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Articolo su La Stampa relativo al digitale terrestre

mascalzone67

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Tv, un anno dopo il digitale non è uguale per tutti
Da Nord a Sud molte zone ancora senza segnale E ora le proteste degli utenti arrivano in tribunale

GIUSEPPE BOTTERO TORINO


AMarina di Ravenna hanno stretto i denti per tutta l’estate. Poi, dopo la prima giornata di campionato trascorsa senza aver visto i gol in tv, è esplosa la rabbia. Teramo per tre mesi ha rinunciato al rito del Tg1 delle 20: il gran caldo aveva fatto «impazzire» le frequenze. Due istantanee dall’Italia digitale, che a un anno dalla transizione - l’ultimo segnale analogico è stato spento dodici mesi fa in Sicilia - ancora si dimena fra schermi neri, immagini che ballano, canali fantasma. La collera per la tv che non c’è fa passare in secondo piano tutti i vantaggi: immagini più nitide, audio migliore, un ampliamento dell’offerta che ormai attrae un quarto degli ascolti totali.

Mentre negli Stati Uniti Sony e Viacom lanciano la pay-tv via Internet, da noi decine di migliaia di telespettatori si sfogano su Facebook e organizzano offensive in tribunale. Il primo verdetto, nato da una class action contro la Rai, è atteso nei prossimi giorni. «Il passaggio al digitale - spiega il ricercatore Matteo Bayre - ha causato un abbassamento della potenza del segnale e una minor copertura delle zone montane e di frontiera. In molti casi il segnale tv “digitalizzato” non ha più potuto raggiungere molte località che sfruttavano ripetitori di fortuna, non autorizzati dalla tv di Stato e dalle emittenti nazionali».

Se prima, in ogni caso, i canali vedevano, adesso l’asticella si alzata: o il segnale arriva perfettamente o lo schermo televisivo resta nero. Colpa dell’orografia del Paese, certo, ma pure di una transizione costosa - almeno 400 milioni di euro - e un po’ lacunosa, gestita in fretta e a tappe forzate.

«I problemi sono ancora aperti in molte aree d’Italia» denuncia Luca Borgomeo, presidente dell’Aiart, l’associazione degli spettatori. A Pino Torinese li hanno risolti dopo due anni, il Biellese resta martoriato. Le interferenze coi segnali esteri avvolgono in una nuvola di pixel molte aree di Gorizia e Trieste. E nelle grandi città non va meglio.

Dagli uffici romani del Codacons Mauro Antonelli racconta la via crucis dei telespettatori: il segnale troppo debole per garantire la ricezione su più televisori all’interno della stessa casa, gli apparecchi da rottamare, le difficoltà nel memorizzare i canali nell’ordine voluto. «E per i cittadini di quei comuni che non hanno potuto usufruire del complicato finanziamento statale, o che non hanno potuto auto-finanziare il proprio piccolo switch-off, ancora oggi l’unica alternativa per continuare a vedere la tv è stata quella di installare parabola e decoder per la piattaforma alternativa Tivù Sat» prosegue Bayre. Costo medio: 150 euro.

Per un paio d’anni è stato un crescendo di proteste: ora, spiegano dal Ministero dello Sviluppo, la maggior parte dei disagi è in via di soluzione. «Molti problemi dipendono non da carenza di copertura di segnale - spiegano i tecnici - ma dalle condizioni degli impianti riceventi di antenna, obsoleti, privi di manutenzione o realizzati in modo artigianale. Lo sforzo è stato immenso, e gli episodi di disservizio, a fronte di una operazione imponente, sono stati limitati».

L’Agcom, che si occupa delle frequenze, parla di «difficoltà fisiologiche» e ha appena varato un importante piano insieme a Rai e Ministero, già partito, che dovrebbe razionalizzare il sistema. Una boccata d’ossigeno, soprattutto per Viale Mazzini, che ha l’obbligo di coprire tutta la Penisola.

Dopo l’accensione di un faro da parte di Bruxelles, sono state limate anche le difficoltà causate dai segnali in arrivo dagli altri Paesi del Mediterraneo. Ma l’ostacolo è dietro l’angolo: dal 2015 sarà obbligatorio aggiornare i decoder alla nuova generazione DVB-T2, il cosiddetto digitale di seconda generazione, che consentirà di aumentare il numero dei canali, migliorare la qualità e permettere la ricezione in mobilità. In Val d’Aosta la sperimentazione è già iniziata. La nuova tecnologia è già diventata vecchia?

(dalla stampa.it)
 
Ma perchè copiate qui questa spazzatura?
E' estate e i giornali non sanno che scrivere (A PARTE CHE QUEST'ANNO, fra Siria, Egitto e Berlusconi ne avrebbero...)
E il Codacons, quello non ha mai niente di meglio da fare, estate e inverno... :icon_rolleyes:
Dice" Dagli uffici romani del Codacons Mauro Antonelli racconta la via crucis dei telespettatori: il segnale troppo debole per garantire la ricezione su più televisori all’interno della stessa casa, eccetera..." Questa poi è una comica, chi ha da mettere a posto le prese le metta a posto e non ne faccia una questione politica... :evil5:
 
Al di la delle baggianate giornalistiche, tipo il segnale insufficiente, mi sono permesso di evidenziare l'unica soluzione, valida nel 99% dei casi.
Purtroppo, troppi pseudo antennisti agiscono senza sapere cosa stanno facendo e per quanto riguarda "il fai da te", sono troppi i commercianti che danno indicazioni sballate (mixare antenne senza filtri, usare partitorti in luogo di derivatori, amplificare, etc etc), senza parlare dei vari "brico".

Nella sezione tecnica di digital forum stiamo cercando di dare le linee guida corrette, ma troppo spesso vieniamo messi in discussione da chi i problemi li causa.
Insoltre non sempre si riesce (è un eufemismo) a rimuovere i post che fanno DISINFORMAZIONE....
In una ormai diffusa libera interpretazione dei concetti di democrazia e di sfruttamento del web, pare che chi scrive stupidaggini debba formalmente avere lo stesso peso di chi afferma la verità e possa far danni.
:doubt:



«Molti problemi dipendono non da carenza di copertura di segnale - spiegano i tecnici - ma dalle condizioni degli impianti riceventi di antenna, obsoleti, privi di manutenzione o realizzati in modo artigianale. Lo sforzo è stato immenso, e gli episodi di disservizio, a fronte di una operazione imponente, sono stati limitati».
 
un articolo di gionale ha sicuramente delle imprecisioni ma resta il fatto che i problemi ci sono eccome....non tanto il digitale in se..non è la tecnologia ma come è stata implementata in italia a fare veramente schifo

l'agcom è un ente inutile di burocrati solo proni ad accontenatare Mediaset..le antenne riceventi hanno una qualità diciamo così media non si può pretendere che un atennista monti antenne da 90 elementi su pali da 15 metri e altri catafalchi del genere e magari perda 2 ore per alzare e abbassare fino a quando magari piglia un punto in cui si vede quando c'è da fare ste robe è perchè il segnale fa schifo

non parliamo poi delle tv che si perdono in un bicchiere d'acqua..addirittura la RAI che deve accendere un 25 sperimentale per studiare gli effetti della propagazione :eusa_wall: quando si può implementare una soluzione semplicissima ed efficace

altro che pali che scendono :D tra un poco lo abbasso io il palo e butto le antenne nella spazzatura:lol: ormai con l'antenna terrestre si vede solo Mediaset e per uno che non guarda i suoi canali l'antenna terrestre è ormai inutile
 
dice che a marina di ravenna dove il sindaco ha fatto causa alla rai non sono riusciti a vedere le partite che però sono su premium...:eusa_wall: tanto casino x nulla. Io pur abitando sulla costa non ho avuto alcun blocco sul mux 1 rai in tutta estate. E chi invece non vede mediaset è perché non ha girato le banda 5 dal pincio che è stato spento verso nord a Calderaro.certo che dal pincio arrivava meglio ma questa fu la scelta e chi non si è adeguato non vede! X ogni cosa c'è un motivo
 
@ liebherr
Io non ti capisco proprio...che l'SFN sia stata, almeno in parte, una scelta infelice, che sia assurda una pay TV via terrestre, che ci siano un sacco di però a come la tecnologia è stata implementata in Italia è vero, ma:
1) Siamo ben lontani dalla situazione apocalittica che hai dipinto.
2) In particolare parli in prima persona e non credo che la situazione da te sia così disastrosa.
3) Non mi pare che sia vero che è la RAI ad essere stata penalizzata: in questo contesto non si è, per fortuna, ripetuto, quanto è successo sistematicamente per esempio con la radio.

Concludendo, una nota personale: a Reggio si vede ormai perfettamente di tutto e di più e, guarda, tutto sommato si riesce anche a fare un impianto (singolo o piccolo) discreto perfino senza strumenti, cosa improponibile in epoca analogica con 5 antenne da miscelare con i canali più "spaiati" immaginabili...Bologna tutto sommato è messa bene, eccetera...insomma qualcuno alla fine ci ha anche guadagnato...
 
Non vedo quali enormi problemi possano esserci nelle grandi città...se non quelli esclusivamente legati agli impianti riceventi..
I problemi (e qui parlo di quelli di copertura) stanno soprattutto nelle valli e nelle zone montane, dove viene garantita un'offerta minima, ridotta all'osso... l'unico operatore che forse riesce a salvarsi e ad essere più presente è TimB!
E tra l'altro, non mi pare neanche che la transizione sia stata poi così frettolosa...
 
purtroppo questa e' l'italia ,da qui si capisce il perche' l'italia e' indietro su tutto,ogni novita' o occasione per avanzare in questo paese viene rappresentata come una difficolta' insormontabile dalla popolazione (evidentemente poco acculturata)e da organi che vivono sulla ignoranza del popolo invece di informare e pianificare gli interventi per risolvere i problemi che normalmente si verificano quando si cambia una tecnologia
 
nelle grandi città in cui c'è un polo trasmittente "dominante" la situazione può essere buona ma invece per realtà in provincia in cui si è diciamo così equidistanti da vare postazioni i segnali delle nazionali continuano a funzionare direi grazie alla sfn..sono gli altri a non funzionare

piccolo esempio..io dallo switch off vedevo telepadova..anzi la vedevo pure in analogico..poi dopo la LTE ha acceso telereggio e telestudio tutti e 2 sul 32 come telepadova e molti non riescono più a vedere telepadova..non che mi interessi..però c'è chi conosco che guardava quei programmi allucinanti sul calcio e sul lotto
 
Questo è colpa di chi ha assegnato loro la nuova frequenza... che risultava già assegnata (se ho capito bene ciò che hai scritto)
E' una cosa allucinante.. non vedo come sia stato possibile? A meno che non si tratti di impianti presenti in altra provincia.. (come probabilmente è per telepadova)
Io so invece di un'emittente locale della mia provincia, che ha regolarmente assegnata un'unica frequenza per tutta la provincia, ma in certe zone è interferita da segnali provenienti da fuori.. zone abbastanza importanti a quanto pare, perchè l'hanno portata ad affittare spazio in un Mux terzo...
 
Ultima modifica:
... Molti problemi dipendono non da carenza di copertura di segnale - spiegano i tecnici - ma dalle condizioni degli impianti riceventi di antenna, obsoleti, privi di manutenzione o realizzati in modo artigianale.
In mezzo a tante eresie, qualcosa di buono lo hanno scritto...

Evito di commentare a certe affermazioni come questa:
Teramo per tre mesi ha rinunciato al rito del Tg1 delle 20: il gran caldo aveva fatto «impazzire» le frequenze.
perchè sarebbe come sparare sulla croce rossa, vista la totale ignoranza dello scrivente; dico solo che il caldo ha sempre provocato gli stessi fenomeni sin dai tempi dell'arca di Noè, però in quegi anni non esisteva la tv :eusa_whistle:
 
Questo è colpa di chi ha assegnato loro la nuova frequenza... che risultava già assegnata (se ho capito bene ciò che hai scritto)
E' una cosa allucinante.. non vedo come sia stato possibile? A meno che non si tratti di impianti presenti in altra provincia.. (come probabilmente è per telepadova)
Io so invece di un'emittente locale della mia provincia, che ha regolarmente assegnata un'unica frequenza per tutta la provincia, ma in certe zone è interferita da segnali provenienti da fuori.. zone abbastanza importanti a quanto pare, perchè l'hanno portata ad affittare spazio in un Mux terzo...

ma questa è la regola per le emittenti locali..e specie per le zone che stanno a cavallo fra diverse regioni se poi ci aggiungi il problema del Mux 1 della RAI in uhf in cui sempre in bacini confinanti e non compatibili dal punto di vista radioelettrico l'agcom ha ugualmente assegnato la stessa frequenza della RAI a delle emittenti locali col risultato che c'è chi ha problemi proprio col Mux principale della RAI..i casi si sprecano

Adesso ci aggiungi che per il Mux 1 della RAI le cose cambieranno ancora....passi per una volta in cui col passaggio dall'analogico al digitale può starci di far adeguare l'antenna..ma non in continuazione
 
Le interferenze coi segnali esteri avvolgono in una nuvola di pixel molte aree di Gorizia e Trieste.

Questa invece è una grossa stupidaggine!
A Trieste il DTT si riceve egregiamente, e non ci sono interferenze coi paesi confinanti.
Da dire prima di tutto che il Ministero, data la penuria di frequenze, ha assegnato alle emittenti cosiddette "locali", frequenze che in base ad accordi internazionali spettano a Slovenia e Croazia, e al limite le interferenze affliggono queste emittenti, mentre i mux nazionali italiani trasmettono tutti su frequenze assegnate all'Italia e quindi non c'è alcun tipo di problema con l'estero per questi mux.

Poi se analizziamo nel dettaglio, vediamo che delle frequenze che spettano alla Slovenia, solo 2 sono effettivamente usate (UHF 22 e 27), e di queste solo una si sovrappone ad un mux locale, macinandone il segnale (e giustamente). Un mux locale che trasmette comunque con segnale debole, e che contiene due canali di televendite ed un canale che definire amatoriale è tanto.
Invece i mux croati usano 5 frequenze, nessuna delle quali ricevibile a Trieste.

Situazione analoga a Gorizia.
 
Ultima modifica:
Io ho letto questa mattina l'articolo integrale ,occupava due pagine del giornale e a leggere alcuni punti ,mi sono cascate le braccia per non dire altro
 
problemi di coordinamento con stati esteri ci sono anche per i mux nazionali visto che ad es in alcune zone un mux di reteA ha cambiato freqeunza e sono previsti anche altri cambi
 
problemi di coordinamento con stati esteri ci sono anche per i mux nazionali visto che ad es in alcune zone un mux di reteA ha cambiato freqeunza e sono previsti anche altri cambi

No, è stato il Ministero che erroneamente ha assegnato a ReteA2 l'UHF 33, che spetta a mux nazionali dei paesi della sponda adriatica orientale, e su quella occidentale è utilizzabile solo per mux locali a bassa potenza.
Infatti hanno dato a ReteA2 l'UHF 54 da parecchi mesi, e non ci sono problemi.
Ribadisco nessun problema di coordinamento a Trieste e Gorizia, nè nuvole di pixel. Si ricevono bene tutti i mux.
Non sono previsti altri cambi in queste zone per mux nazionali. Tutti trasmettono su regolari frequenze assegnate all'Italia.
 
In mezzo a tante eresie, qualcosa di buono lo hanno scritto...

Evito di commentare a certe affermazioni come questa:

perchè sarebbe come sparare sulla croce rossa, vista la totale ignoranza dello scrivente; dico solo che il caldo ha sempre provocato gli stessi fenomeni sin dai tempi dell'arca di Noè, però in quegi anni non esisteva la tv :eusa_whistle:

Non concordo pienamente con te in quanto penso che i danni più gravi il caldo li faccia, più che sugli impianti, sulla mente di molte persone hehehe:icon_bounce:
 
No, è stato il Ministero che erroneamente ha assegnato a ReteA2 l'UHF 33, che spetta a mux nazionali dei paesi della sponda adriatica orientale, e su quella occidental.

e cosa è sta roba se non un problema di coordinamento internazionale??
 
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