Centrali nucleari Sì o No?

Sei favorevole a Centrali nucleari in Italia?

  • Si da sempre;

    Voti: 43 30,9%
  • No da sempre;

    Voti: 71 51,1%
  • Si, anche se prima ero contrario;

    Voti: 3 2,2%
  • No anche se prima ero favorevole;

    Voti: 12 8,6%
  • Si ma non vicino a casa mia.

    Voti: 10 7,2%

  • Votanti
    139
Stato
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A me risulta esattamente il contrario.
...e comunque, chi costruisce è già svariati anni avanti a chi "pensa" di farlo, e non sa ancora dove e come.
I "vaghi" progetti che potrebbero confrontarsi con quelli italiani, ed anche quelli già definiti ma non attivi, sono tutti stati messi in stand-by (a data da destinarsi) oppure proprio abortiti.
Industrialmente un'idea buona oggi può essere una colossale stupidaggine domani, ed a mio avviso il nucleare a fissione "oggi" per "domani", lo è in pieno.
Bisogna avere la visione delle cose in anticipo, ed ora... non è più ora.
E' la differenza tra investire e sprecare la risorse...
...oddio, all'Italia dei "magna magna", quella dei progetti faraonici, dell'effettiva bontà dell'idea interessa poco.
Chissà come mai il costo al Km dell'alta velocità italiana è stellare rispetto a quella di altri paesi.
:eusa_think:



alex86 ha scritto:
Non è vero. La cina ne ha progettati 26 ex novo, per esempio. Il Giappone ne sta costruendo 2 e ne ha progettati altri 11.

In totale, in questo momento, ci sono quasi 40 impianti IN COSTRUZIONE nel mondo.
 
Io sarei tendenzialmente favorevole dato che siamo comunque circondati da centrali nucleari che ci forniscono energia e che in caso di guai ci colpirebbero comunque (Se è arrivata la radioattività da Chernobyl figuriamoci cosa accadrebbe con quella ai nostri confini).

Quello che invece mi porta ad essere sfavorevole è il fatto che ancora stiamo pagando lo smantellamento di quelle chiuse (anzi mai aperte) dopo il referendum.
E la storia si ripeterà tale e quale ancora con altre cattedrali nel deserto che non produrranno un solo megawatt ma una voragine di soldi letteralmente buttati al vento al primo cambio di governo.
 
NO! al nucleare , SI alla energia alternativa , le centrali atomiche che se le mettano sotto casa i politici che le vogliono..... , informatevi dove sono installate in europa come vivono con una centrale nucleare davanti alla finestra, io non vorrei pensarci. :eusa_naughty:
 
Chissà come mai il costo al Km dell'alta velocità italiana è stellare rispetto a quella di altri paesi.
OT.

Con chi vorresti paragonare la montagnosa Italia, contro la collinare-pianeggiante Francia magari? Questo è uno dei primi motivi dei costi superiori. Il magna magna c'è sicuramente stato, si poteva risparmiare su qualcosa senz'altro, ma non ci saremmo discostati più di tanto perché l'80% di gallerie necessarie per la rete appenninica sono un costo che non si poteva evitare. Altrimenti che Alta Velocità era?
 
Sono favorevole al nucleare. Tanto abbiamo le centrali di altri stati a un tiro di schioppo da noi. Tanto vale farle anche noi e non esser schiavi dell'energia altrui.
 
L'Italia l'ha detto 23 anni fa sulla spinta di un'onda emotiva, unica tanto scema in Europa da spendere una barca di soldi (come ci ricordava Dingo67) per la dismissione, far aumentare l'inquinamento e far aumentare le bollette medie degli italiani (anche se causato da più fattori).

E io 23 c'ero ma non avevo diritto (e capacità) di capire ed esprimermi. E' pertanto possibile che l'opinione pubblica sia mutata.
Una volta stabilita una cosa non esiste al mondo che questa rimanga per sempre. Altrimenti avremmo un diritto di famiglia da impero romano con la condizione della donna sotto il pater familias

Tutti i sondaggi dal 2002 in poi hanno dimostrato che gli intervistati erano favorevoli al nucleare in larga misura. Vogliamo rifare il referendum? Bene, volentieri. Però purtroppo non si può poiché non esiste l'istituto del referendum propositivo in Italia.
 
E cosa ci dovrei vedere?:eusa_think:
Non c'è quasi nulla a proposito di centrali senza un progetto già esecutivo, e di queste, tolta la Cina, India e Pakistan, bisogna cercare con tanta pazienza le "nuove".
Chuinque può fare una ricerca nella pagina.... scoprendo che certe realizzazioni viaggiano a rilento e che tante fra le poche recenti e già avviate sono sospese o cancellate.
Kewords suggerite: dismantled, decommisioned, cancelled, shut down.
Non c'è storia, basta guardare le date, siamo out of time.
E' come se la Boeing nel 1956 avesse deciso di sviluppare un quadrimotore da trasporto ad elica piuttosto che il 707 con propulsione a getto.
:evil5:

PS 23 anni fa fu una sciocchezza abolire ed oggi sarà un'altra sciocchezza costruire.

PS2 L'Italia non sarà mai più un paese manufatturiero e di trasformazione, tutta la produzione di massa si sposterà nei paesi dell'Asia e dell'Africa. Non avremo più tanto bisogno di energia, ma soprattutto, sarebbe bene che ogni abitazione privata diventasse, almeno in parte, autonoma, acquisendo energia da fonti rinnovabili.

alex86 ha scritto:
 
Ultima modifica:
Assolutamente no!!!!
A quelli che dicono di si manderei un bidone di scorie a testa, visto che non hanno problemi...
Come dicono premi nobel e gente che studia il nucleare da anni, il nucleare è costosissimo, pericoloso e senza futuro!!! FATEVI UNA RICERCA SU INTERNET...
 
alex86 ha scritto:
L'Italia l'ha detto 23 anni fa sulla spinta di un'onda emotiva, unica tanto scema in Europa da spendere una barca di soldi (come ci ricordava Dingo67) per la dismissione, far aumentare l'inquinamento e far aumentare le bollette medie degli italiani (anche se causato da più fattori).

E io 23 c'ero ma non avevo diritto (e capacità) di capire ed esprimermi. E' pertanto possibile che l'opinione pubblica sia mutata.
Una volta stabilita una cosa non esiste al mondo che questa rimanga per sempre. Altrimenti avremmo un diritto di famiglia da impero romano con la condizione della donna sotto il pater familias

Tutti i sondaggi dal 2002 in poi hanno dimostrato che gli intervistati erano favorevoli al nucleare in larga misura. Vogliamo rifare il referendum? Bene, volentieri. Però purtroppo non si può poiché non esiste l'istituto del referendum propositivo in Italia.
Il voto di 23 anni fa è ancora valido (non siamo mica un popolo che cambia idea da un giorno all'altro), e non è compito di un elezione vedere se gli elettori sono stati spinti da un onda emotiva a votare contro...Poi lasciamo perdere i sondaggi, che non sono affidabili...

P.S. Generale: Con le scorie come la mettiamo? ancora oggi ci sono problemi di smaltimento delle vecchie scorie nucleari (nel 2004 le volevano mettere in sardegna)... Con le scorie cosa succederebbe? quello che è successo a napoli con i rifiuti... Ricordiamoci sempre chi gestisce in italia gli enti per l'energia
 
Ultima modifica:
PS2 L'Italia non sarà mai più un paese manufatturiero e di trasformazione, tutta la produzione di massa si sposterà nei paesi dell'Asia e dell'Africa. Non avremo più tanto bisogno di energia, ma soprattutto, sarebbe bene che ogni abitazione privata diventasse, almeno in parte, autonoma, acquisendo energia da fonti rinnovabili.

In un mondo, futuro, totalmente digitale sarà difficile trovare gli spazi (in una nazione densamente popolata come l'Italia) per una miriade d'impianti...

PS2 L'Italia non sarà mai più un paese manufatturiero e di trasformazione
Finché i nuovi ricchi saranno loro e si tornerà a produrre in Europa :) Diciamo che è una questione ciclica.
 
Apro e chiudo l'OT...

A parte che la Francia è tutta pianeggiante solo per chi non la conosce...
Che ne dici di paragonarci col montagnoso e sismico Giappone?
E della spropositata lievitazione dei costi delle tratte già realizzate ?
Non è che Alpi ed Appennini non si sapeva che ci fossero.
...e quante gallerie ci sono tra Torino e Milano?
:D

Tale confronto, per poter paragonare valori omogenei, è stato realizzato con il costo dell'opera calcolato sulla base del valore attuale del denaro, considerando quindi l'evoluzione che l'inflazione ha avuto nei paesi in oggetto. Risulta che in un paese come il Giappone la linea ad alta velocità Tokio-Osaka è costata solo 8,5 milioni di Euro al chilometro, ma anche esaminando realtà più vicine alla nostra i numeri non cambiano di molto: in Francia la linea ad alta velocità Parigi-Lione è costata 9,7 milioni al chilometro mentre in Spagna la Madrid-Siviglia è costata 9,2 milioni al chilometro. Sconsolante è il confronto con l'Italia: si va dai 30,5 milioni al chilometro della Roma-Napoli fino ai 62,7 della Torino-Milano, arrivando ai 76,3 della Firenze-Bologna. Abissale anche la distanza tra i tempi di realizzazione. La linea Tokio-Osaka (550 km) ha richiesto 3,5 anni per la progettazione e 6,2 anni per la realizzazione, la linea Parigi-Lione (417 km) ha richiesto 4,5 anni per la progettazione e 7,9 anni per la realizzazione, la linea Madrid-Siviglia (471 km) ha richiesto 3,8 anni per la progettazione e 7,2 anni per la realizzazione. I 78 km della Bologna-Firenze hanno richiesto 10,7 anni per la progettazione e si stima che richiederanno 12,9 anni per la realizzazione. Non vanno molto meglio le cose per la Roma-Napoli che ha richiesto 8,2 anni per la progettazione e sta richiedendo 12,5 anni per la realizzazione.

http://it.wikinews.org/wiki/I_costi_dell%27Alta_Velocit%C3%A0


alex86 ha scritto:
Con chi vorresti paragonare la montagnosa Italia, contro la collinare-pianeggiante Francia magari? Questo è uno dei primi motivi dei costi superiori. Il magna magna c'è sicuramente stato, si poteva risparmiare su qualcosa senz'altro, ma non ci saremmo discostati più di tanto perché l'80% di gallerie necessarie per la rete appenninica sono un costo che non si poteva evitare. Altrimenti che Alta Velocità era?
 
adriaho ha scritto:
Il voto di 23 anni fa è ancora valido (non siamo mica un popolo che cambia idea da un giorno all'altro), e non è compito di un elezione vedere se gli elettori sono stati spinti da un onda emotiva a votare contro...Poi lasciamo perdere i sondaggi, che non sono affidabili...

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Scusa, non resisto :D

Cambiare idea = ragionare.

Non fosse così staremmo ancora sotto Monarchia (referendum di annessione - referendum monarchia/repubblica, prendendo per buoni questi visto che sia sugli uni che sugli altri c'è discrepanza di valutazioni storiche)
 
alex86 ha scritto:
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Scusa, non resisto :D

Cambiare idea = ragionare.
COn questa frase sembra che quelli che si sono espressi contro nell 87 non hanno ragionato (sicuramente hanno votato con coscienza anche chi si è pronunciato a favore)... Non hai molto rispetto, per il voto che è ancora valido, e non vedo nessuna ragione valida perche debba essere cambiato visto che la tecnologia è andata avanti, e dovremmo avere una tecnologia che quando entrerà in funzione sarà gia vecchia
OT"Il referendum monarchia repubblica e stato fatto piu di 60 anni fa dopo il casino fatto dalla monarchia"OT
 
In una recente intervista, Carlo Rubbia (premio Nobel per la fisica) (al contrario di Scajola) ha dichiarato:

“Il petrolio e gli altri combustibili fossili sono in via di esaurimento, ma anche l’uranio è destinato a scarseggiare entro 35-40 anni. Non possiamo continuare perciò a elaborare piani energetici sulla base di previsioni sbagliate che rischiano di portarci fuori strada. Dobbiamo sviluppare la più importante fonte energetica che la natura mette da sempre a nostra disposizione, senza limiti, a costo zero: e cioè il sole che ogni giorno illumina e riscalda la terra”.

"L'ultimo reattore nucleare americano è stato costruito nel 1979, trent’anni fa! Il nucleare nella produzione energetica francese conta per il 20%, ma i costi altissimi dei loro 59 reattori sono stati sostenuti di fatto dallo Stato per mantenere l’arsenale atomico. Ricordiamoci che per costruire una centrale nucleare occorrono 8-10 anni di lavoro che la tecnologia proposta si basa su un combustibile, l’uranio appunto, di durata limitata. Poi resta, in tutto il mondo, il problema delle scorie”.

“Non esiste un nucleare sicuro. O a bassa produzione di scorie. Esiste un calcolo delle probabilità, per cui ogni cento anni un incidente nucleare è possibile: e questo evidentemente aumenta con il numero delle centrali."

"Il carbone è la fonte energetica più inquinante, più pericolosa per la salute dell’umanità. Ma non si risolve il problema nascondendo l’anidride carbonica sotto terra. In realtà nessuno dice quanto tempo debba restare, eppure la CO2 dura in media fino a 30 mila anni, contro i 22 mila del plutonio. No, il ritorno al carbone sarebbe drammatico, disastroso”.

“C'è un impianto per la produzione di energia solare, costruito nel deserto del Nevada su progetto spagnolo. Costa 200 milioni di dollari, produce 64 megawatt e per realizzarlo occorrono solo 18 mesi. Con 20 impianti di questo genere, si produce un terzo dell’elettricità di una centrale nucleare da un gigawatt. E i costi, oggi ancora elevati, si potranno ridurre considerevolmente quando verranno costruiti in gran quantità. Basti pensare che un ipotetico quadrato di specchi, lungo 200 chilometri per ogni lato, potrebbe produrre tutta l’energia necessaria all’intero pianeta. E un’area di queste dimensioni equivale appena allo 0,1 per cento delle zone desertiche del cosiddetto sun-belt. Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma”.

"I nuovi impianti solari termodinamici a concentrazione catturano l’energia e la trattengono in speciali contenitori fino a quando serve. Poi, attraverso uno scambiatore di calore, si produce il vapore che muove le turbine. Né più né meno come una diga che, negli impianti idroelettrici, ferma l’acqua e al momento opportuno la rilascia per alimentare la corrente”.

Se è così semplice, perché allora non si fa?

“Il sole non è soggetto ai monopoli. E non paga la bolletta. Mi creda questa è una grande opportunità per il nostro Paese: se non lo faremo noi, molto presto lo faranno gli americani, com’è accaduto del resto per il computer vent’anni fa”.
 
però se stiamo ancora indietro ad enrico fermi:D , e ovvio che ancora il nucleare sarebbe stata la fonte migliore... Se oggi Fermi sarebbe vivo, non penso avrebbe ancora scommesso sul nucleare
 
adriaho ha scritto:
COn questa frase sembra che quelli che si sono espressi contro nell 87 non hanno ragionato... Non hai molto rispetto, per il voto che è ancora valido, e non vedo nessuna ragione valida perche debba essere cambiato visto che la tecnologia è andata avanti!

Come si può avere rispetto per un voto? Si dovrà esprimere rispetto per le persone semmai, che possono sbagliare. Errare è umano...Non vedo dove sia il problema: soprattutto se si guarda storicamente a quel voto si può notare, senza dubbio, che non ci sono state ragioni dettate dalla scienza per quell'esito...Ma solo tanta, sociologica, paura.

@ Tuner

Dico solo che, secondo me, è bene diversificare.
 
alex86 ha scritto:
Come si può avere rispetto per un voto?
Non per un voto, ma per IL voto, che è stato fatto dalla maggioranza degli italiani... Quel referendum poi era stato richiesto direttamente dal basso, dalla migliaglia di mamme preoccupate per i loro bambini e per la loro salute... Poi non puoi dire che errare è umano... Magari se il referendum si fa oggi potrebbe anche darsi che molta piu gente dell 87 sia contraria al nucleare...
P.s. la paura era fondata...
 
Quel referendum poi era stato richiesto direttamente dal basso, dalla migliaglia di mamme preoccupate per i loro bambini e per la loro salute..
Tutti i referendum abrogativi sono richiesti dal basso.

Magari se il referendum si fa oggi potrebbe anche darsi che molta piu gente dell 87 sia contraria al nucleare
Sono convinto del contrario.
 
Stato
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