Agcom approva i criteri per la digitalizzazione delle reti televisive nazionali

Gpp ha scritto:
... toglieranno un mux rispetto ai 6 che inizialmente si era ipotizzato ...
Scusami ma l'avverbio "inizialmente" a quando si riferisce ;) ?
Perchè io ero rimasto a quando "inizialmente" si era detto (ma anche scritto) che RAI e Mediaset sarebbero rimaste con due delle tre frequenze che avevano ... le quali sarebbero state sufficienti per trasmettere almeno 10 (dieci) canali; e sembravano pure tanti.
Ricordo, en passant, che è nata in quei tempi la famosa frase "Rete 4 sul satellite" (per poi tornare sul DTT, sia chiaro)
 
Non ricordo quando ma ai tempi della saprtizione dei mux in Sardegna si era detto che i broadcaster nazionali avrebbero avuto ben 6 mux ciascuno. Rispetto a quella versione si è quindi resa più "equa" la distribuzione, anche se siamo ancora lontani da una vera apertura a nuovi entranti.
 
5 5 3! Ma in questo modo continua la disparità tra le reti. Si prende atto dell'esistente! Perchè non fare 4 4 4?
 
Davide_83 ha scritto:
MI potreste spiegare la differenza tra rete mfn e sfn?
Una rete mfn (multi-frequency network) usa frequenze diverse per coprire una determinata zona, una sfn (single-frequency network) invece usa una singola frequenza (non un singolo ripetitore).

Quindi una rete mfn comporteà che lo stesso canale si ricevere sul 30 in una data città, sul 48 in un altra e via dicendo, l' sfn invece viaggerà sulla stessa frequenza in tutte le città della zona in cui l' sfn è applicata.
 
Gpp ha scritto:
Una rete mfn (multi-frequency network) usa frequenze diverse per coprire una determinata zona, una sfn (single-frequency network) invece usa una singola frequenza (non un singolo ripetitore).

Quindi una rete mfn comporteà che lo stesso canale si ricevere sul 30 in una data città, sul 48 in un altra e via dicendo, l' sfn invece viaggerà sulla stessa frequenza in tutte le città della zona in cui l' sfn è applicata.

..Quindi in realtà la SFN non è poi una vera isofrequenza...
Se consideri l'intera penisola magari troverai il mux TIZIO (tanto per citarne uno) sul canale X, Y o Z a seconda della macroarea "nord", "centro" o "sud".
Potrebbe darsi che per sfruttare in maniera ottimale magari la alternano con un mux CAIO secondo la modalità rispettivamente Y, Z, X e un mux SEMPRONIO con frequenze Z, X, Y nelle macroaree "nord", "centro" o "sud".
In questo modo tutte le aree sono coperte dagli stessi canali ma non ci sono interferenze fuori le macroaree. Ovviamente si creeranno dei "buchi", ma non credo sia evitabile, anche perché i gap-filler li hanno vietati limitandoli al DVB-H.
 
Sì mi pare di aver capito che l' isofrequenza si farà per aree ben determinate, spesso identificate in una o più regioni, sui dettagli non saprei però.
 
sostanzialmente faranno mux nazionali SFN che avranno copertura scarsa come io ho detto tante di quelle volte da stufare tutti e poi faranno altri 8 mux MFN che avranno migliore e completa copertura e che manco a dirlo se li pappano i soliti

per cui come ora ci saranno reti nazional di serie A e altre di serie B anche col digitale esattamente come ora con l'analogico
 
Allora, facendo riferimento a questa fonte: http://www.newslinet.it/notizie/cala...commissione-eu, appurato che le “tre reti Dvb-h (la tv sui telefonini) di H3G, Mediaset (che trasmette contenuti Tim e Vodafone) e Rai, non sono contemplate nella delibera (in oggetto): tali reti - spiegano dall'Agcom - sono destinate a rimanere inalterate, (…), fermo restando il tetto di una per ciascun operatore.

Ed appurato che:
I cinque lotti messi a gara (cioè 5 reti televisive nazionali) saranno suddivisi in due parti:
  • parte A, pari a tre lotti, riservata ai nuovi entranti. [Non potranno presentare offerte gli operatori che hanno la disponibilità di due o più reti televisive nazionali in tecnica analogica];
  • parte B, pari a due lotti, aperti a qualsiasi offerente.
C’è qualcosa da integrare in quella fonte, quando dice:
“Il panorama della tv digitale sarà quindi composto da 21 reti nazionali:

  • 4 per la Rai,
  • 4 per Mediaset,
  • 3 per Ti Media,
  • 1 per Rete A,
  • 1 per Retecapri,
  • 1 per Europa Tv e
  • 1 per Europa 7
più le cinque che saranno messe a gara (…)

Facendo i conti, abbiamo: 4+4+3+1+1+1+1=15. Manca la sedicesima rete digitale nazionale che è D-FREE, non citata.

Ma soprattutto, facendo riferimento a:http://www.digital-sat.it/new.php?id=17811, si legge:
La delibera stabilisce che le 21 reti nazionali in tecnica DVB-T saranno così suddivise:
1) 8 reti saranno destinate alla conversione delle attuali reti analogiche. Gli operatori nazionali esistenti avranno assegnata capacità trasmissiva sufficiente per la trasmissione dei programmi a definizione standard ed ad alta definizione. Sarà comunque garantito almeno un multiplex per operatore;
2) 8 reti digitali saranno dedicate alla conversione in tecnica singola frequenza delle attuali reti digitali esistenti che oggi utilizzano il sistema meno efficiente della multifrequenza. Ciascun operatore avrà diritto alla conversione delle reti digitali attualmente operanti;
3) all’esito della conversione dell’attuale sistema televisivo nazionale risulterà disponibile un dividendo nazionale di 5 reti.

In base al punto 1), allora ci saranno 8 reti in MFN derivanti dalla conversione delle attuali reti analogiche e si dice che sarà garantito almeno un mux per operatore. Ma quali sono esattamente queste 8 reti? Questo non è stato specificato perché le attuali reti analogiche nazionali sono più di 8, però se ci si limitasse a Rai, Mediaset e TIM saremmo già esattamente ad 8. Però, fortunatamente si afferma che ”sarà comunque garantito almeno un multiplex per operatore”.
Tuttavia mi chiedo come sarà fatta la spartizione: di certo 2 alla Rai, di certo 2 a Mediaset; a TIM dovrebbe essere soltanto una (dato che il totale complessivo è 3); e così siamo a 5, e ne avanzano 3 da spartirsi tra ReteA, ReteCapri, EuropaTv ed Europa7: ne resta fuori una. E mi sa che potrebbe essere Europa7 a cui è stata assegnata la frequenza unica E8 (e che perciò rientra nel 2° gruppo).
Ma le cose andranno effettivamente così; non è che queste 8 reti vanno solo alla Rai, a Mediaset e a TIMB e così siamo già al completo?

Passando al punto 2) e perciò al 2° gruppo, si parla di 8 reti digitali scaturenti dalla conversione in SFN “delle attuali reti digitali esistenti che oggi utilizzano il sistema meno efficiente della multifrequenza” (da notare che il sistema della multifrequenza viene considerato meno efficiente), e che sarebbero: i 2 mux della Rai (che così in tutto ne avrà 4), i 2 di Mediaset (in tutto 4), D-Free, i 2 della TIMB (in tutto 3); e siamo già ad un totale di 2+2+1+2=7. Ne avanza una, ma restano ReteA (che doveva avere 2 reti, una dalla conversione dell’attuale rete analogica e l’altra corrispondente alla rete già operante in digitale) ed anche Europa7 (che non dovrebbe rientrare nel 1° gruppo). Ma la somma così è pari a 9.
Allora questo vorrebbe dire che uno di questi soggetti deve partecipare alla gara per le 5 reti restanti, non avendo l’assegnazione per il 2° gruppo.

Mi chiedo: come andranno effettivamente le cose?
Insomma, Mediaset dice: ''Finalmente dall'Agcom regole chiare per le frequenze digitali'', ma proprio tutto chiaro non mi sembra a proposito delle spartizioni.

In ogni caso, di certo la gara per le 2 reti, aperta a qualsiasi offerente, (anche a Rai e Mediaset), che hanno già avuto l’assegnazione di un numero di reti pari a 4, (in sostanza quasi impossibile da eguagliare per qualsiasi altro soggetto), è una presa per i fondelli per dare una certa parvenza di previsione di “una serie di importanti misure asimmetriche destinate ad aumentare il livello di concorrenza del sistema televisivo nazionale.”
Perché è chiaro che Rai e Mediaset sono in pole-position per avere quest’assegnazione, cosicché entrambe arriveranno a 5 (escluso il DVB-H - e a parte D-Free che resta una grand’anomalia). In questa maniera in tutt’Italia, per Rai e Mediaset, la situazione finale sarà analoga a quella già attuata in Sardegna. Poi, probabilmente TIMB avrà l’assegnazione di una delle 3 reti dell’altro lotto e saremo a 4 e il gioco è fatto.

Quindi, è vero che è stata definita la regola del massimo di multiplex che un certo soggetto può possedere e cioè 5 (escluso il DVB-H), ma di fatto l’AG-Com non ha fatto altro che recepire, a livello attuativo, ciò che nei fatti si era già venuto a definire in termini concreti, in base alle blande (oramai da tutti così definite) norme della legge gasparri (L.112/2004). Soltanto se Rai e Mediaset non avessero l’assegnazione di nessun altro mux e restassero a 4, ci sarebbe una bella (seppur piccola) novità, ma potremmo scommettere qualunque cifra che le cose non andranno così.

A titolo parzialmente correttivo, è stato previsto che “Qualora uno degli operatori che attualmente gestisce 3 reti nazionali analogiche risulti , in esito alla gara, aggiudicatario di un multiplex sarà obbligato a cedere il 40% della capacità trasmissiva di tale multiplex a terzi fornitori di contenuti indipendenti.
Tuttavia, anche qui c’è un inghippo perché è anche stabilito che: “L’obbligo di cessione del 40% della capacità trasmissiva del multiplex (…) resterà in vigore per un periodo di cinque anni dopo la data dello switch-off nazionale.” (non più di 5 anni perciò!).
Insomma, niente di nuovo sotto il sole: sono le solite pezze messe a bella posta per farci credere che ci potrebbe essere un maggiore livello di concorrenza nel nostro sistema televisivo.
Ma mi chiedo: la concorrenza aumenterà davvero grazie a questi provvedimenti?
E poi, qualcuno tra i meglio informati, sa qualcosa in più sulle altre questioni suddette e non chiaramente definite?
 
certo che non è tutto chiaro :D se ti sei visto report...praticamente con frasi tipo queste in oggetto ci si riesce a far spuntare l'interpretazione "particolare" che favorisce qualcuno ;)

Le reti MFN vengono definite meno efficienti ma è riferito all'impiego dello spettro...ma dal pto di vista della copertura e pure dellacapacità trasmissiva sono ottime :D ..non è scritto poi se sono con 2 o 3 frequenze

Effettivamente non si capisce a chi le danno :eusa_think: queste MFN

Poi pare di capire che le reti dvb-h..siano fuori dal limite..per cui non cambia nulla..dopo una breve farsa formale mediaset sarà a 6 reti come in sardegna....4 gli spetterebbero pare di capire..la quinta non sarà difficile vincerla a gara...essendo il primo brocdaster privato è facile immaginare che i criteri per la graduatoria gli saranno tagliati addosso ;) e il sesto è il mux dvb-h...quindi alla fine non cambia nulla :5eek:

A europa 7 dovrebbero dare ora l'E8..poi non si capisce + come col digitale perchè dovrebbero essere gli unici con una frequenza tutta loro..ma se fai ora una rete VHF non puoi poi riusare gli stessi impianti in UHF

Insomma un bel casino :D

io non mi faccio illusioni..come già detto sarebbe paradossale se proprio ora si facessero cose per bene e trasparenti.........:evil5:
 
liebherr ha scritto:
sostanzialmente faranno mux nazionali SFN che avranno copertura scarsa come io ho detto tante di quelle volte da stufare tutti e poi faranno altri 8 mux MFN che avranno migliore e completa copertura e che manco a dirlo se li pappano i soliti

per cui come ora ci saranno reti nazional di serie A e altre di serie B anche col digitale esattamente come ora con l'analogico

E Perchè non si può fare con un sistema del tipo xyz yzx zxy ??
 
Se non tolgono da mezzo le 8 reti Mfn fanno un pastrocchio :icon_twisted: ,anche perchè poi come fanno ad accontentare tutte le locali :eusa_think: ... il patron di Rete-TeleCapri è già sul piede di guerra ed ha già detto che ricorrerà al Tar... Switch off Campano bloccato ? :mad: :eusa_wall: :eusa_wall: :5eek:

L'unica soluzione che vedo io è che quelle 8 reti mfn vengano usate per far trasmettere in dtt le tv locali , provinciali facendo così : nella provincia X sulla frequenza 21 (esempio) trasmette l'emittente TIZIO, nella provincia Y trasmette l'emittente CAIO, nella provincia Z l'emittente SEMPRONIO, ecc. insomma come ho previsto nella mia simulazione-gioco .;)

Ho parlato di Province ma si deve leggere naturalmente Bacino d'utenza.:eusa_whistle:
 
aristocle ha scritto:
E Perchè non si può fare con un sistema del tipo xyz yzx zxy ??

se interpreto bene sarebbe una rete 3-MFN cioè con tre frequenze ma non ci stanno 21 mux nazionali + i dvb-h + le locali con quello schema
 
liebherr ha scritto:
non credo proprio che si pensi a 8 reti MFN in VHF visto che in vhf ci sono giusto 8 canali ...e se sono reti MFN vuole dire che usano almeno 2 frequenze :

Quindi 25 freq nazionali; 8 in mfn su almeno 2; quindi 33 freq. nazionali.
Poi i vincoli europei (corsica e altre zone di confine)... mettiamo dalle 8 alle 13 freq... rimaranno 10 freq per le tv locali, che magari interferiranno con regioni contigue in MFN... :crybaby2:
Fammi capire, anche in pianura padana ci saranno reti MFN? :eusa_think:

liebherr ha scritto:
No in realtà significa 5 passi indietro sulla sfn....si sono accorti che reti sfn nazionali non stanno in piedi
addirittura!

liebherr ha scritto:
e che la copertura lascierebbe a desiderare in molte zone (10,20 o anche 30%a seconda dell'orografia)..per cui le reti pregiate ora sono queste MFN..queste saranno le + ambite

e le più interferite! :5eek:

Insomma una catastrofe!!!

Maddai...

PS: su chi poi vinca l'asta sono d'accordo con te. Il fatto è che l'asta non andrebbe fatta a fine anno, ma tra due anni. E non è detto che non avvenga proprio così.
 
Secondo me alla fine andranno in SFN creando circa 3 o 4 macroaree lasciando dei buchi a causa delle interferenze.
E' il male minore, anche perché d'altronde manco con la MFN si copre totalmente.

PS Sbaglio o i ponti radio devono essere sostituiti?
O basta solo cambiare le frequenze ?
 
aristocle ha scritto:
E Perchè non si può fare con un sistema del tipo xyz yzx zxy??

Ma, in effetti, reti MFN con 3 frequenze ciascuna si possono fare, ma non per tutti ed anzi, tenendo conto di tutti gli elementi, se ne possono fare esattamente 8 e non più di 8.
Infatti, ci sono 57 frequenze a disposizione. Di queste è stato stabilito che 1/3 competono alle emittenti regionali/locali e cioè [57*(1/3)]=19 (tutte in SFN).
Poi, a livello nazionale sono previste 8 reti in SFN + le 5 (da assegnarsi con gara) e che saranno anch’esse in SFN.

E allora così abbiamo: (57-19-8-5)=25. Con 25 frequenze ancora disponibili si possono fare giusto 8 reti MFN nazionali con 3 frequenze per ciascuna rete: infatti (3*8)=24 (con l’avanzo di 1). Però tenendo conto dei mux DVB-H, esclusi da questo computo, è chiaro che alle regionali/locali si dovranno assegnare meno frequenze e non più di 17.
Per queste 8 privilegiate reti MFN, in ogni zona sarà usata una delle frequenze della terna e l’uso di queste 3 frequenze distribuite zona per zona sarà fatta in modo da evitare oltre che le interferenze infra-rete, anche le interferenze fra zone discontinue (nell’uso delle frequenze) e le interferenze transfrontaliere ed in ogni zona verranno usate al massimo: 17+3+8+5+8= 41 frequenze.
Ma questo significa anche che la banda Vhf in molte zone dovrà ospitare più di un mux e non soltanto 1, come mi sembra accada in Sardegna.
Inoltre, in VHF di reti MFN, in pratica, non se ne possono fare più di 2 o, al massimo 3 reti di cui una con 2 sole frequenze; perciò mi sembra che questa banda non è la più indicata per reti MFN, al contrario della UHF in cui puoi giostrarti fra 49 frequenze contro le 8 della VHF.

Però, in Sardegna è accaduto esattamente il contrario.
Ma la Sardegna è stata un caso meno arduo, essenzialmente per il non gran numero d’emittenti locali. Tuttavia, dato che quest’esperienza ha dimostrato che le reti SFN sono complicate da attuare e non così efficienti, allora si è affinato il tiro con questa soluzione.
Così a questo punto, in effetti, ci sono 2 tipologie di reti che non hanno la stessa efficacia in termini di copertura e perciò lo stesso valore ed, infatti, ci si sta già incominciando a scannare!

Poi, inoltre c’è da dire che, se ipotizziamo che, per ogni macro-area (all’interno della quale si attua l’SFN) saranno assegnate mediamente 14 concessioni per soggetti regionali/locali (però 14 potrebbe essere insufficiente), in ogni zona d’ogni macro-area avremo mediamente 14+3+21(Dvb-H)=38 frequenze occupate.
Ora, limitandoci a 2 macro-aree contigue (al di fuori del sistema SFN di macro-area), volendo evitare possibili sovrapposizioni (anche per contenere gli effetti propagativi), soltanto 19 (=57-38) reti potranno beneficiare dell’assegnazione di frequenze non occupate nella zona confinante dell’area contigua. Per cui, anche qui viene a crearsi una disparità ed è molto probabile che queste 19 frequenze (sempre nell’ambito dell’esempio numerico) vadano assegnate ai soggetti nazionali più forti che non a quelli nazionali più deboli o locali. Questi ultimi avranno spesso (secondo il numero di reti locali di ogni data macro-area) frequenze che nella zona confinante della macro-area contigua sono occupate da un altro soggetto, che inevitabilmente sarà un altro soggetto locale o uno dei soggetti nazionali più deboli: questi in pratica alla fine saranno i più penalizzati perché dovranno operare in SFN all’interno della loro macro-area e certamente avranno a che fare con un potenziale segnale interferente proveniente dalla zona confinante della macro-area contigua.

Per cui ci saranno situazioni di serie A, altre di serie B ed altre di serie C, e perciò in sostanza ci saranno sempre “figli di un Dio minore”.
Chiaramente in queste spartizioni i rapporti di forza economico-finanziaria-mediatica pre-esistenti sono cruciali. Infatti il comunicato Mediaset implicitamente va in questa direzione decendo: “Spesso in passato le discussioni sull’assetto di sistema tv, infatti, sono state lontane dai diritti e bisogni reali di imprese e cittadini, e sono piuttosto scese al livello di strumentalizzazioni politiche.
Le imprese hanno bisogno di binari certi su cui fare i propri progetti e investimenti. I cittadini e telespettatori italiani, da parte loro, meritano la continuità di un’offerta plurale e ricca, che oggi, grazie al digitale terrestre, diventa ancora più qualificata. [http://www.digital-sat.it/new.php?id=17816] e così grandi capovolgimenti rispetto alla situazione analogica non ce ne possono essere.
(Che poi dico io chi lo stabilisce quali sono i bisogni reali dei cittadini e telesèettatori: mica lo può fare un’azienda privata che ha evidenti interessi di parte, grossi interessi di parte, ma appunto di parte e non della collettività – è troppo presuntuoso, oltre che mediaticamente troppo furbo, ergersi a conoscitori e definitori dei “reali” interessi dei cittadini e telespettatori quando sei un soggetto che ha evidenti e consistenti interessi parziali nella vicenda).
 
Ultima modifica:
Rileggendo la News mi è saltato agli occhi un particolare , secondo me non di secondaria importanza, quando si parla delle reti Nazionali Sfn e delle Nazionali Mfn non si dice l'ambito ciò fa pensare che si parli di Macroaree nelle quali potrà capitare che ci sia per tutte le regioni la trasmissione sulla stessa frequenza di una emittente , ma anche la possibilità di trasmissione di una emittente su frequenze diverse.

Prendiamo ad esempio Toscana, Marche ed Umbria aree vicine diciamo che l'amittente A trasmette in tutte e tre sulla stessa frequenza (SFN) , l'emittente B invece potra trasmettere in Toscana sulla frequenza X , in Umbria sulla Y e nelle Marche sulla Z (MFN)almeno io ho capito così..;) .. semprechè per sfn Nazionale non intendano proprio trasmissione di un mux sulla stessa frequenza sull'intero territorio italiano .... :eusa_think: anche se non credo:eusa_naughty: :eusa_naughty: :eusa_naughty: ; questo si vedrà dall'assegnazione delle frequenze prossime, Trentino e Valle d'Aosta, da quali frequenze saranno date alle Nazionali se saranno le stesse della Sardegna allora .... sarà così !:eusa_think:

Un'altra cosa ho letto che molti dicono "frequenze Buone" e "Frequenze Cattive" dicendo le cattive le danno a x le buone le daranno sempre ai soliti. Allora vorrei sapere in base a cosa fate questa distinzione forse alla situazione analogica attuale ? :eusa_think:
 
ciumbuntu ha scritto:
Quindi 25 freq nazionali; 8 in mfn su almeno 2; quindi 33 freq. nazionali.
Poi i vincoli europei (corsica e altre zone di confine)... mettiamo dalle 8 alle 13 freq... rimaranno 10 freq per le tv locali, che magari interferiranno con regioni contigue in MFN... :crybaby2:
Fammi capire, anche in pianura padana ci saranno reti MFN? :eusa_think:

addirittura!



e le più interferite! :5eek:

Insomma una catastrofe!!!

Maddai...

.

no..non sono le + interferite ma le migliori...cioè una rete MFN mettiamo sia basata su 3 frequenze significa che il mux pincopallino ha per es a sua disposizione i canali 30 e 40 e 50 in tutta italia e ad es usa il 40 a milano poi il 30 a brescia e via andare in questo modo in aree contigue usa frequenze diverse e libere e se proprio in qualche posto anche con 3 ci stanno problemi si puo fare una piccola sottozona sfn

Nei fatti con 3 frequenze in digitale si può arrivare a copertura totale e perfetta

Nell'articolo non è spiegato se sono reti MFN con 2 o 3 frequenze..

Anzi in pratica se sono reti mfn con due frequenze si potrebbero in pratica fare anche 2 mux sfn..in pratica se queste reti sono 2 o 3 mfn significa niente meno che hanno il doppio o il triplo di frequenze di un mux sfn...temo che anche questa sia un scappatoia..
 
dare per esempio una rete 3-MFN sarebbe come dare 3 reti SFN.
Ma il fatto che non si parli neanche dell'ambito (regionale , mltiregionale...) mi lascia pensare che si tratti semplicemente del solito comunicato ad uso politico ( e non tecnico). Insomma tipo il discorso di dare l'8 ad Europa 7...(vedrete che nn sarà l'8!...)
La reatà mi sembra ben diversa anche in questo caso e da quello avevo saputo, i piani prevedono reti MFN solo in VHF e per le reti locali provinciali.
Se non hanno cambiato idea all'ultimo momento...
 
e no li parlano di 8 mux NAZIONALI mfn...e mica possono farli in VHF e poi ci aggiungono che servono a convertire le reti analogiche nazionali
 
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