Le mie fonti sono l'articolo di Eurosport da voi citato e un articolo francese che lessi al tempo della proposta calcistica abortita della Superlega...non ricordo di preciso ma mi era parso documentato e tutt'altro che pura speculazione.
Rispondo a tutti partendo da alcune premesse:
- La torta dei diritti tv quella è, e anche altri sport (a parte le leghe professioniste americane) hanno dimostrato recenti difficoltà ad incrementare gli introiti, per cui qualunque thinktank incarichiate di sviluppare un progetto risolutivo per qualunque sport di squadra vi proporrà un'unica soluzione:
- 1) Bisogna incrementare il numero di incontri seguendo il modello leghe americane (Superlega di calcio ne proponeva 18 di girone anziché 6, nella pallanuoto si è passati a 14 da 6, nel basket abbiam visto) e se possibile giocare nel weekend (Superlega puntava infatti a spostare i campionati nazionali, volley pallamano e pallanuoto ci hanno già provato con esiti per alcuni infausti, ECA lo propone come pietra miliare dal 2023); anche le grandi manifestazioni puntano a moltiplicarsi, vedi proposta di Mondiali di calcio ogni 2 anni;
- 2) Creare il più possibile leghe chiuse, in modo da presentare credibili piani a lunghissimo termine per massimizzare la possibilità di avere finanziamenti da fondi di investimento, unico vero modo di reperire subito sostanziosi nuovi introiti;
- 3) Espandersi dove ci siano soggetti (sponsor-mercati emergenti-ricchi scemi-oligarchi-dittatori in cerca di sportwashing) disposti a spendere-spandere, ma quest'ultima carta sarà ormai ingiocabile per anni a causa della guerra in Ucraina (resta solo la Turchia da mungere, perché non credo che agli emiri interessi un basket non-NBA).
Correttamente dite che non viene chiesto di uscire dai campionati nazionali, ma una volta che ti sposti nel weekend non è che ti riduci a giocare una volta a settimana o qualcuna 2 per lasciar spazio, lo fai per allargarti.
La proposta che avevo letto di 2 gironi da 10 e 56 partite è proprio quella che va incontro alle esigenze di chi vuol lasciare un piede nei campionati nazionali: ogni settimana 2 di Eurolega (di cui una eventualmente nel weekend) e una casalinga, e per la fase finale lasciare la Final Four in modo che ci sia lo spazio per schierare sempre la squadra migliore in entrambi i play off.
La proposta di 76 partite invece è quella che rimanda ad Obradovic: una volta che invadi lo spazio altrui, giochi il più possibile in Europa e al limite metti su un sistema come quello delle slave partecipanti sia a coppe che a Lega Adriatica, che erano ammesse direttamente alla fase finale dei rispettivi campionati nazionali Croato Serbo Sloveno assieme alle qualificate dalla prima fase nazionale.
Personalmente ritengo sia plausibile la creazione di una squadra B per i campionati nazionali, che diventerebbe poi A per la fase finale.
Lega chiusa e incremento del numero di partite credo sia una strada già decisa, anche se con la crisi economica imminente e la Russia fuori dai giochi, temo sia anch'essa a fondo chiuso.
Rispondo a tutti partendo da alcune premesse:
- La torta dei diritti tv quella è, e anche altri sport (a parte le leghe professioniste americane) hanno dimostrato recenti difficoltà ad incrementare gli introiti, per cui qualunque thinktank incarichiate di sviluppare un progetto risolutivo per qualunque sport di squadra vi proporrà un'unica soluzione:
- 1) Bisogna incrementare il numero di incontri seguendo il modello leghe americane (Superlega di calcio ne proponeva 18 di girone anziché 6, nella pallanuoto si è passati a 14 da 6, nel basket abbiam visto) e se possibile giocare nel weekend (Superlega puntava infatti a spostare i campionati nazionali, volley pallamano e pallanuoto ci hanno già provato con esiti per alcuni infausti, ECA lo propone come pietra miliare dal 2023); anche le grandi manifestazioni puntano a moltiplicarsi, vedi proposta di Mondiali di calcio ogni 2 anni;
- 2) Creare il più possibile leghe chiuse, in modo da presentare credibili piani a lunghissimo termine per massimizzare la possibilità di avere finanziamenti da fondi di investimento, unico vero modo di reperire subito sostanziosi nuovi introiti;
- 3) Espandersi dove ci siano soggetti (sponsor-mercati emergenti-ricchi scemi-oligarchi-dittatori in cerca di sportwashing) disposti a spendere-spandere, ma quest'ultima carta sarà ormai ingiocabile per anni a causa della guerra in Ucraina (resta solo la Turchia da mungere, perché non credo che agli emiri interessi un basket non-NBA).
Correttamente dite che non viene chiesto di uscire dai campionati nazionali, ma una volta che ti sposti nel weekend non è che ti riduci a giocare una volta a settimana o qualcuna 2 per lasciar spazio, lo fai per allargarti.
La proposta che avevo letto di 2 gironi da 10 e 56 partite è proprio quella che va incontro alle esigenze di chi vuol lasciare un piede nei campionati nazionali: ogni settimana 2 di Eurolega (di cui una eventualmente nel weekend) e una casalinga, e per la fase finale lasciare la Final Four in modo che ci sia lo spazio per schierare sempre la squadra migliore in entrambi i play off.
La proposta di 76 partite invece è quella che rimanda ad Obradovic: una volta che invadi lo spazio altrui, giochi il più possibile in Europa e al limite metti su un sistema come quello delle slave partecipanti sia a coppe che a Lega Adriatica, che erano ammesse direttamente alla fase finale dei rispettivi campionati nazionali Croato Serbo Sloveno assieme alle qualificate dalla prima fase nazionale.
Personalmente ritengo sia plausibile la creazione di una squadra B per i campionati nazionali, che diventerebbe poi A per la fase finale.
Lega chiusa e incremento del numero di partite credo sia una strada già decisa, anche se con la crisi economica imminente e la Russia fuori dai giochi, temo sia anch'essa a fondo chiuso.