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Cinema non decolla: chiusi 500 schermi, è 'Caso Italia'

Sì, tante multisala hanno offerto, per anni, un servizio scadente, tra scarsa manutenzione e 0 propensione ad accogliere eventi culturali come riproposizione di classici del passato, spesso solo appannaggio dei cinema d'essai. Hanno le loro colpe, soprattutto in quelle province d'Italia in cui rappresentano l'unica sala a disposizione. Diverso il discorso per i multisala cittadini, spesso di proprietà private, quindi con le mani più libere rispetto a un UCI o a un The Space

Ma il problema, secondo me, è sistemico, di totale noncuranza da parte delle istituzioni per il cinema inteso anche come sala. E ciò fa parte della tradizionale noncuranza riservata al settore cultura, ivi inclusa la scuola pubblica.

Ciò ha comportato anche uno scarso interesse della gente per il Cinema inteso come Arte e, per questo motivo, trasmissioni tv che parlino di cinema scarseggiano o sono andate via via chiudendo. Su RaiRadio3 c'è Hollywood Party che è bellissimo ma è, appunto, radio. Se si vuol sentir parlare di cinema, bisogna ricorrere a YouTube dove ci sono tanti divulgatori bravi che purtroppo hanno poco seguito e dove, viceversa, spopolano youtubers/opinionisti che fanno analisi davvero di basso livello, che contribuiscono a rendere il dibattito generalista sul cinema ancora più basso e deludente
 
Ma dite che se si tornasse all'era pre ott tv, quando c'erano solo Tele+ e poi Sky diciamo dei primi 10 anni, automaticamente la situazione nei cinema tornerebbe quella di 15 anni fa?
 
Non si può tornare indietro oramai , ma se si potesse sicuramente la situazione sarebbe comunque differente a quella di 15 anni fa.
Tutto inevitabilmente cambia in positivo o in negativo
 
Ma dite che se si tornasse all'era pre ott tv, quando c'erano solo Tele+ e poi Sky diciamo dei primi 10 anni, automaticamente la situazione nei cinema tornerebbe quella di 15 anni fa?

Mmmmh ne dubito, l'italiano medio ha sempre preferito la televisione, anche quando la banda larga era solo il sogno bagnato di sparuti pionieri e la televisione aveva 1 solo canale. Ne ho parlato anche al post 4 di questo thread.

E' un problema culturale, lo Stato non ha mai investito seriamente sulla politica culturale. E questo non riguarda solo il cinema ma tutto il settore cultura che, nel migliore dei casi, viene considerato un traino come un altro - leggi ristorazione - del settore turismo

Per di più, la gente non ha mai considerato la politica culturale come qualcosa di urgente o prioritario nell'agenda del Paese
 
Vedo che parlate principalmente di strutture delle sale, personalmente non vado al cinema da diversi anni (ero un grande appassionato di cinema e di film) perchè i film nuovi mi annoiano li trovo davvero troppo banali molto spesso sono riproposizioni in larga parte supereroi etc gli ultimi film che mi hanno colpito e che ricordo con favore sono sati Interstellar e Jocker per il resto molta noia e dopo l estenuante Dankirk ho proprio mollato le sale
 
Vedo che parlate principalmente di strutture delle sale, personalmente non vado al cinema da diversi anni (ero un grande appassionato di cinema e di film) perchè i film nuovi mi annoiano li trovo davvero troppo banali molto spesso sono riproposizioni in larga parte supereroi etc gli ultimi film che mi hanno colpito e che ricordo con favore sono sati Interstellar e Jocker per il resto molta noia e dopo l estenuante Dankirk ho proprio mollato le sale

Io molto prima di te, e si che un tempo mi vantavo di andare al cinema fino a due volte in un giorno (bigiatura di scuola e spettacolo serale), poi quando hanno cominciato gia negli anni '80 con certe boiate ho smesso di colpo! Stessa cosa dicasi per la tv.
 
Veramente c’è gente che preferisce guardare i film in streaming o in televisione rispetto al cinema? Mamma mia che tristezza.

Ora c’è il terribile problema che in sala devi tenere per tutto il tempo la mascherina, con gli addetti che appena l’abbassi mezzo secondo ti vengono a richiamare. C’è il problema che non si può né mangiare, né bere in sala durante la proiezione e c’è il proclama che tanti bagni (soprattutto quelli nelle sale) sono stati chiusi.

Io sono praticamente 2 anni che non vado più né al cinema né al teatro per questi motivi e per uno come il sottoscritto che andava di media 2/3 volte a settimana al cinema, è veramente una cosa brutta.
Ma, non appena le cose si normalizzeranno, conto di tornarci al più presto. Alla faccia di televisione e streaming…
 
Si certo io non andavo al cinema dai tempi di Harry Potter quindi un bel po' i film si godono meglio da casa ma è un mio parere :)
 
Non si può tornare indietro oramai , ma se si potesse sicuramente la situazione sarebbe comunque differente a quella di 15 anni fa.
Tutto inevitabilmente cambia in positivo o in negativo

era migliore certamente la tv di 15-20 anni fa' senza dubbio, come mi piacerebbe tornare indietro, questa tv nn piace nemmeno un po'. si cambiata ma in peggio.
 
Io molto prima di te, e si che un tempo mi vantavo di andare al cinema fino a due volte in un giorno (bigiatura di scuola e spettacolo serale), poi quando hanno cominciato gia negli anni '80 con certe boiate ho smesso di colpo! Stessa cosa dicasi per la tv.

Beh calma, capisco che le lenti rosa della nostalgia possano distorcere i ricordi, ma le boiate c'erano già prima degli anni '80!
 
Stesso discorso: guarda caso ciò che si è visto/letto/ascoltato in gioventù è sempre meglio di quello che si vede/legge/ascolta oggi.
Ok, vero. Ma la stessa cosa dicevano i 70enni di quando io, noi, voi si era 20enni. Sono solo gli occhialini rosa della nostalgia
 
Il punto nodale dell'importanza democratica della sala cinematografica è proprio questo. I servizi streaming che vanno per la maggiore (Netflix, PrimeVideo, Disney+) si basano sull'algoritmo, cioè sul proporre allo spettatore qualcosa che potrebbe apprezzare in base a ciò che ha già visto. Questo modus operandi è la morte dell'arte. Restare fermi nelle cose che si sa già in partenza che possano piacere è la morte dell'arte. Ognuno ha i propri gusti e le proprie preferenze, ci mancherebbe altro, le ho anche io ma non sforzarsi nemmeno di provare qualcosa di diverso dalla solita minestra è tristissimo a livello umano, individuale. Il cinema - come la letteratura, il teatro, la musica, la pittura etc. - può davvero permettere di maturare, di capire meglio la realtà sotto diversi punti di vista etc. Ma se si resta immobili nella propria chiusura mentale, senza provare nulla di nuovo/diverso, come si fa? Su Netflix ho scovato perle clamorose come 3 film del periodo britannico muto di Hitchcock (tra cui lo stupendo "L'isola del peccato") e persino alcuni capolavori di Jean Renoir (ivi incluso il leggendario "L'angelo del male" con Jean Gabin). Ma sono stato io a cercarli sulla barra di ricerca, non mi sono stati consigliati nella home. Questi film, effettivamente presenti nel catalogo, vengono realmente consigliati a qualcuno? Lo spettatore medio di Netflix davvero si metterebbe mai a cercare o a guardare un film drammatico francese del 1938 tratto da un romanzo di Emile Zola? E' questo il problema, non lo streaming in quanto tale, che comunque è e resta un qualcosa di effettivamente comodo ma usa-e-getta totalmente diverso dall'esperienza in sala

Se i servizi streaming di massa fornissero una scelta di tutto rispetto (PrimeVideo e RaiPlay, in parte, lo fanno offrendo numerose perle di Visconti, Hitchcock, Risi - ma anche qui mi chiedo se qualcuno effettivamente se le trovi tra i consigliati) ed invogliassero lo spettatore ad ampliare i propri orizzonti, io sarei già più contento. E' vero, esiste Mubi ma è una piattaforma per cinefili come me che sanno già chi sia Lav Diaz o Wong Kar-wai. Mubi si rivolge ad un bacino d'utenza molto diverso.

L'arte deve spiazzare, deve sconvolgere, deve mettere in crisi, deve porre domande: restare nella propria bacinella di watchlist è antitetico a ciò. E l'importanza a livello umano è fondamentale. Non si può, nel XXI secolo, pensare, in un Paese civile, che l'audiovisivo debba essere ancora solo intrattenimento per passare un paio di ore innocue dopo la giornata di lavoro. Esiste tanto intrattenimento intelligente - sia chiaro - ma non di solo intrattenimento è fatto il cinema

Ecco perché la Sala è importante a livello democratico: perché fornisce una fruizione corretta, uguale per tutti indipendentemente dalla cultura informatica/audiofila/cinefila del singolo individuo. Perché c'è lo spettatore che ha un impianto H.T. di tutto rispetto ma c'è anche quello che guarda film al PC (!!!). C'è lo spettatore che si sforza di replicare il buio totale della sala e c'è quello che vede a luci accese o che, se si annoia, scrolla la home di Instagram o va in bagno. Stoppare un film è comodo ma è sbagliato. Fellini diceva "Non si interrompe un'emozione". Ed è vero. Siamo stati talmente abituati dalle tv commerciali che fosse normale bloccare 3-4 volte un film per inserire infinite inserzioni pubblicitarie che, ormai, ci siamo assuefatti all'idea che sia giusto farlo e, pertanto, lo facciamo direttamente noi quando non gradiamo l'opera o abbiamo quella telefonata di lavoro da fare. D'altronde, tanti spettatori generalisti scrivono sui social "Ho iniziato a vederlo ma non mi ha preso e, dopo 30 minuti, ho cambiato". Non si fa così. Se si vuole avere il diritto di giudicare qualcosa, la si vedere tutta dall'inizio alla fine.

Andare in Sala significa fruizione corretta per tutti, sia per l'audiofilo sia per il generalista. L'intervallo i due cinema della mia città non l'hanno mai messo. E significa anche provare qualcosa di diverso dal solito

Poi, per carità, ognuno è libero di fare ciò che vuole: anche io sono totalmente ignorante in letteratura, in musica, in teatro. Leggo pochissimi libri, non vado ai concerti, non vado a teatro. E mi dispiace molto. Ma almeno una cosa (il cinema) la coltivo con passione. E mi arricchisce enormemente la vita. Poi, magari, da cosa nasce cosa e, tra qualche anno, inizierò a frequentare anche il teatro. O magari no ma chi può dirlo?

Non è affatto triste, è la modernità. Io so che su Prime Video, Disney +, Rai Play ecc posso permettermi di iniziare e stoppare la visione di un film se mi accorgo che non mi piace. Al cinema non me lo posso permettere con quello che costa, quindi devo essere sicuro che mi piaccia. Anch'io mi sono abbonato a Mubi, soprattutto per rivedere i film di Bergman, anche se la maggior parte sono in lingua originale. Stoppare la visione di un film per i bisogni dopo che per anni, prima dello streaming, abbiamo subito tutta la pubblicità e gli orari allucinanti dei canali Mediaset, non mi sembra così grave.
 
Ok, vero. Ma la stessa cosa dicevano i 70enni di quando io, noi, voi si era 20enni. Sono solo gli occhialini rosa della nostalgia

Secondo me é anche questione di qualita, e i premi e i riconoscimenti mondiali (che non hanno tempo o nostagie di gioventu) lo hanno dimostrato ampiamente nel passato e non si sono piu ripetuti cosi copiosi recentemente, anzi...
 
Secondo me é anche questione di qualita, e i premi e i riconoscimenti mondiali (che non hanno tempo o nostagie di gioventu) lo hanno dimostrato ampiamente nel passato e non si sono piu ripetuti cosi copiosi recentemente, anzi...
Sulla qualità il discorso rimane soggettivo, la parte sui premi e riconoscimenti andrebbe spiegata meglio perché così mi è impossibile coglierne il significato.
 
Non è affatto triste, è la modernità. Io so che su Prime Video, Disney +, Rai Play ecc posso permettermi di iniziare e stoppare la visione di un film se mi accorgo che non mi piace. Al cinema non me lo posso permettere con quello che costa, quindi devo essere sicuro che mi piaccia. Anch'io mi sono abbonato a Mubi, soprattutto per rivedere i film di Bergman, anche se la maggior parte sono in lingua originale. Stoppare la visione di un film per i bisogni dopo che per anni, prima dello streaming, abbiamo subito tutta la pubblicità e gli orari allucinanti dei canali Mediaset, non mi sembra così grave.

I film non si stoppano, mi dispiace. L'opera d'arte va fruita dall'inizio alla fine, "non si interrompe un'emozione". Poi, chiaramente se un film dura 5h (stile Novecento), anche al cinema mettono l'intervallo. Ma, comunque, sono casi rari, al cinema viene travolto pervasivamente da ciò che stai vedendo, non puoi andare in bagno o alzarti continuamente. Il punto è proprio quello che hai detto tu: Stoppare la visione di un film per i bisogni dopo che per anni, prima dello streaming, abbiamo subito tutta la pubblicità e gli orari allucinanti dei canali Mediaset, non mi sembra così grave. per anni sei/siamo stati abituati a pensare che fosse normale quando normale non lo era affatto

Poi, che lo streaming sia estremamente comodo, non ci piove, ne faccio uso anch'io. Ma il Cinema è tale per davvero solo al Cinema

P.S.
I film stranieri si vedono - tutti - in lingua originale con i sottotitoli (italiani se proprio), soprattutto quelli di Bergman mortificati, censurati e ridicolizzati dagli adattamenti italiani.
 
Ma davvero c'è qualcuno convinto che negli ultimi 20-30-40 anni non siano stati sfornati capolavori straordinari? Potrei riempire il thread di elenchi di capolavori meravigliosi degli ultimi 5-10 anni, figuriamoci 20 o 30!
 
Sulla qualità il discorso rimane soggettivo, la parte sui premi e riconoscimenti andrebbe spiegata meglio perché così mi è impossibile coglierne il significato.

Penso che i premi vengano assegnati in maniera selettiva: c'é quello per i migliori incassi, quello per la miglior scenografia, quello per il miglior contenuto, quello per il livello artistico, la rcitazione, ecc. personalmente per me sono piu importanti quest'ultimi rispetto per esempio ai riconoscimenti per il miglior incasso.
 
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