Ch 23 penice mux rai a

Stefano83 ha scritto:
No, devono fare la SFN con Torino-Eremo sul 22 quindi sicuramente il mux 1 Rai "Piemonte" andrà sul 22 da Penice con SFN con lo stesso 22 mux 1 da Torino e il mux 1 Rai "Lombardia" sul 23.
Sempre che una SFN tra Torino e Penice sia applicabile (sono piuttosto distanti, temo fuori dall'intervallo di guardia).
D'altra parte può anche essere una valida alternativa pensare al Mux 1 Piemonte sul ch. 23, il Mux 1 Lombardia sul ch. 22 (entrambi dal Penice) e il Mux 1 Emilia Romagna sul ch. 23 sia da Pigazzando che da Canate (così l'autointerferenza sul 22 per il mux 1 Piemonte sarebbe evitata e chi non riceve Torino sul 22 può sempre ripegare sul Penice sul 23, senza autointerferenza co-canale).
Ed anche il 23 dell'Emilia Romagna non avrà problemi col Penice, la cui irradiazione Lombarda per la zona cofinante avverrebbe sul 22...

Ragazzi!
Mi sa che abbbiamo svelato il busillis, dando ragione all'idea di Axelone! :D
RAI Mux 1 Piemonte da:
- Torino Eremo ch. 22
- Penice ch. 23 (irradiato solo verso il Piemonte)

RAI Mux 1 Lombardia:
- ch. 22 da Penice (stessa area di servizio dei segnali analogici di RAI 2 e RAI 3 Lombaridia)

RAI Mux 1 Emilia Romagna:
- ch. 23 da Pigazzano (stessa area di utenza dell'attuale ch. 37)
- ch. 23 da Canate (stessa area di utenza dell'attuale ch. 37) :icon_cool:
 
AG-BRASC ha scritto:
RAI Mux 1 Lombardia:
- ch. 22 da Penice (stessa area di servizio dei segnali analogici di RAI 2 e RAI 3 Lombaridia)

Faccio notare che il ch. 22 è assolutamente il più papabile per la Lombardia perché andrebbe a sostituire l'attuale MUX B trasmesso sulla stessa frequenza da Milano Sempione, consentendo la creazione del SFN tra i due siti trasmittenti senza modificare praticamente nulla.

Usare il ch. 23 dal Penice, comporterebbe lo spegnimento del 22 da Milano, l'accensione del nuovo canale e la sincronizzazione. Lavoro in più non strettamente necessario, IMO.
 
L_Rogue ha scritto:
Faccio notare che il ch. 22 è assolutamente il più papabile per la Lombardia perché andrebbe a sostituire l'attuale MUX B trasmesso sulla stessa frequenza da Milano Sempione, consentendo la creazione del SFN tra i due siti trasmittenti senza modificare praticamente nulla.

Usare il ch. 23 dal Penice, comporterebbe lo spegnimento del 22 da Milano, l'accensione del nuovo canale e la sincronizzazione. Lavoro in più non strettamente necessario, IMO.
Non sono d'accordo, credo anche io che il Ch.22 sarà utilizzato x veicolare il Mux 1 Rai dal M.Penice, ma non sarà in SFN con Milano poiché il Ch.22di Milano sarà convertito x trasmettere il Mux Sperimentale Rai sul Ch.25 inoltre nella Postazione di Corso Sempione, dove già viene utilizzata la Banda III x RaiUno (Ch.E9), sarà trasmesso il Mux 1 Rai in MFN.

Paolo
 
mckernan ha scritto:
Non sono d'accordo, credo anche io che il Ch.22 sarà utilizzato x veicolare il Mux 1 Rai dal M.Penice, ma non sarà in SFN con Milano poiché il Ch.22di Milano sarà convertito x trasmettere il Mux Sperimentale Rai sul Ch.25 inoltre nella Postazione di Corso Sempione, dove già viene utilizzata la Banda III x RaiUno (Ch.E9), sarà trasmesso il Mux 1 Rai in MFN.

Quindi nessuna SFN RAI sulla Lombardia occidentale?

Detto tra noi, per me è meglio, però mi sembra strano.
 
L_Rogue ha scritto:
Quindi nessuna SFN RAI sulla Lombardia occidentale?

Detto tra noi, per me è meglio, però mi sembra strano.
Si, per quanto riguarda al Mux 1 Rai altro discorso x gli altri Mux.
Bisogna ricordare che negli Impianti Secondari della Rete Rai (M.Goy, Brunate, Galbiate, Rezzago, ecc..) utilizzano già la Banda III x veicolare l'offerta Rai di conseguenza sarà + facile convertire le Postazioni x veicolare il Mux 1 Rai.
Non trasmettendo in SFN da M.Penice, senza l'inserimento dell'Intervallo di Guardia, il Mux sarà + Robusto inoltre l'utilizzo di tale frequenza UHF è autorizzata solo allo scopo di garantire l'Utenza dopo la Dismissione della Banda I.

Paolo
 
AG-BRASC ha scritto:
RAI Mux 1 Piemonte da:
- Torino Eremo ch. 22
- Penice ch. 23 (irradiato solo verso il Piemonte)

RAI Mux 1 Lombardia:
- ch. 22 da Penice (stessa area di servizio dei segnali analogici di RAI 2 e RAI 3 Lombaridia)

Così però c'è una zona a cavallo tra Lombardia e Piemonte con interferenza co-canale tra il 22 dell'Eremo e il 22 del Penice :eusa_think:
O le aree di copertura sono completamente disgiunte? :eusa_think:
 
Axelone ha scritto:
Così però c'è una zona a cavallo tra Lombardia e Piemonte con interferenza co-canale tra il 22 dell'Eremo e il 22 del Penice :eusa_think:
O le aree di copertura sono completamente disgiunte? :eusa_think:
Qui il 22 dell'Eremo arriva!
Infatti con l'antenna da interni puntata verso Ovest lo ricevo e mi sabbia il 22 con MTV analogico dal trio Penice-Ronzone-Giarolo che ricevo con l'antenna sul tetto. :)
 
L_Rogue ha scritto:
Quindi nessuna SFN RAI sulla Lombardia occidentale?

Detto tra noi, per me è meglio, però mi sembra strano.
Nessuna SFN RAI, ma nello specifico, vale solo per il Mux 1.
Questo per evitare al massimo, per il Mux principale, situazioni di ricezione problematiche, ad es. in caso di riflessioni/echi, che potenzialmente possano vanificare l'efficacia della SFN.
 
Axelone ha scritto:
Così però c'è una zona a cavallo tra Lombardia e Piemonte con interferenza co-canale tra il 22 dell'Eremo e il 22 del Penice :eusa_think:
Probabilmente sì, in territorio Piemontese.
Però, sempre per il Piemonte, dal Penice ci sarebbe comunque un canale 23 come alternativa. Ovvero, per il Mux 1 Piemonte, un ch. 22 da Torino Eremo e un canale 23 da Penice (tra gli altri). In tal modo, come dicevo nel post precedente, si evitarà la ancor più spiacevole situazione di interferenza co-canale sul medesimo Mux regionale (magari senza alternative valide locali di ricezione). :icon_rolleyes:
 
AG-BRASC ha scritto:
Nessuna SFN RAI, ma nello specifico, vale solo per il Mux 1.
Questo per evitare al massimo, per il Mux principale, situazioni di ricezione problematiche, ad es. in caso di riflessioni/echi, che potenzialmente possano vanificare l'efficacia della SFN.

Non ho niente contro la RAI, ma non è che ci si sta allargando un po' troppo con le deroghe solo per garantire il servizio pubblico?

Già gli si assegna un Mux in più in UHF che non dovrebbe avere in questa fase di transizione, poi gli si permette di avere più frequenze UHF per lo stesso Mux in aree tecniche diverse?

E alla fine ? All'asta del dividendo gli si assegna tutto questo per sempre perché tanto è quanto c'è "di fatto"?

Uhm... A me così non piace. Poi non ci si può lamentare se fioccano i ricorsi al TAR da parte dei privati.
 
L_Rogue ha scritto:
Non ho niente contro la RAI, ma non è che ci si sta allargando un po' troppo con le deroghe solo per garantire il servizio pubblico?

Già gli si assegna un Mux in più in UHF che non dovrebbe avere in questa fase di transizione, poi gli si permette di avere più frequenze UHF per lo stesso Mux in aree tecniche diverse?

E alla fine ? All'asta del dividendo gli si assegna tutto questo per sempre perché tanto è quanto c'è "di fatto"?

Uhm... A me così non piace. Poi non ci si può lamentare se fioccano i ricorsi al TAR da parte dei privati.
Il problema e' che si e' voluto salvaguardare chi riceve Rai1 in VHF dandogli il giorno dopo il mux A sullo stesso canale, ma in questo modo chi riceve Rai1 in UHF (come a Parma) avrebbe dovuto installare anche un'antenna in banda III e sarebbe rimasta per diverso tempo senza vedere il mux A (non e' che per magia si possono modificare gli impianti in migliaia di case lo stesso giorno).
 
AG-BRASC ha scritto:
Probabilmente sì, in territorio Piemontese.
Però, sempre per il Piemonte, dal Penice ci sarebbe comunque un canale 23 come alternativa. Ovvero, per il Mux 1 Piemonte, un ch. 22 da Torino Eremo e un canale 23 da Penice (tra gli altri). In tal modo, come dicevo nel post precedente, si evitarà la ancor più spiacevole situazione di interferenza co-canale sul medesimo Mux regionale (magari senza alternative valide locali di ricezione). :icon_rolleyes:

Hai ragione, non avevo ancora pensato a questa cosa...qui a Vercelli arriva il 22 da Torino e prossimamente ovviamente anche il 22 da Monte Penice, con il prevedibile risultato che scompariranno entrambi, quindi possiamo dare l'addio al telegiornale del Piemonte.
 
MarcoPR ha scritto:
Il problema e' che si e' voluto salvaguardare chi riceve Rai1 in VHF dandogli il giorno dopo il mux A sullo stesso canale, ma in questo modo chi riceve Rai1 in UHF (come a Parma) avrebbe dovuto installare anche un'antenna in banda III e sarebbe rimasta per diverso tempo senza vedere il mux A (non e' che per magia si possono modificare gli impianti in migliaia di case lo stesso giorno).

Il discorso lo conosco bene, però il fatto è che se ti concedo un Mux in deroga, non è che poi ti puoi anche scegliere la frequenza che ti fa più comodo in base alla zona.

Spero di essermi spiegato. :D

Per inciso, l'obbligo del servizio pubblico è un rapporto tra stato e RAI, i terzi privati (emittenti) non c'entrano nulla, nemmeno di striscio.

Naturalmente questo è un discorso ipotetico, perché stiamo solo discutendo sulle frequenze che ancora non conosciamo.
 
L_Rogue ha scritto:
Il discorso lo conosco bene, però il fatto è che se ti concedo un Mux in deroga, non è che poi ti puoi anche scegliere la frequenza che ti fa più comodo in base alla zona.

Sono d'accordo con te.
Praticamente la RAI in pianura padana sta facendo una MFN con solo frequenze UHF...
Considerando quanti milioni di abitanti ci sono, e quindi privati che vorranno trasmettere, le frequenze servono come il pane... se sarà veramente come abbiamo scritto in questo thread secondo me verrà fuori un gran casotto... :eusa_wall:
 
La RAI deve garantire il servizio pubblico (Rai 1, Rai 2 e Rai 3) in modo efficiente. Se la SFN può potenzialmente comportare per ragioni tecniche qualche problema di ricezione in certe aree, è necessario provvedere a tutti gli accorgimenti necessari affinché tali inconvenienti NON si verifichino.
E se ciò prevede anche l'utilizzo del Mux 1 in UHF su due frequenze (22 e 23), studiate in modo di coprire le aree di competenza esattamente come fatto sinora in analogico (e in I banda, dal Penice), sinceramente non vedo perché ci si dovrebbe stracciare le vesti.

PS: e per l'eventuale obbligo di utilizzare la III banda (che sono d'accordo anche io che sarebbe il modo più semplice ed efficace per risolvere il problema), lascio immaginare alla vostra fantasia il macello che comporterebbe tra utenti tecnicamente non preparati, antennisti improvvisati, associazioni di consumatori inferociti... :icon_rolleyes:
 
maximino72 ha scritto:
Hai ragione, non avevo ancora pensato a questa cosa...qui a Vercelli arriva il 22 da Torino e prossimamente ovviamente anche il 22 da Monte Penice, con il prevedibile risultato che scompariranno entrambi, quindi possiamo dare l'addio al telegiornale del Piemonte.
A parte che se già l'antenna è puntata ed ottimizzata verso Torino non è detto che un canale 22 dal Penice debba per forza annullarne la ricezione...
In ogni caso, se la cosa sarà gestita come ipotizzato ultimamente, il 22 da Penice trasmetterebbe l'edizione Muzx 1 Lombardia, mentre sarebbe il 23 a trasmettere l'edizione Piemonte, fornendo un'alternativa utile di ricezione. :icon_rolleyes:
E comunque, ribadisco, ci si muove sempre nel campo delle ipotesi.
 
Secondo me la Rai ci sta leggendo e la metterà "nel frac" a tutti attivando il mux 1 Rai Piemonte sul 27 così come ha fatto in Valle d'Aosta e quello Lombardo sul 23. Pensa che ridere! :D
 
AG-BRASC ha scritto:
La RAI deve garantire il servizio pubblico (Rai 1, Rai 2 e Rai 3) in modo efficiente. Se la SFN può potenzialmente comportare per ragioni tecniche qualche problema di ricezione in certe aree, è necessario provvedere a tutti gli accorgimenti necessari affinché tali inconvenienti NON si verifichino.

E se ciò prevede anche l'utilizzo del Mux 1 in UHF su due frequenze (22 e 23), studiate in modo di coprire le aree di competenza esattamente come fatto sinora in analogico (e in I banda, dal Penice), sinceramente non vedo perché ci si dovrebbe stracciare le vesti.

Non metto in dubbio che possa essere la soluzione migliore, per la RAI e gli utenti, ma che le regole che ci si è date (assegnazione di MUX = al numero di frequenze preesistenti) venga bellamente ignorato.

L'avessero scritto in un decreto o in una legge, mi starebbe bene. Sarebbe una deroga, ma legittima. Così com'è la situazione di fatto prevale ancora su quella di diritto.

E se un privato accendesse un altro Mux in fase di passaggio, per i fatti suoi, con quale giustificazione glielo spegneresti? Perché l'obbligo di servizio pubblico della RAI ha effetto anche sui suoi "diritti" (o meglio interessi legittimi)?

Boh, a me pare la solita frittata all'italiana, dove le cose si sistemano in un secondo tempo per l'ignoranza tecnica di chi deve decidere dal punto di vista del diritto.

E a quanto so, tutte le emittenti che hanno fatto ricorso al TAR per questioni legate all'assegnazione delle frequenze digitali hanno sempre vinto, con la conseguenza che se non c'è la frequenza da assegnare, si pagano i danni. E indovina chi li paga? :eusa_wall:
 
AG-BRASC ha scritto:
PS: e per l'eventuale obbligo di utilizzare la III banda (che sono d'accordo anche io che sarebbe il modo più semplice ed efficace per risolvere il problema), lascio immaginare alla vostra fantasia il macello che comporterebbe tra utenti tecnicamente non preparati, antennisti improvvisati, associazioni di consumatori inferociti... :icon_rolleyes:

Concordo..lavorare in III banda obbligatoriamente converrebbe farlo soltanto garantendo un periodo di transizione sufficientemente lungo e con largo preavviso.
Il problema è imho che se andava fatto, andava fatto CON lo switch-off.
Molti hanno chiamato l'antennista in quella data. Se la RAI avesse detto a chiare lettere che serviva l'antenna di banda III per la ricezione DTT nelle aree dello switch-off forse sarebbe stato meglio per tutti.

D'altronde, se non si mette mano in data di switch-off al proprio impianto, quando bisogna mettercela?
Ragion per cui spero che nelle prossime aree digitalizzate (con banda diversa dalla III) si vada ad attivare gli impianti in quella banda.
 
aristocle ha scritto:
Ragion per cui spero che nelle prossime aree digitalizzate (con banda diversa dalla III) si vada ad attivare gli impianti in quella banda.

Basta chiedere ai Piemontesi se da loro a distanza di sei mesi si è mosso qualcosa oppure no a livello di impianti.

Ai Sardi non credo serva domandarlo, perché ho letto in giro che già vogliono fare una "seconda fase" dello switch off da loro per "adeguarli" alle frequenze nazionali. Quali siano poi queste frequenze ancora non lo sappiamo, perché altrimenti non staremmo qui a discutere dell'UHF RAI dal Penice.

Siamo proprio un "bel paese". :laughing6:
 
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