Cellulari in classe: li fermiamo ?

l'importante è che il problema venga sollevato perchè questo alza il livello di attenzione
 
giacomo58 ha scritto:
l'importante è che il problema venga sollevato perchè questo alza il livello di attenzione
questo sicuramente, ma siamo purtroppo abituati da tempo a vedere grandi urla e attenzioni per un periodo di tempo limitato...
poi torna quasi tutto come prima!
sperem che questo sia diverso.
 
Il provvedimento è (sulla carta) ottimale perchè fornisce direttive precise ed attuabili, non lasciando grandi margini discrezionali. Diciamo che quando regolamenti e circolari non modificano lo status quo, ci sono due possibilità.
La prima, maliziosa, è che si tratti di qualcosa di vago, studiato di proposito come di difficile attuazione per i singoli istituti, ovvero che proprio i "regolamenti, circolari, etc." fossero speculazioni politiche (magari per affossare un po' la scuola pubblica...:eusa_think:)
La seconda è che l'emergenza abbia messo (definitivamente) in luce l'inefficacia sostanziale di "regolamenti, circolari, etc." in un contesto dove le variegate realtà locali non riescono/possono gestirsi autonomamente.


alex86 ha scritto:
Sono un tantino scettico sulla modalità di repressione che elude alcune circolari e provvedimenti precedenti.
RESTA IL FATTO che il provvedimento è una chiara speculazione politica più che un provvedimento tecnico attuato perché in stato d'emergenza: ribadisco ancora, infatti, che esistevano già regolamenti, circolari, etc. che vietavano l'uso di questi dispositivi elettronici.
 
9) Si preannuncia l'introduzione normativa della possibilità per ciascuna scuola di richiedere alle famiglie di sottoscrivere, ad inizio d'anno, un "patto sociale di corresponsabilità" verso i propri figli. Questo accordo conterrà una definizione condivisa di diritti e doveri tra famiglie e scuola.


10) Dirigenti, docenti e personale tecnico e amministrativo hanno doveri deontologici e professionali sia di vigilanza sui comportamenti degli studenti in tutti gli spazi scolastici che di tempestiva segnalazione alle autorità competenti di eventuali infrazioni. L'inosservanza di questo dovere è materia di valutazione disciplinare.

queste due norme nelle linee guida del ministro fioroni possono essere interessanti per coinvolgere qualche scettico
 
io direi cominciamo ad applicarle noi con i nostri figli e poi speriamo
 
giacomo58 ha scritto:
io direi cominciamo ad applicarle noi con i nostri figli e poi speriamo
i "nostri" figli sono sempre perfetti...:D
sono gli "altri" che rovinano tutto!:icon_twisted:
 
Ritiro su il thread perché ho importanti novità.

Ieri ho avuto occasione di parlare con il responsabile tecnico del MPI proprio della direttiva 30/2007. Voi ho l'impressione che non l'abbiate letta.
Rileggendo gli interventi mi viene da ridere. E il bello è che avevo ragione: non ha nessuna rilevanza di tipo giuridico :D E' solo un invito (ci sono ben due pagine di riferimento all' "autonomia scolastica") agli istituti, qualora non l'abbiano fatto (e a me risulta sia una cifra inferiore all'1%) a inserire nel regolamento d'istituto divieto e sanzioni (non di carattere repressivo, ma rieducativo). Non c'è tuttavia da meravigliarsi che i MEDIA, di fronte una conferenza stampa pubblicitaria e propagandistica, abbiano recepito male il documento con firma G.Fioroni.
Io del resto l'avevo detto che qualora ci fosse stato qualcosa di vincolante si sarebbero ritrovati fior fior di ricorsi alla giustizia amministrativa e al consiglio di stato. Per fortuna ho scoperto che, de facto, la direttiva è una buffonata. :badgrin:
 
che non fosse prevista la detenzione per i portatori di cellulari era veramente gia risaputo, il decreto non inasprisce le norme già previste, richiama semplicemente al rispetto delle stesse, invitando anche al sequestro dei cellulari in caso di uso non corretto, la cosa importante è che spinge gli istituti che non applicano il regolamento a fare più attenzione perchè l'intervento è richiesto esplicitamente, ti assicuro che le scuole lo hanno recepito e almeno in quelle di cui ho notizia il livello di attenzione è aumentato, certo poi con il tempo questa va scemando ma del resto fino a qualche mese fa non era un problema nemmeno considerato
 
direttiva...non decreto.
richiama semplicemente al rispetto delle stesse
Giuridicamente neanche questo :badgrin:
ti assicuro che le scuole lo hanno recepito
Già, prevedo il dimenticatoio dietro l'angolo...Del resto è paradossale che la scuola, per proteggere la sua immagine (ricordo che tutti gli scandali sul bullismo sono stati smascherati grazie a dei video-denuncia fatti con i cellulari) ponga tali limiti.
Io so già come andrà a finire: i professori si sentiranno guardie carcerarie di questo passo e quindi prima o poi si stuferanno di procedere nel rispetto del regolamento d'istituto (loro sono spesso i primi a disapplicarlo).
 
LONDRA - Gli insegnanti britannici possono fare "un uso ragionevole della forza". Il governo Blair ha definito per maestri e professori quello che in linguaggio militare vengono definite "regole di ingaggio", in risposta al comportamento "inappropriato" degli studenti.
Il ministro dell'Istruzione Alan Johnson lo ha detto chiaramente: da domani finisce l'era del permissivismo in classe. Non è il ritorno a bacchettate e pene corporali che andavano per la maggiore in Gran Bretagna ai tempi dell'impero, ma gli studenti non potranno più rispondere all'insegnante con un'alzata di spalle e con il classico "you can't tell me what to do" (lei non può dirmi che cosa devo fare").
Gli insegnanti potranno utilizzare la forza nel caso di zuffe a scuola se esiste il fondato timore che qualcuno possa farsi male. E avranno il diritto di procedere a perquisizioni corporali se sospettano che qualcuno abbia portato a scuola coltelli, bastoni o pistole. Il giro di vite permette a maestri e professori anche il sequestro di telefonini e di ipod e la somministrazione di punizioni come l'obbligo di passare "in detenzione" a scuola il sabato, quando ufficialmente non ci sono lezioni, senza dover chiedere il preventivo nulla-osta delle famiglie.
http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuoleuk/si-alla-forza/si-alla-forza.html
 
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