E’ questo che non capisco, mi sfugge qualcosa.
A parità di bitrate l’MPEG2 SD essendo meno compresso, si dovrebbe vedere meglio di un MPEG4 SD che usa una compressione maggiore.
E' che il 'compresso' è relativo.
A parità di sorgente da comprimere volendo avere stesso grado di qualità, la compressione applicabile con MPEG-2, occuperà sempre più spazio della compressione applicabile con H.264
(a patto di usare tutti i parametri di compressione 'ottimizzati' in modo analogo ai due codec )
Con i codec si può comprimere anche a qualità costante, impostando un cosiddetto quantizzatore Q ad un valore fisso (la scala in mpeg-2 e mpeg-4 visual, va da 1 a 31, in h.264 è più estesa ma ha anche lei un massimo e un minimo).
Il quantizzatore prefissato introduce per ogni fotogramma lo stesso tasso di degrado al fine di 'approssimare' l'immagine della sorgente e renderla più piccola. Ecco se lo fai con MPEG-2 usando un certo valore di Q otterrai tutti i fotogrammi (di diversa dimensione uno dall'altro perche le immagini sono di solito non sono statiche in un video) di dimensioni maggiori degli stessi fotogrammi ottenuti con H.264 applicando lo stesso tasso di degrado (lo stesso Q, o meglio il Q corrispondente nella scala che utilizza che come dicevo è diversa).
Questo perché h.264 sa comprimere meglio di mpeg-2 le immagini.
Chiaramente in questo esempio, questo tipo di compressione non bada a limiti di bitrate (anche se chiaramente mpeg-2 ce l'avrà più alto del file ottenuto con h.264, essendo risultato più grande); nel caso di spazio prefissato, quindi di bitrate che non si vuole superi certi valori devono essere aumentato il tasso di compressione nei picchi alti che vengono 'schiacciati' (e eventualmente alzati quelli bassi) in modo da avere un bitrate mediamente costante; ma il 'succo' del confronto tra i due codec è quel tasso di degrado uguale a entrambi ma che produce dimensioni differenti.
Se conosci mp3, saprai che c'è qualcosa di analogo:
si può comprimere in VBR, CBR o ABR.
Ecco la compressione a Q costante di cui ho parlato corrisponde al VBR puro, mentre quando si vuole avere un bitrate mediamente costante, corrisponde all'ABR, cioè un VBR livellato.
CBR è quando tutti i fotogrammi hanno stessa dimensione, che nei codec video lossy non esiste in realtà, mentre in MP3 si (anche se in realtà se si scava a fondo sul formato mp3 si scopre che il CBR lo si può vedere come un ABR incapsulato nei frame, perché anche una normale traccia sonora ha parti semplci alternate a parte più complesse per cui in un frame può avanzare spazio per cui viene riempito fittiziamente.. ed infatti è sempre convertibile con opportuno programma CBR-> ABR senza dover ricomprimere).