e Vodafone
apporteranno diversi cambi. Tutto sotto lo sguardo vigile delle associazioni dei consumatori
Roma, 4 mar. (Adnkronos/Ign) - Addio ai costi fissi quando si ricarica la scheda prepagata del
cellulare. Entra infatti in vigore da domani una delle normative del decreto Bersani che ne impone
la cancellazione. E in risposta, i gestori telefonici adottano strategie differenti. A partire da Tim che
trasformerà il costo in traffico senza cambiare le tariffe, così come ha deciso anche 3 Italia, che
aveva però anticipato la novità a venerdì scorso proponendo una campagna mirata sui giornali dal
giorno precedente. Ecco nel dettaglio le decisioni delle singole compagnie.
TIM- Il gestore di telefonia mobile di Telecom Italia trasformerà a partire da domani tutti i costi di
ricarica in traffico telefonico pienamente utilizzabile. Per esempio i clienti che acquistano una
ricarica da 10 euro, avranno accreditati effettivamente 10 euro di traffico telefonico. Le Ricaricard
attualmente in commercio, che indicano ancora il costo di ricarica separato dal traffico,
attribuiranno comunque al cliente il valore effettivo corrispondente al taglio della ricarica, senza
alcun costo aggiuntivo, e saranno utilizzate fino ad esaurimento delle scorte. Da aprile 2007 saranno
in commercio le nuove ricariche che indicheranno solamente il valore del traffico acquistato. Tim
inoltre non fara' scadere il traffico acquistato al momento dello scadere della carta telefonica,
secondo quanto prevede il decreto.
3 ITALIA - L'operatore che fa capo a Hutchison Wampoa ha deciso di 'bruciare sul tempo' il taglio
dei costi alle ricariche delle carte telefoniche facendolo scattare già da venerdì scorso. Infatti tutte le
ricariche effettuate a partire da venerdì erogano un credito (senza scadenza) pari all'importo speso
per l'acquisto. I piani tariffari rimangono gli stessi e non ci sono aumenti di nessun tipo per
'spalmare' su altre voci il mancato introito del costo da ricarica. E, ancora, i nuovi clienti che
attiveranno fino al 30 aprile 2007 una Ricaricabile 3 da 20 euro riceveranno 30 euro di traffico. Il
'bonus' di 10 euro sarà ricevuto in due tranche da 5 euro ad aprile e maggio. Mentre tutti i clienti 3
potranno quindi continuare ad utilizzare le ricariche 3 attualmente presenti sul mercato e,
indipendentemente dal lato utilizzato (standard o power), riceveranno un credito senza scadenza
pari all'importo speso per l'acquisto della ricarica. L'eliminazione dei costi di ricarica è stata
anticipata con una pagina di pubblicità sui principali quotidiani nazionali: il claim (che evoca il
ministro dello Sviluppo economico Bersani che ha firmato il decreto) riecheggia lo spot tv con Paris
Hilton con ''Caro Signor Ministro, meglio cambiare no?''.
WIND - Wind da domani lancia nuovi piani tariffari (Wind 12, Wind 5 New e Senza Scatto New)
che non prevedono i costi per la ricarica ma dove aumentano leggermente, a seconda del piano
scelto, le tariffe al secondo, al minuto o lo scatto alla risposta. La migrazione ai nuovi piani per i
vecchi clienti che non vogliono pagare il costo fisso di ricarica è gratuita. Arriva anche la
promozione ''Raddoppi la ricarica'', che permette a tutti i nuovi clienti Wind che attivano una sim
entro il 1 aprile 2007 di ricevere in regalo per un anno, a ogni ricarica effettuata, un ricarica del
medesimo importo, fino a 50 euro al mese. Alla società telefonica sono sicuri di poter comunque
continuare a proporre al pubblico le tariffe più convenienti sul mercato.
VODAFONE - Il gestore elimina i costi di ricarica sia per i vecchi che per i nuovi clienti. Tuttavia i
nuovi dovranno misurarsi con cinque nuovi piani tariffari; in tre casi (Zero Limits, Zero Limits
Lights e You&Vodafone) compare uno scatto alla risposta a 19 centesimi (da 15 precedenti con un
rincaro che, secondo i calcoli del Movimento Difesa del Cittadino, è del 26%). Mdc annuncia che
segnalerà ''queste scelte commerciali di Vodafone all'Agcom e all'Antitrust''. Per quanto riguarda
poi la restituzione del credito rimanente sul cellulare quando ad esempio un cliente passa a un
nuovo operatore (secondo quanto disposto sempre dal decreto Bersani), l'operatore che fa capo al
gruppo britannico chiede 8 euro di spese e l'invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno.
E mentre l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni si appresta a vigilare anche sul rispetto della
propria delibera che obbliga ogni operatore a fornire, in formato cartaceo o elettronico, il prospetto
tariffario in qualsiasi momento il consumatore ne faccia richiesta, scendono in campo le
associazioni dei consumatori.
Da tutte l'invito all'Agcom perché vigili sul rispetto del decreto Bersani e sui possibili aumenti delle
tariffe. Il Movimento dei Consumatori dal canto suo consiglia agli utenti di telefonini di aspettare
e, per il mese di marzo, di non cambiare piano tariffario, né accettare offerte di nuovi prodotti da
parte del proprio operatore o di altri concorrenti. “Prevediamo - ha commentato Lorenzo Miozzi,
presidente del Movimento Consumatori - che inizi una doppia offensiva degli uffici di marketing,
diretta sia nei confronti dei clienti sia dei possibili nuovi clienti. Operazione che potrebbe tramutarsi
in vantaggi per i consumatori. Inoltre, aspettando qualche settimana l'Autorità e le associazioni dei
consumatori avranno modo di verificare il pieno rispetto del decreto Bersani”. Per
Federconsumatori e Adusbef “Agcom e Antitrust dovrebbero ora vigilare affinché le compagnie,
costrette a rinunciare a questa rendita, non cerchino di rientrare della stessa cifra, accordandosi
naturalmente in un modo tacito, per aumentare le tariffe telefoniche. In un mercato come quello
delle telecomunicazioni che da pochi anni comincia a muovere i primi passi è necessario che
l'Agcom, l'Autorità di regolazione sia forte e determinata nel far rispettare le regole, e che
l'Antitrust sia attenta e vigili contro gli accordi delle compagnie telefoniche”. “Chiediamo
all'Autorità per le comunicazioni di verificare i nuovi piani tariffari degli operatori telefonici per
accertare se al loro interno si celino aumenti a discapito degli utenti - afferma Carlo Rienzi,
presidente del Codacons – e le compagnie che decideranno di fare le 'furbe', scaricando sui
consumatori i minori introiti derivanti dal taglio ai costi di ricarica, o quelle che continueranno a
imporre tale balzello, dovranno essere pesantemente sanzionate”. Per il Codacons, inoltre, i gestori
telefonici dovrebbero restituire agli utenti le somme incassate per i costi di ricarica, relativamente al
periodo che va dall'entrata in vigore del decreto Bersani (2 febbraio) al 5 marzo. Adiconsum
annuncia invece che denuncerà i gestori che continueranno a pretendere il costo della ricarica. Un
osservatorio per monitorare eventuali aumenti delle tariffe è annunciato anche dai Verdi e partirà
domani.


Spero che gli arrivi un multone come l'insieme dei PIL di Stati Uniti e Cina!!!!!
 
Quelle merd***acce di wind vogliono prendere per il c u l o i vecchi clienti, ma non capiscono che facendo così li perderanno tutti.
Prima che gli arriva una multa salatissima, boicottiamoli noi, non acquistate le loro ricariche e andate con gli altri operatori.
Io ho anche una scheda wind e sicuramente non la ricaricherò più.
 
in sostanza a me converrebbe alla fin fine continuare a subire i costi di ricarica...oppure cambiare gestore bella sta roba!
 
In sostanza la centralinista con cui ho parlato ieri ha detto 2 grosse stronzate:

1) In pratica il ragionamento di quella deficiente è stato che siccome in passato i gestori telefonici diversi dalla Wind non hanno certo avuto un attegiamento "limpido" nei confronti dei loro clienti applicando di fatto condizioni più gravose rispetto a quelle che la Wind applicacava ai propri (questo secondo il suo giudizio), ora la Wind si trova nel pieno diritto di invertire la propria strategia di mercato tramite dei "sotterfugi" del tipo quelli previsti per i costi di ricarica nei confronti dei vecchi abbonati, (cosa che secondo lei cmq era legale).

2) Poi ha continuando dicendo che sulle ricariche da 50 € i costi di ricarica non saranno applicati nè ai nuovi nè ai vecchi titolari di carte ricaricabili, cosa che loro applicavano già da prima dell'entrata in vigore del decreto Bersani, e trattamento riservato solo dalla Wind, al contrario degli altri gestori che invece applicavano fino a qualche giorno fa i costi di ricarica anche sui grossi tagli.
Aggiungendo infine queste testuali parole rivolgendosi a me:
"Scusi ma lei perchè non ricarica da 50 € ogni volta, così non pagherà nessun costo e la ricarica le durerà almeno per 6 mesi, eliminando qualsiasi problema".

A questo punto non ci ho visto più e mi sono in****ato da morire.

Quanto al primo punto le ho risposto che il mio giudizio di valutazione sulla Wind si basa sullo stato attuale delle cose e non su quello passato.
E' ovvio che in pasaato gli altri gestori avevano condizioni più gravose rispetto alla wind, motivo per cui io l'avevo scelto come gestore.
Ma ora stiamo discutendo del comportamento attuale della wind, assolutamente vergognoso e completamente opposto a quello degli altri gestori.
Quanto al secondo punto le ho hatto notare che non tutti i clienti (me compreso) possono permettersi i tagli da 50 € ogni volta che ricaricano; anzi la stragrande maggioranza dei clienti effettua ricariche da 10 e 25 € ed è proprio su quei tagli che incidono in modo preponderante i costi di ricarica.

Ma di ****ate ne ha dette anche molte altre!!

Ditemi un poi voi se i ragionamenti di questi call center non siano del tutto astrusi!!!!

Cose da pazzi!!!
 
Cmq sono daccordo con voi, se nel giro di qualche sttimana la WIND non dovesse adeguarsi interamente al decreto come hanno fatto gli altri gestori, io li abbandono!!
 
Questi sono alcuni articoli tratti da da genzie di stampa e giornali

Da domani controlli a tappeto sulla trasparenza delle offerte


Authority chiede chiarimenti urgenti a Vodafone e Wind

Il provvedimento in relazione all'applicazione dell'abolizione del costo della ricarica telefonica in
vigore da oggi

Roma, 5 mar. - (Adnkronos) -

L'Authority per le Garanzie nelle Comunicazioni ha inviato una
richiesta di chiarimenti urgente a Vodafone e a Wind in relazione alle nuove norme previste dal
decreto Bersani sulle liberalizzazioni. Inoltre da domani scatteranno controlli a tappeto sulla
trasparenza delle offerte da parte delle società di telefonia mobile. Ad annunciarlo è la stessa
autorità che la scorsa settimana aveva approvato una serie di modalità attuative sull'adempimento
delle disposizioni sulla trasparenza, in vigore da domani.
Oggi intanto l'organismo guidato da Corrado Calabrò ha chiesto a Wind alcune precisazioni sui
costi di ricarica. In particolare, l'Autorità vuole capire perché la società abbia deciso di cancellare i
costi di ricarica esclusivamente per alcune tipologie e non per tutti i tipi di offerta e di importo
così come invece prevede il ddl Bersani. Inoltre la società ha mantenuto alcuni costi di ricarica per i
vecchi utenti abolendo il sovraccarico solo per i nuovi abbonati ma ritoccando le offerte.
A Vodafone sono invece stati sollecitati chiarimenti rispetto alla richiesta della società di un
rimborso di 8 euro per il trasferimento di credito residuo dopo un certo periodo di tempo. Da parte
sua, Vodafone ha ribadito che la somma di 8 euro ''è inferiore ai costi vivi sostenuti'' ed ''è coerente
con il decreto Bersani che consente all'operatore il recupero dei costi''.


Telefonini/ Stop da oggi ai costi di ricarica.
L'Authority chiede chiarimenti
Lunedí 05.03.2007 15:07


Niente più costi di ricarica per i cellulari. Entra in vigore oggi, infatti, la norma del decreto Bersani
che rende illegali i costi fissi in vigore finora sulle schede prepagate di traffico telefonico. Tutte le
compagnie di telefonia mobile si stanno attrezzando e a vigilare, promette il Codacons, saranno proprio i
consumatori.
Nel mirino del Codacons, che ha presentato un esposto all'Autorità per le comunicazioni, si chiede un
intervento urgente finalizzato a sospendere quei piani tariffari che da oggi le compagnie telefoniche propongono
ai propri clienti, e che collegano direttamente o indirettamente all'esercizio del diritto del non pagamento dei costi di
ricarica. "I costi di ricarica devono essere eliminati per tutti gli utenti della telefonia mobile - afferma il Codacons -
indipendentemente se siano nuovi o vecchi clienti, e non devono essere imposti con i nuovi piani aumenti tariffari
attraverso ritocchi degli scatti alla risposta o rincari delle tariffe al minuto o al secondo".
Non solo. Per l'associazione la restituzione del credito rimanente sul cellulare quando ad esempio un cliente
passa a un nuovo operatore, deve avvenire in modo del tutto gratuito per l'utente, senza costi aggiuntivi e senza
raccomandate, balzelli che potrebbero costare più del credito residuo, e spingere quindi il cliente a rinunciare a tale
diritto.
Intanto, l'Authority ha rivolto a Vodafone una richiesta di chiarimento in merito al cosiddetto 'contributo sul
trasferimento del credito residuo'. In pratica il gestore chiede un rimborso di 8 euro per restituire il credito residuo al
cliente, "ma gli 8 euro richiesti all'utente - fanno sapere da Vodafone - sono inferiori ai costi vivi sostenuti
dall'azienda per l'operazione tecnica di trasferimento e sono coerenti con il decreto Bersani che consente il rimborso
dei costi sostenuti. Inoltre - dicono ancora da Vodafone - noi siamo l'unica società ad effettuare questa operazione di
restituzione con soldi veri".
Richiesta di chiarimenti anche per Wind, che ha deciso che per le schede telefoniche inferiori ai 50 euro il costo di
ricarica resta (viene abolito per i tagli superiori), ma non viene applicato nel caso in cui il cliente decida di passare a
nuovi piani tariffari predisposti.


2007-03-05 15:11
CELLULARI, COSTI DI RICARICA ADDIO
ROMA - Via i costi per le ricariche
:

E' scattata infatti la nuova norma del pacchetto
liberalizzazioni di Bersani che consentirà di eliminare il balzello che grava sui prezzi delle
ricariche dei telefonini che, secondo i calcoli delle associazioni dei consumatori, frutterebbe alle
compagnie telefoniche circa 1,8 miliardi di euro l'anno.
IL CREDITO SULLA RICARICA NON SCADE PIU'
Non solo la cancellazione dei costi di ricarica. Da oggi anche scatta anche un' altra novità in
favore dei contribuenti: il credito residuo di una ricarica non scade più. A stabilirlo - come
spiegano i tecnici del ministero dello Sviluppo economico - è l'articolo 1 del decreto Bersani sulle
liberalizzazioni, in vigore da oggi, lo stesso che cancella i costi aggiuntivi di ricarica. Il testo,
infatti, vieta "la previsione di termini temporali massimi di utilizzo del traffico acquistato".
Finora, invece, le compagnie telefoniche fissavano un termine di 12 mesi. Se entro un anno non si
era esaurito il credito accumulato in ricarica, lo si perdeva. A favore dei gestori, che tornavano in
possesso della cifra non spesa. Una situazione che penalizzava soprattutto gli utenti che fanno un
uso molto contenuto del cellulare, come molti anziani. Ma anche semplicemente chi dimenticasse
di utilizzare una ricarica. Le associazioni dei consumatori avevano in più occasioni chiesto
interventi su questo fronte. Secondo le stime dell'Adusbef, il valore complessivo del credito
residuo accumulato ammonta a circa 140 milioni l'anno.
AUTORITA' CHIEDE CHIARIMENTI A WIND E VODAFONE
L'Autorità per le tlc ha avanzato una richiesta urgente di chiarimenti a Wind e a Vodafone in
merito al decreto che abolisce i costi di ricarica nella telefonia mobile. Secondo quanto si
apprende, l'organismo di controllo ha rivolto a Wind una richiesta di chiarimento su alcune
strategie commerciali che, secondo l'Autorità, appaiono in contrasto con l'obbligo in vigore di
eliminare i contributi di ricarica su tutte le schede prepagate. Wind ha infatti deciso che per le
schede inferiori ai 50 euro il costo di ricarica rimane, a meno che il cliente non decida di passare
ai nuovi piani tariffari predisposti per l'occasione. Quanto a Vodafone, l'Agcom ha chiesto
chiarimenti urgenti in merito al contributo sul trasferimento del credito residuo: l'operatore
inglese, infatti, chiede un rimborso di 8 euro per restituire il credito residuo al cliente che, per
esempio, voglia dismettere la Sim. Secondo la società telefonica, invece, tale importo è inferiore
ai costi vivi sostenuti ed è coerente con il decreto Bersani che consente il rimborso dei costi
dell'operatore. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di domani dell'ultima delibera
dell'Autorità sulla trasparenza delle tariffe, poi, le società saranno da subito obbligate a mettersi in
regola con gli schemi predisposti dall'ente regolatore per consentire ai clienti il confronto dei
prezzi: l'organismo guidato da Corrado Calabrò potrà quindi avviare i controlli e, eventualmente,
comminare le relative sanzioni.
CODACONS, ESPOSTO ALL'AUTORITA'
Il Codacons ha presentato un esposto all'Autorità per le comunicazioni perché "blocchi i nuovi
piani tariffari che prevedono aumenti a danno degli utenti" e che vengono messi in relazione "al
non pagamento dei costi di ricarica". "I costi di ricarica - afferma l'associazione in una nota -
devono essere eliminati per tutti gli utenti della telefonia mobile, indipendentemente se siano
nuovi o vecchi clienti, e non devono essere imposti con i nuovi piani aumenti tariffari attraverso
ritocchi degli scatti alla risposta o rincari delle tariffe al minuto o al secondo". Per questo il
Codacons chiede all'Agcom "un intervento urgente per sospendere quei piani tariffari che da oggi
le compagnie telefoniche propongono ai propri clienti, e che collegano direttamente o
indirettamente, all'esercizio del diritto del non pagamento dei costi di ricarica". Non solo. Per
l'associazione "la restituzione del credito rimanente sul cellulare quando ad esempio un cliente
passa a un nuovo operatore, deve avvenire in modo del tutto gratuito per l'utente, senza costi
aggiuntivi e senza raccomandate, balzelli che potrebbero costare più del credito residuo, e
spingere quindi il cliente a rinunciare a tale diritto". "Abbiamo chiesto all'Autorità un
provvedimento d'urgenza a tutela dei consumatori - spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi -
e di valutare se la richiesta di passaggio a nuovi piani tariffari come condizione necessaria che
permetta all'utente di fruire di un diritto riconosciuto dalla legge, possa costituire eventuali illeciti
come tentativo d'estorsione".
ADUSBEF: TUTTO OK DALLE PRIME VERIFICHE
Tutto regolare, in base ai primi controlli effettuati, per quanto riguarda l'abolizione dei costi
aggiuntivi di ricarica. Adusbef e Federconsumatori hanno effettuato questa mattina un
monitoraggio in un trentina di negozi di telefonia mobile a Roma e Milano, per verificare sul
campo il rispetto del decreto Bersani e l'abrogazione dei costi di ricarica. Occhi puntanti
soprattutto su Wind, "che affermato di voler continuare ad applicare i costi di ricarica sotto i 50
euro". "Ma nei negozi visitati dalle due associazioni - fa sapere la nota - non erano disponibili,
fino alle ore 12 di stamane, ricariche dell'egiziana Wind sotto i 50 euro". Adusbef e
Federconsumatori "continueranno a vigilare per evitare che le aziende abbiano la tentazione di
rifarsi,sia aumentando le tariffe, che imponendo balzelli ingiustificati di 8 euro, come ha
annunciato Vodafone".
UE: DUBBI SULL'INDIPENDENZA DELL'AGCOM
La Commissione Ue continua ad avere dei dubbi sul provvedimento che abolisce i costi di
ricarica delle schede dei cellulari. "Abbiamo sollevato alcune questioni procedurali che
riguardano l'indipendenza dell'Agcom in merito alla messa a punto della legge", ha detto il
portavoce della Commissaria Ue alle Tlc Viviane Reding. "La Commissaria Reding - ha spiegato
il portavoce - condivide con il governo italiano di proteggere meglio i consumatori, ma restiamo
in contatto con le autorità italiane con le quali stiamo ancora discutendo la questione".

Qui sotto il link di skytg24 con servizio sull'argomento:


www.skylife.it/html/skylife/tg24/tg24_HP.html
 
Ultima modifica:
Io no
Grazie a wind sono anni che non pago costi di ricarica, ho tariffe di 6 cent al minuto e navigo in internet quanto voglio scaricando quanto voglio a 19€ al mese, per me è sempre la compagnia + conveniente.
A parte la wind e la vodafon, che alla fine è stata la più chiara, ho la netta impressione che le altre stanno cavalcando l'onda e la loro scelta sia più pubblicitaria che realistica nel tempo. Da che mondo e mondo nessuno rinuncia a tutti quei milioni di euro senza battere ciglio...
....meditate gente, meditate.
 
NOTIZIA APPENA SENTITA AL TG5.....

ANCHE WIND SI ADEGUA, COSTI DI RICARICA ABOLITI ANCHE PER I VECCHI PIANI
 
Su SkyTg24 hanno detto poco fa che Wind si prende tempo per decidere, eliminando intanto le ricariche al di sotto dei 50€.
 
Anche io ho sentito un servizio al TG1 in cui si diceva che anche la WIND ha abolito i costi diricarica per tutti i tagli, quindi anche per quelle da 10 e 25 € ed anche per i vecchi clienti.
Ciò in seguito all'intervento dell' AGCOM che ha chiesto chiarimenti alla Wind sulla mancata applicazione completa del decreto Bersani...e così, a quanto pare, quelli della WINd hanno ceduto adeguandosi agli altri gestori.

P.S. E' vero che la wind ha avuto sempre tariffe migliori ma è altrettanto vero che in questa vicenda il suo comportamento non è stato corretto.

Mah...vedremo!!!!

Speriamo bene!!!
 
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