Agcom approva i criteri per la digitalizzazione delle reti televisive nazionali

BillyClay ha scritto:
dare per esempio una rete 3-MFN sarebbe come dare 3 reti SFN.
Ma il fatto che non si parli neanche dell'ambito (regionale , mltiregionale...) mi lascia pensare che si tratti semplicemente del solito comunicato ad uso politico ( e non tecnico). Insomma tipo il discorso di dare l'8 ad Europa 7...(vedrete che nn sarà l'8!...)
La reatà mi sembra ben diversa anche in questo caso e da quello avevo saputo, i piani prevedono reti MFN solo in VHF e per le reti locali provinciali.
Se non hanno cambiato idea all'ultimo momento...

mi stai dicendo quindi che la mia simulazione-GIOCO non sarebbe poi tanto campata in aria ..... ?:eusa_think:
 
Ultima modifica:
stefio ha scritto:
mistai dicendo quindi che la mia simulazione-GIOCO non sarebbe poi tanto campata in aria ..... ?:eusa_think:

comunque non è l'idea della agcom e per un tv regionale una rete sfn direi che è una buona soluzione

tutta la pappardella dell'agcom è praticamente relativa si soli mux nazionali
 
stefio ha scritto:
Rileggendo la News mi è saltato agli occhi un particolare , secondo me non di secondaria importanza, quando si parla delle reti Nazionali Sfn e delle Nazionali Mfn non si dice l'ambito ciò fa pensare che si parli di Macroaree nelle quali potrà capitare che ci sia per tutte le regioni la trasmissione sulla stessa frequenza di una emittente , ma anche la possibilità di trasmissione di una emittente su frequenze diverse.

Sì, in effetti, si parla di macroaree perché individuando opportunamente le diverse macroaree (a prescindere dai confini politico-amministrativi regionali), è possibile ottimizzare l’uso delle frequenze, in particolare in termini di minimizzazione del numero di frequenze che possono essere soggette ad interferenze reciproche a causa d’impianti che trasmettono per una zona di confine facente parte di una macroarea contigua. Inoltre, soltanto nell’ambito di ogni data macroarea, sarà possibile realizzare reti SFN tecnicamente funzionanti come vere e proprie reti in isofrequenza (perché ci sono svariate difficoltà tecniche che vanno risolte – che però io non sono in grado di spiegare – e che crescono esponenzialmente al crescere dell’estensione dell’area SFN), per cui ci sarà sempre il problema d’interferenze da zone confinanti di aree contigue, aspetto però che può essere ottimizzato.

Se consideriamo 2 zone confinanti, la zona x della macroarea A e la zona y della macroarea B, è chiaro che, ai fini del problema della suscettibilità delle frequenze alle interferenze a causa di impianti che trasmettono per zone confinanti di macroaree contigue,il n° di frequenze non suscettibili d’interferenza nella zona x, confinante con la zona y di B, sarà appunto pari al n° di frequenze inoccupate della zona confinante y, e viceversa.
Ed è chiaro che a parità di mux nazionali in MFN e SFN per tutte le aree, la discriminante sarà costituita dal numero di reti regionali/locali concesse per ogni data macroarea. A parità di tutte le altre componenti, una macroarea potrà beneficiare di un numero tanto maggiore di reti più efficienti (MFN e SFN), quanto minore è il numero di reti locali/regionali concesse nella macroarea contigua perché questo significherà che nella macroarea contigua sarà occupato un minor n° di frequenze e quindi meno frequenze con rischi interferenze per la macroarea considerata.

A parte questo e tralasciando l’aspetto della differente polarizzazione di trasmissione dei segnali (che in pratica potrebbe risolvere alcune situazioni), si può dire che a seconda di come sarà fatta la distribuzione delle frequenze fra reti SFN e reti MFN in ciascuna delle macroaree confinanti, verrà a determinarsi una gerarchia fra le varie reti perchè ci saranno:
  • RETI MFN DI MASSIMA EFFICIENZA, che saranno reti MFN nella cui terna di frequenze c’è anche una sola frequenza libera nella zona confinante della macroarea contigua (per es., nella macroarea A al mux K in MFN vengono assegnate le frequenze UHF 50-51-52 e anche una sola di queste 3 frequenze – es.: ch.51 – è libera nella zona confinante y della macroarea B: il mux K potrà essere trasmesso in modo perfettamente capillare e senza rischio interferenze in tutta A assegnando il ch. 51 alla zona di confine x e poi alternando le 3 frequenze fra le varie zone d’area evitando sovrapposizioni di frequenze fra zone infra-area); tra l’altro, in linea teorica, attribuendo ad un mux K la stessa terna di frequenze per un’intero Stato, sarebbe pressocchè possibile a livello nazionale...
    liebherr ha scritto:
    arrivare a copertura totale e perfetta
  • RETI MFN AD EFFICIENZA LIMITATA, che saranno reti MFN nella cui terna di frequenze NON c’è neppure una sola frequenza libera nella zona confinante della macroarea contigua, perciò c’è rischio interferenze nella zona di confine;
  • RETI SFN EFFICIENTI, ove l’unica isofrequenza è inoccupata nella zona di confine per cui non c’è rischio interferenza;
  • RETI SFN AD EFFICIENZA LIMITATA, ove l’unica isofrequenza è occupata nella zona di confine per cui c’è rischio interferenza.
Chiaramente se si optasse per avere il maggior numero di reti MFN di massima efficienza, magari con stesse terne per tutti i mux a livello nazionale, i margini per realizzare reti SFN efficienti si riducono e per ridurre il rischio di interferenze su frequenze su cui insistono più reti SFN fra aree contigue, anche più di 2 (in cui tecnicamente l’SFN non si può realizzare), sarà necessario tener conto di un congruo margine di sicurezza a livello di zone confinanti, lasciando così più ampie zone interstiziali non coperte da tali mux, al contrario delle reti MFN che potranno avere copertura totale.
Anch'io penso che per le reti locali praticamente verranno concesse reti SFN perchè queste sono tecnicamente realizzabili in modo efficiente solo in ambiti territoriali più circoscritti e per queste reti appunto l'area di copertura sarà limitata in genere a livello di singola macroarea.
 
le reti MFN non è indicato se sono con le classiche 3 frequenze o con 2

Io come già detto ritengo che un giusto compromesso era fare mux nazionali con due frequenze

Comunque è inutile vole fare tutti sti mux..e poi per metterci cosa...ci sarebbero da stabilire delle priorità..........per es un conto è una tv generalista altro un mux con canali pay che guarderanno in 3 gatti.....idem per il dvb-h

Purtroppo di tutto questo per interessi del solito..non si considera nullo di tutto questo

insomma stiamo preparando il solito pateracchio
 
liebherr ha scritto:
le reti MFN non è indicato se sono con le classiche 3 frequenze o con 2

Io come già detto ritengo che un giusto compromesso era fare mux nazionali con due frequenze

Comunque è inutile vole fare tutti sti mux..e poi per metterci cosa...ci sarebbero da stabilire delle priorità..........per es un conto è una tv generalista altro un mux con canali pay che guarderanno in 3 gatti.....idem per il dvb-h

Purtroppo di tutto questo per interessi del solito..non si considera nullo di tutto questo

insomma stiamo preparando il solito pateracchio

Concordo con te. Ma le reti MFN, secondo me, le faranno a 3 frequenze perchè le frequenze nel complesso ci sarebbero
 
liebherr ha scritto:
e no li parlano di 8 mux NAZIONALI mfn...
Una rete MFN a livello macroa-areale la puoi vedere come più reti SFN a livello regionale....
Io aspetterei un attimo informazioni più precise del comunicato in oggetto....assolutamente non trasparente!
 
si ma allora non se ne vedrebbe l'utilità..nella regione a fianco non usano quella frequenza?

la usa un tv regionale?? farebbe a pugni ugualmente in zone di confine

no no a mio parere parlano proprio di reti MFN e visto che sono nazionali la cosa + logica è usare le stesse frequenze in tutta italia

E il motivo è facilmente comprensibile...la copertura buona anzi addirittura stupenda se fatta come ipotizza Eliseo con 3 frequenze

anche se fare 8 mux nazionali con 3 frequenze portano via solo questi 24 frequenze e non credo poi tornino i conti
 
liebherr ha scritto:
si ma allora non se ne vedrebbe l'utilità..nella regione a fianco non usano quella frequenza?

la usa un tv regionale?? farebbe a pugni ugualmente in zone di confine
Ma c'è anche la volontà di "conservare" i canali fondamentali (per intenderci D e 25 da venda ecc) nelle varie zone e questo impedirebbe una 3-MFN nazionale per ogni rete.
Chiaro che dove c'è una rete SFN regionale, sulla regione adicente il canale NON possa essere riutilizzato totalmente, e sarà invece usato per reti provinciali (non regionali) solo in porvincie non interferenti.

Una macro area SFN (per le nazionali) sarà il bacino Veneto-Emilia
Quindi considerando più macroaree (tipo veneto-Emilia) si ha a livello nazionale una rete MFN, composta da più sottoreti SFN.

Le regionali invece avranno SFN solo nella regione d'appartenzna e le provinciali solo sul bacino: queste saranno quindi strettamente SFN.
 
Vi ricordo che ci sono anche emittenti locali mono-ripetitore , queste sono le candidate ad occupare le frequenze che nella regione adiacente alla loro provincia , sono occupate da reti Sfn ... se poi non sarà così ...:icon_cool:

Esempio nella regione x sul 63 c'è la Sfn Mediaset 1 , nella regione y nella provincia adiacente sul 63 metteranno una tv locale che non copre tutta la provincia, certo non una che oggi con l'analogico sconfina nella regione x , cosi da evitare interferenze . Questa per me sarebbe la soluzione migliore ... non trovate? ;) :D :D
 
Ultima modifica:
BillyClay ha scritto:
Quindi considerando più macroaree (tipo veneto-Emilia) si ha a livello nazionale una rete MFN, composta da più sottoreti SFN.
Le regionali invece avranno SFN solo nella regione d'appartenzna e le provinciali solo sul bacino: queste saranno quindi strettamente SFN.

Sì, penso che sostanzialmente le cose andranno così e che non ci saranno vere reti MFN per l’intera Italia: infatti quest’ultima è soltanto un’ipotesi particolare, più teorica che realistica.
 
EliseO ha scritto:
[/COLOR]
Sì, penso che sostanzialmente le cose andranno così e che non ci saranno vere reti MFN per l’intera Italia: infatti quest’ultima è soltanto un’ipotesi particolare, più teorica che realistica.

In ogni caso credo che ci saranno diversi mux nazionali che non riusciranno a coprire in maniera capillare il territorio, vedi All music o Retecapri.
E per quelli non credo si porrebbe il problema dell'isofrequenza, forse ne basterebbe anche una, dal momento che le sovrapposizioni di segnale sarebbero meno frequenti.
 
aristocle ha scritto:
In ogni caso credo che ci saranno diversi mux nazionali che non riusciranno a coprire in maniera capillare il territorio, vedi All music o Retecapri.
E per quelli non credo si porrebbe il problema dell'isofrequenza, forse ne basterebbe anche una, dal momento che le sovrapposizioni di segnale sarebbero meno frequenti

Se intendi che ReteA e ReteCapri si condividono un’unica frequenza utilizzandola alternativamente nelle varie zone, penso di no! Perché ReteA dovrebbe avere una (anzi veramente si era detto 2) concessione per trasmettere in DTT in tutto il territorio nazionale e percio in ogni macroarea dovrebbe avere una frequenza tutta sua, anche se magari alcune zone (come già accade adesso in analogico) potrebbero non essere coperte. Ma in prospettiva anche le zone non coperte potrebbero esserlo, utilizzando l’isofrequenza; magari non si copre tutto immediatamente, ma a poco a poco si potrebbe farlo avendo una frequenza esclusiva da utilizzare in ogni macroarea (al contrario dell’analogico dove, per la cronica assenza di un piano di assegnazione delle frequenze, la situazione è sempre stata caotica, comportando molti problemi di copertura per i soggetti più “deboli”).
Discorso analogo vale per ReteCapri.
 
non è affatto chiaro..perchè per i mux digitali è scritto espressamente sulla delibera del'agcom e pubblicata su newslinet che sono sfn e che danno indietro le frequenze in senso astratto e gli viene assegnata lasingola frequenza sfn

cioè in pratica risintonizzano i loro impianti e semmai a chi non li aveva in certi siti perchè ora non è possibile poi potranno farlo

Per i mux nazionali che derivano dalla conversione delle reti ANALOGICHE non dice la stessa cosa non parla espressamente di sfn però poi pare che le conti comunque con una frequenza...per cui non si capisce ed è un bel casino

la rai mica ha solo il d e il 25 o 32 del venda..ha altri importanti impianti es al penice e via andare in tutta italia

convertirle così come ora porterebbe a reti MFN con + frequenze ma allora non tornano i conti
 
Mi spiegate una curiosità sulle MFN e SFN.....................

Io vivo nell'alto Lazio ma in Provincia di Roma e per lo switch - off a Novembre non dovrei avere problemi anche perchè ho la postazione Monte Paradiso nella mia Città; tuttavia ho una domanda da porgerVi come funziona il discorso del MFN ed SFN cioè ad esempio la Regione Lazio in futuro verrà incorporata in qualche sistema "macro aree"? Cioè magari ad esempio avrà le stesse Frequenze fino a che bacino regionale di utenza che ne sò Toscana, Liguria, Campania, Umbria, ecc... oppure per il Lazio non sarà in MFN ma solo in SFN?

Inoltre le frequenze per queste macro aree quando verranno strutturate in futuro solo dopo il 2012 a switch - off nazionale completato oppure già da oggi si sta programmando tale linea di azione?

Vi ringrazio ed attendo un chiarimento in merito.
 
liebherr ha scritto:
Per i mux nazionali che derivano dalla conversione delle reti ANALOGICHE non dice la stessa cosa non parla espressamente di sfn però poi pare che le conti comunque con una frequenza...per cui non si capisce ed è un bel casino

convertirle così come ora porterebbe a reti MFN con + frequenze ma allora non tornano i conti


Forse le reti MFN (supponiamo a 3 frequenze) vengono contate come unica frequenza perché, in ogni zona, della terna di frequenze ne sarà utilizzata soltanto una. I conti tornano soltanto se si accetta il fatto che le concessioni regionali/locali in ogni macro-area non potrebbero essere più di 17 (con 16 frequenze libere per ogni zona).
Il problema è se bastano 17 reti SFN per emittenti regionali/locali: l’aspetto discriminante di tutta la faccenda è proprio questo: in alcune regioni probabilmente sì, in altre sarà difficile trovare una soluzione di compromesso.
Ma le reti MFN potrebbero essere anche a 2 frequenze, ma sarebbero meno efficienti. In questo caso ci sarebbe spazio fino a 25 per reti regionali, ma ci sarebbero soltanto 8 frequenze libere per zona – il che potrebbe essere insufficiente per rispettare gli accordi di non interferenza con gli Stati limitrofi nelle macro-aree di confine. Certo poi sarebbero possibili anche situazioni ibride, con MFN a 2 o 3 frequ. a seconda delle esigenze e delle situazioni.

Corry744 ha scritto:
ho una domanda da porgerVi come funziona il discorso del MFN ed SFN cioè ad esempio la Regione Lazio in futuro verrà incorporata in qualche sistema "macro aree"? Cioè magari ad esempio avrà le stesse Frequenze fino a che bacino regionale di utenza che ne sò Toscana, Liguria, Campania, Umbria, ecc... oppure per il Lazio non sarà in MFN ma solo in SFN?
Inoltre le frequenze per queste macro aree quando verranno strutturate in futuro solo dopo il 2012 a switch - off nazionale completato oppure già da oggi si sta programmando tale linea di azione?

Beh, le macro-aree sono quelle definite in base ai calendari dello switch-off: ad es. nella mia Regione, la provincia di Foggia è inglobata insieme alla Regione Molise che costituisce una macro-area a sé rispetto al resto della Puglia e per queste 2 aree sono previsti tempi diversi per lo switch-off. Nel tuo caso bisogna capire se rientri nella macro-area del Lazio o in un’altra macro-area. In ogni macro-area ci dovrebbero essere sia reti MFN (sembra 8) sia reti SFN e le frequenze per ogni area verranno definite una volta per tutte in occasione dell’effettuazione dello switch-off, come è già accaduto in Sardegna.
 
aristocle ha scritto:
In ogni caso credo che ci saranno diversi mux nazionali che non riusciranno a coprire in maniera capillare il territorio, vedi All music o Retecapri.
E per quelli non credo si porrebbe il problema dell'isofrequenza, forse ne basterebbe anche una, dal momento che le sovrapposizioni di segnale sarebbero meno frequenti.

Caro amico, secondo te la mia Zona in quale macro area rientra in quella di Roma o dell'Argentario (Toscana) e quindi come Viterbo e Provincia?

Dammi un tuo parere proprio definitivo sul discorso delle macroaree.

Grazie ciao amico.
 
Corry744 ha scritto:
Caro amico, secondo te la mia Zona in quale macro area rientra in quella di Roma o dell'Argentario (Toscana) e quindi come Viterbo e Provincia?

Dammi un tuo parere proprio definitivo sul discorso delle macroaree.

Grazie ciao amico.

cfr qui
 
liebherr ha scritto:
non è affatto chiaro..perchè per i mux digitali è scritto espressamente sulla delibera del'agcom e pubblicata su newslinet che sono sfn e che danno indietro le frequenze in senso astratto e gli viene assegnata lasingola frequenza sfn

cioè in pratica risintonizzano i loro impianti e semmai a chi non li aveva in certi siti perchè ora non è possibile poi potranno farlo

Per i mux nazionali che derivano dalla conversione delle reti ANALOGICHE non dice la stessa cosa non parla espressamente di sfn però poi pare che le conti comunque con una frequenza...per cui non si capisce ed è un bel casino

la rai mica ha solo il d e il 25 o 32 del venda..ha altri importanti impianti es al penice e via andare in tutta italia

convertirle così come ora porterebbe a reti MFN con + frequenze ma allora non tornano i conti

per una volta ti do' ragione e concordo.


PS: secondo me la RAI va in MFN. troppi impianti=troppa difficoltà sincronizzazione.
 
ciumbuntu ha scritto:

Ok capisco mah secondo te quindi Civitavecchia (Roma) ricevendo sia da Monte Paradiso che dall'Argentario e non da Monte Cavo e Monte Mario come il resto di Roma e Provincia; su quale macro area rientrerà comunque con quella di Roma o dell'Argentario (Toscana)?

E se rientrasse con Roma questa macro area avverrà solo a switch - off Nazionale del 2012 completato o anche prima?

Ti ringrazio amico e spiegami pure il discorso sulle macro aree relative in particolare alla mia Zona ibrida.

Ciao.
 
Indietro
Alto Basso